Ho tradito

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Diletta

Utente di lunga data
Ok :up:
Tu sottolinei - giustissimamente - che l'attesa ha un suo valore.
Ma hai scritto anche, e riquoto:



Etcetera. Tralasciando il fatto che "buttarsi via" è una scelta lessicale molto precisa che indica già un giudizio... Non tieni conto del fatto che le relazioni sono multiformi. E che sesso, attesa, castità, promiscuità etc etc giocano ruoli molto diversi a seconda delle persone, e delle coppie.

In poche parole, e facendo un esempio:

Auspicare una cosa del genere è sbagliato. Perché ci sono persone per cui dinamiche del genere semplicemente... non funzionano. Per cui aspettare magari è solo una costrizione che ammazza la gioia e l'entusiasmo, ad esempio.

E' un TUO modo di sentire. Vale solo per te e funziona con te. Non puoi applicarlo davvero a nessun altro.

E' un po' come se dicessi "per me la gente dovrebbe tornare a mangiare il gelato al cioccolato", che effettivamente è un gusto molto buono, senza però tener conto che le mie papille gustative rispondono molto meglio alla vaniglia, Mario è allergico al cacao, a Giada fa venire il mal di pancia e Guido, sebbene non disprezzi il cioccolato, raggiunge il nirvana solo col pistacchio.



Per dirla breve, Diletta, no, sono dell'idea che un "punto di vista" sul sesso che fanno gli altri non si può proprio avere, a prescindere.
Si può avere solo un punto di vista sul proprio modo di vivere il sesso. E magari parlare delle differenze tra quello che piace a te e quello che piace a me.

Grazie!
Ci ho riflettuto e sì, probabilmente è vero quello che ti ho evidenziato poiché il sesso è qualcosa di molto personale.
Però, siamo su un forum dove il tema sesso è protagonista indiscusso, quindi è anche normale che ciascuno di noi abbia la sua visione in generale.

E la mia è questa: la nostra è una società dove si consuma tutto e subito, come se si avesse paura di non arrivare in tempo a fare le cose che vogliamo.
Ecco, la mia opinione è che siamo andati nella direzione sbagliata e il risultato l'abbiamo davanti agli occhi, specie per chi ha dei figli i quali sono perennemente insoddisfatti e quindi alla ricerca di un qualcosa di più eccezionale da fare.
Sempre di più...la serata in pizzeria con gli amici è ormai banale, ci vuole un weekend fuori dall'ordinario per ridare un po' di entusiasmo, ci vuole il viaggio all'estero, e, per tornare al sesso, ormai anche questo sta perdendo tutto il suo fascino: è così a portata di mano che finisce addirittura per interessare poco o nulla.

C'è un verbo che, solitamente, viene odiato dai giovani, le mie figlie, per le prime, non lo vogliono neanche sentire...è il verbo 'accontentarsi'.
Io lo uso spesso, invece, e per me non ha nessun significato riduttivo. Accontentarsi non vuol dire rassegnarsi.
Vuol dire riuscire a trovare felicità nelle cose che abbiamo, e sono tante.
Un altro verbo che cerco di far amare, sempre alla mia prole, è 'sognare'. Se si smette di farlo allora sì che la vita appare monotona.
Se si sogna si progetta e, coltivando il sogno, si ATTENDE.
L'attesa può rendere gioiosi al pari della realizzazione, e a me dispiace che oggi non lo si provi più, o quasi.
 

Sbriciolata

Escluso
Grazie!
Ci ho riflettuto e sì, probabilmente è vero quello che ti ho evidenziato poiché il sesso è qualcosa di molto personale.
Però, siamo su un forum dove il tema sesso è protagonista indiscusso, quindi è anche normale che ciascuno di noi abbia la sua visione in generale.

E la mia è questa: la nostra è una società dove si consuma tutto e subito, come se si avesse paura di non arrivare in tempo a fare le cose che vogliamo.
Ecco, la mia opinione è che siamo andati nella direzione sbagliata e il risultato l'abbiamo davanti agli occhi, specie per chi ha dei figli i quali sono perennemente insoddisfatti e quindi alla ricerca di un qualcosa di più eccezionale da fare.
Sempre di più...la serata in pizzeria con gli amici è ormai banale, ci vuole un weekend fuori dall'ordinario per ridare un po' di entusiasmo, ci vuole il viaggio all'estero, e, per tornare al sesso, ormai anche questo sta perdendo tutto il suo fascino: è così a portata di mano che finisce addirittura per interessare poco o nulla.

