il parcheggio

Mik1939

Nuovo utente
Sono stato insieme alla mia ex moglie per 5 lunghi anni prima di lasciarla.
Inizialmente pensando di ricostruire + crescere le mie figlie perché ancora molto piccole.
Successivamente persi voglia e speranza nella ricostruzione e mi concentrai solo a crescerle.
Una volta cresciute l'ho lasciata e mi sono rifatto una vita.
Difficile? Si, molto. Ma non mi sono minimamente sognato di rimanerci ancora, oltre il tempo necessario, per paura di rimanere solo, per paura di cambiamenti, anzi sono stati un grosso stimolo per dare veramente una svolta a tutto.
E questi cinque anni insieme come sono stati?
 

ologramma

Utente di lunga data
Ultima modifica da un moderatore:
premesso che a meno che tu abbia tendenze masochiste, il voler sapere esattamente cosa tua moglie faccia con l'amante è irrilevante

anche se fosse che sei crollato ed hai parlato con tua cognata (legittimo sia chiaro, questo forum esiste anche per questo) dovevi pretendere che la cosa restasse tra voi 2, perchè il marito sei tu e tu devi sistemare le cose con tua moglie.

resta che ancora non s'è capito cosa vuoi per te stesso. riesci a vederti senza sta donna vicina?
Per il momento ancora no

Perché non lo hai fatto?
Beh, l'ho scritto: per salvaguardare i figli e una parvenza di unione familiare ai loro occhi. E forse perché ho la speranza che in qualche modo si possa ancora risolvere tutto e per il momento non voglio andare di napalm

signore e signori, potete proiettarvi in Icaro quanto volete, ma ha fatto na cazzata con la cognata che ha confermato alla moglie che lui non merita rispetto e quando finisce il rispetto, finisce tutto.

solo che manca l'incipit della storia, che Icaro ha ipersintetitzzato, come se gli creasse problemi parlarne. invece sarebbe interessante per capire quando le strade di Icaro e della moglie hanno iniziato a divergere
Credo che la sua perdita di stima nei miei confronti, di cui tu e qualcun altro avete parlato, sia coincisa con un periodo in cui, causa cessazione attività, ho perso il lavoro. Mi sono dovuto reinventare a 45 anni, mettermi sui libri a studiare di nuovo. In quel periodo, durato un paio di anni, per forza di cose ho potuto contribuire al bilancio familiare in maniera limitata, facendo lavoretti qua e là e dando fondo ai miei risparmi. Ecco, se dovessi individuare un momento in cui tutto è iniziato, direi che è questo.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ma che palle!
Si può dire palle?
Bisognerebbe vivere le relazioni sempre sul chi vive, per cogliere segnali di cosa? L’altra persona è muta? Non può parlare invece di agire?
Se ha agito, se ne assuma le responsabilità. Altro che attribuirle a chi non ha vissuto con la lente di ingrandimento.
Discorso idiota. Chi tradisce ed è sgamato sa di avere tutti contro. Al tradito restano due scelte. L'autocommiserazione o l'autoanalisi. E, spessissimo, se l'autoanalisi è fatta bene, porta a capire che il problema è spesso creato da chi le corna le porta.
Poi le conseguenze sulla pubblica piazza le paga comunque il traditore: il mondo funziona così.
Ma se la coppia del mulino bianco è una tua esigenza e non te ne sei preso cura, analizzare le ragioni di un fallimento (che non vuol dire vivere in trincea o sulle spine, vuol dire non dare l'altro per scontato) ti porta magari ad aggiustare il tiro. Anche perché i figli crescono e una vita te la rifai, se vuoi, quando vuoi.
 

Etta

Utente di lunga data
Beh, l'ho scritto: per salvaguardare i figli e una parvenza di unione familiare ai loro occhi. E forse perché ho la speranza che in qualche modo si possa ancora risolvere tutto e per il momento non voglio andare di napalm
Devi un po’ distinguere le due cose pero’.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Per il momento ancora no



Beh, l'ho scritto: per salvaguardare i figli e una parvenza di unione familiare ai loro occhi. E forse perché ho la speranza che in qualche modo si possa ancora risolvere tutto e per il momento non voglio andare di napalm



