Il compagno "cambiato"

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Alce Veloce

Utente di lunga data
Una storia comincia: passione, paure, fantasie, malesseri, litigi, introspezione, casini, intrecci, depressione, ancora entusiasmi, sesso, retrospettive, di nuovo paure, rancori, dubbi..........
Poi magari finisce, e ci si ritrova diversi a presentarsi di nuovo al proprio partner, magari ingnaro di tutto.

Le esperienze della vita ci cambiano, queste forse più di altre. Cosa può voler dire scoprire di essere diversi e sapere che il proprio partner potrebbe non riconoscerci, e nel peggiore dei casi, non accettarci?

Cosa può voler dire trovarsi di fronte una persona diversa? Magari sapendola reduce da un tradimento, magari no, il che forse, potrebbe essere peggio?
 

Nausicaa

sfdcef
Una storia comincia: passione, paure, fantasie, malesseri, litigi, introspezione, casini, intrecci, depressione, ancora entusiasmi, sesso, retrospettive, di nuovo paure, rancori, dubbi..........
Poi magari finisce, e ci si ritrova diversi a presentarsi di nuovo al proprio partner, magari ingnaro di tutto.

Le esperienze della vita ci cambiano, queste forse più di altre. Cosa può voler dire scoprire di essere diversi e sapere che il proprio partner potrebbe non riconoscerci, e nel peggiore dei casi, non accettarci?

Cosa può voler dire trovarsi di fronte una persona diversa? Magari sapendola reduce da un tradimento, magari no, il che forse, potrebbe essere peggio?

Peggio se non c'è tradimento.

Peggio se ti trovi a dover dire "c'è stato un errore, non andiamo più bene insieme".
Soprattutto se ti accorgi che tu stesso sei stato complice nel fargli credere che eri diversa, se hai cercato di convincerti che eri diversa, per amore.

Come fai a svegliarti la mattina e a dirti "ma a me questa persona non piace più..."

Preferirei essere trattata male, preferirei trovarmi di fronte a un uomo violento che dover dire "io non sono io, sono diversa, so che come sono non può andarti bene, ma io non posso farmi violenza ancora di più, non posso più tornare indietro."
 

Amoremio

Utente di lunga data
Peggio se non c'è tradimento.

Peggio se ti trovi a dover dire "c'è stato un errore, non andiamo più bene insieme".
Soprattutto se ti accorgi che tu stesso sei stato complice nel fargli credere che eri diversa, se hai cercato di convincerti che eri diversa, per amore.

Come fai a svegliarti la mattina e a dirti "ma a me questa persona non piace più..."

Preferirei essere trattata male, preferirei trovarmi di fronte a un uomo violento che dover dire "io non sono io, sono diversa, so che come sono non può andarti bene, ma io non posso farmi violenza ancora di più, non posso più tornare indietro."
penso che questo possa dipendere dal fatto che nel primo caso si sente che la voglia di fuggire è "legittima" mentre nel secondo si può avere l'impressione (inconscia) di essere ingiustificabilmente offensivi, di "tradire" (prego chi legge di notare i virgolettati)
 

Nausicaa

sfdcef
penso che questo possa dipendere dal fatto che nel primo caso si sente che la voglia di fuggire è "legittima" mentre nel secondo si può avere l'impressione (inconscia) di essere ingiustificabilmente offensivi, di "tradire" (prego chi legge di notare i virgolettati)
Togli "inconscia".

Togli le virgolette.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Peggio se non c'è tradimento.

Peggio se ti trovi a dover dire "c'è stato un errore, non andiamo più bene insieme".
Soprattutto se ti accorgi che tu stesso sei stato complice nel fargli credere che eri diversa, se hai cercato di convincerti che eri diversa, per amore.

Come fai a svegliarti la mattina e a dirti "ma a me questa persona non piace più..."

