Il piacere di offrire

Skorpio

Utente di lunga data
Più che altro sei tu a dovere sapere in cosa NON STA il tuo piacere. Perché così come lo hai spiegato ora, probabilmente non avresti opposto rifiuti se ti avessero rilanciato - che so - di fare l'addetto alle bevande alcoliche :cool:
Si si.. :carneval:. È vero..

Ma sai io sono uno un po' particolare, specie con le donne

Se si parla di libera offerta.. spontanea.. intanto se rilanci, mi "sfrutti" .. per come la mastico io

E quando non lo avevo chiaro, il sintomo era il muso semilungo e il bofonchio..

Ti sei mai pentita di aver accettato un "rilancio" e poi "nel mentre" tornare a rivangare fin quasi a rinfacciare la tua originaria offerta libera?

Io spesso, un tempo

E non lo faccio più :D
 

Foglia

utente viva e vegeta
Si si.. :carneval:. È vero..

Ma sai io sono uno un po' particolare, specie con le donne

Se si parla di libera offerta.. spontanea.. intanto se rilanci, mi "sfrutti" .. per come la mastico io

E quando non lo avevo chiaro, il sintomo era il muso semilungo e il bofonchio..

Ti sei mai pentita di aver accettato un "rilancio" e poi "nel mentre" tornare a rivangare fin quasi a rinfacciare la tua originaria offerta libera?

Io spesso, un tempo

E non lo faccio più :D
Eccome se e' capitato, in primis per cose che riguardano il mio lavoro. Ma non solo.
Però, se devo proprio essere sincera con l'analisi, riconosco che quelli che ho percepito come maggiori inculate, erano i rilanci più a livello quantitativo, che non qualitativo. Tipo che ti dico che mi informo su un tuo problema, e di rilancio mi sento riconvertire l'offerta in una richiesta di occuparmi SPONTANEAMENTE :)D) di tutta la pratica.

Oggi sono abbastanza attenta a ciò che mi fa piacere offrire spontaneamente.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Eccome se e' capitato, in primis per cose che riguardano il mio lavoro. Ma non solo.
Però, se devo proprio essere sincera con l'analisi, riconosco che quelli che ho percepito come maggiori inculate, erano i rilanci più a livello quantitativo, che non qualitativo. Tipo che ti dico che mi informo su un tuo problema, e di rilancio mi sento riconvertire l'offerta in una richiesta di occuparmi SPONTANEAMENTE :)D) di tutta la pratica.

Oggi sono abbastanza attenta a ciò che mi fa piacere offrire spontaneamente.
Eh sì.. :)

Beh.. poi sai.. si parla sempre di libera offerta..

Ci sono anche i doveri, gli adempimenti necessari, che in ambito familiare o lavorativo sono tanti, quelli sono ambiti diversi

Anche se, come nel tuo esempio, capita eccome che si offra liberamente e con piacere una mano, e chi sta di là ringrazi e si prenda tutto il braccio :carneval:
 

Foglia

utente viva e vegeta
Eh sì.. :)

Beh.. poi sai.. si parla sempre di libera offerta..

Ci sono anche i doveri, gli adempimenti necessari, che in ambito familiare o lavorativo sono tanti, quelli sono ambiti diversi

Anche se, come nel tuo esempio, capita eccome che si offra liberamente e con piacere una mano, e chi sta di là ringrazi e si prenda tutto il braccio :carneval:
Si. E per me il fattore quantitativo non è estraneo ad un altro tipo di discorso, in certi contesti (ma non in tutti). Ed è quel tipo di rilancio quantitativo fatto "perché tu non costi un cazzo". E allora non mi viene manco in mente una cosa ovvia (nella quantità senz'altro più ovvia che non nella qualità), ovvero che potrei metterti in difficoltà, come minimo. O anche allontanarti. E a quel punto il messaggio tu non costi un cazzo = tu non vali un cazzo (per me) e' già bello che passato.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Si. E per me il fattore quantitativo non è estraneo ad un altro tipo di discorso, in certi contesti (ma non in tutti). Ed è quel tipo di rilancio quantitativo fatto "perché tu non costi un cazzo". E allora non mi viene manco in mente una cosa ovvia (nella quantità senz'altro più ovvia che non nella qualità), ovvero che potrei metterti in difficoltà, come minimo. O anche allontanarti. E a quel punto il messaggio tu non costi un cazzo = tu non vali un cazzo (per me) e' già bello che passato.
Sai cosa mi fa pensare questa tua riflessione?

