L'identità personale è molto complessa e certamente è anche una cosa intima di cui si parla continuamente sperando sempre che venga colta dagli altri anche se parlando occultiamo proprio quegli aspetti fragili e preziosi che vorremmo che qualcuno comprendesse.
Premessa indispensabile prima di una domanda che non vuole essere indiscreta.
Con definizioni generali (precise se volete) quali persone (i genitori scontati) insegnanti, amici, personaggi letterari del cinema o famosi hanno influenzato la costruzione della vostra identità? E poi quali eventi ed esperienze costituiscono le tappe fondamentali della vostra formazione?
E pensate che l'essere uomini o donne sia determinante per il modo in cui persone e cose vi hanno influenzato?
Bellissime discussioni apri sempre
I miei nonni materni sono stati fondamentali, anche perchè vivevano con noi; i miei genitori lavoravano ed erano i miei nonni ad accompagnarmi a scuola, farmi da mangiare etc. Mia nonna per esempio è stata responsabile della maggioranza dei miei blocchi sessuali da adolescente :carneval:; era difficile discernere che cosa non piacesse a me da cosa non piacesse a lei. La cosa che ancora mi domando, è con quale criterio alcune cose che mi ha ripetuto insistentemente non mi abbiano procurato alcun effetto, mentre altre mi abbiano traumatizzato a morte, tanto che ancora mi influenzano.
Curiosamente invece, porto avanti la carriera che avrebbe voluto fare mio nonno, ma questo l'ho scoperto solo anni dopo la sua morte. Mi domando sempre se sia un caso, se sia stato capace di influenzarmi implicitamente pur senza mai dire niente sull'argomento, o se ci sia qualcosa che collega i destini famigliari che, ancora, un po' mi sfugge.
Il mio compagno storico ha influenzato anche la mia vita, personalità e scelte in maniera massiccia. La rottura con lui mi ha resa molto meno incline ai compromessi e mi ha resa molto più selettiva, oltre che 'emozionalmente sensitiva': adesso, in qualche modo, appena conosco un uomo, capisco immediatamente se non è 'giusto al 100%'. E non ho più voglia di sprecare energia con chi non lo è. Il mio primo coinquilino mi ha influenzata moltissimo nel rapporto con la casa, l'ospitalità e la cura degli altri. Per il resto, credo che la maggior parte di me venga da me. Intendo, le parti fondamentali della mia personalità, desideri, modo di rapportarmi, aspirazioni. Essere donna sì, credo sia stato determinante, più in maniera fisiologica che culturale. Cioè, nella maggior parte dei casi (non in tutti naturalmente), mi sembra che il modo in cui gli altri mi trattano, e l'immagine di me stessa che mi rimandano, sia influenzato più dal fatto che io stia dentro un corpo femminile piuttosto che, per esempio, da un'idea di donna all'interno della società al quale potrei essere paragonata. Cioè a volte mi domando come si rivolgerebbero a me, le persone per strada, il barista, i colleghi e compagnia bella se fossi uomo. Fatico ad immaginarlo.