Preferirei essere trattata male, preferirei trovarmi di fronte a un uomo violento che dover dire "io non sono io, sono diversa, so che come sono non può andarti bene, ma io non posso farmi violenza ancora di più, non posso più tornare indietro."
Involontariamente, per un piccolo fraintendimento, sei andata a toccarmi su una cosa che è alla base della mia storia:
Io intendevo riferirmi, nella frase introduttiva, al caso in cui il coniuge non fosse al corrente del tradimento, non che questo non ci fosse stato. Non fa nulla, comunque, perchè tu hai scritto una frase per me importantissima:
"Preferirei essere trattata male, preferirei trovarmi di fronte a un uomo violento che dover dire "io non sono io, sono diversa, so che come sono non può andarti bene, ma io non posso farmi violenza ancora di più, non posso più tornare indietro."

Questa è la frase, più o meno, che mi disse più volte mia moglie, ben prima del tradimento.

Si, io forse ho fatto l'"errore" di non rendermi conto che alcuni cambiamenti di una persona sono irreversibili. Mia moglie era cambiata, nessuno mi avrebbe mai più riportato la persona che avevo sposato.

Ora, per certi versi nel corso degli anni ho tentato di accettarla così com'era, ma gli shock che avevano portato lei a questo cambiamento, ed il suo cambiamento stesso, in aggiunta, avevano lasciato il segno pure su di me, e ad un certo punto non sono più riuscito a far finta di nulla. Le chiesi aiuto, lei me lo rifiutò, quasi offesa dal fatto che rivendicavo pure io una parte della sua sofferenza. Resistetti, ma non riuscii più neppure io ad essere quello di un tempo. Non ci riuscivo più.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Involontariamente, per un piccolo fraintendimento, sei andata a toccarmi su una cosa che è alla base della mia storia:
Io intendevo riferirmi, nella frase introduttiva, al caso in cui il coniuge non fosse al corrente del tradimento, non che questo non ci fosse stato. Non fa nulla, comunque, perchè tu hai scritto una frase per me importantissima:
"Preferirei essere trattata male, preferirei trovarmi di fronte a un uomo violento che dover dire "io non sono io, sono diversa, so che come sono non può andarti bene, ma io non posso farmi violenza ancora di più, non posso più tornare indietro."

Questa è la frase, più o meno, che mi disse più volte mia moglie, ben prima del tradimento.

Si, io forse ho fatto l'"errore" di non rendermi conto che alcuni cambiamenti di una persona sono irreversibili. Mia moglie era cambiata, nessuno mi avrebbe mai più riportato la persona che avevo sposato.

Ora, per certi versi nel corso degli anni ho tentato di accettarla così com'era, ma gli shock che avevano portato lei a questo cambiamento, ed il suo cambiamento stesso, in aggiunta, avevano lasciato il segno pure su di me, e ad un certo punto non sono più riuscito a far finta di nulla. Le chiesi aiuto, lei me lo rifiutò, quasi offesa dal fatto che rivendicavo pure io una parte della sua sofferenza. Resistetti, ma non riuscii più neppure io ad essere quello di un tempo. Non ci riuscivo più.
E se mio marito invece che chiedermi aiuto, scappa?
Questa è la mia paura o forse non voglio correre il rischio:(
 

Nausicaa

sfdcef
Involontariamente, per un piccolo fraintendimento, sei andata a toccarmi su una cosa che è alla base della mia storia:
Io intendevo riferirmi, nella frase introduttiva, al caso in cui il coniuge non fosse al corrente del tradimento, non che questo non ci fosse stato. Non fa nulla, comunque, perchè tu hai scritto una frase per me importantissima:
"Preferirei essere trattata male, preferirei trovarmi di fronte a un uomo violento che dover dire "io non sono io, sono diversa, so che come sono non può andarti bene, ma io non posso farmi violenza ancora di più, non posso più tornare indietro."

Questa è la frase, più o meno, che mi disse più volte mia moglie, ben prima del tradimento.

Si, io forse ho fatto l'"errore" di non rendermi conto che alcuni cambiamenti di una persona sono irreversibili. Mia moglie era cambiata, nessuno mi avrebbe mai più riportato la persona che avevo sposato.