Che esista proprio un problema di senso di "accoglienza"

Di non capire ma proprio per nulla il senso di "accogliere"

Che non vuole dire x inciso SI o NO

Perché si può accogliere con un NO e si può NON accogliere con un SI

E da questo, una libera offerta viene deformata nelle varie forme che spieghi, ed in altre, fino a farla twlvolta diventare, di rilancio, o di rigetto, un qualcosa che NULLA ha a che vedere con l'accoglienza.

E.. tornando su questo specifico contesto, se io fossi in qualche modo SICURO della accoglienza della mia offerta, nella fattispecie, del SI o del NO, di quel che venisse poi non me ne importerebbe molto, tutto sommato.

Ed ha ragione [MENTION=5159]ipazia[/MENTION] .. se non c'è un paradigma comune, ma a questo specifico livello qui, il rischio di "non capire" è bello grosso
 
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Brunetta

Utente di lunga data
E però siamo ancora nel campo dell'INDOVINARE

Indovina indovinello, vorrà questo o vorrà quello?

Il campo dell'OFFRIRE non prevede l'indovinello (vorrà questo oppure quello?)

Prevede il possedere (cosa ho da offrire per lei)
Appunto. Se hai da offrire qualcosa che a te sembra bello e chi lo riceva lo considera una miseria, sei fregato.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Sai cosa mi fa pensare questa tua riflessione?

Che esista proprio un problema di senso di "accoglienza"

Di non capire ma proprio per nulla il senso di "accogliere"

Che non vuole dire x inciso SI o NO

Perché si può accogliere con un NO e si può NON accogliere con un SI

E da questo, una libera offerta viene deformata nelle varie forme che spieghi, ed in altre, fino a farla twlvolta diventare, di rilancio, o di rigetto, un qualcosa che NULLA ha a che vedere con l'accoglienza.

E.. tornando su questo specifico contesto, se io fossi in qualche modo SICURO della accoglienza della mia offerta, nella fattispecie, del SI o del NO, di quel che venisse poi non me ne importerebbe molto, tutto sommato.

Ed ha ragione [MENTION=5159]ipazia[/MENTION] .. se non c'è un paradigma comune, ma a questo specifico livello qui, il rischio di "non capire" è bello grosso
C'è qualcosa che mi stride nel tuo ragionamento.
Ma devo rifletterci su. E parecchio.
Quello che ti posso dire, e' che proprio mi suona contraddittorio un "no" detto in accoglienza.
Per il resto ho bisogno di tempo. :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eeeeh.. roba da spericolati del rischio, proprio….. :mexican:

ma è sempre un provare a “indovinare l’altro” e non un “offrire sé”.. e nell’offrire sé ma sul serio, li si… il rischio c’è

mi è venuta in mente una festina di 18° compleanno di una mia compagna di classe, il suo fidanzato di allora le regalò un vestito sicuramente osè.. in pelle, bello un casino mi ricordo lo trovai, quado lo vidi, era anche una discreta topa, secondo me le sarebbe stato benissimo

ardito diciamo.

Davanti a tutti resse il colpo, ma dietro le quinte successe un casino..

La vidi agitata e sentii dire incazzata a un paio di altre compagne mie, fuori dalla zona della festina

“E io dovrei andare in giro con quello addosso? Ma per chi mi ha preso, per una puttana??”

Ed era un vestito, eh..? un vestito….

Che rimase quasi esibito come una vergogna su un divanetto della sala, in solitudine, per buona parte della sera
Evidentemente non aveva (solo) sbagliato vestito, aveva chiesto a lei di essere una donna che lui avrebbe potuto esibire (proprio una gran topa) per dare a lui ammirazione da parte degli altri maschi.
È un tipico giochetto maschile di narcisismo per interposto OGGETTO, usando la donna come o al posto della Ferrari.
Lui non aveva sbagliato vestito, voleva proprio quello, stava comunicando a lei la sua funzione.
“Non sono una puttana” significava non sono disponibile a essere mostrata per la tua competizione tra maschi.
 
i dialoghi fra ipazia e skorpio sul sesso per me sono come leggere un trattato di astrofisica in giapponese.
già da genovese "offrire" è un verbo spregiudicato, figurati
 

