I conti di Conte e i deliri di potenza

Nocciola

Super Moderatore
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Cosa immagini che sia un affetto stabile?
A parte i familiari, i miei amici (che non c’entrano nulla con i like di fa), quelli che sento ogni giorno, quelli che non passano di sicuro settimane prima che ci si veda e che sono parte della mia vita. Ma questo è quello che per me è un affetto stabile
 

Nocciola

Super Moderatore
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Ah, ok. Se stai serena, sono contenta per te. Avevo frainteso. :)
Non mi butto dal balcone quindi mi adeguo
Non ho altre soluzioni
Invidio chi non sente la mancanza di tutto questo , oddio non so se lo invidio, mi sembra che si perda molto.
 

isabel

Utente di lunga data
Non mi butto dal balcone quindi mi adeguo
Non ho altre soluzioni
Invidio chi non sente la mancanza di tutto questo , oddio non so se lo invidio, mi sembra che si perda molto.
Io non invidio nessuno, in generale.
E, come tutti, sento mancanze. Non mi pare di aver mai detto il contrario, sai? :)
Reputo però corretta la norma e la applico (tra l'altro da prima che fosse decretata da Conte).
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io non invidio nessuno, in generale.
E, come tutti, sento mancanze. Non mi pare di aver mai detto il contrario, sai? :)
Reputo però corretta la norma e la applico (tra l'altro da prima che fosse decretata da Conte).
Era un discorso in generale. Non so nulla della tua vita e non mi permetterei mai di esprimermi di conseguenza
La applico anche io pur non ritenendola corretta quindi faticando di più ma non ho scelta :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non ho letto "Inferni" ma mi hai incuriosità.
Per un lungo periodo mi ha appassionata Dylan Dog. :)

L'immagine mi torna...si vaga attraverso i propri inferni e, dal mio punto di vista, l'autonomia non passa attraverso l'eliminazione dei gironi ma attraverso la capacità di starci dentro senza farsi risucchiare dal "girone successivo" e saper individuare quando ci si stia finendo.

E' singolare che, anche oggi, ci si pensi come consumatori.
Consumatori sul filo dell'indigenza...questa sì, a me pare una contraddizione.
Anche io ero appassionata.
L'avevo letto allora e mi è rimasto impresso proprio per il motivo che hai colto.

Anche secondo me l'autonomia riguarda la capacità di stare senza farsi risucchiare, o, talvolta, decidendo di lasciarsi risucchiare.
Devo dire che l'inferno mi è sempre sembrato preferibile al paradiso. Sono una diffidente. :D

Fa specie anche a me.
E colgo anche io la contraddizione.

Credo che "consumatore" sia una delle etichette che con più fatica si riesce a vedersi addosso.
Ed è esattamente un buon principio alla base del consumo.

Parlando di servizi gratuiti online, un amico un giorno mi aveva detto "se non paghi, la merce sei tu".
Una frase banale se vogliamo, mi aveva illuminata.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
A parte i familiari, i miei amici (che non c’entrano nulla con i like di fa), quelli che sento ogni giorno, quelli che non passano di sicuro settimane prima che ci si veda e che sono parte della mia vita. Ma questo è quello che per me è un affetto stabile
Ho capito.

Il che significa che amplieresti e di molto i tuoi contatti sociali attuali, spostandoti spesso. O si sposterebbero altri.

Hai ragione a non farlo.