Ora, per certi versi nel corso degli anni ho tentato di accettarla così com'era, ma gli shock che avevano portato lei a questo cambiamento, ed il suo cambiamento stesso, in aggiunta, avevano lasciato il segno pure su di me, e ad un certo punto non sono più riuscito a far finta di nulla. Le chiesi aiuto, lei me lo rifiutò, quasi offesa dal fatto che rivendicavo pure io una parte della sua sofferenza. Resistetti, ma non riuscii più neppure io ad essere quello di un tempo. Non ci riuscivo più.
Chi sa cosa vi è successo...
Questo thread non potrebbe essere più vario, nè trattare casi tanto diversi e simili.
Lui/lei hanno tradito, o sonon stati traditi? Sono cambiata io o tu?
Possiamo andarci ancora bene o no?
Ci siamo resi conto di quello che sta succedendo o no?

Non capisco nulla della tua storia, scusami, i tuoi accenni sono troppo vaghi -non mi sto lamentando, io che non ho scritto una parola- ma vago non è il tuo dolore.

Non so quali sono stati gli errori di tua moglie -tradimento a parte- ma se si sentiva appena un pò come me, sappi che si sentiva estremamente in colpa.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
E se mio marito invece che chiedermi aiuto, scappa?
Questa è la mia paura o forse non voglio correre il rischio:(
Sai, viene da pensare che sia una situazione come quando ci si conosce la prima volta: qualcosa ti attrae, qualcosa no, si tenta di fare la media e vedere cosa ne esce. Ci si presenta sempre belli tirati a lustro, sereni il più possibile, spesso ci nascondiamo. Alla fine si mente pure un po'.

Il problema è che non è la prima volta, ed in gioco non ci sono solo le prime vacanze insieme già prenotate.
Io, come dicevo, mi sono trovato con in casa una donna diversa, nel contempo sono cambiato pure io. Non conosco, al momento, per noi, alternativa ad una per quanto possibile pacifica convivenza.
La mia speranza è invece che altri possano trovare un amalgama delle "novità" individuali che possa nuovamente legare la coppia. Conto sul fatto che tu, Farfy, me ne dia conferma :up:
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Originariamente Scritto da Sid
Premetto che il mio modo di esporre può sembrare un'imposizione, ma ti garantisco che mi limito a riflettere fra me e me su quello che ti sta accadendo.

In un certo senso tu ti trovi nella stessa situazione di chi deve ancora scegliere. Forse non riesci ad impegnarti nel matrimonio perchè non hai rinunciato all'altro, anche se di fatto non vi vedete.
Ne consegue che tu non sei pienamente rientrata nella tua coppia, perchè la testa è ancora altrove.

Io ho pensato (scusami...:eek:) a te. Non so quanto ti possa interessare... ma tant'è... io te lo dico... :)
Il tuo amico sembra la classica stampella. Forse avevi bisogno di essere te stessa fuori casa (e lui te lo lasciava fare) perchè nella tua famiglia ti limiti, per il timore che chi ti circonda non sia sereno e non stia bene se tu sei come ti senti di essere.
Quindi tu ci tieni tantissimo ai tuoi cari, al punto che anche adesso non riesci a riconoscere a te stessa il diritto di essere quello che sei veramente.

Il tuo sacrificio (perchè facendo così stai sacrificando la tua personalità) a mio avviso avrebbe senso se tutto, compresi i rapporti, fosse statico.
Io temo che se chiudi la tua famiglia in una scatola di cristallo, dove tutto rimane immutato (almeno per quanto ti riguarda) non la aiuti a conservarsi.
Il problema che abbiamo un po' tutti è ammettere ed essere consapevoli che nel tempo sia noi che chi ci circonda siamo destinati a cambiare.
E' certamente qualcosa che destabilizza noi e chi ci sta vicino, ma adeguarsi a questi cambiamenti è l'unico modo per mantenere vivo il rapporto.
Poi è vero che se il cambiamento anche di uno solo dei due membri della coppia porta su strade assolutamente divergenti... è difficile ricucire.
Al contrario, se si riesce a trovare ugualmente un assestamento, è nuova linfa



