Brunetta
Utente di lunga data
Non si può pretendere niente.IO i principi morali li applico a me.
Come posso pretendere che siamo gli stessi per altre persone?
Ma i giudizi li pensi, anche se non li esprimi.
Non si può pretendere niente.IO i principi morali li applico a me.
Come posso pretendere che siamo gli stessi per altre persone?
Se non è sano, non è consenso.Perché non sempre il consenso è "sano".
Allora... dai reati l'oppone pubblica dovrebbe restarne fuori.Io sono allibita infatti dalle reazioni dei padri famosi alle accuse di stupro di gruppo dei figli. Tutti insinuano strumentalizzazioni e consenso delle ragazze. Nessuno sconvolto che il proprio ragazzino trovasse piacevole la cosa. Io sarei inorridita.
Non sto paragonando.Non ti si sta dicendo che non si hanno principi morali bensì che paragonare gang bang tra consenzienti e stupri verso non consenzienti è una grande boiata.
E’ più chiaro così?
Ma anche se fosse stato consensuale io qualche domanda me la farei.se fosse mio figlio e la cosa fosse provata al di la di ogni dubbio a calci in culo ce lo manderei io in galera e gli direi pure di buttare la chiave
Il giudizio è uno strumento personale.Non si può pretendere niente.
Ma i giudizi li pensi, anche se non li esprimi.
Il punto è che se è solo il consenso il limite è un limite “smarginato”.Se non è sano, non è consenso.
E' ciò su cui si si è battuti negli ultimi anni, fin quasi con conseguenze paradossali.
Quello su cui, al limite, possiamo discutere è la consapevolezza dell'agente circa la "insanità" del consenso.
Si può però esprimere pubblicamente o no?Il giudizio è uno strumento personale.
E' utile per operare scelte.
E quindi quale deve essere per giudicare se un comportamento sia lecito o no?Il punto è che se è solo il consenso il limite è un limite “smarginato”.
mi farei e/o gli farei fare delle domande (dal padre magari) sul perche mio figlio possa o meno avere fantasie del genere, ma ripeto, a meno che non si stia parlando di tutti semi minorenni, non mi sentirei di intervenire, come avrei difficolta a fare se mi confessasse che si fa le canne. che je posso di'? con che faccia? ovviamente ad un eta accettabile si intendeMa anche se fosse stato consensuale io qualche domanda me la farei.
Non confondiamo l’opinione pubblica che forma la cultura, con l’ opinione di un gruppo o una piccola comunità.Allora... dai reati l'oppone pubblica dovrebbe restarne fuori.
Io ho ben presente il caso della compagna di classe di mia figlia che ha accusato in classe il ragazzo a cui aveva fatto un pompino in treno e poi l'ha rifiutata di molestie.
Mia figlia aveva le chat, le abbiamo lette, tenute come prova per eventuali azioni legali che la scuola fortunatamente ha deciso di non intraprendere.
Ma nel frattempo lui, il ragazzo, ha avuto contro tutti ed è stato costretto ad andarsene da scuola.
E pure mia figlia che lo difendeva è stata messa in croce dai compagni.
Eppure le prove che la ragazza mentiva c'erano, le ho lette.
L'opinione pubblica ha condannato una persona innocente,
Non può né deve funzionare così in uno stato di diritto.
E come si forma la cultura che determina anche la giurisprudenza?E quindi quale deve essere per giudicare se un comportamento sia lecito o no?
La morale dei più?
Certamente è importante anche da che posizione si pone chi giudica.mi farei e/o gli farei fare delle domande (dal padre magari) sul perche mio figlio possa o meno avere fantasie del genere, ma ripeto, a meno che non si stia parlando di tutti semi minorenni, non mi sentirei di intervenire, come avrei difficolta a fare se mi confessasse che si fa le canne. che je posso di'? con che faccia? ovviamente ad un eta accettabile si intende
non si puo neanche chiedere alle insegnanti di monitorare tutto e tutti sempre.Certamente è importante anche da che posizione si pone chi giudica.
Sempre in quella scuola che aveva intorno maniaci, era accaduto un episodio “spiacevole“.
In una quarta elementare un gruppo di bambini aveva circondato una bambina e l’aveva costretta a tirare giù le mutande.
Non era la mia classe, non conoscevo i bambini e le dinamiche, del resto ero troppo giovane per avere cultura ed esperienza per comprendere bene quello che era avvenuto.
Ma la cosa era evaporata con il commento “non l’hanno toccata”. Come se a 9/10 anni non fosse già troppo.
Ora capisco che non voleva la maestra assumersi la responsabilità di aver mancato in sorveglianza.
Questa era una posizione che valeva più della tutela della bambina.
Lo stabilisce il contratto.non si puo neanche chiedere alle insegnanti di monitorare tutto e tutti sempre.
ma non puoi mettere una figura che regoli in consenso "sano" di ogni persona, è impossibile.Se non è sano, non è consenso.
E' ciò su cui si si è battuti negli ultimi anni, fin quasi con conseguenze paradossali.
Quello su cui, al limite, possiamo discutere è la consapevolezza dell'agente circa la "insanità" del consenso.
Questa è un'affermazione che è vera fino a prova contraria.se fosse mio figlio e la cosa fosse provata al di la di ogni dubbio a calci in culo ce lo manderei io in galera e gli direi pure di buttare la chiave
Per cosa?P.S. Mi chiedi scusa?
Spero vivamente di aver educato bene mio figlio.Questa è un'affermazione che è vera fino a prova contraria.
Vi auguro di non dover mai dimostrare che è vera essendo messe alla prova.
certo me lo auguro davvero avendo un maschio gia e un altro in pancia, ma sono stata educata cosi, mia madre e' cosi. quando fui beccata a rubare a 12 anni alla upim dei trucchi non mi e' mica venuta a salvare. anzi ha detto a chi mi aveva beccato di chiamare la poliziaQuesta è un'affermazione che è vera fino a prova contraria.
Vi auguro di non dover mai dimostrare che è vera essendo messe alla prova.