Ho detto alla Giusy che l'ho tradita.... con tanto di foto mentre baciavo un'altra...

alberto15

Utente di lunga data
Maschietti 50enni del forum. Sicchè tutti mi dicono “parla per il g.”, ne deduco che facciano i numeri come quando erano giovani, giusto?
io parlo per me. Gli altri non so chi siano, tu tendi sempre a considerare i partecipanti al forum come se si conoscessero tutti di persona tranne te.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Dipende dal livello
Io avevo il CCNL del commercio 3* livello e quindi da contratto sono riconosciuti...ma non me li pagavano cmq...
Ma ero praticamente"obbligata" a farli...
Quando devi rispettare le scadenze....o li facevo o li facevo....
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io avevo il CCNL del commercio 3* livello e quindi da contratto sono riconosciuti...ma non me li pagavano cmq...
Ma ero praticamente"obbligata" a farli...
Quando devi rispettare le scadenze....o li facevo o li facevo....
Mi riferivo al fatto che debbano essere pagati. Non a tutti i livelli
Al tuo si è hai subito un’ingiustizia
 

Lara3

Utente di lunga data
Maschietti 50enni del forum. Sicchè tutti mi dicono “parla per il g.”, ne deduco che facciano i numeri come quando erano giovani, giusto?
Guarda, purtroppo non ho avuto il piacere di testare la stessa persona a 30 e sopra 50.
Chiedi ai fedeli.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Mi riferivo al fatto che debbano essere pagati. Non a tutti i livelli
Al tuo si è hai subito un’ingiustizia
Si l avevo capito!👍👍😬
La mia non era una contestazione...ma la verità dei fatti...
Per fortuna in quel reparto sono rimasta un paio di anni....
Ma quante ore ho regalato all azienda!!
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Maschietti 50enni del forum. Sicchè tutti mi dicono “parla per il g.”, ne deduco che facciano i numeri come quando erano giovani, giusto?
Ad essere proprio onesto, a dire di mia moglie, che mi frequenta sessualmente da quando avevo 22 anni, ora che ne ho più di 50 ma meno di 55 la scopo decisamente meglio rispetto a quando ne avevo meno di 40. Non lo ha detto naturalmente a me, ma ad una mia ex amante che è anche sua amica e pure mia.
Questa mia ex amante che nella sua vita ha fatto la pornostar per qualche anno ed ora vive di rendita, mi racconta che i trentenni insistono tanto sulla quantità tralasciando aspetti qualitativi del rapporto che a molte donne mancano di più che non un continuo martellamento perpetuo.
Poi io non so, non sono femmina.
L’amante pare assai soddisfatta, non è ancora sparita dopo gli amplessi, presumo quindi le piaccia assai non essendo obbligata da negozi giuridici vari.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
neanche io faccio il pane; nel mio settore, lavoro nella prima azienda italiana; ma le regole ci sono (per ora) e si fanno rispettare. Poi, certo, c'e' quello che pensa di essere figo perchè fa vedere che lavora di più anche se non si fa pagare gli straordinari ma, per fortuna, sono pochi esemplari
Va anche detto che dipende dal lavoro che fai.
Io sono dipendente ma lavoro su progetti da qualche anno, nel senso che sotto ho una struttura che macina l’ordinario ed io mi dedico a progetti su nuovi processi interfunzionali.
Ci sono periodi in cui mi dedico al lavoro, dall’ufficio e non, per non meno di 16 ore consecutive.
Se qualcuno me ne chiede il motivo, la risposta è sempre la stessa, lo faccio perché mi piace.
Capita io lavori anche nei giorni festivi, tipo 25 aprile, S.Stefano, ma per me è un piacere.
Non riuscirei a concepire la mia vita con un lavoro che non mi appassiona.
Conosco persone della mia azienda che lavorando aspettando le 17 per scappare.
Se consideri che devi lavorare almeno 43 anni, significa che tu stai 43 anni lavorativi ad aspettare le 17 per andare altrove.
Un altrove che poi si traduce in molti casi in un parchetto caldo e polveroso con un cane o bambini, in un supermercato, in un salotto davanti a un asse da stiro, visto che questa è la vita del l’impiegato medio italiano.
Preferisco stare a fare quello che mi piace.
 

Etta

Utente di lunga data
Ad essere proprio onesto, a dire di mia moglie, che mi frequenta sessualmente da quando avevo 22 anni, ora che ne ho più di 50 ma meno di 55 la scopo decisamente meglio rispetto a quando ne avevo meno di 40. Non lo ha detto naturalmente a me, ma ad una mia ex amante che è anche sua amica e pure mia.
Questa mia ex amante che nella sua vita ha fatto la pornostar per qualche anno ed ora vive di rendita, mi racconta che i trentenni insistono tanto sulla quantità tralasciando aspetti qualitativi del rapporto che a molte donne mancano di più che non un continuo martellamento perpetuo.
Poi io non so, non sono femmina.
L’amante pare assai soddisfatta, non è ancora sparita dopo gli amplessi, presumo quindi le piaccia assai non essendo obbligata da negozi giuridici vari.
Concordo sul grassetto. Per il resto, appunto, mi riferivo al numero di rapporti. Io, anche se prediligo i 50enni, la differenza la noto.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Concordo sul grassetto. Per il resto, appunto, mi riferivo al numero di rapporti. Io, anche se prediligo i 50enni, la differenza la noto.
Non so, io l’unico uomo con cui ho fatto sesso completo e’ Nono che è più vecchio di me, quindi non ho termini di paragone.
 

Brunetta

Utente di lunga data
“Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.” La frase attribuita a Confucio (🧐 nel 500a.C. dubito che si potesse scegliere molto) funziona per alcuni lavori e non credo sempre, anche la rockstar o il calciatore avranno giornate in cui eviterebbero di salire sul palco o in campo e soprattutto fare tutto l’allenamento necessario.
Poi i comuni mortali non credo che si appassionino al proprio lavoro da voler dedicare tutto il proprio tempo a scapito degli affetti e altri interessi.
Certamente la cultura imperante che fa sentire scansafatiche o fallito chi vorrebbe vedere crescere i propri figli e non andare a letto stremato non concepisce un limite al lavoro che è costato lacrime e sangue.


“Questa è la storia di Chiara, ma potrebbe essere la storia di centinaia di altre donne, altre mamme. Chiara ha un lavoro impegnativo, nel marketing di un’importante azienda. Però è anche neo-mamma. «Due vite difficilmente conciliabili, soprattutto quando il bambino è piccolo». Ogni mattina una battaglia contro il tempo per arrivare puntuale in ufficio: «A mio figlio piace dormire la mattina, però io dovevo entrare in ufficio alle 9, che si trovava dall’altra parte della città rispetto alla scuola. E quindi ogni mattina dovevamo correre, dovevo implorarlo di alzarsi perché sennò avrei fatto tardi, mio figlio lo vedeva che ero già nervosa appena sveglia». La colazione e poi la corsa a scuola, quindi la volata verso l’ufficio: «Timbravo sempre con qualche minuto di ritardo, era una frustrazione non arrivare puntuale».”
 
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