Hai ragione su tante cose.
Penso ancora a lui ma il ricordo della nostra relazione è lontano
Penso a lui perchè mi fa stare male sapendo cosa sta passando
Penso a lui perchè non l'ho salutato
Penso a lui perchè la nostra storia si è interrotta così bruscamente...
Sono molto confusa su me stessa
Mi rendo conto di non essere la donna che mio marito ha sposato. a volte penso che se non avessi conosciuto l'altro la mia vita ora sarebbe serena come lo era prima. Invece adesso mi trovo a dover fare i conti con questo cambiamento.
Un parte di me non accetta quello che ho fatto perchè è lontano da tutto quello che ho sempre creduto di essere.
Ho paura, sono terrorizzata che mio marito non riesca ad accettare il mio cambiamento. E' vero mi piaccio di più ma non se sono pronta a correre il rischio di perderlo.
Hai ragione sul fatto che sarebbe un sacrificare me stessa ma ho sempre sacrificato me stessa per gli altri e potrei continuare a farlo
Non lo so sto scrivendo a getto, con una grande confusione in testa
Rimetto a posto le idee e provo a scrivere qualcosa di coerente:eek:
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Sai, viene da pensare che sia una situazione come quando ci si conosce la prima volta: qualcosa ti attrae, qualcosa no, si tenta di fare la media e vedere cosa ne esce. Ci si presenta sempre belli tirati a lustro, sereni il più possibile, spesso ci nascondiamo. Alla fine si mente pure un po'.

Il problema è che non è la prima volta, ed in gioco non ci sono solo le prime vacanze insieme già prenotate.
Io, come dicevo, mi sono trovato con in casa una donna diversa, nel contempo sono cambiato pure io. Non conosco, al momento, per noi, alternativa ad una per quanto possibile pacifica convivenza.
La mia speranza è invece che altri possano trovare un amalgama delle "novità" individuali che possa nuovamente legare la coppia. Conto sul fatto che tu, Farfy, me ne dia conferma :up:
Non sai quanto lo spero:eek:
 

Sid

Utente di lunga data
Sono molto confusa su me stessa
Mi rendo conto di non essere la donna che mio marito ha sposato. a volte penso che se non avessi conosciuto l'altro la mia vita ora sarebbe serena come lo era prima. Invece adesso mi trovo a dover fare i conti con questo cambiamento.
Un parte di me non accetta quello che ho fatto perchè è lontano da tutto quello che ho sempre creduto di essere.
Ho paura, sono terrorizzata che mio marito non riesca ad accettare il mio cambiamento. E' vero mi piaccio di più ma non se sono pronta a correre il rischio di perderlo.
Hai ragione sul fatto che sarebbe un sacrificare me stessa ma ho sempre sacrificato me stessa per gli altri e potrei continuare a farlo
Non lo so sto scrivendo a getto, con una grande confusione in testa
Rimetto a posto le idee e provo a scrivere qualcosa di coerente:eek:
Considera che in fondo neppure tuo marito potrebbe essere quello che hai sposato e che se per il momento lo è, la vita in sè lo porterà a cambiare in qualcosa... la maturazione di una persona è anche questo...

Io non penso che se tu non avessi tradito, ora saresti serena. La tua inquietudine nasceva proprio dal fatto che eri già tu a percepire dei cambiamenti tuoi. Li hai incanalati nella storia con l'altro, ma proseguono e proseguiranno anche quando lui non ci sarà più.
Quindi, mi spiace per te, ma non pensa che ti sarà possibile sacrificarti ancora, a meno che scientemente non ti condanni all'infelicità.

Che poi... non è neppure il momento che sia tuo marito a chiedere aiuto a te. Questo forse sarà successivo.
Sei tu che ora hai bisogno del suo aiuto e glielo devi chiedere.
Se non lo chiedi a lui, a chi puoi farlo?

Fà conto di tornare a prima del tradimento, con i cambiamenti che erano già cominciati.
Cosa faresti per trovare una soluzione (dando per scontato che il tradimento è da escludere e che la nuova situazione riguarda principalmente te e tuo marito)?
 

alfeo

Utente di lunga data
Originariamente Scritto da Sid
Premetto che il mio modo di esporre può sembrare un'imposizione, ma ti garantisco che mi limito a riflettere fra me e me su quello che ti sta accadendo.

In un certo senso tu ti trovi nella stessa situazione di chi deve ancora scegliere. Forse non riesci ad impegnarti nel matrimonio perchè non hai rinunciato all'altro, anche se di fatto non vi vedete.
Ne consegue che tu non sei pienamente rientrata nella tua coppia, perchè la testa è ancora altrove.

