Tebe
Egocentrica non in incognito
Nel pomeriggio stavo prendendo un caffè con Luca alla macchinetta quando...
Ha cambiato espressione. Un secondo dopo ho sentito due mani caldissime prendermi per le spalle. Stringermi gli avambracci. Scendere leggermente in una specie di carezza mascherata.
Mani bollenti.
Non mi sono girata. I miei ormoni avevano già riconosciuto Manager.
Si è affiancato dandomi una lunghissima occhiata. Gli ho sorriso. Lui si è rivolto a Luca.
-Sempre più bella, non trovi?-
Luca ha farfugliato un -..hemm..si...in estate Tebe rifiorisce...devo andare...vi lascio...ciao...-
E quando soli -Davvero. Bella.-
-Come mai qui?- flap flap
-Apposta per te.-
-Che onore...cosa prendi?-
-Niente. Sigaretta nel tuo ufficio...-
Un quarto d'ora ai confini della realtà. Nel senso. Che avevo le sue mani dappertutto. (le mie anche).
L'ormone mio invornito come al solito.
La testa però...la testa non era così presente quando mi ha sovrastata baciandomi.
per far capire.
Mutande allegre ma testa...allegra si ma un pò meno.
Ha sentito il bisogno di ribadirmi che mai. E poi mai. Con me farebbe una sveltina. Perchè non sono da sveltina. Perchè lui vuole avere tempo quando mi vede. Almeno quattro ore. E non si accontenta di nulla di meno.
Più mi diceva queste cose più mi "irritavo".
Tempo di cosa. Gli amanti non hanno tempo.
Poi ha detto questa frase prima di andare via.
-Tebe non devi assolutamente pensare che la mia mancanza cronica di tempo sia dovuto al fatto che tu non mi piaci abbastanza. Non voglio che tu ti senta rifiutata perchè davvero non è così.-
-Non mi sono sentita messa in discussione a fascino e figosità nemmeno quando Mattia mi ha tradita con una decisamente più giovane, quindi tranquillo. Sono talmente egocentrica che la cosa non mi ha sfiorato nemmeno. Però penso una cosa. Penso che se davvero la cosa interessa. Parigi o non Parigi. Caldo. Freddo. Stress. Incazzature. Se interessa, in un lasso di tempo così lungo dall'ultima volta in motel, un pò di spazio lo avresti trovato.-
Mi ha fissato con i suoi occhi azzurri e ha fatto no con la testa. -Sei in assoluto errore.-
-Allora c'è qualcosa che non so nella tua vita privata. Mi dispiace Manager. Rimango della mia idea. Non è un appunto. Semplicemente non ti piaccio abbastanza per. Capita.-
-No non capita perchè non è così. Per me viene prima il dovere. Sempre. Sono un orso, lo sai, un drogato di lavoro. E sono...sposato.-
-Stronzo non me l'avevi detto...- flap flap
E' scoppiato a ridere -Sei incredibile.- poi di nuovo vicino. Riappropriato delle mie spalle nude. Portavo una canotta senza maniche.
Mi ha guardata tutta. Proprio tutta.-Ogni volta che ti vedo...sai a cosa penso subito, ogni maledetta volta?-
Ho inarcato un sopracciglio rimando li immobile. Ad assaporare tocco e calore delle sue grandi mani. -Penso sempre a lei. Solo lei. Un chiodo davvero. Piuttosto imbarazzante a volte. Penso al suo sapore. A quanto è morbida e...-è diventato rosso ma ha continuato a sorridere -Te la leccherei. Ore.-
-Cosa ne dici del mio cervello?-
-hai un cervello?-
Sono scoppiata a ridere. Mi ha dato il suo solito bacio lungo sulla fronte.
-La guest star è diventata biondo Marilyn...-
Si è fermato. Mi ha tirato su il viso per farsi guadare bene negli occhi -Cosa?-
-Biondo. marilyn. E' bellissima...-
Sono certa che abbia deglutito. Ha serrato un pò le mani intorno alle mie mascelle e ha fatto un sorrisetto tirato -Grazie per avermelo detto. Stronza.-
-Grazie per essere passato...-
Sono arrivata presto a casa. Mi sono dedicata alle piante grasse. Ho svasato tutte le aloe poi ho fatto una doccia.
Mi sono infilata un paio di zoccoli di legno quelli con il tacco alto a spillo (mi sto allenando per il tacco super alto e finissimo. Non sto avendo molta fortuna in effetti. cammino come una papera con le anche scasciate) e sono andata in cucina a farmi un caffè.
Ho sentito rientrare Mattia.
-Porca puttana Tebe!-
Mi sono girata sorridendo. Nuda. -Ciao Mattia, tutto bene al lavoro?-
Ha fissato la mia guest star con il piccolo triangolino platino e gli è caduta la mascella in terra.
alla luce non l'aveva ancora vista bene.
Ho toccato il ciuffetto continuando a bere il caffè appoggiata al mobile. Flap flap.-Oltre al porca puttana Tebe ti viene in mente qualcos'altro da dire?- flap flap
-E' proprio da pornodiva di classe. Mi fa un sesso pazzesco così bionda. Anche il tacco e tutto il resto ma quella...-
-Quindi?-flap flap
-adesso ti scopo senza tanti fronzoli.-
Domani nevica.
