Il Lingotto, quanto vale ?

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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brenin

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http://www.repubblica.it/politica/2017/03/12/news/lingotto_pd-160357412/

Si è conclusa la kermesse al Lingotto, Matteo con i suoi scudieri ha cercato di dare un segno di riscatto e rivalsa ...sarà una nuova debacle o il futuro del PD resterà nelle sue mani?
Si attendono le primarie
Renziani sull'orlo di una crisi di nervi, altro che Almodovar! di M.Mucci

Diciamo che Almodóvar si divertirebbe un sacco e "Renziani sull'orlo di una crisi di nervi" potrebbe essere un gran bel film, se solo venisse girato.

Sì, perché in questo momento la situazione è molto più tesa di quella che dall'esterno parrebbe. E davvero bisogna avere oggi a cuore questa tipologia umana! Una categoria sottoposta in questo momento ad uno stress evolutivo cosi grave che neanche Darwin stesso saprebbe classificare!

Prendiamo il "renziano simplex", per esempio. No, non quello, poverino, chiamato in linguaggio scientifico della "primissima ora". Quello che la mazzata l'ha iniziata a vedere fin da subito, dato che ci credeva, e del quale si sono perse le tracce da anni per la disperazione provata dallo svolgersi poi dei fatti. Intendiamo ora, invece, il "renziano simplex", il tipo classico.

Quello arrivato nel momento di massima espansione del suo leader, o perlomeno quando se ne vedevano chiaramente i prodromi del successo, quello sicuro di sé, quello col sempiterno sorriso stampato in faccia per la felicità dell'"acchiappo" di solido potere conquistato.

Era lì, beato e sicuro della scelta fatta. Tronfio e gongolante, con la motivazione pronta per tutti del "cambiamento rottamatorio", aveva mandato in soffitta nonni partigiani, amici sinistramente di sinistra, compresa magari una giovinezza a distribuire strani giornali comunisti per le case, ammettendo ormai come unica cosa rossa con lui compatibile si e no il paio di mutande in uso a Capodanno!

Rimosso tutto, tutto! Eliminati dalla mente prima che si affacciassero anche i tanti segnali visibili di qualcosa che tanto rottamante poi non fosse.

Tutto passato sopra, in questi anni, alla fulgida luce del sacrosanto, innovativo, riposizionamento
in un partitello dove il primo pennuto che si alzasse sostenendo il contrario era tacciato di essere lento, pesante e inutile al cammino da fare insieme all'immaginifico Segretario fiorentino!

Insomma, disastro dei disastri, cosa gli va a capitare ultimamente a questo povero essere umano felice?Cosa? Accade che un gruppo di soggetti, evidentemente fuor di ragione e preda di una atavica ed insoddisfatta fame arretrata di italici bambini da mangiare, decida di andare a votare il 4 di dicembre dello scorso anno contraddicendo proprio l'indiscusso, il leader nazionale!

Ribaltando addirittura il volere del Rottamatore Massimo, del velociraptor ineguagliabile della politica portando scompiglio nelle soddisfatte, chiare e dolci acque quotidiane del suddetto "renziano simplex"!
Pover'uomo, che tragedia!

Da lì gente solo un domìno impazzito, in questi mesi, di cadute di pedine umane, di titubanti riposizionamenti, insomma di notti angosciate con la paura di sbagliare, di non sapere più che fare e, soprattutto, con chi, stavolta!
"E se per caso tornasse mai di moda la Sinistra? Quella vera? Che faccio ora?", questo il tormento del renziano scioccato all'improvviso dalla Costituzione rimasta Carta, invece che cartina da rollarsi a suo piacimento. Allora, comprendiamolo!

Ri-attrezzarsi velocemente diventa il mantra di questo caso umano, travolto nell'azzurro mare di dicembre da un destino infame ed inaspettato!
Intento ora, poveretto, a recuperare in soffitta la foto del nonno partigiano, il numero di cellulare dell'amico comunista evitato da tempo o l'autografo di Berlinguer lasciatogli dal babbo!
Rapidissimo nel far sparire dal profilo social le foto di sudaticci abbracci a Matteo nella calca o a recuperare, invece, ansiosamente quel vecchio selfie scattato con Civati di cui negava fino a poco fa l'esistenza, manco fosse Giuda nel bosco degli ulivi!

Ecco, questo dramma di molti, miei sei cari lettori, accade oggi nel silenzio dei media. Questo!
La stampa ufficiale a parlare solo del Capo, ma dei suoi "fedelissimi" chi parla?
Di coloro i cui riposizionamenti alla velocità della luce, sono oggi talmente rapidi che neanche il leader, probabilmente, sa ancora di non averli più dietro di lui!
Ok, riposizionatevi - diciamogli - con un sorriso! Mutate pelle, che è quasi primavera e fine marzo si avvicina! Faremo finta di non riconoscervi, siamo buoni, quando starete da quell'altra parte ancora.