Se moltiplichi la tua situazione per anche solo dieci milioni (ed è una stima fortemente a ribasso), il risultato mostra chiaramente i perchè. :)
A prescindere dalla sanzione.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Però non sono tutti così
La compagnia di mio figlio è una compagnia di disgraziati con la chiamo affettuosamente io che dal 2016, giuro, non è stata in casa una sera. Sono più di 20 ragazzi che conosco da quando hanno 3 anni.
Scpppiata l’emergenza il mio più grande timore era gestire il fatto che questi volessero uscire, trovarsi ecc ecc
Nulla. Non si sono più visti. Tutti in casa. Tutti hanno pensato proprio ai nonni e anche ai genitori grrrrrrr.
ho scoperto ragazzi maturi e responsabili e non ci avrei scommesso due lire.
Detto tra noi io sono molto meno allarmata di lui tanto che ne abbiamo anche discusso parecchie volte
Per lui è stato traumatico il mio ricovero per esempio cosa che non avrei mai pensato
Oggi per la prima volta è uscito e si è incontrato con un amico a qualche centinaio di metri da casa
Sigaretta quattro chiacchiere e dopo un’ora era di ritorno
Forse molti giovani hanno dimostrato più buon senso degli adulti
E io di solito non li difendo mai :)
attualmente sono a casa, mi faccia perplessa che appena daranno il via questi si fiondano a fare tutto come prima.Senza preoccuparsi di nessuno
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non stiamo parlando di sconosciuti. Ma dei propri nonni.
Persone vicine, che ti hanno accudito.
La propaganda non c'entra niente.
Sono giovani che antepongo il divertimento ai valori, agli affetti.
In una situazione grave non riconoscono l'importante
I sentimenti non sono spontanei e indipendenti dal contesto culturale. Nei ceti elevati nel settecento e ottocento i bambini erano mandati a balia e tornavano dai genitori quando avevano una alimentazione adulta, dopo i due o tre anni. Adesso in tantissimi paesi i figli smettono di convivere con i genitori quando hanno 18 anni. Per me sono due cose che mi avrebbero straziata, ma se viene considerato normale, anche l’investimento affettivo è diverso.
Le giovani generazioni hanno introiettato che le generazioni precedenti gli hanno rubato il futuro, che godono della pensione (su cui magari fanno conto per ricavare mance o sostentamento) che derivano dal lavoro attuale e che invece loro non avranno. Come puoi pensare che non covino un rancore? O forse credevamo che avrebbero avuto in odio solo la “casta”? Non è che coscientemente vogliano eliminare i nonni che li hanno accuditi, ma forse pensano che non è responsabilità loro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho affatto parlato del giusto o dello sbagliato al quale fai riferimento.
Tu farai, in coscienza, ciò che ritieni opportuno fare. Giusto o sbagliato che sia, sarai tu a sceglierlo.
Personalmente, se ritengo giusto e sacrosanto un mio comportamento non c'è multa (nei limiti delle mie possibilità) che tenga.
Pagherò la multa facendo ciò che credo opportuno fare.

In generale però, il fatto che un comportamento sia vincolato dal solo deterrente esterno (multa, disapprovazione sociale etc ) determina il non aver strutturato una motivazione interna (consapevolezza) adatta o sufficiente a sostenerlo.
In generale può valere per l’omicidio che infatti la maggior parte delle persone non commette non per paura della pena, ma perché non vuole dare la morte. Personalmente devo lottare contro me stessa per uccidere un insetto, ho introiettato il rispetto per la vita. Ma non parcheggio dove c’è divieto di sosta per non prendere la multa, non perché, in moltissime vie, mi sembri così disturbante lasciare l’auto per un quarto d’ora. Tu invece hai introiettato come inaccettabile parcheggiare ovunque c’è il divieto?
Ugualmente nei prossimi giorni vedrò i miei figli. Perché non oggi? Cosa c’è di diverso rispetto alla sicurezza sanitaria? Nulla. Ma oggi prenderei la multa.
Parlare di motivazione interna in questo caso e in questo momento mi sembra solo volersi attribuire una superiorità etica basata sul nulla.
 

abebis

Utente di lunga data
Come isabel anche io decido cosa va o non va per me.
E mi assumo l'onere e non solo l'onore.
Che non significa dire che non guardo l'economia.
Semplicemente la colloco.

E dovendo pagare 300 euro di multa per una mia idea (ma non sarebbe questo il caso) e andare un week end a farmi un giro, scelgo di pagare la multa ed esser fedele a me stessa.
Al week end ci penserò quando potrò.
Se non ho neppure questa possibilità, me la costruisco.
E per costruire intendo anche non fare quello che ritengo di fare perchè nel bilancio della mia qualità della vita quel fare sbilancerebbe a favore della non qualità. Peso.
Che bello! Sei una donna di principi.
Il che vuol dire riuscire a rinunciare a qualcosa che ti potrebbe anche piacere per restare coerente con qualcosa in cui credi e che ritieni superiore.
È una cosa bella.
Da diciassettenni, mi verrebbe da dire.

