L'ho chiamato
Stamattina ho fatto Glenn Close...
Penso di avere la febbre, ora.
Me ne stavo buona e buonina in ufficio cercando di tirarmi su, di non pensarci, quando mi arriva un sms da Giorgio:
"Evita di scrivermi, mi mette in imbarazzo e difficoltà".
Lo chiamo e non risponde.
Gli scrivo che se vuole che non lo contatti mi chiami per favore.
Non chiama.
Richiamo. Non risponde.
Gli riscrivo di contattarmi, che non sono arrabbiata e che voglio solo parlargli un minuto. Che me lo deve.
Non chiama.
Richiamo e non risponde.
Esco dall'ufficio e vado sotto il suo:
"Sono sotto l'ufficio, salgo io o scendi tu?"
"Non sono in ufficio e finiscila"
"La finisco se rispondi".
Richiamo. Risponde.
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Ecco quello che gli ho detto:
Stai tranquillo non sono arrabbiata e non voglio darti noie. Solo ho bisogno di dirti che non si trattano le persone in questo modo. So benissimo come stanno le cose e non voglio nè darti noie nè chiederti di rivederti, e quelle erano le premesse.
Però non si trattano le persone così, visto che l'unica cosa che ti avevo chiesto era di trattarmi bene. Ti avevo chiesto di bere un caffè, non di tornare a casa mia, e mi serviva per mantenere un rapporto su basi civili, per non sentirmi umiliata. (E qui mi sono messa a piangere).
Che se lo metto in difficoltà o non vuole più rivedermi, lo poso capire, ma ci sono modi e modi per farlo senza umiliare le persone che non ti hanno fatto nulla di male.
E poi, cavolo non puoi nemmeno ricevere un messaggio o bere un caffè al bar?
Dice che il non rispondere credeva fosse un messaggio chiaro. Gli ho detto che non rispondere è solo maleducazione. Potevi rispondere con onestà "Rita i messaggi mi mettono in difficoltà. Magari un giorno prendiamo un aperitivo, in "amicizia", ma ti chiamo io" e non "per favore lascia perdere". E poi come credi si senta una donna che sta con un uomo e il giorno dopo si sente dire che stare con lei l'ha fatto sentire una merda? Come se non mi fossi comportata in maniera discreta con te. Certo che il silenzio poi ti imbestialisce, perchè ti umilia e ti fa fare come me questa mattina.
Io non ti ho mai messo in difficoltà, nemmeno l'altra volta, quando ti sei comportato malissimo: uscivi con me e poi ti trovo al bar con l'altra, ti chiedo se è un ritorno al passato e, invece di dirmi "Rita mi dispiace, ma le cose stanno così", mi rispondi "Sì"?
E ci sono rimasta malissimo ma me la sono messa via e nemmeno allora ti ho dato noie. Quindi perchè cavolo deve trattarmi così ora? E sei proprio messo bene se non puoi nemmeno ricevere un messaggio!
Risponde che ha sbagliato il modo, ma che comunque è stata una cosa senza senso. "Perchè lo sai che mi stimoli, dice. Rispondo che non sono d'accordo, perchè se lui mi desidera e non viene da me solo per paura c'è qualcosa che non quadra. Dice che è una cosa che può far nascere ambiguità.
Io gli rispondo che non gli ho chiesto nulla, che per me il limite era chiaro, che so benissimo che quella cosa l'ho cercata io, ma che le ambiguità le ha fatte nascere lui con i suoi messaggi ambigui. Dice che lo sa e che ha sbagliato, non è venuto lì con una pistola alla tempia. Io gli rispondo che lo sbaglio non è stato vederci, ma il modo dopo. E poi lui mi ha detto che non ci saremmo più visti... però che se insistevo... E allora non puoi dire a una "insisti" e poi prendersela se insiste.
Dice di aver sbagliato.
Ecco.
Lo saluto.
Mi augura buona giornata.