Sì sì certo, avete ragione, in fondo non era mica poi politica, era un calesse. Per questo ci fa bene il su e giù velocemente, appena cambia il vento. Che poi non fosse amore bimbi, come si dice in Toscana sorridendo, davvero, s'era già capito.
 

Fiammetta

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Renziani sull'orlo di una crisi di nervi, altro che Almodovar! di M.Mucci

Diciamo che Almodóvar si divertirebbe un sacco e "Renziani sull'orlo di una crisi di nervi" potrebbe essere un gran bel film, se solo venisse girato.

Sì, perché in questo momento la situazione è molto più tesa di quella che dall'esterno parrebbe. E davvero bisogna avere oggi a cuore questa tipologia umana! Una categoria sottoposta in questo momento ad uno stress evolutivo cosi grave che neanche Darwin stesso saprebbe classificare!

Prendiamo il "renziano simplex", per esempio. No, non quello, poverino, chiamato in linguaggio scientifico della "primissima ora". Quello che la mazzata l'ha iniziata a vedere fin da subito, dato che ci credeva, e del quale si sono perse le tracce da anni per la disperazione provata dallo svolgersi poi dei fatti. Intendiamo ora, invece, il "renziano simplex", il tipo classico.

Quello arrivato nel momento di massima espansione del suo leader, o perlomeno quando se ne vedevano chiaramente i prodromi del successo, quello sicuro di sé, quello col sempiterno sorriso stampato in faccia per la felicità dell'"acchiappo" di solido potere conquistato.

Era lì, beato e sicuro della scelta fatta. Tronfio e gongolante, con la motivazione pronta per tutti del "cambiamento rottamatorio", aveva mandato in soffitta nonni partigiani, amici sinistramente di sinistra, compresa magari una giovinezza a distribuire strani giornali comunisti per le case, ammettendo ormai come unica cosa rossa con lui compatibile si e no il paio di mutande in uso a Capodanno!

Rimosso tutto, tutto! Eliminati dalla mente prima che si affacciassero anche i tanti segnali visibili di qualcosa che tanto rottamante poi non fosse.

Tutto passato sopra, in questi anni, alla fulgida luce del sacrosanto, innovativo, riposizionamento
in un partitello dove il primo pennuto che si alzasse sostenendo il contrario era tacciato di essere lento, pesante e inutile al cammino da fare insieme all'immaginifico Segretario fiorentino!

Insomma, disastro dei disastri, cosa gli va a capitare ultimamente a questo povero essere umano felice?Cosa? Accade che un gruppo di soggetti, evidentemente fuor di ragione e preda di una atavica ed insoddisfatta fame arretrata di italici bambini da mangiare, decida di andare a votare il 4 di dicembre dello scorso anno contraddicendo proprio l'indiscusso, il leader nazionale!

Ribaltando addirittura il volere del Rottamatore Massimo, del velociraptor ineguagliabile della politica portando scompiglio nelle soddisfatte, chiare e dolci acque quotidiane del suddetto "renziano simplex"!
Pover'uomo, che tragedia!

Da lì gente solo un domìno impazzito, in questi mesi, di cadute di pedine umane, di titubanti riposizionamenti, insomma di notti angosciate con la paura di sbagliare, di non sapere più che fare e, soprattutto, con chi, stavolta!
"E se per caso tornasse mai di moda la Sinistra? Quella vera? Che faccio ora?", questo il tormento del renziano scioccato all'improvviso dalla Costituzione rimasta Carta, invece che cartina da rollarsi a suo piacimento. Allora, comprendiamolo!

Ri-attrezzarsi velocemente diventa il mantra di questo caso umano, travolto nell'azzurro mare di dicembre da un destino infame ed inaspettato!
Intento ora, poveretto, a recuperare in soffitta la foto del nonno partigiano, il numero di cellulare dell'amico comunista evitato da tempo o l'autografo di Berlinguer lasciatogli dal babbo!
Rapidissimo nel far sparire dal profilo social le foto di sudaticci abbracci a Matteo nella calca o a recuperare, invece, ansiosamente quel vecchio selfie scattato con Civati di cui negava fino a poco fa l'esistenza, manco fosse Giuda nel bosco degli ulivi!

