Tebe
Egocentrica non in incognito
Mi sono svegliata.Sola nel letto. No. Non sola. I gatti.
Rumori di natura. Le pale lente del ventilatore a soffitto.
Penombra. Quella bella. Quella che prende anche l'anima.
E ti rende ovattata. E ricettiva. Oltre. Un altra dimensione.
Ho richiuso gli occhi. Mi sono allargata togliendo lenzuola e felini.
Bella l'aria del ventilatore sulla pelle nuda.
Bella bella bella.
Ho accesso lo stereo. E...
Sorriso.
Nemmeno l'avessi scelta.
Destino? Massì. Altra dimensione.
Manager con la sua canzone romantica. Quella che gli ricordo io. Come musica e parole. (Hai delle isole negli occhi-Tiziano Ferro)
Riapro gli occhi.
http://www.youtube.com/watch?v=mKWakGg94Cg
Eccola qui la sensazione. Quella che i fedeli non potranno mai capire. Quella che non ha valenza amorosa, ma solo fisica e mentale su una altro piano. Un piano che non è di vita. E' un piano onirico. Un viaggio. Che come ogni viaggio finisce. Un non bisogno che diventa bisogno ogni tanto.
E lo prendi. Lo assapori. Lo stritoli. Lo rubi.
Te ne nutri.
E poi torni ad essere quello che sei. Con esattamente quello che vuoi.
E il resto diventa sfondo.
Perchè nulla toglie. Ma a quelli come me invece. Dà.
Il mio corpo ha cominciato a sentire la musica. Dentro e fuori.
Ho cominciato a muovermi un pò a serpente. Lenta. Ancora abbracciata a Morfeo.
Ho immerso due dita nel biondo della guest star.
Toccando il triangolino rado.
Altro sorriso.
Penombra. Musica Manager. Io.
Tempo lento. Ed erotico.
Ho allargato un pò le gambe. Continuando a tenere gli occhi chiusi.
Che pace.
Il corpo. Eccitato. Non del tutto sveglia. Il sound della musica nelle orecchie.
Io.
Manager.
Non lui.
Ma lui. Con me. A spogliarmi.
Lui. A divorarmi di baci.
Tutto il divorabile.
Con quella sua bocca dalle labbra carnose che.
Dio.
Morde. Mi morde.
Non tutta.
Ha i suoi punti preferiti.
L' osso leggermente sporgente dell'anca. Che lo ipnotizza. E morde piano.
Morde il mio inesistente pomo d' Adamo. In un morso con leccata. Che risale sempre fino alla mia bocca.
Ma il morso che preferisco da lui. Quello che mi fa più male. Quello che mi provoca piccole schegge di dolore che arrivano direttamente li...un dolore che non amo in genere...
I seni. Ci arriva. Dopo percorsi senza fretta su tutto il mio corpo.
Rimane secondi infiniti a guardarli.
Poi li prende a coppa. E mi fa sempre un pò ridere perchè...
ha le mani grandi grandi. E i miei seni sono..piccoli. E rotondi. E..
Spariscono nelle sue mani.
E lui sospira. Mentre fissa i miei altrettanto piccoli capezzoli diventare...duri.
Sporgenti. Assolutamente sfacciati.
E si avventa.
Mordendoli.
Poi la musica è finita.
Manager è scivolato via.
Come la mia mano dalla guest star.
I gatti hanno cominciato a muoversi. Svegliarsi. Interagire.
La penombra non è più stata erotica. O avvolgente. O.
E' diventata la mia penombra di vita.
Ma non ho smesso di sorridere.
No.
Ho messo la mia musica. Che ricalca la mia vita. Il mio modo di essere. Di vivere, pensare e agire. Che mi piace esattamente così.
Per lui. Io. Sono "isole negli occhi".
Ha ragione.
Ma io so. E lui sa.
Che.
Non esistiamo nella nostra vita.
Perchè la mia musica.
Il mio sound.
E' più questo.
http://www.youtube.com/watch?v=oxqnFJ3lp5k
Ma il sorriso.
E' rimasto.
E credo rimarrà tutta la giornata.
Perchè stamattina.
Ho ritrovato le sensazioni che provavo quando ero una vera traditrice senza sensi di colpa. Senza farmi domande.
Mi sono sentita finalmente a casa. Dentro l'altra mia pelle che avevo tirato fuori ma stavo decidendo se..