C'è un verbo che, solitamente, viene odiato dai giovani, le mie figlie, per le prime, non lo vogliono neanche sentire...è il verbo 'accontentarsi'.
Io lo uso spesso, invece, e per me non ha nessun significato riduttivo. Accontentarsi non vuol dire rassegnarsi.
Vuol dire riuscire a trovare felicità nelle cose che abbiamo, e sono tante.
Un altro verbo che cerco di far amare, sempre alla mia prole, è 'sognare'. Se si smette di farlo allora sì che la vita appare monotona.
Se si sogna si progetta e, coltivando il sogno, si ATTENDE.
L'attesa può rendere gioiosi al pari della realizzazione, e a me dispiace che oggi non lo si provi più, o quasi.
Il sesso sta perdendo il suo fascino? Non interessa? Ma che stai dicendo? Più che altro il sesso è stato brandizzato. Dopo la mercificazione del sentimento siamo arrivati alla manipolazione degli impulsi sessuali e addirittura a indirizzare le masse a fare sesso in determinati modi per poi creare un mercato relativo.
Il sesso è stato epurato di tutta la parte comunicativa e personale, spersonalizzato e riconfezionato in comode confezioni che danno l'illusione di una trasgressione foriera di potere.
Non è mai andato come adesso il sesso. E sì che anche prima andava via come il pane.
 

Spot

utente in roaming.
Il sesso sta perdendo il suo fascino? Non interessa? Ma che stai dicendo? Più che altro il sesso è stato brandizzato. Dopo la mercificazione del sentimento siamo arrivati alla manipolazione degli impulsi sessuali e addirittura a indirizzare le masse a fare sesso in determinati modi per poi creare un mercato relativo.
Il sesso è stato epurato di tutta la parte comunicativa e personale, spersonalizzato e riconfezionato in comode confezioni che danno l'illusione di una trasgressione foriera di potere.

Non è mai andato come adesso il sesso. E sì che anche prima andava via come il pane.
Quotissimo.
Davvero quotissimo in tutto, soprattutto sul neretto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Grazie!
Ci ho riflettuto e sì, probabilmente è vero quello che ti ho evidenziato poiché il sesso è qualcosa di molto personale.
Però, siamo su un forum dove il tema sesso è protagonista indiscusso, quindi è anche normale che ciascuno di noi abbia la sua visione in generale.

E la mia è questa: la nostra è una società dove si consuma tutto e subito, come se si avesse paura di non arrivare in tempo a fare le cose che vogliamo.
Ecco, la mia opinione è che siamo andati nella direzione sbagliata e il risultato l'abbiamo davanti agli occhi, specie per chi ha dei figli i quali sono perennemente insoddisfatti e quindi alla ricerca di un qualcosa di più eccezionale da fare.
Sempre di più...la serata in pizzeria con gli amici è ormai banale, ci vuole un weekend fuori dall'ordinario per ridare un po' di entusiasmo, ci vuole il viaggio all'estero, e, per tornare al sesso, ormai anche questo sta perdendo tutto il suo fascino: è così a portata di mano che finisce addirittura per interessare poco o nulla.