Ecco, questo dramma di molti, miei sei cari lettori, accade oggi nel silenzio dei media. Questo!
La stampa ufficiale a parlare solo del Capo, ma dei suoi "fedelissimi" chi parla?
Di coloro i cui riposizionamenti alla velocità della luce, sono oggi talmente rapidi che neanche il leader, probabilmente, sa ancora di non averli più dietro di lui!
Ok, riposizionatevi - diciamogli - con un sorriso! Mutate pelle, che è quasi primavera e fine marzo si avvicina! Faremo finta di non riconoscervi, siamo buoni, quando starete da quell'altra parte ancora.

Sì sì certo, avete ragione, in fondo non era mica poi politica, era un calesse. Per questo ci fa bene il su e giù velocemente, appena cambia il vento. Che poi non fosse amore bimbi, come si dice in Toscana sorridendo, davvero, s'era già capito.
Oh mi ha fatto ridere non poco :rofl:
 

brenin

Utente
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Oh mi ha fatto ridere non poco :rofl:
Premesso che :

- il partito ha correnti interne di democristiana memoria;
- al momento non si sa che " peso politico " avranno i dissidenti ( che comunquie distrarranno voti );
- è imprevedinile l'esito dell'inchiesta giudiziaria che coinvolge il babbo di Renzi;
- molto probabilmente si voterà con il proporzionale ( sistema indigesto all'ex premier che aspira ad essere leader
maximo di tutta la penisola e presidente del Partito socialista europeo)
- dal Lingotto non sono uscite proposte in tema ecnomomico/finanziario per non mettere il carro davanti ai buoi ( gli
alleati minori sono molto suscettibili.... :) );
- a tutti fa comodo " tirare " l'anno prossimo per le ben note ragioni....

ritengo che avrà vita molto dura se sarà eletto alle primarie ( avrà sempre l'incubo dell'inchiesta Consip tra capo e collo ), durissima se non lo sarà, perchè alla fine si correrà davvero il rischio di sfasciare definitivamente il partito ( l'effetto domino potrebbe essere devastante e sfociare in rivoli e rivoletti da Prima Repubblica che tanto contribuirono a mantenere su livelli molto elevati il numero delle consultazioni popolari ).
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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Di lunedì mattina fa bene....
Anche perché ero alla solita mia seduta mensile in ospedale :p

ora pero ero spostiamo il grandangolo ... La destra ? Salvini, Berlusconi, partiti minori ? Si mettono d'accordo ... Il cavaliere riscende in campo ( se lo fa da ora in poi lo chiamo highlander :p)
 

brenin

Utente
Staff Forum
Anche perché ero alla solita mia seduta mensile in ospedale :p

ora pero ero spostiamo il grandangolo ... La destra ? Salvini, Berlusconi, partiti minori ? Si mettono d'accordo ... Il cavaliere riscende in campo ( se lo fa da ora in poi lo chiamo highlander :p)
A mio modo di vedere la destra, in realtà, in Italia non c’è più. Quella che viene contrabbandata come destra è un coacervo di pulsioni diverse, spesso tra loro contrastanti, di ambizioni represse, di mire disomogenee. Le forze che confusamente si accalcano in questo contenitore, non hanno, tra loro, alcun cemento ideologico. L’unico elemento che sembra giustificare la loro comune convivenza è l’ansia di una conquista del potere che non è dettata dalla volontà di proporre un modello alternativo a quello della sinistra, ma solo quella di occupare poltrone a scapito degli avversari politici od anche - alla bisogna - degli stessi compagni di coalizione.

Certamente non ha giovato alla destra il “ventennio” berlusconiano. L’ex cavaliere ha sì portato al potere una destra che per anni era stata emarginata e relegata ai margini della vita politica, ma le ha tolto l’anima. Senza contare che qualificare “di destra” il “fenomeno Berlusconi” potrebbe sembrare azzardato. Quello di Berlusconi è un “fenomeno autobiografico”, che non lascia eredità di valore politico, tant’è che la sua fine è coincisa con l’oscuramento di quella che, con superficialità, veniva qualificata come destra. Una seconda causa del decadimento è indiscutibilmente da individuare nella qualità degli uomini che l’hanno guidata. Inutile fare nomi. Ma basta scorrere l’elenco dei leader di un passato neppure troppo lontano e confrontarlo con quello dei leader attuali…. Non a caso il vecchio Pietro Nenni era solito ripetere che “la politica cammina sulle gambe degli uomini”. Una terza ragione della crisi potrebbe essere individuata nella sempre più difficile composizione del conflitto tra un’anima tendenzialmente moderata ed una di orientamento radicale, perchè " tenerle insieme " è impresa praticamente impossibile.