Credo che la sua perdita di stima nei miei confronti, di cui tu e qualcun altro avete parlato, sia coincisa con un periodo in cui, causa cessazione attività, ho perso il lavoro. Mi sono dovuto reinventare a 45 anni, mettermi sui libri a studiare di nuovo. In quel periodo, durato un paio di anni, per forza di cose ho potuto contribuire al bilancio familiare in maniera limitata, facendo lavoretti qua e là e dando fondo ai miei risparmi. Ecco, se dovessi individuare un momento in cui tutto è iniziato, direi che è questo.
potrebbe esserlo, come no. quantomeno è un inizio per cercare di capire a che punto le vostre strade hanno iniziato a divergere. coraggio
 

rotolina

Utente di lunga data
Discorso idiota. Chi tradisce ed è sgamato sa di avere tutti contro. Al tradito restano due scelte. L'autocommiserazione o l'autoanalisi. E, spessissimo, se l'autoanalisi è fatta bene, porta a capire che il problema è spesso creato da chi le corna le porta.
Poi le conseguenze sulla pubblica piazza le paga comunque il traditore: il mondo funziona così.
Ma se la coppia del mulino bianco è una tua esigenza e non te ne sei preso cura, analizzare le ragioni di un fallimento (che non vuol dire vivere in trincea o sulle spine, vuol dire non dare l'altro per scontato) ti porta magari ad aggiustare il tiro. Anche perché i figli crescono e una vita te la rifai, se vuoi, quando vuoi.
Stupido è chi lo stupido fa, per dirla in altre parole 😩 mamma mia
 

Nicky

Utente di lunga data
Hai interessi al di fuori del lavoro e della famiglia? Riesci a rimetterti in contatto con qualche amico?
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Discorso idiota. Chi tradisce ed è sgamato sa di avere tutti contro. Al tradito restano due scelte. L'autocommiserazione o l'autoanalisi. E, spessissimo, se l'autoanalisi è fatta bene, porta a capire che il problema è spesso creato da chi le corna le porta.
Poi le conseguenze sulla pubblica piazza le paga comunque il traditore: il mondo funziona così.
Ma se la coppia del mulino bianco è una tua esigenza e non te ne sei preso cura, analizzare le ragioni di un fallimento (che non vuol dire vivere in trincea o sulle spine, vuol dire non dare l'altro per scontato) ti porta magari ad aggiustare il tiro. Anche perché i figli crescono e una vita te la rifai, se vuoi, quando vuoi.
ASSOLUTAMENTE NO
 

danny

Utente di lunga data
Sinceramente, la verità non sta mai da una parte e una regola generale è impossibile da definire.
Spesso il tradimento è conseguenza del comportamento del tradito: un coniuge disattento, distante, avaro sessualmente parlando, poco empatico ha, come confermano anche queste pagine, sempre creato i presupposti perché un incontro casuale potesse diventare altro.
Poi ci sono anche coppie in cui il coniuge è ineccepibile, ma qui ci troviamo di fronte a persone che cercano una dimensione parallela in cui esprimersi con maggiore libertà, vuoi perché hanno, col tempo, sviluppato una consapevolezza ed esigenze diverse da quella del coniuge, vuoi per altre ragioni, a volte pure per casualità.
Non si può imputare una colpa al tradito ma nemmeno escluderlo totalmente dalla storia.
Si potrebbe obiettare che invece di tradire si potrebbe lasciare, ma anche su questo punto, lo abbiamo sempre detto e comprovato, chi tradisce lo fa per restare, non per andarsene.
C'è poi il caso di chi non ha più una vita sessuale a causa del rifiuto del coniuge, ma qui si può imputare il tradimento al 100% al coniuge refrattario: la negazione del sesso volontaria è sinceramente una colpa grave.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sinceramente, la verità non sta mai da una parte e una regola generale è impossibile da definire.
Spesso il tradimento è conseguenza del comportamento del tradito: un coniuge disattento, distante, avaro sessualmente parlando, poco empatico ha, come confermano anche queste pagine, sempre creato i presupposti perché un incontro casuale potesse diventare altro.
Poi ci sono anche coppie in cui il coniuge è ineccepibile, ma qui ci troviamo di fronte a persone che cercano una dimensione parallela in cui esprimersi con maggiore libertà, vuoi perché hanno, col tempo, sviluppato una consapevolezza ed esigenze diverse da quella del coniuge, vuoi per altre ragioni, a volte pure per casualità.
Non si può imputare una colpa al tradito ma nemmeno escluderlo totalmente dalla storia.
Si potrebbe obiettare che invece di tradire si potrebbe lasciare, ma anche su questo punto, lo abbiamo sempre detto e comprovato, chi tradisce lo fa per restare, non per andarsene.
C'è poi il caso di chi non ha più una vita sessuale a causa del rifiuto del coniuge, ma qui si può imputare il tradimento al 100% al coniuge refrattario: la negazione del sesso volontaria è sinceramente una colpa grave.
Come si palesa la colpa grave, si potrebbe però palesare anche la parziale soluzione.
 