Però mi viene anche di parafrasare le parole dell'immortale (in senso letterale! :eek: ) Clint Eastwood: i principi sono come le palle: ognuno ha i suoi....:)


E spesso si considerano avvizzite le palle degli altri... ;)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ho capito.

Il che significa che amplieresti e di molto i tuoi contatti sociali attuali, spostandoti spesso. O si sposterebbero altri.

Hai ragione a non farlo.

Se moltiplichi la tua situazione per anche solo dieci milioni (ed è una stima fortemente a ribasso), il risultato mostra chiaramente i perchè. :)
A prescindere dalla sanzione.
Non di molto. Non ho decine di amici cari, bastano le dita di una meno per contarli, ma se appunto parliamo di affetti stabile loro ne fanno parte e non mi sposterei spesso (da cosa hai dedotto questo?)Niente assembramenti. Posso serenamente incontrare un amico alla volta. Per te a prescindere dalla sanzione per me invece è l’unico motivo che mi impedisce di farlo. E anche per loro.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
attualmente sono a casa, mi faccia perplessa che appena daranno il via questi si fiondano a fare tutto come prima.Senza preoccuparsi di nessuno
Tutto come prima mi sembra impossibile
Socuramente si ritroveranno e con le giuste accortezze non vedo perché non dovrebbero.
Discoteche e locali saranno chiusi ancora per un po’
Mio figlio spesso si ritrovava al parco. Manterranno le distanze.
per me sono stati fin troppo bravi fino ad ora
 

stany

Utente di lunga data
E montagnier lo ritengo più attendibile dei vari virologi ed epidemiologi che coi loro pareri contraddittori hanno creato un clima di incertezza peggiore che se avessero detto fin da subito : "non abbiamo conoscenze sufficienti" ; invece il sabato ci raccontavano che non sarebbe arrivato il virus, per poi smentirsi quello successivo...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non di molto. Non ho decine di amici cari, bastano le dita di una meno per contarli, ma se appunto parliamo di affetti stabile loro ne fanno parte e non mi sposterei spesso (da cosa hai dedotto questo?)Niente assembramenti. Posso serenamente incontrare un amico alla volta. Per te a prescindere dalla sanzione per me invece è l’unico motivo che mi impedisce di farlo. E anche per loro.
Di questi tempi, penso che la cosa importante sia essere sereni :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Che bello! Sei una donna di principi.
Il che vuol dire riuscire a rinunciare a qualcosa che ti potrebbe anche piacere per restare coerente con qualcosa in cui credi e che ritieni superiore.
È una cosa bella.
Da diciassettenni, mi verrebbe da dire.

Però mi viene anche di parafrasare le parole dell'immortale (in senso letterale! :eek: ) Clint Eastwood: i principi sono come le palle: ognuno ha i suoi....:)


E spesso si considerano avvizzite le palle degli altri... ;)
No, no, niente principi.
Dal ranocchio a quello azzurro a quello ricoperto dalla sfavillante armatura in groppa al cavallo bianco.

Sempre preferito i boschi. ;)
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
In generale può valere per l’omicidio che infatti la maggior parte delle persone non commette non per paura della pena, ma perché non vuole dare la morte. Personalmente devo lottare contro me stessa per uccidere un insetto, ho introiettato il rispetto per la vita. Ma non parcheggio dove c’è divieto di sosta per non prendere la multa, non perché, in moltissime vie, mi sembri così disturbante lasciare l’auto per un quarto d’ora. Tu invece hai introiettato come inaccettabile parcheggiare ovunque c’è il divieto?
Ugualmente nei prossimi giorni vedrò i miei figli. Perché non oggi? Cosa c’è di diverso rispetto alla sicurezza sanitaria? Nulla. Ma oggi prenderei la multa.
Parlare di motivazione interna in questo caso e in questo momento mi sembra solo volersi attribuire una superiorità etica basata sul nulla.
Da un punto di vista strettamente individuale, concordo. Nulla. Salvo la multa.