Penso sarebbe interessante se i politologi approfondissero le ragioni per le quali la destra " soffre " , perchèindipendentemente dalla collocazione di ciascuno, la presenza di una destra " seria " potrebbe comunque essere elemento di mantenimento di un equilibrio(teorico, Alfano docet ).
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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A mio modo di vedere la destra, in realtà, in Italia non c’è più. Quella che viene contrabbandata come destra è un coacervo di pulsioni diverse, spesso tra loro contrastanti, di ambizioni represse, di mire disomogenee. Le forze che confusamente si accalcano in questo contenitore, non hanno, tra loro, alcun cemento ideologico. L’unico elemento che sembra giustificare la loro comune convivenza è l’ansia di una conquista del potere che non è dettata dalla volontà di proporre un modello alternativo a quello della sinistra, ma solo quella di occupare poltrone a scapito degli avversari politici od anche - alla bisogna - degli stessi compagni di coalizione.

Certamente non ha giovato alla destra il “ventennio” berlusconiano. L’ex cavaliere ha sì portato al potere una destra che per anni era stata emarginata e relegata ai margini della vita politica, ma le ha tolto l’anima. Senza contare che qualificare “di destra” il “fenomeno Berlusconi” potrebbe sembrare azzardato. Quello di Berlusconi è un “fenomeno autobiografico”, che non lascia eredità di valore politico, tant’è che la sua fine è coincisa con l’oscuramento di quella che, con superficialità, veniva qualificata come destra. Una seconda causa del decadimento è indiscutibilmente da individuare nella qualità degli uomini che l’hanno guidata. Inutile fare nomi. Ma basta scorrere l’elenco dei leader di un passato neppure troppo lontano e confrontarlo con quello dei leader attuali…. Non a caso il vecchio Pietro Nenni era solito ripetere che “la politica cammina sulle gambe degli uomini”. Una terza ragione della crisi potrebbe essere individuata nella sempre più difficile composizione del conflitto tra un’anima tendenzialmente moderata ed una di orientamento radicale, perchè " tenerle insieme " è impresa praticamente impossibile.

Penso sarebbe interessante se i politologi approfondissero le ragioni per le quali la destra " soffre " , perchèindipendentemente dalla collocazione di ciascuno, la presenza di una destra " seria " potrebbe comunque essere elemento di mantenimento di un equilibrio(teorico, Alfano docet ).
Insomma renzinha fatto alla sinistra quello che il berlusca ha fatto con la destra ...svuotarla di ideologie basilari senza riempire con una vera ideologia unitaria ed alternativa
 

brenin

Utente
Staff Forum
Insomma renzinha fatto alla sinistra quello che il berlusca ha fatto con la destra ...svuotarla di ideologie basilari senza riempire con una vera ideologia unitaria ed alternativa
seguo il tuo concetto.... e lasciando così ampi spazi al populismo di Salvini ed al dilagare dei pentastellati.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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seguo il tuo concetto.... e lasciando così ampi spazi al populismo di Salvini ed al dilagare dei pentastellati.
Però i pentastellati potrebbero aver bruciato parte dei consensi con il discorso di Roma
Salvini sempre più estremo secondo me potrebbe trovare ostacoli
Insomma ma chi ci governerà dal 2018 in poi ? :p
 

Woland

Utente di lunga data
Ieri su Sky ho visto un pezzetto della convention di Renzi: ho provato fastidio, soprattutto quando faceva finta di dire cose di sinistra. Perchè quando è stato al governo e c'è stato per quasi tre anni non se ne sono viste tante cose di sinistra. Dopo il referendum di Dicembre pare che Renzi abbia detto qualcosa del tipo "non credevo di essere così odiato". Da come parla, da come si sta muovendo a me pare, parere personale, che non abbia imparato la lezione.
 

brenin

Utente
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Però i pentastellati potrebbero aver bruciato parte dei consensi con il discorso di Roma
Salvini sempre più estremo secondo me potrebbe trovare ostacoli
Insomma ma chi ci governerà dal 2018 in poi ? :p
Le crisi politiche, a volte, possono essere anche occasioni di crescita, ma non in questo caso: il palazzo ha deciso di nuovo di chiudersi su se stesso. Non si dica che non c’erano altre ipotesi praticabili, perché non è vero. E il primo a saperlo è il Capo dello Stato. Un governo istituzionale provvisorio, in vista di elezioni anticipate, sarebbe stato un segno dell’intenzione, da parte delle forze politiche, di andare incontro alla volontà popolare. Si è preferito invece ignorare la voce del popolo che si è espressa con vigore e si è inserito il pilota automatico: Gentiloni.