C'è un verbo che, solitamente, viene odiato dai giovani, le mie figlie, per le prime, non lo vogliono neanche sentire...è il verbo 'accontentarsi'.
Io lo uso spesso, invece, e per me non ha nessun significato riduttivo. Accontentarsi non vuol dire rassegnarsi.
Vuol dire riuscire a trovare felicità nelle cose che abbiamo, e sono tante.
Un altro verbo che cerco di far amare, sempre alla mia prole, è 'sognare'. Se si smette di farlo allora sì che la vita appare monotona.
Se si sogna si progetta e, coltivando il sogno, si ATTENDE.
L'attesa può rendere gioiosi al pari della realizzazione, e a me dispiace che oggi non lo si provi più, o quasi.
Il sesso sta perdendo il suo fascino? Non interessa? Ma che stai dicendo? Più che altro il sesso è stato brandizzato. Dopo la mercificazione del sentimento siamo arrivati alla manipolazione degli impulsi sessuali e addirittura a indirizzare le masse a fare sesso in determinati modi per poi creare un mercato relativo.
Il sesso è stato epurato di tutta la parte comunicativa e personale, spersonalizzato e riconfezionato in comode confezioni che danno l'illusione di una trasgressione foriera di potere.
Non è mai andato come adesso il sesso. E sì che anche prima andava via come il pane.
Per me state dicendo la stessa cosa illuminando aspetti diversi.

Lo osservavo giusto ieri sera per aspetti del tutto avulsi dall'argomento del forum.
Siamo talmente abituati alla semplificazione della vita data dalla tecnica e dai miglioramenti della modernità (e a tutto ciò che è comodo, facile, confortevole ci si abitua presto) che un'attesa di dieci minuti in posta ci sembra insopportabile, un guasto all'abituale bancomat che ci costringe a fare cento metri un intollerabile disservizio ecc).
Io da piccolissima passavo giornate dietro a mia madre che girava la città per i pagamenti e ho imparato ad attendere e a trovare io stessa modi per intrattenermi e questa educazione all'attesa credo che mi sia stata utile.
In ogni aspetto della vita trovo l'attesa importante e parte della vita stessa che non si riduce a soli eventi, emozioni, ma comprende e deve comprendere (PER ME) soprattutto riflessione e progettazione.
 

Sbriciolata

Escluso
Per me state dicendo la stessa cosa illuminando aspetti diversi.

Lo osservavo giusto ieri sera per aspetti del tutto avulsi dall'argomento del forum.
Siamo talmente abituati alla semplificazione della vita data dalla tecnica e dai miglioramenti della modernità (e a tutto ciò che è comodo, facile, confortevole ci si abitua presto) che un'attesa di dieci minuti in posta ci sembra insopportabile, un guasto all'abituale bancomat che ci costringe a fare cento metri un intollerabile disservizio ecc).
Io da piccolissima passavo giornate dietro a mia madre che girava la città per i pagamenti e ho imparato ad attendere e a trovare io stessa modi per intrattenermi e questa educazione all'attesa credo che mi sia stata utile.
In ogni aspetto della vita trovo l'attesa importante e parte della vita stessa che non si riduce a soli eventi, emozioni, ma comprende e deve comprendere (PER ME) soprattutto riflessione e progettazione.
Diletta giustamente faceva riferimento ad un modello che è diventato universalmente consumistico, però nel farlo ha detto che il sesso finisce per interessare poco o nulla: non è così, è che anche per quello ci stiamo uniformando a direttive.
Attenzione: questa uniformazione non è affatto casuale ma è indotta e voluta per poter poi gestire un mercato che la soddisfi, e perchè ci sia uniformazione, bisogna che la gente pensi poco, e perchè questo sia facile, occorre che abbia poco tempo per pensare.
Quindi viene costantemente intrattenuta.
io ricordo sempre una frase di una mia pur odiatissima prof che diceva nella sostanza che la noia è sintomo di povertà interiore perchè sono talmente tante le cose su cui dovremmo riflettere che non è mai possibile essere annoiati se il nostro cervello funziona.
A me quindi non da noia l'attesa.
Da noia se quell'attesa è studiata a tavolino, se ha un valore in sè, se deve essere misurata e se non è il tempo che invece ci occorre per capire cosa vogliamo. E a me di solito non ne serve tanto, basta che io me lo chieda. La vita è breve quando si sta bene e maledettamente lunga quando si sta male, da questa viene la mia sensazione della relatività del tempo, non dalla fisica. Se l'attesa quindi deve essere un modo di comunicare qualcosa, o il rispettare una convenzione sociale, cosa a cui credo si riferisse Diletta asserendo che perse quelle convenzioni si è perso anche l'interesse per il sesso, dico che non fa per me.
Come non fa per me il sesso che segue la moda del momento e che DEVE esserci o subito o ogni lasciata è persa e che è la nuova convenzione.
Non so se ci avete fatto caso, ma stiamo vivendo proprio un momento di grande conflitto tra le vecchie convenzioni, che erano maturate da una serie di ideali etici e direttive date dalla religione, e le nuove, che sono dettate dal mercato.
Ed è un conflitto forte perchè pure se le nuove ci bombardano a tappeto, le vecchie hanno radici antiche e ben piantate, perchè, vecchie desuete e a volte beghine, portano in sè spesso la distinzione tra ciò che è effimero e ciò che è duraturo, a favore del duraturo.
E mentre bene e male sono abbastanza relativizzabili, la capanna di mattoni rispetto quella di paglia regge ancora.
E se sei in una capanna di mattoni puoi passare il tuo tempo a pensare come migliorarla, se sei in quella di paglia il tuo tempo lo passi a ricostruirne un'altra identica non appena questa si è distrutta, in continuazione.
Per questo la gente manco finisce di pagare una macchina che fa un nuovo debito per un'altra, per fare un esempio.
Ci hanno convinto che tutto ciò che è nuovo è bello e che lo DOBBIAMO avere, ma così facendo ci hanno tolto la valutazione del VALORE di ciò che abbiamo.
Io non dico di accontentarsi ai miei figli, dico di imparare ad apprezzare quello che hanno.
Ci si accontenta quando non si ha quello di cui si sente il bisogno.
Ma tra bisogno e capriccio occorre saper distinguere.
Comunque l'eliminazione delle file per pagare le utenze la annovererei tra le cose positive perchè era un po' come andare al bar: si sentivano tante di quelle sciocchezze...
 