Dal punto di vista della raccolta dati (per quel che si riuscirà a fare con le risorse a disposizione) e quindi da un punto di vista collettivo e di ipotesi di indirizzo, individuare un punto di inizio è importante per stabilire finestre di analisi introducendo variabili in modo il più possibile controllato.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Stante il grassetto che scrivi tu stesso. E' corretto che ci si tratti da bambini, appunto. :)
C'è chi come tuo suocero è in attesa del "crash" e chi, semplicemente, prende in carico se stesso; prestando attenzione a quanto di rilevante gli capita intorno.

Ognuno fa con quel che ha. Sempre.

Comunque, staremo a vedere come andrà.
Io spero di assistere ad una presa di coscienza non basata sul divieto e sul timore di "pagare una multa".
Che ai miei occhi è un'argomentazione "vuota". Non è una motivazione, per me, motivante. Non so se si capisce.
Beh.. Chiaramente siamo tutti bambini, novizi, in questo contesto, nessuno può dire: "io ho attraversato l'esperienza di 3 pandemie".. E quindi manca l'esperienza

Ma c'è la stiam facendo, eh? Tutti.
sono passati 50 giorni, e i vari bambini, dalle rispettive posizioni hanno avuto spazio per imparare qualcosa.

A partire dai "bambini" che per ruolo liberamente e precedentemente scelto, fanno un po' da "capo banda" e hanno compito di guida, che non decade dal fatto che siam tutti un po' bambini nel contesto, ma anzi..


Quanto alla presa di coscienza.. Sarebbe l'ideale. Ma in una strategia di brevissimo periodo continuo a pensare che non serva.

Quando si è chiuso tutto, la strategia era chiara: impedire il collasso delle T. I. e aspettare che passi l'onda di piena.

Ed è stata una strategia vincente, come ho sempre scritto l'ho compresa e riconosciuta come una strategia sensata.

E ha funzionato

Ma questo è già "passato".. Le T. I. sono in decompressione costante da settimane, e la decompressione continuerà ancora, almeno per diversi giorni

Oggi qual'e' la strategia del presente?
Questo mi chiedevo, leggendo il decreto.

Quanto alla presa di coscienza basata sui divieti..

Per esempio.. In Toscana è obbligatoria la mascherina sempre quando si esce

E proprio ieri mio figlio, in aperta campagna e forse con una gallina o un gatto a 200 metri, mi ha chiesto : "papà ma a che serve tener la mascherina qui che non c'è nessuno?"

Ora.. Io che sono genitore e quindi sua guida.. Che risposta "motivante" posso dare io (o chiunque al posto mio) per "formare la coscienza" rispetto a una domanda così, con le conoscenze medie di un italiano in materia (posizione in cui qui è adesso mi colloco deliberatamente) ?

Posso "puntare" sul rispetto della legge, o sulla paura di incrociare una volante della polizia che può multare, o sul cosiddetto "buon esempio" se spuntasse da qualche parte qualcuno e vedesse e pensasse: ah ma anvedi quello? Allora la levo pure io! .

E quindi usare la mascherina come deterrente per gli altri (come deterrente è la paura di una multa) con sopra stampato ideologicamente un messaggio tipo "a stronzo.. guardami! vedi come si deve stare quando si è fuori, a prescindere da dove si è ? Con la mascherina indossata! Ovunque!"

Oppure.. Posso evitare furbescamente di rispondere in modo pertinente, confondendo le acque per provare a togliermi (io) dai pasticci, e parlare di tutto,
dalle motivazioni storiche sociali e economiche che hanno indirizzato la produzione di mascherine in altri paesi, alle consuetudini di certi abitanti di certi paesi a indossare normalmente la mascherina all'esterno, dai fattori climatici e ambientali che favoriscono lo sviluppo di virus, per passare alla definizione di clima mediterraneo secondo la classificazione climatica di koppen in clima Cs, per parlare dello sviluppo della pianta di olivo solo in queste condizioni climatiche, per finire al trovare questa pianta oltre appennino solo nel microclima della zona del lago di Garda..
E tirare a finire la passeggiata senza rispondere, sperando che mio figlio in tutto questo non se ne sia accorto (speranza nel mio caso molto debole, per mia fortuna di genitore)

