i sogni nel cassetto

Gaia

Utente di lunga data
Dubito fortemente che tra amiche non si arrivi almeno a far balenare una fantasia.
Infatti ne ho conosciute che lo hanno fatto.
Onestamente mai nessuno mi ha confidato sta cosa.
Io ho fantasie ma diciamo sono abbastanza banale anche in quelle ma non ne parlo con le amiche.
ne ho parlato con marito, ad esempio.
Nemmeno con parentesi ne parlai mai.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Onestamente mai nessuno mi ha confidato sta cosa.
Io ho fantasie ma diciamo sono abbastanza banale anche in quelle ma non ne parlo con le amiche.
ne ho parlato con marito, ad esempio.
Nemmeno con parentesi ne parlai mai.
Perché non sono fantasie da confidare per coinvolgere altre persone.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ecco una opinione che spiega punti di vista diversi.
Il Verga è stato chiaro: i soldi non fanno la felicità, specie se non ci nasci, e se non ci nasci la miseria non è epidermica come la bellezza, ma, come la bruttezza, arriva fino all'osso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il Verga è stato chiaro: i soldi non fanno la felicità, specie se non ci nasci, e se non ci nasci la miseria non è epidermica come la bellezza, ma, come la bruttezza, arriva fino all'osso
Invece io credo che dipenda prevalentemente dall’indole individuale che fa vivere le cose in modo particolare. Come dicevo a proposito di Vance.
 

ologramma

Utente di lunga data
Onestamente mai nessuno mi ha confidato sta cosa.
Io ho fantasie ma diciamo sono abbastanza banale anche in quelle ma non ne parlo con le amiche.
ne ho parlato con marito, ad esempio.
Nemmeno con parentesi ne parlai mai.
Usi parentesi per indicare l'altro,io quando scrivevo dicevo anI scrivevo : scivolamento , ma il risultato però non cambia che cosa rappresenta ano per noi .
Sai se ritornerei indietro , cioè al periodo che entrai qui adotterei il tuo termine ,mi piace molto 😍
 

danny

Utente di lunga data
Invece io credo che dipenda prevalentemente dall’indole individuale che fa vivere le cose in modo particolare. Come dicevo a proposito di Vance.
L'indole è mediamente riassumibile nel concetto che chi è ricco DEVE amare i soldi.
Chi non lo è, è perché li ama molto meno della sua morale.
E' in fin dei conti il motore della lotta di classe o il motivo per cui gli USA sono un impero e fanno di tutto per non avere concorrenti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Invece io credo che dipenda prevalentemente dall’indole individuale che fa vivere le cose in modo particolare. Come dicevo a proposito di Vance.
Per Verga era una sorta di predestinazione, da cui il nome ciclo dei "vinti", se non ricordo male. Ai siciliani puoi dire quello che vuoi, ma a livello di scrittori mangiano in testa a chiunque
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
L'indole è mediamente riassumibile nel concetto che chi è ricco DEVE amare i soldi.
Chi non lo è, è perché li ama molto meno della sua morale.
E' in fin dei conti il motore della lotta di classe o il motivo per cui gli USA sono un impero e fanno di tutto per non avere concorrenti.
Questo è il concetto borghese dell'arricchito, di quello che si è fatto da sè in un mondo che è una jungla e che in USA ha trovato la sua massima espressione endemica.
 

hammer

Utente di lunga data
Magari non tutte. Che ne possiamo sapere?
E magari non tutte operano la selezione coi medesimi criteri.
Io ad esempio ci guardo al 730 😂
Perché sottolineare?
Nessuno, qui, aveva mai nutrito dubbi.
 