Diletta

Utente di lunga data
Diletta giustamente faceva riferimento ad un modello che è diventato universalmente consumistico, però nel farlo ha detto che il sesso finisce per interessare poco o nulla: non è così, è che anche per quello ci stiamo uniformando a direttive.
Attenzione: questa uniformazione non è affatto casuale ma è indotta e voluta per poter poi gestire un mercato che la soddisfi, e perchè ci sia uniformazione, bisogna che la gente pensi poco, e perchè questo sia facile, occorre che abbia poco tempo per pensare.
Quindi viene costantemente intrattenuta.
io ricordo sempre una frase di una mia pur odiatissima prof che diceva nella sostanza che la noia è sintomo di povertà interiore perchè sono talmente tante le cose su cui dovremmo riflettere che non è mai possibile essere annoiati se il nostro cervello funziona.
A me quindi non da noia l'attesa.
Da noia se quell'attesa è studiata a tavolino, se ha un valore in sè, se deve essere misurata e se non è il tempo che invece ci occorre per capire cosa vogliamo. E a me di solito non ne serve tanto, basta che io me lo chieda. La vita è breve quando si sta bene e maledettamente lunga quando si sta male, da questa viene la mia sensazione della relatività del tempo, non dalla fisica. Se l'attesa quindi deve essere un modo di comunicare qualcosa, o il rispettare una convenzione sociale, cosa a cui credo si riferisse Diletta asserendo che perse quelle convenzioni si è perso anche l'interesse per il sesso, dico che non fa per me.
Come non fa per me il sesso che segue la moda del momento e che DEVE esserci o subito o ogni lasciata è persa e che è la nuova convenzione.
Non so se ci avete fatto caso, ma stiamo vivendo proprio un momento di grande conflitto tra le vecchie convenzioni, che erano maturate da una serie di ideali etici e direttive date dalla religione, e le nuove, che sono dettate dal mercato.
Ed è un conflitto forte perchè pure se le nuove ci bombardano a tappeto, le vecchie hanno radici antiche e ben piantate, perchè, vecchie desuete e a volte beghine, portano in sè spesso la distinzione tra ciò che è effimero e ciò che è duraturo, a favore del duraturo.
E mentre bene e male sono abbastanza relativizzabili, la capanna di mattoni rispetto quella di paglia regge ancora.
E se sei in una capanna di mattoni puoi passare il tuo tempo a pensare come migliorarla, se sei in quella di paglia il tuo tempo lo passi a ricostruirne un'altra identica non appena questa si è distrutta, in continuazione.
Per questo la gente manco finisce di pagare una macchina che fa un nuovo debito per un'altra, per fare un esempio.
Ci hanno convinto che tutto ciò che è nuovo è bello e che lo DOBBIAMO avere, ma così facendo ci hanno tolto la valutazione del VALORE di ciò che abbiamo.
Io non dico di accontentarsi ai miei figli, dico di imparare ad apprezzare quello che hanno.
Ci si accontenta quando non si ha quello di cui si sente il bisogno.
Ma tra bisogno e capriccio occorre saper distinguere.
Comunque l'eliminazione delle file per pagare le utenze la annovererei tra le cose positive perchè era un po' come andare al bar: si sentivano tante di quelle sciocchezze...