Io gli ho risposto che un "motivo" (da cui discende il termine motivazione) tecnico non c'è lho, e il "motivo" di base è la legge.
O la multa
O il buon esempio

Ognuno fa con quello che ha, e cerca dentro di sé :)
 

danny

Utente di lunga data
da un governo responsabile mi aspetto non che tiri fuori il coniglio dal cilindro. sarebbe tanto inutile quanto stupido anche solo pensarlo.

c'è la consapevolezza che il mondo che abbiamo conosciuto fino a gennaio non tornerà quantomeno non a breve.

da un governo responsabile mi aspetto che prenda atto di questo e che per milioni di persone, me conpreso, si apre un periodo di disoccupazione di fatto che durerà non si sa quanto e che molti, me compreso, potrebbero non essere in grado di ripartire con la propria attività o che altri si trovino a dover imparare un nuovo lavoro, cosa che se hai 60-62 anni ed hai fatto sempre che so il bagnino o il cameriere diventa un problema grosso.

mi aspetto che se non ha soldi da dare a fondo perduto, perchè astutamente noi abbiamo delegato il potere di conìo ai tedeschi, lo dica apertamente e che almeno dichiari l'anno bianco fiscale ed il congelamento dei mutui, dei presti, delle cambiali e quant'altro.

perchè se non hai soldi da darmi posso anche accettarlo ed adattarmi, ma che tu stato pretendi da me le tasse come se stessi lavorando o come se avessi possibilità di riprendere il lavoro, no quello non puoi farlo, pena venirti a prendere sul pianerottolo di casa.