Io ho pensato (scusami...:eek:) a te. Non so quanto ti possa interessare... ma tant'è... io te lo dico... :)
Il tuo amico sembra la classica stampella. Forse avevi bisogno di essere te stessa fuori casa (e lui te lo lasciava fare) perchè nella tua famiglia ti limiti, per il timore che chi ti circonda non sia sereno e non stia bene se tu sei come ti senti di essere.
Quindi tu ci tieni tantissimo ai tuoi cari, al punto che anche adesso non riesci a riconoscere a te stessa il diritto di essere quello che sei veramente.

Il tuo sacrificio (perchè facendo così stai sacrificando la tua personalità) a mio avviso avrebbe senso se tutto, compresi i rapporti, fosse statico.
Io temo che se chiudi la tua famiglia in una scatola di cristallo, dove tutto rimane immutato (almeno per quanto ti riguarda) non la aiuti a conservarsi.
Il problema che abbiamo un po' tutti è ammettere ed essere consapevoli che nel tempo sia noi che chi ci circonda siamo destinati a cambiare.
E' certamente qualcosa che destabilizza noi e chi ci sta vicino, ma adeguarsi a questi cambiamenti è l'unico modo per mantenere vivo il rapporto.
Poi è vero che se il cambiamento anche di uno solo dei due membri della coppia porta su strade assolutamente divergenti... è difficile ricucire.
Al contrario, se si riesce a trovare ugualmente un assestamento, è nuova linfa


Hai ragione su tante cose.
Penso ancora a lui ma il ricordo della nostra relazione è lontano
Penso a lui perchè mi fa stare male sapendo cosa sta passando
Penso a lui perchè non l'ho salutato
Penso a lui perchè la nostra storia si è interrotta così bruscamente...
Sono molto confusa su me stessa
Mi rendo conto di non essere la donna che mio marito ha sposato. a volte penso che se non avessi conosciuto l'altro la mia vita ora sarebbe serena come lo era prima. Invece adesso mi trovo a dover fare i conti con questo cambiamento.
Un parte di me non accetta quello che ho fatto perchè è lontano da tutto quello che ho sempre creduto di essere.
Ho paura, sono terrorizzata che mio marito non riesca ad accettare il mio cambiamento. E' vero mi piaccio di più ma non se sono pronta a correre il rischio di perderlo.
Hai ragione sul fatto che sarebbe un sacrificare me stessa ma ho sempre sacrificato me stessa per gli altri e potrei continuare a farlo
Non lo so sto scrivendo a getto, con una grande confusione in testa
Rimetto a posto le idee e provo a scrivere qualcosa di coerente:eek:
Post molto intenso e partecipato.
Si sente che ci sono tanti pensieri, tanta intensità dietro tutto ciò ed è semplicistico bollarlo con un semplce tradimento o con semplice egoismo.
Non capisco una cosa.
A cosa sarebbe servito salutarlo?
Come te lo immagini questo ultimo vostro incontro?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Considera che in fondo neppure tuo marito potrebbe essere quello che hai sposato e che se per il momento lo è, la vita in sè lo porterà a cambiare in qualcosa... la maturazione di una persona è anche questo...

Io non penso che se tu non avessi tradito, ora saresti serena. La tua inquietudine nasceva proprio dal fatto che eri già tu a percepire dei cambiamenti tuoi. Li hai incanalati nella storia con l'altro, ma proseguono e proseguiranno anche quando lui non ci sarà più.
Quindi, mi spiace per te, ma non pensa che ti sarà possibile sacrificarti ancora, a meno che scientemente non ti condanni all'infelicità.

Che poi... non è neppure il momento che sia tuo marito a chiedere aiuto a te. Questo forse sarà successivo.
Sei tu che ora hai bisogno del suo aiuto e glielo devi chiedere.
Se non lo chiedi a lui, a chi puoi farlo?

