BLMontgomery
Utente
Premesso che sono fidanzato da un anno, lo scorso febbraio ho iniziato un tirocinio presso un'azienda di grandi dimensioni.
Dopo una settimana, all'orario di chiusura, nell'intento di scendere al parcheggio, prendo l'ascensore. Qui siamo io e un'altra ragazza, la quale mi chiede se sono un tirocinante come lei. Le dico sì e qui si inizia a parlare.
La chiacchierata si prolunga moltissimo (più di un'ora), ed emerge sin da subito un certo feeling. Al che la invito a fare un apericena al bar. Andiamo e proseguiamo con le nostre chiacchiere. Vien fuori che abbiamo molte cose in comune: dal percorso universitario, alle nostre aspirazioni, ai nostro gusti musicali! Il mio cuore inizia a palpitare (
), perché neppure con la mia ragazza condivido così tante cose!
Dal momento che la mia ragazza mi chiede dove sono via WhatsApp (perché ho appuntamento con lei e sono in ritardo), dico alla collega tirocinante di dover rincasare. Al che lei mi chiede il numero e mi propone di andare qualche giorno dopo a un concerto di un gruppo che piace a entrambi.
La sera del concerto arriva e ci si incontra. Si ascolta la musica, ci si scatena, si canta, si beve. Insomma, ci divertiamo come matti.
Alla fine della serata, l'accompagno a casa (vive in un appartamente con un'altra coinquilina), e mi invita su a vedere i vinili che colleziona.
Non mi faccio pregare e salgo su. Andiamo nella sua stanza, mi mostra la sua collezione (davvero fantastica!), mi offre una birra e ci sediamo sul letto. Si scherza e si ride un casino.
Mette un film al PC per non far sentire le nostre conversazioni alla coinquilina.
Un po' lo guardiamo, ma soprattutto parliamo.
Da lì non abbiamo aspettato molto a saltarci addosso. Lo abbiamo fatto su quel letto, con il film in sottofondo. È stato bellissimo farlo con lei, perché ero preso senz'altro fisicamente ma anche mentalmente.
Sono restato a dormire lì.
La mattina seguente ci siamo baciati come due neofidanzati. È stato così bello rivivere quella sensazione.
Ad ogni modo, dopo una settimana all'incirca inizia la quarantena, per cui non ci siamo più visti.
Ci siamo scritti su WhatsApp, ma, nel tempo, ci si scriveva via via sempre meno finché ho omesso di risponderle all'ultimo messaggio. Io poi sono fidanzato (e, finita la quarantena, sarebbe stato difficile nascondere lei e i suoi meesaggi), ma non gliel'ho mai rivelato.
So che è sbagliato non averle detto della mia fidanzata, so che è sbagliato tradire. Ma quella sc*pata è stata bellissima, non riesco ad esserne davvero pentito. Credo che, se non fossi stato impegnato con la mia ragazza, starei stato con la mia collega di tirocinio. È brutto dover scegliere e non poter starr insieme ad entrambe.
Questa è la mia confessione. Mai detta a nessuno, neppure al mio migliore amico (a maggior ragione la mia ragazza ne sa nulla). Non riuscivo a tenerla solo per me.
Dopo una settimana, all'orario di chiusura, nell'intento di scendere al parcheggio, prendo l'ascensore. Qui siamo io e un'altra ragazza, la quale mi chiede se sono un tirocinante come lei. Le dico sì e qui si inizia a parlare.
La chiacchierata si prolunga moltissimo (più di un'ora), ed emerge sin da subito un certo feeling. Al che la invito a fare un apericena al bar. Andiamo e proseguiamo con le nostre chiacchiere. Vien fuori che abbiamo molte cose in comune: dal percorso universitario, alle nostre aspirazioni, ai nostro gusti musicali! Il mio cuore inizia a palpitare (
Dal momento che la mia ragazza mi chiede dove sono via WhatsApp (perché ho appuntamento con lei e sono in ritardo), dico alla collega tirocinante di dover rincasare. Al che lei mi chiede il numero e mi propone di andare qualche giorno dopo a un concerto di un gruppo che piace a entrambi.
La sera del concerto arriva e ci si incontra. Si ascolta la musica, ci si scatena, si canta, si beve. Insomma, ci divertiamo come matti.
Alla fine della serata, l'accompagno a casa (vive in un appartamente con un'altra coinquilina), e mi invita su a vedere i vinili che colleziona.
Non mi faccio pregare e salgo su. Andiamo nella sua stanza, mi mostra la sua collezione (davvero fantastica!), mi offre una birra e ci sediamo sul letto. Si scherza e si ride un casino.
Mette un film al PC per non far sentire le nostre conversazioni alla coinquilina.
Un po' lo guardiamo, ma soprattutto parliamo.
Da lì non abbiamo aspettato molto a saltarci addosso. Lo abbiamo fatto su quel letto, con il film in sottofondo. È stato bellissimo farlo con lei, perché ero preso senz'altro fisicamente ma anche mentalmente.
Sono restato a dormire lì.
La mattina seguente ci siamo baciati come due neofidanzati. È stato così bello rivivere quella sensazione.
Ad ogni modo, dopo una settimana all'incirca inizia la quarantena, per cui non ci siamo più visti.
Ci siamo scritti su WhatsApp, ma, nel tempo, ci si scriveva via via sempre meno finché ho omesso di risponderle all'ultimo messaggio. Io poi sono fidanzato (e, finita la quarantena, sarebbe stato difficile nascondere lei e i suoi meesaggi), ma non gliel'ho mai rivelato.
So che è sbagliato non averle detto della mia fidanzata, so che è sbagliato tradire. Ma quella sc*pata è stata bellissima, non riesco ad esserne davvero pentito. Credo che, se non fossi stato impegnato con la mia ragazza, starei stato con la mia collega di tirocinio. È brutto dover scegliere e non poter starr insieme ad entrambe.
Questa è la mia confessione. Mai detta a nessuno, neppure al mio migliore amico (a maggior ragione la mia ragazza ne sa nulla). Non riuscivo a tenerla solo per me.
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