Il cibo dell'anima

Nicka

Capra Espiatrice
“Non so che darei per averti qui tra le mie braccia... Fuori il sole abbaglia; si sente il rumore del mare; in un vaso i gigli mandano un profumo acutissimo spirando; le cortine dei balconi ondeggiano come vele in un naviglio. Io ti chiamo, ti chiamo, ti chiamo.”
Di D'Annunzio amo questa :inlove: :

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.
 

Flavia

utente che medita
“Parlami di te, parlami di come sei.
Parlami delle tue notti insonni,
del tuo vino e del tuo fumo, …
parlami delle corse e degli affanni del tuo cuore.
Parlami del tuo cuscino umido e salato,
amico discreto della tua tristezza.
Parlami del tuo riso,
splendido vestito della tua anima inquieta.
E poi parlami ancora dei tuoi sogni,
nubi ovattate dove poserai il tuo piede incerto.
Parlami di come sei, di come calpesti la vita,
ma più di ogni cosa, parlami di come non sei”

(Paola Melone)
 

Flavia

utente che medita
non posso darvi verdi,
vi mando una pioggia (virtuale)
di gerbere del colore che più preferite:)
 

brenin

Utente
Staff Forum
Quelle come me - Alda Merini

Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre.
E quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno,
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla [...]
 

Flavia

utente che medita


Sono un tipocosì
Sono molto più paziente con gli altri
di quanto lo sia con me stessa,
e mi è molto più facile
tirar fuori i latipositivi nelle cose degli altri
che non nelle mie.
Sono un tipo così.
È un po’ come essere quella superficie
ruvida su una scatola di fiammiferi.
Il che mi sta benissimo, intendiamoci.
Meglio essere una scatola di prima qualità
che un fiammifero scadente.
(Haruki Murakami)


 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)

"La gente non è cattiva, mia cara. È idiota, il che è ben diverso.

La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza.

L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.

Si sente orgoglioso in quanto può rompere le palle, con licenza parlando, a tutti coloro che considera diversi, per il colore della pelle, perché hanno altre opinioni, perché parlano un’altra lingua, perché non sono nati nel suo paese o perché non approva il loro modo di divertirsi.

Nel mondo c’è bisogno di più gente cattiva e di meno rimbambiti.”



Carlos Ruiz Zafón
 

LucyLiu

Utente di lunga data
Lo spirito in ognuno di noi si manifesta negli occhi,
nell'espressione e in tutti i movimenti e i gesti del corpo.
Il nostro aspetto, le nostre parole, le nostre azioni
non sono mai più grandi di noi stessi.
Giacché è l'anima la nostra dimora, gli occhi ne sono le finestre
e le parole i messaggeri.

Gibran
 

bettypage

Utente acrobata
Niente cancellerà via l’amore,
né i litigi
né i chilometri.
È meditato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, dita di righe,
lo giuro:
amo
d’un amore immutabile e fedele.

Vladimir Majakovskij
 

brenin

Utente
Staff Forum
Ti sei stancato di portare il mio peso
ti sei stancato delle mie mani
dei miei occhi,della mia ombra

le mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi

verrà un giorno improvvisamente
che sentirai dentro di te le orme dei miei passi
che si allontanano

e quel peso sarà il più grave.

Nazim Hikmet
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti sei stancato di portare il mio peso
ti sei stancato delle mie mani
dei miei occhi,della mia ombra

le mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi

verrà un giorno improvvisamente
che sentirai dentro di te le orme dei miei passi
che si allontanano

e quel peso sarà il più grave.

Nazim Hikmet
Bellissima. Dubito della conclusione.
 

brenin

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Bellissima. Dubito della conclusione.
Conclusione difficile da ammettere con la persona direttamente interessata,ma sicuramente alla propria coscienza " non si scappa "; presto o tardi raffiora tutto,le scelte sbagliate,gli errori commessi,il danno fatto più che a sè stessi agli altri, e forse solo allora non ci sarà più nessuno con cui condividere il "malessere/rimpianto " inevitabile di quei momenti. Ed il tutto peserà come un macigno.Per sempre.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Conclusione difficile da ammettere con la persona direttamente interessata,ma sicuramente alla propria coscienza " non si scappa "; presto o tardi raffiora tutto,le scelte sbagliate,gli errori commessi,il danno fatto più che a sè stessi agli altri, e forse solo allora non ci sarà più nessuno con cui condividere il "malessere/rimpianto " inevitabile di quei momenti. Ed il tutto peserà come un macigno.Per sempre.
A chi? Chi costringe ad andarsene sta poi benissimo.
 

