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Guest
Verena, sei fortunata ad aver tanta forza per dare importanza alla tua dignità. E' molto nobile tutto ciò ma non appartiene a tutti, il che non vuol dire non averne, vuol dire essere più moderati forse, non so. Io la dignità ce l'ho in molte altre cose, nella mia storia non sento di non averne, non è così che stanno le cose. E' una situzaione che affinchè possa esistere per adesso può soltanto esser così. E un sacco di gente sta nelle mie stesse condizioni, so che non è un buon esempio, ma è così.
Lanci, quel che hai scritto tu io lo penso spesso, infatti la sua donna è arrivata a 60 anni come l'aretino pietro, con una mano davanti ed una di dietro. Hai ragione, lo so che adesso è il mio tempo per osare, fors mi costruisco un alibi per non separarmi in questo modo, chi lo sa.
Anche io condivido. non credo di avere non avere dignità credo di essermi imbattuto in qualcosa di sconosciuto (e molto molto grande) e nessuna forza sembra bastare e riesco solo ad aspettare .... che torni... se mai lo farà. ho un lavoro che mi assorbe molto due bellissimi bimbi ma tuto questo non mi impedise di essere sempre li ad aspettare; non so se sia un problema di dignità so solo che è una vera sofferenza .. un saluto a tutti

bastardo dentro
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Anche io condivido. non credo di avere non avere dignità credo di essermi imbattuto in qualcosa di sconosciuto (e molto molto grande) e nessuna forza sembra bastare e riesco solo ad aspettare .... che torni... se mai lo farà. ho un lavoro che mi assorbe molto due bellissimi bimbi ma tuto questo non mi impedise di essere sempre li ad aspettare; non so se sia un problema di dignità so solo che è una vera sofferenza .. un saluto a tutti

bastardo dentro
E' un problema di dignità nel momento in cui scendi a compromessi con te stesso, non rispetti più il tuo bene a discapito di una chimera o una sirena, sai già che è un essere infame e falso, accettarlo significa non rispettarsi
 
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Old Ari

Guest
Anche io condivido. non credo di avere non avere dignità credo di essermi imbattuto in qualcosa di sconosciuto (e molto molto grande) e nessuna forza sembra bastare e riesco solo ad aspettare .... che torni... se mai lo farà. ho un lavoro che mi assorbe molto due bellissimi bimbi ma tuto questo non mi impedise di essere sempre li ad aspettare; non so se sia un problema di dignità so solo che è una vera sofferenza .. un saluto a tutti

bastardo dentro
Io capisco cosa intende B.D.
E capisco cosa dice Lanci...non scenderei puù a compromessi, ma questo non mi impedisce di aspettare....
 

Verena67

Utente di lunga data
Verena, sei fortunata ad aver tanta forza per dare importanza alla tua dignità. E' molto nobile tutto ciò ma non appartiene a tutti, il che non vuol dire non averne, vuol dire essere più moderati forse, non so. Io la dignità ce l'ho in molte altre cose, nella mia storia non sento di non averne, non è così che stanno le cose
In verità non pensavo a te quando ho detto questo, ma a chi, come dicevi tu, "si accontenta".
Secondo me non è questione di essere forti, o nobili, se vuoi è SANO EGOISMO; ma non si può mettere da parte se stessi.
E non è neanche questione di essere "moderati": se mi passate il paragone, è come la "banalità del male" della Lessing, se non sbaglio, l'impiegato amministrativo della SS non è meno colpevole del boia dei campi di concentramento. Se una cosa lede la tua dignità, e la lede e va contro i TUOI valori. Quelli solo tuo.
Stop. Lo decidi tu , se così è, ed allora DEVI prendere provvedimenti. Io a tradire mi sentivo una iena, ho dovuto smettere. Tutto qui. Adesso finalmente respiro.

Se invece a te va bene andare avanti così, chi siamo noi per giudicare?


Bacio!
 

Bruja

Utente di lunga data
Verena

La verità è molto banale purtroppo.............e non ha i fascini delle elaborazioni che facciamo per farci star bene gli autoinganni che ci fanno comodo.......
Avere dignità non è solo non scendere a compromessi ma imparare dagli errori che i compromessi sono stati delle prove............. se non ci hanno insegnato nulla significa che chiunque solletichi i nostri istinti sentimentali può tranquillamente farsi scendere a patti con la nostra autostima.
Se vuoi faccio un esempio banale.................chi è tradito/a, quasi sempre prima o poi rende la pariglia, e non sto ad analizzare le motivazioni, ma farlo perchè ci si rende conto che si ha un valore, perchè ci si sveglia a nuovi interessi o perchè si smette di negoziare la propria premura, cura e fedeltà coon chi ci ha bellamente tradito è un conto; c''è un'analisi, un elaborato sotto............. tradire per ripicca, vendetta o per semplice dispetto o peggio per dimostrare che si è ancora in grado di sedurre, dimostra, purtroppo che la nostra autostima non ha voce in capitolo e si inchina al diniego di chi ci ha tradito al punto che dobbiamo andare altrove per trovare rivalutazione. La differenza è sottile nei fatti ma enorme nella causa.
Io presto attenzione ad altri (lo dico come esemplificazione di termine) perchè tu che mi hai tradito non hai più ai miei occhi i meriti per i quali donavo solo a te attenzioni e devozione, ma non è neppure detto che lo faccia veramente, mentre se ti tradisco semplicemente perchè tu mi hai tradito significa che sei stato in gradi di ferirmi a tal punto che non ho abbastanza autostima da non perdermi in qualcoosa che mai prima avrei pensato possibile. Sei tu che sei cambiato autonomamente, io resto fedele ai miei valori se ho abbastanza rispoetto per me stessa.
E' difficile, non accade quasi mai così, ma questa sarebbe la via...........
Bruja
 
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