Fà conto di tornare a prima del tradimento, con i cambiamenti che erano già cominciati.
Cosa faresti per trovare una soluzione (dando per scontato che il tradimento è da escludere e che la nuova situazione riguarda principalmente te e tuo marito)?
Con mio marito sto già parlando molto..per questo ho paura di spaventarlo.
In questi giorni però sono proprio giù di morale e cerco di accantonare i pensieri.
Ci concederemo presto un week senza figli e mi piacerebbe che fosse l'occasione per parlare e ritrovarci.
So che ci vorrà del tempo, ma forse hai ragione tu non posso tornare indietro anche a costo di risvolti che non avevo previsto.
Il riferimento al fatto che lui mi chieda aiuto era a quello che ha detto Alce. Ho paura che invece che chiedermi aiuto nel capirmi mi chiuda fuori dalla sua vita.
 

Nausicaa

sfdcef
Con mio marito sto già parlando molto..per questo ho paura di spaventarlo.
In questi giorni però sono proprio giù di morale e cerco di accantonare i pensieri.
Ci concederemo presto un week senza figli e mi piacerebbe che fosse l'occasione per parlare e ritrovarci.
So che ci vorrà del tempo, ma forse hai ragione tu non posso tornare indietro anche a costo di risvolti che non avevo previsto.
Il riferimento al fatto che lui mi chieda aiuto era a quello che ha detto Alce. Ho paura che invece che chiedermi aiuto nel capirmi mi chiuda fuori dalla sua vita.

Cara, ci vuole ben di più che parlare di propri cambiamenti per chiudere la compagna di una vita fuori... dalla propria vita.

Lui vedrà due cose. Che sei cambiata e che gliene vuoi parlare. E che tieni a lui, e vuoi stare insieme a lui.
La seconda cosa fa una grande differenza...
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Chi sa cosa vi è successo...
Questo thread non potrebbe essere più vario, nè trattare casi tanto diversi e simili.
Lui/lei hanno tradito, o sonon stati traditi? Sono cambiata io o tu?
Possiamo andarci ancora bene o no?
Ci siamo resi conto di quello che sta succedendo o no?

Non capisco nulla della tua storia, scusami, i tuoi accenni sono troppo vaghi -non mi sto lamentando, io che non ho scritto una parola- ma vago non è il tuo dolore.

Non so quali sono stati gli errori di tua moglie -tradimento a parte- ma se si sentiva appena un pò come me, sappi che si sentiva estremamente in colpa.

Tento ormai di non dilungarmi troppo sulla mia storia avendolo già fatto abbaondantemente in passato. Riassumendo a grandissime linee:

- Rapporto da favola (veramente)
- perdita di due bimbi, entrambi a 6 mesi e mezzo di gestazione, ad un anno di distanza tra loro. Cambiamento di mia moglie
- Nascita di nostro figlio affetto da labiopalatoschisi monolaterale completa (risolta benissimo, intendiamoci)
- crisi mia per la "distanza" di mia moglie, le chiedo aiuto, lei manco mi caga. Mi sento solo come un cane, ma resisto.
- Casini famigliari in seguito alla morte di mio padre. Nervosismo, litigi.
- cambiamento di lavoro di mia moglie
- corna
- crisi abissale mia, tentativo di capire, tentativo di andarmene, impossibilità materiali.
- lei tronca la storia (o meglio: lui va a vivere lontanissimo, quindi....)
- lei vuole ricomnciare con me, ma non fa nulla per aiutarmi a riprendermi.
- io mi lecco le ferite e tento di raccattare quello che c'è di buono per far vivere serenamente nostro figlio e non scannarci noi.

Non metto in dubbio che lei si senta in colpa, ma io non mi sento desiderato da lei, ed è l'unica cosa che potrebbe rimettere insieme la situazione. Mi sento solo "la soluzione meno peggio", ed anche se lei nega, non fa nulla per mostrarmi il contrario. Tenta di fare la dolce quando non lo è mai stata. La recitazione non fa per lei, purtroppo.
 

Sid

Utente di lunga data
Cara, ci vuole ben di più che parlare di propri cambiamenti per chiudere la compagna di una vita fuori... dalla propria vita.