Innanzitutto ti ringrazio per averci dato quella bella frase della tua odiata prof che condivido in pieno.

No, non pensavo all'attesa in termini di convenzioni e neanche come "strategia" amorosa.
L'attesa è qualcosa di personale ed è come un dono che si fa colui che attende. Per me è bellissima l'attesa, il non vedere l'ora di...ed è stata allo stesso modo bella per la prima volta.
L'attesa dà valore a quell'esperienza.
Secondo me e sulla base di confidenze raccolte fra i giovani che conosco, la facilità con cui si parla e si fa sesso, il sesso è quasi un'ossessione oggi e sono d'accordo con te, finisce per inibire in parte il desiderio e l'erotismo, ecco che allora si cercano altre vie trasgressive per emozionarsi.
Non so se sei al corrente di quanto siano frequenti oggi le relazioni omosessuali fra ragazze e questo è emblematico secondo me.
 

Spot

utente in roaming.
Ma fate apposta a far finta di non capire cosa scrive Diletta?
Stavo per completare il post.
L'omosessualità, anche solo come step volto a conoscere, è diffusa da quando mondo è mondo.
Anzi, forse quando ci si trovava a frequentare ambienti esclusivamente femminili anche di più.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma fate apposta a far finta di non capire cosa scrive Diletta?
Il dubbio viene anche a me.
Se si è deciso che lei è una povera beghina repressa, tutto viene visto attraverso quelle lenti.
La sperimentazione sessuale è passata tra gli adolescenti come una prassi obbligata e non da ieri.
So di quindicenni che pensavano di dover sperimentare qualunque cosa vista in porno o pornosoft E questo a un'età in cui già guardarsi è una scoperta perché si è un rapido cambiamento.
Ed è così anche per l'omosessualità tra ragazze perché l'immagine che passano i media è di un passaggio naturale e obbligato. Così come passa l'idea che ubriacarsi e fare sesso con la qualunque sia il modo giusto per divertirsi.
La trasformazione di Milus Cyrus è stata casuale? Lei avrebbe pure potuto andare fuori di testa o voler seppellire l'immagine di sé adolescente brava ragazza, ma se non fosse stato funzionale al mercato e a trasmettere uno stile di vita non glielo avrebbero permesso.
Ci sono state attrici che hanno avuto problemi di droga, alcolismo e promiscuità, ma era tutto occultato quando era ritenuto produttivo farlo.
O non seguite questi cambiamenti o ne siete vittime.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Stavo per completare il post.
L'omosessualità, anche solo come step volto a conoscere, è diffusa da quando mondo è mondo.
Anzi, forse quando ci si trovava a frequentare ambienti esclusivamente femminili anche di più.
E questo come lo sai?
 

Spot

utente in roaming.
Chiunque conosca un minimo di storia sa che nell'antica Grecia era molto diffusa, tant'è che il termine lesbica deriva da Lesbo, isola greca.:p
Non ho fatto l'esempio greco appunto perché si tratta di una cultura leggermente differente dalla nostra.
Dov'era molto diffusa anche la pedofilia.
 

Ingenuo

Utente di lunga data
Non ho fatto l'esempio greco appunto perché si tratta di una cultura leggermente differente dalla nostra.
Dov'era molto diffusa anche la pedofilia.
Leggermente differente de che? La cultura greca è alla base delle nostre democrazie mica era una cultura arretrata. Gli omosessuali ad esempio erano molto rispettati. A meno che tu non intenda associare omosessualità e pedofilia...
 

