Partiamo dalla premessa che Alphonse2 è una maschera e dietro c'è una persona che non può/vuole essere identificata, per tante ragioni che riguardano me ed altre persone. A partire da mia figlia o figlio, che è vero.
Qualunque racconto che io faccia può essere considerato fasullo (vedi quando sono entrato e nei miei interventi iniziali a marzo ho raccontato della mia esperienza di tradito/traditore) da chiunque del forum, come è avvenuto regolarmente ad opera di parecchie persone. Ci sta, è naturale in una condizione di anonimato, va bene e, se l'hai notato, non smentisco mai chi sostiene che sia un millantatore. Posso lamentarmi, qualche volta, per un minimo di coerenza, più per la forma della contestazione che la sostanza.
Mi è stato detto che sono un fake, un coglione, uno stronzo, un macho antifemminista (come è avvenuto). Non importa, sono valutazioni rivolte ad una maschera. Nella realtà, potrei essere stato (o essere) tutti e nessuno.
Dalla parte dei buoni o dei cattivi ?
Potrebbe dipendere dai punti di vista di ogni individuo, condizionati da opinioni politiche, simpatie ed antipatie (anche di genere), del tutto soggettive e personali, pure dipendenti dall'umore della giornata. Pensa, per ipotesi, se avessi fatto parte dei servizi segreti, italiani o esteri, quante polemiche potevano nascere sulla mia attendibilità. Per fortuna non è così. O no ?
Credo che ai fini del forum importi discutere le situazioni, non accertare o cercare di capire se un utente è sincero: mica si deve essere assunti per un lavoro o per l'affidamento di un incarico. Quelli per i quali lavoro, di volta in volta, sanno chi sono e si accertano delle mie referenze.
Infine, pur essendo convintamente etero non cerco avventure con donne del forum: spero che non costituisca motivo di discriminazione.
Quello che sarebbe oggetto di dibattito in questo post è l'aspetto del perdono in relazione al tradimento: e ci siamo impantanati sul significato di "perdono", nelle varie accezioni proposte da parecchi.
Ognuno ha raccontato di aver perdonato o ritenuto di perdonare, di essere stato perdonato o non perdonato affatto, sulla base di proprie valutazioni.
A causa del mio racconto, siamo arrivati ad affrontare la questione se una (presunta) depressione della moglie possa spiegare il tradimento al punto di indurre più facilmente al perdono. Mi sembra che dal versante maschile il sentiment sia negativo. Ma Brunetta appare di diverso avviso: occorre ricercare se il marito non abbia trascurato la moglie al punto di spingerla verso la liberazione costituita dal tradimento. Magari sbaglio ...
Interroghiamoci su quelle questioni, per amore di confronto. Ciascuno risponde autonomamente delle proprie azioni nella realtà.