danny

Utente di lunga data
Questo è il concetto borghese dell'arricchito, di quello che si è fatto da sè in un mondo che è una jungla e che in USA ha trovato la sua massima espressione endemica.
Arricchito è un termine che non ha senso.
Se hai molti soldi e sei in grado di gestirli sei RICCO indipendentemente da come sei giunto in quella posizione.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Magari non tutte. Che ne possiamo sapere?
E magari non tutte operano la selezione coi medesimi criteri.
Io ad esempio ci guardo al 730 😂
Io non c’ho mai capito un cazzo
Due li ho mollati e uno non l’ho mai cagato 🤣
 

hammer

Utente di lunga data
Io non ho mai fatto riprese o foto dei miei amplessi.
Ne fatte ne permesso di farle.
Mai mandato una foto mia in giro con pezzi di nudo.
Mai pubblicato nulla su alcun social.
Raccontato si, come ad esempio su questo social.
Ma riprese e foto che mi ritraggono in azione sessuale mai.
Evidentemente non sei scemo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Arricchito è un termine che non ha senso.
Se hai molti soldi e sei in grado di gestirli sei RICCO indipendentemente da come sei giunto in quella posizione.
Quello che esprimi è un concetto che affonda le radici in teorie economiche, politiche e sociali che esplorano le dinamiche di potere, ricchezza e disuguaglianza. Si può dire che, in molte interpretazioni del capitalismo, il denaro diventa un motore fondamentale per determinare il comportamento e le strutture sociali. La tua riflessione tocca tematiche complesse, come il materialismo, la lotta di classe e le dinamiche imperialiste
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
L'indole è mediamente riassumibile nel concetto che chi è ricco DEVE amare i soldi.
Chi non lo è, è perché li ama molto meno della sua morale.
E' in fin dei conti il motore della lotta di classe o il motivo per cui gli USA sono un impero e fanno di tutto per non avere concorrenti.
L'idea che chi è ricco "deve amare i soldi" si lega a una concezione secondo cui, nel sistema capitalistico, la ricchezza non è solo un mezzo per vivere, ma diventa un fine in sé. In effetti, le persone che hanno accumulato ricchezze spesso giustificano e moltiplicano il loro capitale, motivati da una logica di profitto che tende a perpetuarsi e ad espandersi. Questa mentalità può essere vista anche in una certa filosofia neoliberista che enfatizza la libertà economica e la competizione come valori centrali, dando importanza al concetto che la ricchezza è meritocratica e che "l'amore per i soldi" è un motore per il successo e la crescita economica. Il concetto che chi non è ricco lo sia "perché ama meno i soldi della sua morale" è una riflessione interessante che tocca il conflitto tra valori morali e necessità economiche. Molti filosofi e scrittori hanno esplorato la tensione tra l'acquisizione di ricchezza e il mantenimento della propria integrità o valori etici. Karl Marx, ad esempio, parlava di come il capitalismo tenda a ridurre gli individui a "strumenti" di produzione, spingendoli a comportamenti che possono entrare in conflitto con i loro ideali morali.
 

danny

Utente di lunga data
L'idea che chi è ricco "deve amare i soldi" si lega a una concezione secondo cui, nel sistema capitalistico, la ricchezza non è solo un mezzo per vivere, ma diventa un fine in sé. In effetti, le persone che hanno accumulato ricchezze spesso giustificano e moltiplicano il loro capitale, motivati da una logica di profitto che tende a perpetuarsi e ad espandersi. Questa mentalità può essere vista anche in una certa filosofia neoliberista che enfatizza la libertà economica e la competizione come valori centrali, dando importanza al concetto che la ricchezza è meritocratica e che "l'amore per i soldi" è un motore per il successo e la crescita economica.
Ma hai chiesto a ChatGPT?😂
Sei un libro stampato!
 

danny

Utente di lunga data
A Meta AI, che mi si è aggiunto da poco in wathsapp automaticamente, non so perchè 😂 però non mi paiono scemenze...
Ah, ecco.
Io arriverei alla conclusione...
Se un ricco ti dona una casa per liberarsi di te è perché trova congrua la cifra corrisposta per il suo benessere.
Diciamo che ti disprezza con un valore di mercato accertato.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ho seguito.
È una impressione generale.
Puoi, potete anche avere ragione perché la coppia e la famiglia sono anche una società economica ed è necessario poi dismettere la società .
Io stessa ai tempi ero preoccupata che potessi trovami in difficoltà.
Ma quando riguarda altri che non mettono in mezzo questioni economiche, per un eccesso di empatia, comunque si arriva allo stesso punto.
Si arriva a quel punto perché non c'è nient'altro da dire.
Come al ristorante quando chiedi il conto.
 
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