Oh, se vuoi facciamo un cocktail con la mia anidride acetica ed un po' di etere esilenico![]()
formaldeide e campi 100 anni:bere:
Oh, se vuoi facciamo un cocktail con la mia anidride acetica ed un po' di etere esilenico![]()
formaldeide e campi 100 anni:bere:
Pure io, dimenticavo, ma solo in forma liquida.
Ciò che fa "bene":unhappy: sono i vapori......
s'è s'è...... più li respiri più ti si mummifica il polmone!
la mummia non invecchia.
sillogismo del cavolo......:cincin:
Occhio: i vapori di formaldeide sono altamente cancerogeni! Ti mummificano, si, ma prima ti ammazzano
Ciao Alce. Quanto dici è una verità provata e riprovata, e che, con l'ultima esperienza avuta, posso confermare.Non fraintendere, non parlo di desiderio in termini prettamente sessuali, anzi. Abbiamo sempre fatto molto sesso, davvero tanto, e praticamente sempre con la massima soddisfazione sua. Un po' meno mia, a volte, perchè mi sono sentito troppe volte usato.
Mi sento escluso dalla sua vita, e troppe volte vedo che pure nostro figlio, per altro cresciuto in maniera perfetta in tutti i sensi, comunque viene tenuto fuori da quel suo mondo, quella sua bolla individuale che la esclude da tutti, e lei che da tutti si difende anche quando nessuno la attacca.
Lo so che una donna vive "dentro" in tutti i sensi il dramma di un figlio perso, tanto che io, senza voler apparire immodesto o pretenzioso, so di esserle stato vicino il massimo possibile, e lei a parole è la prima che lo afferma. Solo che io poi ho ceduto a mia volta, e lei mi ha preso a calci nel culo.
Il risultato finale è che siamo cambiati entrambi.
Non è mai stata dolce, come mai lo fa adesso? e poi certe cose se non nascono da dentro "sanno di plastica". Non mi ha mai baciato sul collo, pur sapendo che per me è un punto attraverso il quale puoi ottenere qualsiasi cosa, ora ogni tanto lo fa, ma, cacchio come si fa a spiegare una cosa del genere: pure questo "sa di plastica".
Non mi ha mai dato un bacio, se li è sempre fatti dare. Ora ogni tanto arriva, ma si sente che quello che aspetta è solo di sentire come rispondo, e se non rispondo come vorrebbe, nasconde male una certa stizza. Finge
Onore alla buona volontà del tentativo, ma a volte fa più male che bene.
OT: per il raduno, rimandami il numero di cellulare, l'ho smarrito, dlin dlon scusate per l'OT.Ciao Alce. Quanto dici è una verità provata e riprovata, e che, con l'ultima esperienza avuta, posso confermare.
Il fatto che il rapporto, dopo un certo evento, non sia più naturale e spontaneo è cosa vera. Tutto ciò che lei fa ora e che non ha mai fatto prima (in positivo e/o in negativo), fa storcere il naso, sembra innaturale. Il problema è, semmai, come accettare che un comportamento nuovo o diverso della controparte sia "spontaneo" e non "guidato" o spinto da una forma di "egoismo" (passatemi il termine) che può influire sul rapporto di coppia.
E' lì, semmai, che bisogna lavorare tantissimo per ripristinare la naturalità di un rapporto: in primis colui o colei che ha cambiato il comportamento o gli atteggiamenti, in secundis la controparte, che dovrà farsi una ragione delle modifiche occorse nel carattere dell'altra persona. Penso sia la cosa più difficile il dover accettare che una persona è quella che non era prima. E, cosa più difficile, accettare che, forse, questa stessa persona, ora diversa, sia meglio di quella precedente.
Che poi le persone sono davvero molto distratte!
Come quelle che appoggiano le chiavi della macchina dove capita e poi si lamentano che quando servono non si trovano mai.
