in alcuni casi è avvenuto, secondo me. Ma non credo che si stia parlando solo dal punto di vista del valore commerciale dell'opera. Parlo dal punto di vista dell'ignorante(come sono) che cerca di capire, di imparare. Sono d'accordo con Minerva. Un artista deve poter anche sperimentare, andare oltre il figurativo, andare oltre quello che la gente si aspetta da lui. L'arte è innovazione, anche. Poi sono abbastanza d'accordo con Buscopann, quando parla dell'arte riconoscibile e comprensibile da pochi... però bisogna fare attenzione. Una volta qualcuno, non mi ricordo chi, fece un esempio tempo fa: un operaio, svuotando una cantina, trovò un quadro che gli sembrò di grande bellezza. Immediatamente andò da un esperto che riconobbe l'autore e lo stimò di grande valore. Se lo stesso operaio avesse trovato una di quelle opere moderne davanti alle quali io, da ignorante quale sono, resto attonita e perplessa... che fine avrebbe fatto quest'opera? Poi mi sono ricordata degli impressionisti, che venivano tacciati di riuscire solo a sporcare le tele con i colori, e continuavano a dipingere facendo la fame. Cercando di capire, ho letto qualcosa su alcuni artisti contemporanei: anche alla luce di quello che ho letto, parte delle opere che ho visto per me hanno un senso, perchè comunque evocano sensazioni e pensieri... altre no. Sono stata al Centre Pompidou a Parigi e ho visto cose che hanno destato il mio interesse... altre no. Una tazza del cesso resta una tazza del cesso anche se sopra c'è un cappello rosso e questa si trova in una stanza di un museo: quando quest'opera d'arte viene valutata centinaia di migliaia di euro... ho il sospetto che il suo valore sia stato gonfiato. Sicuramente sarà un mio limite, ma non posso fingere di apprezzare qualcosa che mi sembra solo frutto dell'arroganza, anche se invece in realtà... è solo frutto dell'ignoranza, mia. Ma tanto io non la comprerò...