il dolore innaturale

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Old fatanera

Utente di lunga data
Piangiamo per la moglie che ci tradisce.
Piangiamo per il marito che ci lascia.
Piangiamo per l'amante che non prende decisioni.
Piangiamo perchè non troviamo l'amore.
Piangiamo per un divorzio.
Piangiamo per la distanza di un amore
Piangiamo, piangiamo, piangiamo.. e ci sembra che nessuna sofferenza sia più grande.

Poi così.. poco fa vengo a sapere che è in fin di vita una bimba che conosco, tre anni, tumore. Pochi giorni di vita.
Finchè qualcosa non ci tocca crediamo che sia sempre cosi distante da noi e non potrà mai accaderci, ed invece è tutto possibile.
E se c'è una cosa che vi insegnano a psicologia. è che qualsiasi dolore può esser superato, eccetto quello della morte di un figlio perchè è una morte innaturale.

Nessuna confessione, nessun tradimento. Forse un tread fuori tema. O forse no, perchè i mali elencati sopra sono tutti superabili, e dovremmo davvero seguire il consiglio ( non ricordo chi me l'ha dato) di pensare a chi sta peggio di noi.

A tre anni si compra al figlio il primo gembriule per la scuola, i primi giochi per bimbi più grandi, si inzia a farci una vera e propria conversazione. Ci si spaventa per quanto crescono, si pensa a come sarà fra qualche anno.
Io non oso immaginare una mamma che torna a casa senza il figlio e trova le sue cose in giro per la casa.. non ce la faccio nemmeno a pensarlo.
 
O

Old micki

Guest
Ho una bambina di 8 anni e uno di 18 mesi e quello che scrivi mi fa dimenticare il resto!
 

Old fatanera

Utente di lunga data
Non significa essere piangioni, significa che forse davvero dovremmo pensare a vivere più che a piangere, perchè il dolore quello vero esiste.
 

Insonne di Seattle

Utente di lunga data
mio Dio. 3 anni! Ma come si fa? Comunque io sono dell'opinione che l'essere umano ha bisogno di soffrire sempre per qualcosa.


Piangiamo per la moglie che ci tradisce.
Piangiamo per il marito che ci lascia.
Piangiamo per l'amante che non prende decisioni.
Piangiamo perchè non troviamo l'amore.
Piangiamo per un divorzio.
Piangiamo per la distanza di un amore
Piangiamo, piangiamo, piangiamo.. e ci sembra che nessuna sofferenza sia più grande.

Poi così.. poco fa vengo a sapere che è in fin di vita una bimba che conosco, tre anni, tumore. Pochi giorni di vita.
Finchè qualcosa non ci tocca crediamo che sia sempre cosi distante da noi e non potrà mai accaderci, ed invece è tutto possibile.
E se c'è una cosa che vi insegnano a psicologia. è che qualsiasi dolore può esser superato, eccetto quello della morte di un figlio perchè è una morte innaturale.

Nessuna confessione, nessun tradimento. Forse un tread fuori tema. O forse no, perchè i mali elencati sopra sono tutti superabili, e dovremmo davvero seguire il consiglio ( non ricordo chi me l'ha dato) di pensare a chi sta peggio di noi.

A tre anni si compra al figlio il primo gembriule per la scuola, i primi giochi per bimbi più grandi, si inzia a farci una vera e propria conversazione. Ci si spaventa per quanto crescono, si pensa a come sarà fra qualche anno.
Io non oso immaginare una mamma che torna a casa senza il figlio e trova le sue cose in giro per la casa.. non ce la faccio nemmeno a pensarlo.
 

Bruja

Utente di lunga data
fatanera

Non sei fuori tema... quello é il tradimento della vita.
Bruja
 
O

Old sperella

Guest
Abbiamo sempre l'idea che non ci sia nulla di peggio della situazione dolorosa che viviamo in un determinato momento , anche se oggettivamente ci sono fatti di una gravità e di una entità tale per cui tutto il resto a confronto è un insieme di inutili lacrime
.
 

emmanuelle arsan

Utente di lunga data
Piangiamo per la moglie che ci tradisce.
Piangiamo per il marito che ci lascia.
Piangiamo per l'amante che non prende decisioni.
Piangiamo perchè non troviamo l'amore.
Piangiamo per un divorzio.
Piangiamo per la distanza di un amore
Piangiamo, piangiamo, piangiamo.. e ci sembra che nessuna sofferenza sia più grande.

