In un altro thread si è parlato di disagio degli adolescenti. Noto che oggi molti maschi tendono a isolarsi, mentre le ragazze mostrano un'attenzione al proprio corpo che a volte sfocia nella patologia.
Se devo andare indietro nel tempo, noto che nella fascia dai 14 ai 18 anni l'individuo un tempo definiva il suo essere adulto, spesso già entrando e misurandosi col mondo del lavoro e aprendosi in prospettiva a quello della famiglia. Ora questa ingresso è spostato verso i 30, se non 35, e a un adolescente il divenire adulto anagraficamente non è più sancito da trasformazioni importanti della propria vita. A 20 anni molti mantengono ancora lo stesso stile di vita di quando ne avevano 14: non hanno reddito e vivono con i genitori. A 25, pure. In pratica l'adolescenza è divenuto un periodo di tempo lunghissimo. Inevitabile che, perse di vista le prospettive, nascano timori, ansie, paure di perdita del controllo. Abbiamo tutti più o meno bisogno di una meta, di un luogo verso cui tendere, ma anche di di certezze. L'adolescente la vede lontana nel tempo, indefinita, irreale.
I 50 anni. Un tempo era l'età in cui si andava in pensione e si diventava nonni.
Oggi... Si è semplicemente non più giovani, e quindi esclusi dal mondo giovanile, e neanche vecchi, ma in fin dei conti si fa la stessa vita dei 30enni, dei 40enni...
Si hanno talvolta figli, ma questi ovviamente faticano a divenire indipendenti e quasi mai sono in condizioni da poter dare dei nipoti o di uscire dalla famiglia, si lavora, andando avanti sicuramente fino si 70 anni etc. e si scrive su un forum di tradimenti

. In qualche decennio è venuta a mancare la definizione stessa di età, la variabilità, che era anche indice della capacità e della volontà di costruire qualcosa in uno spazio di tempo definito, che non è invece variato.
Il mondo visto da un adolescente è un vasto magma di incertezze. Divertente, forse, più di un tempo, in un certo qual modo. Come il paese dei balocchi, è sempre attraente, ma insidioso.
Ovviamente in linea generale, lo sappiamo tutti che ognuno di noi non è così...