Il perdono fa parte dei lati oscuri del tradimento

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rotolina

Utente di lunga data
Non entri (comprensibilmente) nel pensiero di Etta. Per lei essere tradita significa avere preferito un’altra a lei, averle tolto apprezzamento, allora il “pan per focaccia“ è preferire un altro a lui e dimostrare che lei viene scelta da altri.
Si che andrebbe anche bene, a livello di comprensione, se poi lo mollasse, ma invece, nel suo pensiero, è la soluzione per stare con lui, il che a me stona.
 

rotolina

Utente di lunga data
Sul secondo concordo a pieno..sul primo no.. pensa che resti con qualcuno che ha scopato con un altro e ti ha preso in giro....ti cresce un pelo sullo stomaco che ne basta la metà..cosa vuoi che sia il "senso di colpa" cui fai riferimento... chi resta cambia completamente prospettiva..
Non faccio riferimento al senso di colpa ma al fatto che non si può pensare ad un nuovo inzio, stare comunque insieme o chiamalo come vuoi, basato sul falso presupposto che per ripristinare la situazione ex ante devo prima tradirti a mia volta.....non mi sembra il presupposto migliore, al di la dei sensi di colpa che per me se lo fai neppure dovresti avere.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Perché credo che la disposizione al perdono dipenda anche da questo tipo di percezione.
Nel tradimento il male causato al tradito è tendenzialmente collaterale, non è la spinta/movente dell'azione se non in (penso) sporadicissimi casi; casi in cui credo sia quasi impossibile perdonare.



Se penso al perdono per eccellenza, quello divino, l'espressione "perdonali perché non sanno quello che fanno" la trovo particolare, dato che lega il perdono ad una sorta di "ignoranza del male" che trovo un pò comoda.



è sicuramente anche così.
Diciamo che non essendo io, per natura, né vendicativa né rancorosa, parlando di liberazione ho pensato più al dolore.

In questo senso il perdono, per me, libera dal male e dalle ripercussioni che la sofferenza può causare.
“Non sanno quello che fanno” è riferito a chi lo crocefigge perché non sanno che è Figlio di Dio.
Non è in generale. In generale il peccato va perdonato perché tutti siamo peccatori in modo diverso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si che andrebbe anche bene, a livello di comprensione, se poi lo mollasse, ma invece, nel suo pensiero, è la soluzione per stare con lui, il che a me stona.
Ma non è per continuare a stare insieme.
Parla un po’ a vanvera.
 

Etta

Utente di lunga data
Questo ti farebbe sentire meglio, ma sopratutto, credi che tradendolo a tua volta "sconti" la sua pena. Per me, no ad entrambe le domande. La prima perchè sa di vendetta quindi poi come fai a stare con una persona a cui presuppongo vuoi almeno bene per poter ricominciare ma che hai dovuto "punire" per sentirti meglio....La seconda perchè fare ciò che lui ha fatto a te non è che porti al risultato 1 a 1 palla al centro. Lui lo ha fatto comunque a te, prima di ogni tuo tradimento e quindi ha scelto, tu lo faresti per rabbia, per un comportamento subito.
Sì certo, però non penso ci rimarrebbe bene, no? E non potrebbe comunque dire nulla perché lui ha fatto la stessa cosa.
 

Etta

Utente di lunga data
Non entri (comprensibilmente) nel pensiero di Etta. Per lei essere tradita significa avere preferito un’altra a lei, averle tolto apprezzamento, allora il “pan per focaccia“ è preferire un altro a lui e dimostrare che lei viene scelta da altri.
Il pan per focaccia era per creare a lui la stessa sofferenza che lui ha creato a me.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il pan per focaccia era per creare a lui la stessa sofferenza che lui ha creato a me.
Ti rivelo che chi tradisce è totalmente indifferente al tradito. Puoi anche farti una squadra di Rugby.
 

Lostris

Utente Ludica
“Non sanno quello che fanno” è riferito a chi lo crocefigge perché non sanno che è Figlio di Dio.
Non è in generale. In generale il peccato va perdonato perché tutti siamo peccatori in modo diverso.
Non ho sentito questa interpretazione.
Quello che il catechismo ritiene condizioni per definire la gravità di un peccato (oltre al gesto) è la piena consapevolezza e il consenso deliberato, e Gesù qui mostra perdono e comprensione proprio in virtù di scarsa consapevolezza.

Poi "colui che è senza peccato scagli la prima pietra" è un'altra storia.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho sentito questa interpretazione.
Quello che il catechismo ritiene condizioni per definire la gravità di un peccato (oltre al gesto) è la piena consapevolezza e il consenso deliberato, e Gesù qui mostra perdono e comprensione proprio in virtù di scarsa consapevolezza.