quindi no, non abbiamo un governo responsabile. vero che nel frangente non ci sono i numeri per un altro governo e che andare ad elezioni adesso sarebbe ridicolo. ma prima di andarli a prendere sottocasa, che almeno si rendessero conto loro per primi della realtà
Quoto.
Ho sentito l'altro giorno un mio amico di Bologna.
Ha un'attività in proprio a conduzione familiare da 20 anni, ha sempre pagato le tasse, sempre stato ligio ai doveri, non è mai diventato ricco, infatti, perché l'imprenditore che paga le tasse alla fine oggi si trova con un reddito da impiegato se va bene, malgrado i rischi d'impresa, ma lui fa quello che gli piace e amen, anche se poi alla fine gira con un'auto che ha 20 anni e va in vacanza in campeggio.
Ha dovuto chiudere l'attività, si aspettava l' indennizzo, di 600 euro, promesso, giusto per il sostentamento, ha fatto richiesta dopo mille traversie e difficoltà sul sito MyInps, poi non arrivando niente, ha chiamato call center, mandato mail, fino ad avere la risposta da parte di un'operatrice che avevano potuto evadere solo il 45% delle richieste perché mancano i soldi; così alla fine chiami la banca, cerchi di capire come fare per pagare affitti, utenze, fornitori e anche le tasse, ti trovi che hai in magazzino merce che non è più richiesta in questo momento, non hai i soldi per ordinarne altra.
Mia moglie lunedì riprende a lavorare, non riceverà alcun compenso nella pratica perché la ditta non ha più soldi: sospese tutte le fiere, viene a mancare una delle fonti principali di entrata.
La CIG non è mai arrivata, malgrado sia stata richiesta, per la stessa ragione per cui non sono arrivate le 600 euro a tutte le partita IVA.
NON CI SONO SOLDI.
Si fanno promesse in TV utili a tranquillizzare una parte dell'Italia, a non dire chiaramente che più passa il tempo più le conseguenze di questa epidemia saranno tragiche a livello economico e coinvolgeranno tutti, anche quelli che ora possono contare su un reddito fisso.
Conte ha la faccia giusta, da persona perbene, per tranquillizzare la parte d'Italia che vuole solo questo, starsene tranquilla a casa.
Fa quello che fece Berlusconi all'epoca, le tante promesse, dal milione di posti di lavoro a tanto altro, utili per chi ha bisogno di vivere di illusioni.
Il problema è che nessuno ha idea di quanto durerà questa situazione. Nessuno sa se ci sarà un vaccino.
Tutti però sappiamo che non possiamo permetterci di fare un anno in lockdown.
Questi due mesi dovevano servire per mettere a punto un piano per la gestione della CONVIVENZA col virus.
Vi sembra che sia stato fatto?
Per me no. Non c'è alcun progetto neppure per la riapertura delle scuole, che in altri stati hanno già annunciato, non c'è alcun accenno neppure agli asili nido, necessari per tutte le famiglie che devono riprendere a lavorare e non hanno o non vogliono usare i nonni, non c'è alcun progetto per indagini sierologiche sulla popolazione o per la gestione dei tamponi in accordo con la App Immuni, vanificandone totalmente l'utilità (una App senza una corretta gestione dei casi sul territorio è più pericolosa che utile. Immaginiamo una App che non venga aggiornata quotidianamente quanti errori possa dare!), non c'è alcun abbattimento delle tasse per le attività che hanno chiuso, si riapre solo perché non c'è la possibilità di indennizzare le attività che sono state chiuse, ma lo si fa senza fornire alcun aiuto, anzi, condannandole a lavorare in condizioni di enorme difficoltà e di spese aggiuntive per la sicurezza. Mancano in tante parti d'Italia ancora guanti e mascherine, non ce ne sono a sufficienza. E sono passati già due mesi.
Ci sarà un costo sociale enorme per tutto questo ed è qui che verrà giudicato in futuro l'operato di questo Governo tanto perbene.
Gli Stati che avranno avuto capacità e coraggio per uscire in tempo da questa crisi imparando a convivere col virus, saranno avvantaggiati rispetto a chi è rimasto ad attendere.
Il lockdown doveva servire anche per approntare un piano per la convivenza col virus.
Non è il rifugio di chi ha paura di uscire e ha comunque un reddito o la capacità di mantenersi lo stesso chiudendosi tra 4 mura.
Tante persone non hanno mai smesso di lavorare per tutto questo tempo, io stesso adesso sono in ufficio per il quarto sabato aggiuntivo.
Nessuno mi paga, non ricevo nulla in più, manco le 100 euro promesse da Conte. Questa crisi durerà un anno, forse due. Hanno rimandato le olimpiadi del 2021, fatevi i conti...
Pensate di poter aspettare che fuori tutto sia tranquillo per uscire?
Non possiamo far fallire ristoranti, attività, palestre, teatri, negozi, etc tutta la filiera connessa, tutte le attività che hanno subito detrimento in attesa di eliminare il rischio, che ci sarà sempre e comunque. Perché a catena tutto verrebbe ridimensionato, e alla fine l'Italia non pagherebbe più neppure pensioni e servizi.
Abbiamo il dovere di tornare al lavoro e alle nostre attività, per non far fallire la parte dello stato che è anche nostra, esattamente come Conte ha il dovere di consentirci di farlo nella massima sicurezza.
 
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Ginevra65

Moderatrice del cazzo
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I sentimenti non sono spontanei e indipendenti dal contesto culturale. Nei ceti elevati nel settecento e ottocento i bambini erano mandati a balia e tornavano dai genitori quando avevano una alimentazione adulta, dopo i due o tre anni. Adesso in tantissimi paesi i figli smettono di convivere con i genitori quando hanno 18 anni. Per me sono due cose che mi avrebbero straziata, ma se viene considerato normale, anche l’investimento affettivo è diverso.
Le giovani generazioni hanno introiettato che le generazioni precedenti gli hanno rubato il futuro, che godono della pensione (su cui magari fanno conto per ricavare mance o sostentamento) che derivano dal lavoro attuale e che invece loro non avranno. Come puoi pensare che non covino un rancore? O forse credevamo che avrebbero avuto in odio solo la “casta”? Non è che coscientemente vogliano eliminare i nonni che li hanno accuditi, ma forse pensano che non è responsabilità loro.
sarà ma quelli che conosco tutti sotto i 30 , nessuno parla di questo.
Sono piuttosto arrabbiati con coetanei che lavorano nel settore statale è percepiscono stipendi mentre chi è nel privato non sta vedendo un euro.
Quello sì , li vedo incazzati.
L'atteggiamento che dici tu lo riscontro con quelli sopra sopra i trenta.
C'è uno sbarramento significativo.
 
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