O come quelle altre che usano sempre l'ultimo cartone di latte comprato e si ritrovano nel frigo una pattuglia di succhi di mucca scaduti l'anno prima.
Oppure ancora come quelle che si sentono sempre magre e la mattina della prima Comunione del nipotino imprecano perchè non entrano più nel vestito nuovo che avevano comprato per il suo battesimo.
Che uno poi non se ne accorge che, di mattina in mattina, c'è sempre una ruga in meno che si leva con acqua e sapone.
E gli specchi sono bugiardi perchè si cancellano ogni volta che non li guardi.
Ti fanno sembrare sempre lo stesso.
E dentro è anche peggio!
Che tu per gli altri cammini così lentamente che ti vedono fermo.
E il primo degli altri sei tu stesso.
Ti dimentichi di un pezzo per volta, che se fosse stato tutto intero avrebbe fatto rumore, e invece non si è udito niente.
Come la polvere che cade.
E le brave massaie spolverano per bene, almeno una volta a settimana!
Che quando te ne accorgi, tutto quello che è stato perso è sparpagliato per il mondo, lontano, sepolto...
Ed è fra le pieghe del divano, sotto i sassi della strada, nella pancia dei vermi...
E quando ci si sveglia, l'occhio lo scopre.
Tutto in un momento.
Una sorpresa lentissima.
ti quoto.. mio malgrado..Questo del compagno cambiato è un tema importantissimo.
Giratela come volete, ma la persona che condivide la sua vita con noi, per quanto faccia, è estranea a noi. Noi non siamo nella sua testa. Impossibile "sentire" e "vedere" allo stesso modo.
Quello che non riesco a capire e ci sto pensando é: da un lato le persone "maturano" ed "evolvono" a seconda della loro esperienza di vita, per cui noi siamo anche il prodotto di quanto abbiamo vissuto, dall'altro i rapporti umani sono dinamici.
C'è chi come me è un'essere che ha bisogno di continui nuovi stimoli, e chi invece cerca il raggiungimento della stabilità di un'equilibrio.
Riguardo al tema del tradimento, io penso, che uno dei problemi grossi derivanti dal tradimento, sia il dover aprire gli occhi sul fatto, che qualcuno possa servire come un grimaldello per la porta del cuore di una persona. Com'è possibile che una persona matura, posata, con una vita realizzata, paffete cambi tutto dalla sera alla mattina solo per l'incontro scontro con una persona? Non riesco a capire.
Se mi guardo indietro e ripenso a tante situazioni, so che non sono mai uguale a me stesso. Anzi, tutta la mia vita è stata una tensione tra l'infantilismo e la necessità di essere uomo.
Un lungo trapasso da "Homo" a "vir". Ok, ci sono state iperbole, voli pindarici, necessità di fare tre passi indietro per farne uno avanti. Ma cazzo è così che funziona.
Mica siamo statue immutabili.
Un uomo e una donna partono da un punto e finiscono in un'altro. Gli eventi cambiano le persone.
Poi chi di noi può dire di avere espletato tutto sè stesso?
Ma se scopro ogni giorno cose nuove di me che non sospettavo?
Quante volte mi sono trovato a fare cose di cui non sospettavo la capacità di riuscire a compierle?
In ogni cosa ci vuole coraggio.
Condivido.Questo del compagno cambiato è un tema importantissimo.
Giratela come volete, ma la persona che condivide la sua vita con noi, per quanto faccia, è estranea a noi. Noi non siamo nella sua testa. Impossibile "sentire" e "vedere" allo stesso modo.
Quello che non riesco a capire e ci sto pensando é: da un lato le persone "maturano" ed "evolvono" a seconda della loro esperienza di vita, per cui noi siamo anche il prodotto di quanto abbiamo vissuto, dall'altro i rapporti umani sono dinamici.
C'è chi come me è un'essere che ha bisogno di continui nuovi stimoli, e chi invece cerca il raggiungimento della stabilità di un'equilibrio.