spleen

utente ?
Sinceramente, la verità non sta mai da una parte e una regola generale è impossibile da definire.
Spesso il tradimento è conseguenza del comportamento del tradito: un coniuge disattento, distante, avaro sessualmente parlando, poco empatico ha, come confermano anche queste pagine, sempre creato i presupposti perché un incontro casuale potesse diventare altro.
Poi ci sono anche coppie in cui il coniuge è ineccepibile, ma qui ci troviamo di fronte a persone che cercano una dimensione parallela in cui esprimersi con maggiore libertà, vuoi perché hanno, col tempo, sviluppato una consapevolezza ed esigenze diverse da quella del coniuge, vuoi per altre ragioni, a volte pure per casualità.
Non si può imputare una colpa al tradito ma nemmeno escluderlo totalmente dalla storia.
Si potrebbe obiettare che invece di tradire si potrebbe lasciare, ma anche su questo punto, lo abbiamo sempre detto e comprovato, chi tradisce lo fa per restare, non per andarsene.
C'è poi il caso di chi non ha più una vita sessuale a causa del rifiuto del coniuge, ma qui si può imputare il tradimento al 100% al coniuge refrattario: la negazione del sesso volontaria è sinceramente una colpa grave.
La Verità è un artefatto costruito a uso e consumo di chi se lo crea, è una lettuta degli eventi. La -realtà- è un altro paio di maniche ed è l'ogettività di quello che succede, sugli eventi ciascuno può speculare quanto vuole e anche dare la lettura che ritiene più congrua, perciò la "sua" di verità.
Restano da stabilire di volta in volta i motivi della rottura del patto prestabilito, questo può aiutare credo, a capire meglio.
Senza fare sconti a nessuno però, tradito ma anche traditore sia.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sinceramente, la verità non sta mai da una parte e una regola generale è impossibile da definire.
Spesso il tradimento è conseguenza del comportamento del tradito: un coniuge disattento, distante, avaro sessualmente parlando, poco empatico ha, come confermano anche queste pagine, sempre creato i presupposti perché un incontro casuale potesse diventare altro.
Poi ci sono anche coppie in cui il coniuge è ineccepibile, ma qui ci troviamo di fronte a persone che cercano una dimensione parallela in cui esprimersi con maggiore libertà, vuoi perché hanno, col tempo, sviluppato una consapevolezza ed esigenze diverse da quella del coniuge, vuoi per altre ragioni, a volte pure per casualità.
Non si può imputare una colpa al tradito ma nemmeno escluderlo totalmente dalla storia.
Si potrebbe obiettare che invece di tradire si potrebbe lasciare, ma anche su questo punto, lo abbiamo sempre detto e comprovato, chi tradisce lo fa per restare, non per andarsene.
C'è poi il caso di chi non ha più una vita sessuale a causa del rifiuto del coniuge, ma qui si può imputare il tradimento al 100% al coniuge refrattario: la negazione del sesso volontaria è sinceramente una colpa grave.
Essere ineccepibile... è un po' come dire "chi è senza peccato scagli la prima pietra"... per cui chi non ricade nella prima ipotesi?
 

danny

Utente di lunga data
Essere ineccepibile... è un po' come dire "chi è senza peccato scagli la prima pietra"... per cui chi non ricade nella prima ipotesi?
Ineccepibile ha un chiaro significato.
Penso a una coppia che conosco io, lui il classico marito ideale e comunque piacente, lei in una fase di forte attrazione ormonale per un tipo che non avrebbe mai sposato ma la faceva venire voglia ogni volta che lo vedeva
 
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