Il limite della confidenza

Rebecca89

Sentire libera
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
 

poppy

Miele e formaggio
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
se l'argomento mi interessa allora apprezzo anche il sovraccarico, piu ne so meglio e'.
mi piace ascoltare e raccontare ma non mi piace chiedere troppo. mi piace se la conversazione fluisce senza bisogno di fare troppe domande.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
Non preferisco niente in particolare. Nel senso che mi regolo molto sulla persona con cui sono. Se è riservata, di certo non mi metto a tirare fuori le parole con le tenaglie. Sono timida, già sono a disagio di mio, perciò non c'è motivo di aggiungere questo disagio ad un altro, quello di fare discorsi approfonditi per forza. Ma sono anche molto comunicativa (molto probabilmente qui gioca il mio segno zodiacale con ascendente in un altro segno zodiacale estremamente portato verso la comunicazione), quindi una timida estroversa. Ci soffro, a frequentare a lungo termine una persona riservata o reticente, quindi va bene esercitare discrezione, ma manco posso snaturarmi.
 

Rebecca89

Sentire libera
se l'argomento mi interessa allora apprezzo anche il sovraccarico, piu ne so meglio e'.
mi piace ascoltare e raccontare ma non mi piace chiedere troppo. mi piace se la conversazione fluisce senza bisogno di fare troppe domande.
Un botta e risposta che viene da sé, quindi. Si anche io.
Sul sovraccarico non so. Dipende se inerente al discorso ma mi piace un po' di discrezione senza sbaragliare troppo i fatti propri
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
Tu che dici di me? 😂😂😂
 

Rebecca89

Sentire libera
Non preferisco niente in particolare. Nel senso che mi regolo molto sulla persona con cui sono. Se è riservata, di certo non mi metto a tirare fuori le parole con le tenaglie. Sono timida, già sono a disagio di mio, perciò non c'è motivo di aggiungere questo disagio ad un altro, quello di fare discorsi approfonditi per forza. Ma sono anche molto comunicativa (molto probabilmente qui gioca il mio segno zodiacale con ascendente in un altro segno zodiacale estremamente portato verso la comunicazione), quindi una timida estroversa. Ci soffro, a frequentare a lungo termine una persona riservata o reticente, quindi va bene esercitare discrezione, ma manco posso snaturarmi.
Quindi preferisci un tuo opposto, tu più dedita all' ascolto che al racconto. Con lo snaturarsi sono d accordo, sarebbe un forzarsi a mostrare qualcosa che non si è.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
"Sei fantastico, forte come il rock n roll, una scarica, uno shock elettrico, sei la fonte di energia più potente che ci siaaaaaa"
Però quello è oggettivamente Max.

You are my sunshine ✨
Ora penseranno che siamo amanti….😂😂😂
Cioe‘ che lo siamo ancora, intendo.
 

ologramma

Utente di lunga data
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
Io è da na vita che non esco a cena con una donna ,di sovente facciamo riunioni nel mangiare ,di solito pranzo ,con le donne della ginnastica e fino a cinque anni fa ,con tutti quelli che aderivano maschi e femmine ein una pizza nel ristorante.
Comunque io ascolto ma anche chiedo ,domando e racconto, certo non cerco compagnia ma solo dialogare ,ma mi arrangio bene e l'interloquitrice capita la mia fiducia mi racconta anche cose non dico intime ,ma la loro situazione anche matrimoniale.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Quindi preferisci un tuo opposto, tu più dedita all' ascolto che al racconto. Con lo snaturarsi sono d accordo, sarebbe un forzarsi a mostrare qualcosa che non si è.
Ma io parlo, non mi faccio problemi. :ROFLMAO:Però, diciamo che ho imparato ad aspettare il momento giusto per ricevere la confidenza, perché forzare ottiene l'effetto opposto, anche per spirito di contraddizione. E quindi è meglio evitare di chiedere a oltranza. Questo mi serve anche per capire se sto esagerando a confidarmi io e selezionare le cose che possono interessare all'altro.
 

Rebecca89

Sentire libera
Quando esco, di solito ho già scelto con chi farlo.
Quindi so già che parleremo.
Parecchio.
Ma come hai scelto, però? Cioè come ti sei approcciato a quella persona per capire che potesse essere piacevole? Normali chiacchiere di interessi comuni per dire? Da cosa cogli che valga la pena l uscita?
 

danny

Utente di lunga data
Ma come hai scelto, però? Cioè come ti sei approcciato a quella persona per capire che potesse essere piacevole? Normali chiacchiere di interessi comuni per dire? Da cosa cogli che valga la pena l uscita?
Dalle informazioni che dà la persona di sé che posso ritenere interessanti per me.
Interessi comuni, sicuramente.
 

spleen

utente ?
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
Di solito, quando conosco qualcuno, mi piace ascoltare.
Poi la maggior parte delle volte magari, dopo dieci minuti già mi stanno annoiando, ma mi piace ascoltare.
 

Rebecca89

Sentire libera
Di solito, quando conosco qualcuno, mi piace ascoltare.
Poi la maggior parte delle volte magari, dopo dieci minuti già mi stanno annoiando, ma mi piace ascoltare.
Io chiacchiero molto. Però impronto sull ascolto. Anche perché ti dà modo di capire bene chi hai davanti. Una persona che ti parla con passione del suo lavoro ad esempio mi attira con curiosità nelle domande, se poi ci sono punti in comune mi piacciono i confronti. Ma se arriva quello che mi piange la sua infanzia difficile mi viene il dubbio che sia semplice sfogo o anche un modo per fare pena e attirare così con la compassione.
 
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