Riguardo al tema del tradimento, io penso, che uno dei problemi grossi derivanti dal tradimento, sia il dover aprire gli occhi sul fatto, che qualcuno possa servire come un grimaldello per la porta del cuore di una persona. Com'è possibile che una persona matura, posata, con una vita realizzata, paffete cambi tutto dalla sera alla mattina solo per l'incontro scontro con una persona? Non riesco a capire.
Se mi guardo indietro e ripenso a tante situazioni, so che non sono mai uguale a me stesso. Anzi, tutta la mia vita è stata una tensione tra l'infantilismo e la necessità di essere uomo.
Un lungo trapasso da "Homo" a "vir". Ok, ci sono state iperbole, voli pindarici, necessità di fare tre passi indietro per farne uno avanti. Ma cazzo è così che funziona.
Mica siamo statue immutabili.
Un uomo e una donna partono da un punto e finiscono in un'altro. Gli eventi cambiano le persone.
Poi chi di noi può dire di avere espletato tutto sè stesso?
Ma se scopro ogni giorno cose nuove di me che non sospettavo?
Quante volte mi sono trovato a fare cose di cui non sospettavo la capacità di riuscire a compierle?
In ogni cosa ci vuole coraggio.
Chi tradisce smaschera se stesso. Ha finto. Non ha fatto una scelta convinta e consapevole quando si è legato con la persona tradita.Una storia comincia: passione, paure, fantasie, malesseri, litigi, introspezione, casini, intrecci, depressione, ancora entusiasmi, sesso, retrospettive, di nuovo paure, rancori, dubbi..........
Poi magari finisce, e ci si ritrova diversi a presentarsi di nuovo al proprio partner, magari ingnaro di tutto.
Le esperienze della vita ci cambiano, queste forse più di altre. Cosa può voler dire scoprire di essere diversi e sapere che il proprio partner potrebbe non riconoscerci, e nel peggiore dei casi, non accettarci?
Cosa può voler dire trovarsi di fronte una persona diversa? Magari sapendola reduce da un tradimento, magari no, il che forse, potrebbe essere peggio?
L'amore è aver voglia di coinvolgere il partner nelle proprie evoluzioni ed essere disposto ad essere coinvolto. Se si adora il proprio partner non ci sono problemi.Mica siamo statue immutabili.
Un uomo e una donna partono da un punto e finiscono in un'altro. Gli eventi cambiano le persone.
Uh signur...Chi tradisce smaschera se stesso. Ha finto. Non ha fatto una scelta convinta e consapevole quando si è legato con la persona tradita.
C'è una gradualità nella finzione. Parlo di gradualità nella consapevolezza. Ti sposo,ma..... c'è un ma, da qualche parte.
Stare insieme è una cosa seria. I se e i ma sono l'anticamera del tradimento.
Mai accontentarsi, meglio star soli.
Quant'è grosso questa MA.....Uh signur...
Quando mi sono sposato avevo 250mila ma.
Se avessi posto lo sguardo solo su uno, non mi sarei mai sposato. E lei fu molto rassicurante, qualche giorno prima sorniona su un'orecchio: " Dai dopo femo tutto come ci pare! ok?".
Senti Ettore, dopo sei mesi di matrimonio, iniziammo a cambiare le regole, erano due le vie: o cambiare le regole, o iniziare a discutere e litigare.
Non amo star solo.
E lei era stanca di stare sola.
Ma ho bisogno anche di star solo.
Adorare?L'amore è aver voglia di coinvolgere il partner nelle proprie evoluzioni ed essere disposto ad essere coinvolto. Se si adora il proprio partner non ci sono problemi.
La realtà è che spesso ci si sceglie accontentandosi, e ciò rende tutti i cambiamenti delle potenziali bombe atomiche.
Si, ad esempio, nel mio rapporto con la musica.Quant'è grosso questa MA.....![]()