Ciao a tutti.
Come ho scritto in alcuni 3ds, mi sento un po' un'intrusa nel forum, per questo fino ad ora vi ho letto ma non ho partecipato attivamente.
Come ho scritto nel titolo, forse un tradimento c'è. Da me verso me stessa.
Ho tradito me stessa per quasi 6 anni, di cui 3 di convivenza. Sono rimasta insieme ad un uomo che mi ha fatto tanto tanto male. Sono andata contro tanti principi in cui credevo, tutto ciò che avrei mai consigliato a qualsiasi amica me lo avesse chiesto. Tipo: "in una coppia ci deve essere collaborazione, compromesso, aiuto reciproco". Ecco io ci credo in questo. Nella mia non c'era, o mi adeguavo io a tutto o lui andava fuori di testa. Ho tradito ME come donna, nella mia dignità e nel rispetto verso me stessa: ho sopportato atteggiamenti che non ho mai tollerato, anche di fronte ad altri. Però lo amavo.
Per carità, non sono una povera vittima delle circostanze. Anzi, sono una persona che parla, che puntualizza, che si esprime e che a volte anche "rompe". Semplicemente, non ero ascoltata.
Ho sempre saputo che io ed il mio ex non funzionavamo del tutto insieme, che c'era sempre qualcosa di fondo che strideva, scintille che scoppiavano come un nonnulla. Ma non ho mai avuto il coraggio di lasciarlo. Abbiamo avuto tante crisi in questi anni, ed io sono sempre tornata, ho sempre cercato di fare pace e di sistemare le cose, sperando sempre che qualcosa potesse cambiare.
Alla fine ho realizzato che no, le cose non cambiano, lui non cambia. A lui va bene così, un continuo saliscendi, montagne russe infinite. Un periodo si va d'amore e d'accordo, e come ho scritto sotto un altro post, "meravigliosi alti", un momento dopo finisce tutto all'aria. Il problema è che lui in questo ci sta bene perché lui E' così - ma non lo vede, o non lo vuole vedere, chissà. Io no.
E così me ne sono andata. All'ennesima litigata folle, nata per un pretesto banale, me ne sono andata. E non sono più tornata.
Ma è difficile uscirne.. soprattutto quando tutti intorno ti dicono "hai fatto bene, vedrai che ce la farai, ma pensa se c'avevi fatto un figlio, ma ti trattava con poco rispetto, ma guarda che era strano forte, ma non ti manca niente, sei carina, sei intelligente bla bla" e tu però stai male uguale. E ti senti scema. Perché dici: non ero felice, non ero trattata come desideravo, ai meravigliosi alti seguivano bassi tremendi, non ero serena, ma allora perché sto così?
E poi non ne parlo più con nessuno, perché chi mi sta intorno ragiona appunto così, ovvero: non ti manca nulla - non hai legami con lui = YEAH daje esci divertite rimorchia YUUH.
Sì, tutto giusto, tutto bello, tutto molto faigo ma se uno non ce la fa?? Se uno si sente giù, si sente che non sarà mai più in grado di sorridere? di amare in modo spontaneo?
Sono qui per questo... consigli sulla storia non ce ne sono da dare, è finita e va bene così.
Come ho scritto in alcuni 3ds, mi sento un po' un'intrusa nel forum, per questo fino ad ora vi ho letto ma non ho partecipato attivamente.
Come ho scritto nel titolo, forse un tradimento c'è. Da me verso me stessa.
Ho tradito me stessa per quasi 6 anni, di cui 3 di convivenza. Sono rimasta insieme ad un uomo che mi ha fatto tanto tanto male. Sono andata contro tanti principi in cui credevo, tutto ciò che avrei mai consigliato a qualsiasi amica me lo avesse chiesto. Tipo: "in una coppia ci deve essere collaborazione, compromesso, aiuto reciproco". Ecco io ci credo in questo. Nella mia non c'era, o mi adeguavo io a tutto o lui andava fuori di testa. Ho tradito ME come donna, nella mia dignità e nel rispetto verso me stessa: ho sopportato atteggiamenti che non ho mai tollerato, anche di fronte ad altri. Però lo amavo.
Per carità, non sono una povera vittima delle circostanze. Anzi, sono una persona che parla, che puntualizza, che si esprime e che a volte anche "rompe". Semplicemente, non ero ascoltata.
Ho sempre saputo che io ed il mio ex non funzionavamo del tutto insieme, che c'era sempre qualcosa di fondo che strideva, scintille che scoppiavano come un nonnulla. Ma non ho mai avuto il coraggio di lasciarlo. Abbiamo avuto tante crisi in questi anni, ed io sono sempre tornata, ho sempre cercato di fare pace e di sistemare le cose, sperando sempre che qualcosa potesse cambiare.
Alla fine ho realizzato che no, le cose non cambiano, lui non cambia. A lui va bene così, un continuo saliscendi, montagne russe infinite. Un periodo si va d'amore e d'accordo, e come ho scritto sotto un altro post, "meravigliosi alti", un momento dopo finisce tutto all'aria. Il problema è che lui in questo ci sta bene perché lui E' così - ma non lo vede, o non lo vuole vedere, chissà. Io no.
E così me ne sono andata. All'ennesima litigata folle, nata per un pretesto banale, me ne sono andata. E non sono più tornata.
Ma è difficile uscirne.. soprattutto quando tutti intorno ti dicono "hai fatto bene, vedrai che ce la farai, ma pensa se c'avevi fatto un figlio, ma ti trattava con poco rispetto, ma guarda che era strano forte, ma non ti manca niente, sei carina, sei intelligente bla bla" e tu però stai male uguale. E ti senti scema. Perché dici: non ero felice, non ero trattata come desideravo, ai meravigliosi alti seguivano bassi tremendi, non ero serena, ma allora perché sto così?
E poi non ne parlo più con nessuno, perché chi mi sta intorno ragiona appunto così, ovvero: non ti manca nulla - non hai legami con lui = YEAH daje esci divertite rimorchia YUUH.
Sì, tutto giusto, tutto bello, tutto molto faigo ma se uno non ce la fa?? Se uno si sente giù, si sente che non sarà mai più in grado di sorridere? di amare in modo spontaneo?
Sono qui per questo... consigli sulla storia non ce ne sono da dare, è finita e va bene così.