O
Old Gia
Guest
Ciao di nuovo. Scusate il messaggio lunghissimo....
Amoreepsiche, no. Credo di non voler affrontare mio cognato.
Affrontarlo come? Dirgli che sento che quando mi abbraccia o mi prende la mano è come se facessimo l’amore? E se mi risponde, scusa ma sei impazzita. Magari si offende pure.
Magari mi sbaglio, ma insomma sono donna da tanti anni penso di saper riconoscere certi abbracci, certi sguardi....
La questione qui è delicatissima per varie ragioni: la famiglia è super cattolica, praticante, all’antica, anzi antichissima (io no…). Lui e il padrino di uno dei miei figli (si, ce ne sono, da entrambe le parti, anche se gia tutti maggiorenni o quasi), è il migliore amico di mio marito.
No, non abbiamo 15 anni. Lui oltre i 50; io 40 appena fatti.
Io non so bene come spiegarla questa faccenda. Magari, come ha detto qualcuno, lui pensa che la possiamo controllare questa cosa, mantenerla platonica.
Io pure penso sia l’unica soluzione. Controllarla per sempre fino a che diventa solo un pensiero, una cosa lontana e serena.
Ma penso che per mantenerla platonica non ne dovremo parlare mai tra di noi. O per lo meno non adesso. Alla prima parola ci scapperebbe un bacio tremendo o magari anche l’amore. Per fortuna non siamo mai da soli.
Con mio marito non ne posso parlare.
Sarebbe la fine. Non mi guarderebbe piú in faccia. Gli farebbe troppo male.
Che relazione esiste con mio marito? Da parte mia amicizia. Grande amicizia. Lui mi ama; io non lo so. Si, affetto, amicizia, complicità. È un buon uomo. Ma zero attrazione sessuale. Non c’è mai stata (per me). Ero troppo giovane, ignorante e all’antica per capirlo venti anni fa, ma lo capisco adesso. Se lo capisco!!
So che la colpa è mia. Lui è uguale a quando ci siamo sposati. È uguale a se stesso, fedele e buono.
Ma io sono cambiata di 180 gradi. La colpa è tutta mia.
In fondo so di essere diventata una donna che non lo merita più.
Se non avessi paura di rimanere sola (vivo all’estero e oramai la famiglia di mio marito è la mia unica famiglia, non ho più nessuno) penso mi sarei gia separata. Per non fargli male.
Io sono fatta in un modo che gli fa male. Gliene ho già fatto, so cosa dico. Non voglio che succeda di nuovo.
L’attrazione verso mio cognato è una cosa strana. Hanno lo stesso cuore, la stessa educazione, gli stessi principi, perfino lo stesso odore, gli stessi capelli. Con mio cognato la tenerezza è quasi come con un fratello ma poi “against all odds” c’è questa attrazione animalesca scoppiata da un paio d’anni (si, sono già due anni) che è sempre mancata con mio marito e che è sempre stata la fonte dei nostri (miei !) problemi. Con mio marito il sesso è un sacrificio. Un favore fatto ad un amico. Oddio che situazione! Il fratello mi prende per mano ed è subito tachicardia.
Rendermene conto mi ha scioccato all’inizio. Adesso lo accetto (che pericolo !!).
Lui, mio cognato, non so come la prende. Non so cosa cerca, cosa vuole, non so se ci pensa.
Non ci capisco niente
Amoreepsiche, no. Credo di non voler affrontare mio cognato.
Affrontarlo come? Dirgli che sento che quando mi abbraccia o mi prende la mano è come se facessimo l’amore? E se mi risponde, scusa ma sei impazzita. Magari si offende pure.
Magari mi sbaglio, ma insomma sono donna da tanti anni penso di saper riconoscere certi abbracci, certi sguardi....
La questione qui è delicatissima per varie ragioni: la famiglia è super cattolica, praticante, all’antica, anzi antichissima (io no…). Lui e il padrino di uno dei miei figli (si, ce ne sono, da entrambe le parti, anche se gia tutti maggiorenni o quasi), è il migliore amico di mio marito.
No, non abbiamo 15 anni. Lui oltre i 50; io 40 appena fatti.
Io non so bene come spiegarla questa faccenda. Magari, come ha detto qualcuno, lui pensa che la possiamo controllare questa cosa, mantenerla platonica.
Io pure penso sia l’unica soluzione. Controllarla per sempre fino a che diventa solo un pensiero, una cosa lontana e serena.
Ma penso che per mantenerla platonica non ne dovremo parlare mai tra di noi. O per lo meno non adesso. Alla prima parola ci scapperebbe un bacio tremendo o magari anche l’amore. Per fortuna non siamo mai da soli.
Con mio marito non ne posso parlare.
Sarebbe la fine. Non mi guarderebbe piú in faccia. Gli farebbe troppo male.
Che relazione esiste con mio marito? Da parte mia amicizia. Grande amicizia. Lui mi ama; io non lo so. Si, affetto, amicizia, complicità. È un buon uomo. Ma zero attrazione sessuale. Non c’è mai stata (per me). Ero troppo giovane, ignorante e all’antica per capirlo venti anni fa, ma lo capisco adesso. Se lo capisco!!
So che la colpa è mia. Lui è uguale a quando ci siamo sposati. È uguale a se stesso, fedele e buono.
Ma io sono cambiata di 180 gradi. La colpa è tutta mia.
In fondo so di essere diventata una donna che non lo merita più.
Se non avessi paura di rimanere sola (vivo all’estero e oramai la famiglia di mio marito è la mia unica famiglia, non ho più nessuno) penso mi sarei gia separata. Per non fargli male.
Io sono fatta in un modo che gli fa male. Gliene ho già fatto, so cosa dico. Non voglio che succeda di nuovo.
L’attrazione verso mio cognato è una cosa strana. Hanno lo stesso cuore, la stessa educazione, gli stessi principi, perfino lo stesso odore, gli stessi capelli. Con mio cognato la tenerezza è quasi come con un fratello ma poi “against all odds” c’è questa attrazione animalesca scoppiata da un paio d’anni (si, sono già due anni) che è sempre mancata con mio marito e che è sempre stata la fonte dei nostri (miei !) problemi. Con mio marito il sesso è un sacrificio. Un favore fatto ad un amico. Oddio che situazione! Il fratello mi prende per mano ed è subito tachicardia.
Rendermene conto mi ha scioccato all’inizio. Adesso lo accetto (che pericolo !!).
Lui, mio cognato, non so come la prende. Non so cosa cerca, cosa vuole, non so se ci pensa.
Non ci capisco niente