Spot

utente in roaming.
Leggermente differente de che? La cultura greca è alla base delle nostre democrazie mica era una cultura arretrata. Gli omosessuali ad esempio erano molto rispettati. A meno che tu non intenda associare omosessualità e pedofilia...
A livello di costumi era differente.
Abbiamo un forte retaggio greco, passato anche attraverso la loro letteratura, ma le nostre basi più solide per quanto riguarda legge e morale derivano dalla cultura latina. Profondamente diversa da quella greca. E, successivamente, dal cristianesimo.
E non è questione di arretratezza, tutt'altro.

Diamine, in questo forum si ha il vizio di rispondere in maniera davvero spocchiosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si dice e si legge, ad esempio, che nei collegi maschili e femminili fosse molto diffusa. O tra giovani militari.

Se è un'affermazione che ritieni sbagliata, confuta pure.
Si parlava di omosessualità femminile, non maschile, e diffusa negli ambienti monosessuali.

Se si trattava di una cosa nascosta non su quale base si possa dire che era diffusa.
Ma io non parlavo di omosessualità ma di sperimentazione omosessuale che viene trasmessa dai media come una cosa normale, diffusa e positiva al punto da far sentire strano chi non l'abbia praticata.
 

Eratò

Utente di lunga data
A livello di costumi era differente.
Abbiamo un forte retaggio greco, passato anche attraverso la loro letteratura, ma le nostre basi più solide per quanto riguarda legge e morale derivano dalla cultura latina. Profondamente diversa da quella greca. E, successivamente, dal cristianesimo.
E non è questione di arretratezza, tutt'altro.

Diamine, in questo forum si ha il vizio di rispondere in maniera davvero spocchiosa.
Per dirla tutta la pederastia veniva praticata anche nel antica Roma.Plutarco racconta che i Romani usavano mettere al collo dei figli una bulla d'oro affinché quando giocavano nudi non venissero scambiati per degli schiavi e fatti oggetto di tentativi di seduzione.Non è un fenomeno limitato ad una sola cultura ma si ritrova in diverse culture compresa quella turca musulmana dove tra i bimbi che venivano strappati dalla famiglia alcuni erano destinati a diventare soldati e altri destinati a soddisfare gli appettiti sessuali del sultano.Era il significato che si dava che cambiava nei vari casi...
 
Ultima modifica:

Spot

utente in roaming.
Si parlava di omosessualità femminile, non maschile, e diffusa negli ambienti monosessuali.

Se si trattava di una cosa nascosta non su quale base si possa dire che era diffusa.
Ma io non parlavo di omosessualità ma di sperimentazione omosessuale che viene trasmessa dai media come una cosa normale, diffusa e positiva al punto da far sentire strano chi non l'abbia praticata.
Viene trasmessa così?

Per dirla tutta la pederastia veniva praticata anche nel antica Roma.Plutarco racconta che i Romani usavano mettere al collo dei figli una bulla d'oro affinché quando giocavano nudi non venissero scambiati per degli schiavi e fatti oggetto di tentativi di seduzione.Non è un fenomeno limitato ad una sola cultura ma si ritrova in diverse culture compresa quella turca musulmana dove tra i bimbi che venivano strappati dalla famiglia alcuni erano destinati a diventare soldati e altri destinati a soddisfare gli appettiti sessuali del sultano.Era il significato che si dava che cambiava nei vari casi...
Vero, molto più precisa di me.
Fatto sta che i greci avevano un approccio al sesso piuttosto diverso dal nostro.
 

Sbriciolata

Escluso
Si parlava di omosessualità femminile, non maschile, e diffusa negli ambienti monosessuali.

Se si trattava di una cosa nascosta non su quale base si possa dire che era diffusa.
Ma io non parlavo di omosessualità ma di sperimentazione omosessuale che viene trasmessa dai media come una cosa normale, diffusa e positiva al punto da far sentire strano chi non l'abbia praticata.

Questo è verissimo ma non è da confondere con l'omosessualità. É più promiscuità secondo me. Quella viene pubblicizzata come tappa obbligatoria per non essere sfigati.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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