Ha cambiato espressione. Un secondo dopo ho sentito due mani caldissime prendermi per le spalle. Stringermi gli avambracci. Scendere leggermente in una specie di carezza mascherata.
Mani bollenti.
Non mi sono girata. I miei ormoni avevano già riconosciuto Manager.
Si è affiancato dandomi una lunghissima occhiata. Gli ho sorriso. Lui si è rivolto a Luca.
-Sempre più bella, non trovi?-
Luca ha farfugliato un -..hemm..si...in estate Tebe rifiorisce...devo andare...vi lascio...ciao...-
E quando soli -Davvero. Bella.-
-Come mai qui?- flap flap
-Apposta per te.-
-Che onore...cosa prendi?-
-Niente. Sigaretta nel tuo ufficio...-
Un quarto d'ora ai confini della realtà. Nel senso. Che avevo le sue mani dappertutto. (le mie anche).
L'ormone mio invornito come al solito.
La testa però...la testa non era così presente quando mi ha sovrastata baciandomi.
per far capire.
Mutande allegre ma testa...allegra si ma un pò meno.
Ha sentito il bisogno di ribadirmi che mai. E poi mai. Con me farebbe una sveltina. Perchè non sono da sveltina. Perchè lui vuole avere tempo quando mi vede. Almeno quattro ore. E non si accontenta di nulla di meno.
Più mi diceva queste cose più mi "irritavo".
Tempo di cosa. Gli amanti non hanno tempo.
Poi ha detto questa frase prima di andare via.
-Tebe non devi assolutamente pensare che la mia mancanza cronica di tempo sia dovuto al fatto che tu non mi piaci abbastanza. Non voglio che tu ti senta rifiutata perchè davvero non è così.-
-Non mi sono sentita messa in discussione a fascino e figosità nemmeno quando Mattia mi ha tradita con una decisamente più giovane, quindi tranquillo. Sono talmente egocentrica che la cosa non mi ha sfiorato nemmeno. Però penso una cosa. Penso che se davvero la cosa interessa. Parigi o non Parigi. Caldo. Freddo. Stress. Incazzature. Se interessa, in un lasso di tempo così lungo dall'ultima volta in motel, un pò di spazio lo avresti trovato.-
Mi ha fissato con i suoi occhi azzurri e ha fatto no con la testa. -Sei in assoluto errore.-
-Allora c'è qualcosa che non so nella tua vita privata. Mi dispiace Manager. Rimango della mia idea. Non è un appunto. Semplicemente non ti piaccio abbastanza per. Capita.-
-No non capita perchè non è così. Per me viene prima il dovere. Sempre. Sono un orso, lo sai, un drogato di lavoro. E sono...sposato.-
-Stronzo non me l'avevi detto...- flap flap
E' scoppiato a ridere -Sei incredibile.- poi di nuovo vicino. Riappropriato delle mie spalle nude. Portavo una canotta senza maniche.
Mi ha guardata tutta. Proprio tutta.-Ogni volta che ti vedo...sai a cosa penso subito, ogni maledetta volta?-
Ho inarcato un sopracciglio rimando li immobile. Ad assaporare tocco e calore delle sue grandi mani. -Penso sempre a lei. Solo lei. Un chiodo davvero. Piuttosto imbarazzante a volte. Penso al suo sapore. A quanto è morbida e...-è diventato rosso ma ha continuato a sorridere -Te la leccherei. Ore.-
-Cosa ne dici del mio cervello?-
-hai un cervello?-
Sono scoppiata a ridere. Mi ha dato il suo solito bacio lungo sulla fronte.
-La guest star è diventata biondo Marilyn...-
Si è fermato. Mi ha tirato su il viso per farsi guadare bene negli occhi -Cosa?-
-Biondo. marilyn. E' bellissima...-
Sono certa che abbia deglutito. Ha serrato un pò le mani intorno alle mie mascelle e ha fatto un sorrisetto tirato -Grazie per avermelo detto. Stronza.-
-Grazie per essere passato...-
Sono arrivata presto a casa. Mi sono dedicata alle piante grasse. Ho svasato tutte le aloe poi ho fatto una doccia.
Mi sono infilata un paio di zoccoli di legno quelli con il tacco alto a spillo (mi sto allenando per il tacco super alto e finissimo. Non sto avendo molta fortuna in effetti. cammino come una papera con le anche scasciate) e sono andata in cucina a farmi un caffè.
Ho sentito rientrare Mattia.
-Porca puttana Tebe!-
Mi sono girata sorridendo. Nuda. -Ciao Mattia, tutto bene al lavoro?-
Ha fissato la mia guest star con il piccolo triangolino platino e gli è caduta la mascella in terra.
alla luce non l'aveva ancora vista bene.
Ho toccato il ciuffetto continuando a bere il caffè appoggiata al mobile. Flap flap.-Oltre al porca puttana Tebe ti viene in mente qualcos'altro da dire?- flap flap
-E' proprio da pornodiva di classe. Mi fa un sesso pazzesco così bionda. Anche il tacco e tutto il resto ma quella...-
-Quindi?-flap flap
-adesso ti scopo senza tanti fronzoli.-
Domani nevica.