Che bello questo commento.
Mi ha fatto riflettere un bel po'.
Il punto è che non sono un tipo a cui piace corteggiare nel senso tradizionale (mi piace flirtare, mandare quindi dei segnali di interesse che poi vengono smentiti da altri miei atteggiamenti. Mi piace creare ambiguità, insomma).
Dunque, dicevo, è mia abitudine non corteggiare, bensì scegliere tra coloro che mi corteggiano. Mi va bene così, perché mi scoccia andare dietro alle ragazze, è uno spreco di tempo ed energie che potrei invece dedicare ad altre attività più costruttive (studio, passioni, etc.).
Allo stesso tempo, non ho mille ragazze che mi corteggiano, per cui mi limito a scegliere le migliori tra quelle che "passa il convento".
Attualmente le migliori sono la mia ragazza e la mia collega. Ecco la ragione per cui oggi mi concentro su di loro.
Piccola curiosità: cosa intendi per "piccolo peccato da scontare"? Quale potrebbe essere uno, an esempio?
È parecchio interessante quello che dici.
Io: 26
La mia ragazza: 20
La mia collega: 24
Sì, già senza convivere mi sento preclusa una parte della libertà (avere amiche, parlare senza censure di ragazze, uscire cogli amici quando voglio e via seguitando). Con la convivenza immagino non potrò manco guardare, che so, un video ASMR in santa pace, col timore che la mia ragazza possa essere gelosa.
Quanto al discorso sulla possessione, la stragrande maggioranza delle mie ex erano possessive. Chi non lo era, mi faceva sentire poco amato. Quindi ho da darti ragione che identifico l'amore con la possessività.
Non ho ben chiaro cosa intenda per "non senti di poter essere te stesso in amore?".
Mi sento di rispondere così come ho fatto nell'ultima risposta che ho scritto per Lostris.
Apprezzo tanto che, a dispetto di pressoché tutti, tu riesca a comprendere le mie debolezze e a non biasimarle.
Credo che il mio sia un atteggiamento comunissimo, con la sola differenza chd nel mio caso io mi son permesso di esternarlo. È forse una di quelle cosa che, come recita una canzone, "si fa ma non si dice"?
Se la mia ragazza facesse quello che sto facendo io, certamente resterei deluso e sicuramente sarebbe motivo per troncare il nostro rapporto. Ribadisco, so che sto facendo una cosa considerata sbagliata, ma, dal momento che è piaciuto farla, non sono realmente pentito, ora che non ci sono (e spero non ci saranno) ripercussioni negative.
Sarebbe moralmente corretto fare come suggerisci, ma sconveniente per me.
La mia ragazza mi piace, non posso lasciarla col rischio di scommettere su qualcuno non migliore di lei.
Credo che questo sia un ragionamento che fanno molti, ma che nessuno ha il coraggio di esternarlo. Neppure io lo faccio nella vita reale. Ne approfitto qui solo perché ho il bisogno viscerale di parlarne, ma trincerandomi dietro all'anonimato.