E si.
Sono davvero pronta a godermela con Manager.
Rumori di natura. Le pale lente del ventilatore a soffitto.
Penombra. Quella bella. Quella che prende anche l'anima.
E ti rende ovattata. E ricettiva. Oltre. Un altra dimensione.
Ho richiuso gli occhi. Mi sono allargata togliendo lenzuola e felini.
Bella l'aria del ventilatore sulla pelle nuda.
Bella bella bella.
Ho accesso lo stereo. E...
Sorriso.
Nemmeno l'avessi scelta.
Destino? Massì. Altra dimensione.
Manager con la sua canzone romantica. Quella che gli ricordo io. Come musica e parole. (Hai delle isole negli occhi-Tiziano Ferro)
Riapro gli occhi.
http://www.youtube.com/watch?v=mKWakGg94Cg
Eccola qui la sensazione. Quella che i fedeli non potranno mai capire. Quella che non ha valenza amorosa, ma solo fisica e mentale su una altro piano. Un piano che non è di vita. E' un piano onirico. Un viaggio. Che come ogni viaggio finisce. Un non bisogno che diventa bisogno ogni tanto.
E lo prendi. Lo assapori. Lo stritoli. Lo rubi.
Te ne nutri.
E poi torni ad essere quello che sei. Con esattamente quello che vuoi.
E il resto diventa sfondo.
Perchè nulla toglie. Ma a quelli come me invece. Dà.
Il mio corpo ha cominciato a sentire la musica. Dentro e fuori.
Ho cominciato a muovermi un pò a serpente. Lenta. Ancora abbracciata a Morfeo.
Ho immerso due dita nel biondo della guest star.
Toccando il triangolino rado.
Altro sorriso.
Penombra. Musica Manager. Io.
Tempo lento. Ed erotico.
Ho allargato un pò le gambe. Continuando a tenere gli occhi chiusi.
Che pace.
Il corpo. Eccitato. Non del tutto sveglia. Il sound della musica nelle orecchie.
Io.
Manager.
Non lui.
Ma lui. Con me. A spogliarmi.
Lui. A divorarmi di baci.
Tutto il divorabile.
Con quella sua bocca dalle labbra carnose che.
Dio.
Morde. Mi morde.
Non tutta.
Ha i suoi punti preferiti.
L' osso leggermente sporgente dell'anca. Che lo ipnotizza. E morde piano.
Morde il mio inesistente pomo d' Adamo. In un morso con leccata. Che risale sempre fino alla mia bocca.
Ma il morso che preferisco da lui. Quello che mi fa più male. Quello che mi provoca piccole schegge di dolore che arrivano direttamente li...un dolore che non amo in genere...
I seni. Ci arriva. Dopo percorsi senza fretta su tutto il mio corpo.
Rimane secondi infiniti a guardarli.
Poi li prende a coppa. E mi fa sempre un pò ridere perchè...
ha le mani grandi grandi. E i miei seni sono..piccoli. E rotondi. E..
Spariscono nelle sue mani.
E lui sospira. Mentre fissa i miei altrettanto piccoli capezzoli diventare...duri.
Sporgenti. Assolutamente sfacciati.
E si avventa.
Mordendoli.
Poi la musica è finita.
Manager è scivolato via.
Come la mia mano dalla guest star.
I gatti hanno cominciato a muoversi. Svegliarsi. Interagire.
La penombra non è più stata erotica. O avvolgente. O.
E' diventata la mia penombra di vita.
Ma non ho smesso di sorridere.
No.
Ho messo la mia musica. Che ricalca la mia vita. Il mio modo di essere. Di vivere, pensare e agire. Che mi piace esattamente così.
Per lui. Io. Sono "isole negli occhi".
Ha ragione.
Ma io so. E lui sa.
Che.
Non esistiamo nella nostra vita.
Perchè la mia musica.
Il mio sound.
E' più questo.
http://www.youtube.com/watch?v=oxqnFJ3lp5k
Ma il sorriso.
E' rimasto.
E credo rimarrà tutta la giornata.
Perchè stamattina.
Ho ritrovato le sensazioni che provavo quando ero una vera traditrice senza sensi di colpa. Senza farmi domande.
Mi sono sentita finalmente a casa. Dentro l'altra mia pelle che avevo tirato fuori ma stavo decidendo se..
E si.
Sono davvero pronta a godermela con Manager.