Lui vedrà due cose. Che sei cambiata e che gliene vuoi parlare. E che tieni a lui, e vuoi stare insieme a lui.
La seconda cosa fa una grande differenza...
anche per questo Farfalla, se mai ti venisse un dubbio, nega il tradimento, perchè agli occhi di tuo marito sei tu che l'hai chiuso fuori dalla tua vita.
O almeno questo è quello che penserei io se fossi al suo posto.
Mentre è ben diverso una moglie che dice "mi rendo conto che sto cambiando, aiutami a capirmi e a piacerti ancora, perchè io voglio stare con te"
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Post molto intenso e partecipato.
Si sente che ci sono tanti pensieri, tanta intensità dietro tutto ciò ed è semplicistico bollarlo con un semplce tradimento o con semplice egoismo.
Non capisco una cosa.
A cosa sarebbe servito salutarlo?
Come te lo immagini questo ultimo vostro incontro?
Se ti dicessi che mi è bastato leggere questo per mettermi a piangere?:(
Scusami ma non ce la faccio
Prometto che ti rispondo...
 

Nausicaa

sfdcef
Tento ormai di non dilungarmi troppo sulla mia storia avendolo già fatto abbaondantemente in passato. Riassumendo a grandissime linee:

- Rapporto da favola (veramente)
- perdita di due bimbi, entrambi a 6 mesi e mezzo di gestazione, ad un anno di distanza tra loro. Cambiamento di mia moglie
- Nascita di nostro figlio affetto da labiopalatoschisi monolaterale completa (risolta benissimo, intendiamoci)
- crisi mia per la "distanza" di mia moglie, le chiedo aiuto, lei manco mi caga. Mi sento solo come un cane, ma resisto.
- Casini famigliari in seguito alla morte di mio padre. Nervosismo, litigi.
- cambiamento di lavoro di mia moglie
- corna
- crisi abissale mia, tentativo di capire, tentativo di andarmene, impossibilità materiali.
- lei tronca la storia (o meglio: lui va a vivere lontanissimo, quindi....)
- lei vuole ricomnciare con me, ma non fa nulla per aiutarmi a riprendermi.
- io mi lecco le ferite e tento di raccattare quello che c'è di buono per far vivere serenamente nostro figlio e non scannarci noi.

Non metto in dubbio che lei si senta in colpa, ma io non mi sento desiderato da lei, ed è l'unica cosa che potrebbe rimettere insieme la situazione. Mi sento solo "la soluzione meno peggio", ed anche se lei nega, non fa nulla per mostrarmi il contrario. Tenta di fare la dolce quando non lo è mai stata. La recitazione non fa per lei, purtroppo.
La perdita di un bimbo -molto, molto peggio di due, e così grandi poi...- è devastante per una donna. Quasi mi stupisco che siate riusciti ad andare avanti dopo la prima perdita. Dopo la seconda.
Sono cose che cambiano profondamente una persona.
Non sottovaluto il dolore di un uomo in queste situazioni, ma sono donna, e so cosa sentiamo noi. Cosa sento io, se mi capisci...

Crisi dopo la nascita di un bimbo... che cosa c'è di più normale, ahimè... lui che si sente -e spesso è così- estromesso, lei che si sente -e spesso è così- caricata di troppo lavoro e quindi si incavola a vedere "ulteriori richieste".

Una ulteriore situazione di problemi e crisi -mi spiace per tuo padre...

La caduta, il baratro.

La mancanza di desiderio. La mancanza di desiderio dopo tutte queste cose è il minimo che ci si può aspettare, da parte della donna. Mi ricordo un tuo post, sulla possibile reazione fisica di un uomo al pensiero del tradimento. Bè, sai che è piuttosto normale? Ho chiesto in giro... ehm... mentre tutti i problemi assommati portano facilmente a una crisi del desiderio femminile.

Non so con che animo lei "tenti di fare la dolce".
Tu sei convinto che non ci stia provando davvero? o sei tu che adesso non sei emotivamente disponibile, come lei non lo è fisicamente?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
anche per questo Farfalla, se mai ti venisse un dubbio, nega il tradimento, perchè agli occhi di tuo marito sei tu che l'hai chiuso fuori dalla tua vita.
O almeno questo è quello che penserei io se fossi al suo posto.
Mentre è ben diverso una moglie che dice "mi rendo conto che sto cambiando, aiutami a capirmi e a piacerti ancora, perchè io voglio stare con te"
E' quello che conto di fare
Grazie:)
 
Stato
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