brenin

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A chi? Chi costringe ad andarsene sta poi benissimo.
Non sempre è così.... a volte possono farlo credere,o addirittura autoconvincersi, ma se parliamo di traditori "seriali" ne dubito fortemente. Arriva per tutti il momento,penso io,che ad un certo punto della vita ci si guardi indietro e si fa un bilancio della propria esistenza...... e per quanto ovvio tanto più aumenta l'età tanto più si avvicina il momento dei bilanci ( anche perchè non sempre il "nuovo" risulta poi essere quanto si credeva o ci si aspettava che fosse ).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non sempre è così.... a volte possono farlo credere,o addirittura autoconvincersi, ma se parliamo di traditori "seriali" ne dubito fortemente. Arriva per tutti il momento,penso io,che ad un certo punto della vita ci si guardi indietro e si fa un bilancio della propria esistenza...... e per quanto ovvio tanto più aumenta l'età tanto più si avvicina il momento dei bilanci ( anche perchè non sempre il "nuovo" risulta poi essere quanto si credeva o ci si aspettava che fosse ).
Magari. Ma non mi illudo. Forse neanche mi interessa.
 

brenin

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Hesse, Hermann - Transitorietà

Foglia su foglia piove
l'albero della vita.
O colorato mondo,
come sazi e affatichi
il nostro cuore, come
lo sazi e inebrii!
Ciò ch'oggi è fuoco vivo
domani sarà spento.
Presto sopra il mio tumulo
bruno stormirà il vento;
sul suo piccolo figlio
si curverà la Madre.
Ch'io riveda i suoi occhi,
che sono la mia stella.
Ogni altra cosa passa,
alla morte s'affretta;
solo l'eterna Madre
sta, da cui noi venimmo.
Il suo dito lievissimo
scrive nell'aria labile
il nostro nome.
 

brenin

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Ditlevsen, Tove- I figli

I FIGLI

Prima erano dolce attesa
E grande, inscindibile gioia
di famiglia, con nuvole e stelle,
e dappertutto presenti.

Poi diventarono vivi, vicini
Teneri, indipendenti pensieri,
due occhi che riflettono la luna,
un cuore che batte da solo.

Risuonarono passi di piccolissimi piedi
Per tutta la casa
Che ancora risuonano nel nostro cuore
Malinconicamente nel sussurro notturno.

All'improvviso alzano lo sguardo,
scordano i giochi infantili,
hanno occhi lontani inquieti
e ansia di buie strade.

Hanno elevato le giovani nuche
E hanno trovato troppo stretto in casa….
La pioggia cancellò via veloce
Le orme fuori sulla ghiaia.

La pioggia rapida lava via
Le lacrime delle guance….
Le ruvide voci cambiate
Garrivano al vento.

Ma siccome erano bravi figli
Li vedevamo spesso anche in seguito;
al caffè di domenica due ore
sedevano a perder del tempo.

E quando veniva la sera se ne andavano
Dove noi non riuscivamo mai a sapere,
a loro facevamo cenni con le mani dal cancello,
in silenzio, l'uno accanto all'altro.

Soave e cauto è il buio,
e sì pure son le gocce di pioggia,
i bravi figli sono un dono.
E' male esser soli.
 

brenin

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A chi non c'è più

https://www.youtube.com/watch?v=PEAcx3RNkwo

https://www.youtube.com/watch?v=juY9wAZYumg

http://seminiamoideepertutti.blogspot.it/2011/04/your-love-ennio-morricone-dulce-pontes.html


testo :

I woke and you were there
beside me in the night.
You touched me and calmed my fear,
turned darkness into light.

I woke and saw you there
beside me as before
My heart leapt to find you near
to feel you close once more
To feel your love once more.

Your strength has made me strong
Though life tore us apart
and now when the night seems long
your love shines in my heart…
Your love shines in my heart.
 
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