Gli amori internettiani negli ultimi 20 anni ( studio sociologico americano)

brenin

Utente
Staff Forum
I social funzionano benissimo come filtro magico perché eliminano la vergogna del corpo: spariscono la componente animale, la goffaggine, l’intreccio di umori, sapori, odori che fa di noi quello che siamo. Sui social rimane soltanto un’idea di sé, totalmente astratta, che modelliamo tanto per gli altri quanto per noi stessi; come se dipingessimo un ritratto su uno specchio e poi fingessimo che si tratta della nostra immagine riflessa. Creiamo degli strani Alien che buttiamo in uno spazio sconosciuto e lasciamo che agiscano da soli, ma sempre per conto nostro. Da una parte sono sicuramente più forti, più belli e più luccicanti, dall’altra sono fragilissimi e revocabili in qualsiasi istante, a prescindere dai condizionamenti della rete.

Quando puoi letteralmente raggiungere chiunque nel mondo perché accontentarsi? Perché rischiare di stare con una persona che potrebbe non essere la migliore per me? Internet non ci ha semplicemente aiutato a trovare il meglio; ha anche contribuito a formare l’idea che c’è un meglio e se cerchiamo con impegno possiamo trovarlo.
 

Ioeimiei100rossetti

Utente di lunga data
«Sul fronte dei rapporti sentimentali la Rete è proprio questo, un continuo scambio di dimensioni»

E' interessante questo passaggio; bisogna vedere poi quanto spazio e importanza si danno alle varie dimensioni. Internet amplifica le possibilità di incontro di chiunque ma l'individuo nel suo intero è sempre quello che comanda e dirige la barca, la direzione e la velocità e modalità di crociera. Forse le relazioni che nascono e si sviluppano in maniera preponderante via web hanno vita più lunga perchè il processo di conoscenza "vera" è rallentato; ci si propone per forza di cose in maniera meno spontanea che non dal vivo, si ha la possibilità di studiare cosa scrivere e far vedere di sè. E' tutto un po' più studiato. Il problema secondo me è che l'idea che ci si costruisce reciprocamente dell'altro può risultare edulcorata o comunque non corrispondente alla realtà; mi viene da pensare che si rischia di innamorarsi dell'idea che ci si fa dell'altro, non di quello che realmente è.
 

danny

Utente di lunga data
Vabbè, si vede che gli uomini erano stanchi di iscriversi a corsi di taglio e cucito per conoscere donne.
Non è che prima incontrare l'anima "gemella" (che brutto termine, santi numi) fosse facilissimo...
Alla fine c'era sempre l'amica che ti presentava la ragazza che era tanto simpatica ma a te non creavo alcun tipo di ascesso ormonale, semmai, nella maggior parte dei casi, il contrario.
Passati i 30, poi, come accade sempre più spesso, le occasioni di promiscuità scemano.
Internet facilita un poco.
Poi fermare le ragazze per strada sembra sia passato di moda.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
«Sul fronte dei rapporti sentimentali la Rete è proprio questo, un continuo scambio di dimensioni»

E' interessante questo passaggio; bisogna vedere poi quanto spazio e importanza si danno alle varie dimensioni. Internet amplifica le possibilità di incontro di chiunque ma l'individuo nel suo intero è sempre quello che comanda e dirige la barca, la direzione e la velocità e modalità di crociera. Forse le relazioni che nascono e si sviluppano in maniera preponderante via web hanno vita più lunga perchè il processo di conoscenza "vera" è rallentato; ci si propone per forza di cose in maniera meno spontanea che non dal vivo, si ha la possibilità di studiare cosa scrivere e far vedere di sè. E' tutto un po' più studiato. Il problema secondo me è che l'idea che ci si costruisce reciprocamente dell'altro può risultare edulcorata o comunque non corrispondente alla realtà; mi viene da pensare che si rischia di innamorarsi dell'idea che ci si fa dell'altro, non di quello che realmente è.
condivido soprattutto l'ultimo capoverso

vero e' che c'e' chi si conosce attraverso i social e poi arriva a sposarsi con chi ha conosciuto
quindi in piccola parte anche il mondo del web funge da ritrovo per poter incontrarsi e approfondire la conoscenza attraverso il reale ( incontrarsi e verificare se quella chimica internettiana funzioni anche nel reale )
 

Skorpio

Utente di lunga data
....

La cosa che a me ha affascinato nel passato quando ero "praticante" era il conoscere "parti" diverse della persona, rispetto a quelle presentate normalmente.

Io ovviamente parlo per le persone che ho conosciuto io (non tutte)

Non so se erano parti "finte" oppure vere.
Probabilmente sono vere entrambe, ma con lo scritto alcune cose emergono diversamente

Una scrittrice conosciuta su internet una volta mi disse di non fidarmi mai di chi era incapace di trasmettere le proprie emozioni attraverso lo scritto, e che quella era una cartina di tornasole formidabile per misurare la tensione di una emozione dentro di sé.
 

Orbis Tertius

Utente di lunga data
"Perché uscendo dai confini del proprio ambiente e disvelandosi piano piano come accade, appunto, nella relazioni virtuali, ecco che cadono le barriere sociali e gli amori si mescolano."
Cadono anche quelle anagrafiche e regionali. Un ventenne frequenta ventenni della sua zona e del suo ambiente sociale.
A ridosso dei 2000 ero single e ho usato le chat per degli incontri.
Io chattavo su excite ed era una vera cuccagna, un pozzo senza fondo. Se avessi dovuto chiamare e incontrare tutte le donne di cui avevo il numero di telefono, 24 ore in un giorno non mi sarebbero bastate.
E' stato bello, mi sono tolto parecchie soddisfazioni.

" i matrimoni seguiti a un corteggiamento virtuale sono più democratici, perché mescolano gli ambienti sociali, e anche più duraturi nel tempo."
Boh, sarà... io una volta mi sono innamorato di una conosciuta in chat ma è finita male. Quando si va oltre l'atto sessuale, le distanze sociali si fanno sentire. E minano la tenuta del rapporto.
 

Lostris

Utente Ludica
Vabbè, si vede che gli uomini erano stanchi di iscriversi a corsi di taglio e cucito per conoscere donne.
Non è che prima incontrare l'anima "gemella" (che brutto termine, santi numi) fosse facilissimo...
Alla fine c'era sempre l'amica che ti presentava la ragazza che era tanto simpatica ma a te non creavo alcun tipo di ascesso ormonale, semmai, nella maggior parte dei casi, il contrario.
Passati i 30, poi, come accade sempre più spesso, le occasioni di promiscuità scemano.
Internet facilita un poco.
Poi fermare le ragazze per strada sembra sia passato di moda.
:eek::eek:
Io mica la voglio quella roba lì :D
 

Lostris

Utente Ludica
A me non è mai capitato di iniziare una relazione con uomini conosciuti in rete.
Ma frequento solo questo forum...:D

Io credo che la conoscenza che si fa di qualcuno sia sempre parziale, qualsiasi sia la dimensione che consideriamo.
Che il primo incontro sia fisico o virtuale sotto certi aspetti cambia poco.. se non nelle dimensioni che sono alla luce, e che condizionano il modo di rapportarci all'altro.

Posso non essere inflienzata da gusti estetici nel virtuale, ma frenata da alcuni contenuti che nella realtà sarebbero magari passati in secondo piano.

Inoltre penso si possa ingannare benissimo in entrambi i contesti, nel momento in cui si vuole farlo.
 
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