Gentiloni, come ministro, si può dire che non ne abbia combinata una giusta, neppure per sbaglio. Di lui si ricorda solo il «pasticcio» che ha combinato all’Unesco, quando tramite suo l’Italia si è astenuta sulla risoluzione sui luoghi santi in Medio Oriente, diretta contro Israele, provocando un forte imbarazzo nel governo, con Renzi costretto a convocarlo per chiedergli cosa gli fosse saltato in mente. In ogni caso, competenze a parte, il nome di Gentiloni significa una cosa sola: inserire il pilota automatico, portare questa legislatura alla sua scadenza naturale senza far nulla, limitandosi ad applicare le decisioni di Bruxelles. Sull’«europeismo» di Gentiloni, non si discute. Nel 2012, in un tweet, scrisse di sognare gli «Stati Uniti d'Europa» e - a chi gli fece notare che ciò significava cedere «quote» di sovranità - rispose: «Esatto, dobbiamo cedere sovranità a un’Europa unita e democratica». Chiarissimo, direi.
Il governo Gentiloni durerà, così, per un anno - a meno che non ritornino i «forconi» nelle piazze. Dopo, finalmente, ci saranno le elezioni (perché, almeno nel 2018, non ce le può negare nessuno). E lì verranno i problemi. Il vincitore sarà presumibilmente il M5s: il governo Gentiloni non farà che accrescere la sua forza. Quel che gli altri possono fare per contenerla è una legge elettorale che impedisca un monocolore del M5s, costringendolo così a stare di nuovo all’opposizione, mentre i partiti sconfitti si coalizzeranno con un’alleanza PdForza Italia, per governare.
Ciò che potrebbe però accadere - e far saltare tutto - è che il M5S, una volta vinte le elezioni, decida di avviarsi verso la «normalizzazione»: accettare una coalizione di governo. E a quel punto non potrà non aprirsi a quella forza politica che uscirà altrettanto rafforzata dalle elezioni: una Lega rinnovata, non più solo nordista, ma sovranista-identitaria e antiglobalista, che sarà probabilmente premiata dagli elettori. E insieme M5S e Lega potranno cercare di cambiare e ricostruire il Paese ormai distrutto, a stagioni alterne, da centro-destra e centro-sinistra.
 

brenin

Utente
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Ieri su Sky ho visto un pezzetto della convention di Renzi: ho provato fastidio, soprattutto quando faceva finta di dire cose di sinistra. Perchè quando è stato al governo e c'è stato per quasi tre anni non se ne sono viste tante cose di sinistra. Dopo il referendum di Dicembre pare che Renzi abbia detto qualcosa del tipo "non credevo di essere così odiato". Da come parla, da come si sta muovendo a me pare, parere personale, che non abbia imparato la lezione.
Hai ragione, anche secondo me non ha proprio imparato la lezione. E può solo augurarsi che suo padre non finisca in manette, perchè allora la faccenda diventerebbe molto ma molto seria.
 

ologramma

Utente di lunga data
http://www.repubblica.it/politica/2017/03/12/news/lingotto_pd-160357412/

Si è conclusa la kermesse al Lingotto, Matteo con i suoi scudieri ha cercato di dare un segno di riscatto e rivalsa ...sarà una nuova debacle o il futuro del PD resterà nelle sue mani?
Si attendono le primarie
.
che dire forse dipende dal peso de sto lingotto?
Solite fuffagini cioè tanti propositi ma di cose reali zero o quantomeno annacquate che era meglio non farle , devo dire solo che Renzi ha carisma è quello che lo sarva(detto alla romana )
 

brenin

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http://www.repubblica.it/politica/2017/03/12/news/lingotto_pd-160357412/

Si è conclusa la kermesse al Lingotto, Matteo con i suoi scudieri ha cercato di dare un segno di riscatto e rivalsa ...sarà una nuova debacle o il futuro del PD resterà nelle sue mani?
Si attendono le primarie
sulla Stampa di oggi c'è un articolo interessante sul fenomeno toscano.... molto premonitore su quello che (poi) sarebbe successo....

http://www.lastampa.it/2017/03/14/i...-degli-usa-kilqxuTAggwOKrPv7tl7kI/pagina.html

in quell'articolo ho letto una parola che mi ha fatto rizzare i capelli in testa....:unhappy:
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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brenin

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Privatizzazioni ?
Ci avrei scommesso....:) e sulle privatizzazioni ci sarebbe da scrivere un libro.... sugli incontri su uno yacht al largo di Civitavecchia, sui partecipanti,su cosa successe dopo ( parlo di diversi anni fa, quando si smembrò l'Iri ), sui soldi che girarono e così via.
 
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