Poi così.. poco fa vengo a sapere che è in fin di vita una bimba che conosco, tre anni, tumore. Pochi giorni di vita.
Finchè qualcosa non ci tocca crediamo che sia sempre cosi distante da noi e non potrà mai accaderci, ed invece è tutto possibile.
E se c'è una cosa che vi insegnano a psicologia. è che qualsiasi dolore può esser superato, eccetto quello della morte di un figlio perchè è una morte innaturale.

Nessuna confessione, nessun tradimento. Forse un tread fuori tema. O forse no, perchè i mali elencati sopra sono tutti superabili, e dovremmo davvero seguire il consiglio ( non ricordo chi me l'ha dato) di pensare a chi sta peggio di noi.

A tre anni si compra al figlio il primo gembriule per la scuola, i primi giochi per bimbi più grandi, si inzia a farci una vera e propria conversazione. Ci si spaventa per quanto crescono, si pensa a come sarà fra qualche anno.
Io non oso immaginare una mamma che torna a casa senza il figlio e trova le sue cose in giro per la casa.. non ce la faccio nemmeno a pensarlo.
ti auguro di non scoprire mai quanto è vero quest'insegnamento......

io so solo che lanotte mi alzo 3-4 volte per controllare se mio figlio respira nella culla,....mi sento tanto deficiente
 

Bruja

Utente di lunga data
mah...

non sono d'accordo ..... quello, per brutale che sia addosso, è "solo" la vita ... in questo caso la parte "nera"
La parte nera é tale se comunque la vivi.... se ti é impedito di viverla quasi dall'inizio é tradimento dell'aspettativa di vita... bianca o nera che sia, é NON vita o negazione alla vita.
Bruja
 
O

Old sunrise

Guest
Ciao a tutti,
con tutto il rispetto per chi ha problemi più grandi e gravi dei miei...non penso a chi sta peggio di me. Inoltre visto che non siamo tutti uguali...per esempio c'è chi tradisce e chi non tradisce :) ...non si pùò classificare in maniera univoca la sofferenza di una persona.
C'è chi per esempio "soffre" perchè è morta la formica e chi per esempio non gli frega niente se ti muore davanti una persona. Quello che voglio dire che per me la sofferenza è oggettiva e ognuno deve avere rispetto di quella altrui sensa pensare che sia meno "sofferta".
A me mi rode chi mi dice di pensare a chi sta peggio di me, perchè il mio dolore magari oggettivamente non ha paragoni con il dolore di chi sta peggio di me, è troppo facile così.
Apprezzo invece chi mi ascolta, mi aiuta vedere pro e contro e mi da consigli oggettivi .

un bacio a tutti :)
 
O

Old sunrise

Guest
Non concordo... si sà che la morte è certa...quindi nessun tradimento...non ci illudiamo ;-)

si potrebbe parlare di tradimento...della morte...se di punto in bianco non si muore più :)



La parte nera é tale se comunque la vivi.... se ti é impedito di viverla quasi dall'inizio é tradimento dell'aspettativa di vita... bianca o nera che sia, é NON vita o negazione alla vita.
Bruja
 
O

Old giobbe

Guest
Piangiamo per la moglie che ci tradisce.
Piangiamo per il marito che ci lascia.
Piangiamo per l'amante che non prende decisioni.
Piangiamo perchè non troviamo l'amore.
Piangiamo per un divorzio.
Piangiamo per la distanza di un amore
Piangiamo, piangiamo, piangiamo.. e ci sembra che nessuna sofferenza sia più grande.

Poi così.. poco fa vengo a sapere che è in fin di vita una bimba che conosco, tre anni, tumore. Pochi giorni di vita.
Finchè qualcosa non ci tocca crediamo che sia sempre cosi distante da noi e non potrà mai accaderci, ed invece è tutto possibile.
E se c'è una cosa che vi insegnano a psicologia. è che qualsiasi dolore può esser superato, eccetto quello della morte di un figlio perchè è una morte innaturale.

Nessuna confessione, nessun tradimento. Forse un tread fuori tema. O forse no, perchè i mali elencati sopra sono tutti superabili, e dovremmo davvero seguire il consiglio ( non ricordo chi me l'ha dato) di pensare a chi sta peggio di noi.

A tre anni si compra al figlio il primo gembriule per la scuola, i primi giochi per bimbi più grandi, si inzia a farci una vera e propria conversazione. Ci si spaventa per quanto crescono, si pensa a come sarà fra qualche anno.
Io non oso immaginare una mamma che torna a casa senza il figlio e trova le sue cose in giro per la casa.. non ce la faccio nemmeno a pensarlo.

Si supera anche la morte di un figlio.
A volte ci si mette vent'anni, ma si supera.
 
Stato
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