Poi "colui che è senza peccato scagli la prima pietra" è un'altra storia.
Interpretazioni?
“Perdona loro, Padre, che non sanno quello che fanno” è riferito detto in croce 🤷🏻‍♀️
Mentre blocca la lapidazione dicendo “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Il Vangelo è un racconto per episodi e parabole.
Il catechismo è una preparazione che cerca di spiegare la dottrina della Chiesa, ovvero i criteri che i sacerdoti applicano.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Sul secondo concordo a pieno..sul primo no.. pensa che resti con qualcuno che ha scopato con un altro e ti ha preso in giro....ti cresce un pelo sullo stomaco che ne basta la metà..cosa vuoi che sia il "senso di colpa" cui fai riferimento... chi resta cambia completamente prospettiva..
Lo trovo molto vero, quello che dici: chi resta [nella coppia dopo aver subito il tradimento] cambia completamente prospettiva.
Per rimanere e non pensare al traditore mentre faceva l'amore con l'amante, devi crearti una corazza di cinismo. Se non ci riesci, tanto vale chiudere o accettare una relazione solo di facciata.

Parlo dal lato maschile, il solo che conosco, avendo sperimentato la situazione. Non so se sia proprio lo stesso dal versante femminile. Ho avuto l'impressione che sia meno complicato, ma posso sbagliare.

Tornare ad avere rapporti con chi ti ha tradito significa, in un certo modo, spersonificare il partner, rendere irrilevante quello che è successo prima e fingere che tu sia con una nuova persona, della quale ti immagini di poterti innamorare ancora o comunque provare attrazione.
E' poi essenziale che l'ex traditore ti faccia sentire che ti desidera e che si riparte di nuovo. Si deve impegnare, molto. Devi, poi, mettere in cantina (nella tua mente) anche il pensiero che possa fingere: non è proprio facile, perché la fiducia è prossima allo zero.

In una parola, per quello che ho provato, non è tornare a come era prima.
E' sempre un altro processo mentale (perché fare l'amore è sempre una questione cerebrale), diverso e non è detto che la nuova "luna di miele" duri e non si interrompa. Perché, per dirne un'altra, le suscettibilità, da entrambe le parti, sono parecchio elevate.
Basta un nonnulla per riaccendere il risentimento.

Per gli uomini è difficile.
Al punto che dico una cosa politicamente scorretta, scorrettissima.
Devi applicare un atteggiamento mentale simile a quello che assumi quando vai con una prostituta od una che incontri per la prima volta.
Simile (dice tutto o niente), ma chi vuole intende.
 

francoff

Utente di lunga data
@Alphonse02 hai centrato veramente la questione ed è per questo , nonostante i tentativi , che alla fine decisi di divorziare e rifarmi una nuova vita , con una nuova donna naturalmente , con la moglie traditrice sarebbe stata solo una recita . Mi amo troppo per vivere il resto della mia vita in un rapporto che non mi rende felice e spensierato ...
 

Lostris

Utente Ludica
Interpretazioni?
“Perdona loro, Padre, che non sanno quello che fanno” è riferito detto in croce 🤷🏻‍♀️
Mentre blocca la lapidazione dicendo “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Il Vangelo è un racconto per episodi e parabole.
Il catechismo è una preparazione che cerca di spiegare la dottrina della Chiesa, ovvero i criteri che i sacerdoti applicano.
Lo so che l'ha detto in croce, e non ha detto "che non sanno chi sono io".
Poi se trovi la fonte teologica rispetto a questo sarò lieta di cambiare idea, io ho dato i miei esamini oramai qualche lustro fa e ammetto che, oltre ad essere passato del tempo, non è decisamente la mia materia,
 

Eagle72

Utente di lunga data
Lo trovo molto vero, quello che dici: chi resta [nella coppia dopo aver subito il tradimento] cambia completamente prospettiva.
Per rimanere e non pensare al traditore mentre faceva l'amore con l'amante, devi crearti una corazza di cinismo. Se non ci riesci, tanto vale chiudere o accettare una relazione solo di facciata.

Parlo dal lato maschile, il solo che conosco, avendo sperimentato la situazione. Non so se sia proprio lo stesso dal versante femminile. Ho avuto l'impressione che sia meno complicato, ma posso sbagliare.

Tornare ad avere rapporti con chi ti ha tradito significa, in un certo modo, spersonificare il partner, rendere irrilevante quello che è successo prima e fingere che tu sia con una nuova persona, della quale ti immagini di poterti innamorare ancora o comunque provare attrazione.
E' poi essenziale che l'ex traditore ti faccia sentire che ti desidera e che si riparte di nuovo. Si deve impegnare, molto. Devi, poi, mettere in cantina (nella tua mente) anche il pensiero che possa fingere: non è proprio facile, perché la fiducia è prossima allo zero.

In una parola, per quello che ho provato, non è tornare a come era prima.
E' sempre un altro processo mentale (perché fare l'amore è sempre una questione cerebrale), diverso e non è detto che la nuova "luna di miele" duri e non si interrompa. Perché, per dirne un'altra, le suscettibilità, da entrambe le parti, sono parecchio elevate.
Basta un nonnulla per riaccendere il risentimento.

Per gli uomini è difficile.
Al punto che dico una cosa politicamente scorretta, scorrettissima.
Devi applicare un atteggiamento mentale simile a quello che assumi quando vai con una prostituta od una che incontri per la prima volta.
Simile (dice tutto o niente), ma chi vuole intende.
Avrei potuto scrivere lo stesso. E non è vero che per le donne diverso..ho parlato con la moglie dell amante di mia moglie.. identiche sensazioni.
 
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