Brunetta

Utente di lunga data
La domanda che mi faccio è questa: ma era lui ad averci visto giusto, ovvero ad aver intuito parti di lei che ha palesato pubblicamente con quel regalo (per cui è partita tutta la giustificazione), oppure lui con quel regalo ha mostrato soprattutto quello che lui desiderava dalla relazione?
La differenza non è sempre così facilmente intuibile quando si scelgono regali come questi, soprattutto a 18 anni.
Non per niente alle donne si regalano gioielli, fiori, borse firmate etc., ovvero oggetti che hanno un valore oggettivo e che definiscono il valore anche a livello sociale di chi li riceve, ma non vanno mai così in intimità.
Anche questo è un modo di assegnare un ruolo-funzione a lei, ma anche a lui.
Infatti ci sono donne che apprezzano e altre no.
Ma è uguale anche se si regala un libro.
Però quel regalo era tutto in funzione di lui.
 

Brunetta

Utente di lunga data
i dialoghi fra ipazia e skorpio sul sesso per me sono come leggere un trattato di astrofisica in giapponese.
già da genovese "offrire" è un verbo spregiudicato, figurati
:rotfl::rotfl::rotfl:
 

danny

Utente di lunga data
Evidentemente non aveva (solo) sbagliato vestito, aveva chiesto a lei di essere una donna che lui avrebbe potuto esibire (proprio una gran topa) per dare a lui ammirazione da parte degli altri maschi.
È un tipico giochetto maschile di narcisismo per interposto OGGETTO, usando la donna come o al posto della Ferrari.
Lui non aveva sbagliato vestito, voleva proprio quello, stava comunicando a lei la sua funzione.
“Non sono una puttana” significava non sono disponibile a essere mostrata per la tua competizione tra maschi.
Secondo me se glielo regalava in separata sede era meglio.
A 18 anni non si è ancora abbastanza indipendenti per reggere il giudizio altrui.
Io avevo una ex di quell'età che amava certi vestiti molto "osè": lei non avrebbe disdegnato, anzi.
Ma non è da tutte.
La competizione tra maschi che citi è un po' la rilettura da parte delle donne delle dinamiche femminili portate in campo maschile.
Non funziona mediamente così. Anzi, generalmente l'uomo tende a celare la propria donna dagli sguardi altrui, e certe "mise" gli danno anche fastidio viste indossate dalla propria donna.
E a nessun uomo piace che venga data della "puttana" alla propria donna o a stare pubblicamente con una che sembri tale. Soprattutto a 18 anni. In ogni caso il fidanzato non aveva capito la situazione.
Con una che vedi pubblicamente così ci giochi, non ti ci fidanzi. Almeno da ragazzo e soprattutto oggi che è più facile giocare a quell'età e non è necessario sempre avere un legame per farlo.
 
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danny

Utente di lunga data
Anche questo è un modo di assegnare un ruolo-funzione a lei, ma anche a lui.
Infatti ci sono donne che apprezzano e altre no.
Ma è uguale anche se si regala un libro.
Però quel regalo era tutto in funzione di lui.
Capisci subito quelle no e gestisci la cosa in maniera differente. Ci si adegua.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si e no.
Cioè.... Hai spiegato benissimo il concetto.
E' che io, messo giù così, continuo a vedere un principio cristallizzato.
Mentre le dinamiche tra due o più persone le vedo molto più attive. Quello che voglio dire, e' che non necessariamente un "rilancio" debba essere la morte della spontaneità dell'offerta iniziale. Questo vale in linea di principio, quando appunto si vuole applicare il principio. Io (a meno di un perché specifico.... Ma allora il discorso cambia) non mi sento menomata nella mia offerta, se tu rilanci la coca-cola con un bicchiere d'acqua. O la mia disponibilità a grigliare per un paio di ore con la richiesta di intrattenere bimbi. Non so neanche io come dire. Cosa è che mi prevale, nel contesto? Che voglio dissetarti, o che voglio avere un ruolo attivo nella festa della parrocchia. Oh... Ripeto.... Magari poi invece voglio darti proprio QUEL bicchiere di coca perché oramai è scaduta, o voglio grigliare perché chi lo fa di solito carbonizza le salsicce :D
Tutto può essere.
Sai che la spontaneità, per quanto mi riguarda, non è proprio dentro la questione?

Voglio dire che non è che se X rilancia, mi uccide la spontaneità.
Se X rilancia, io valuto quel che vuole.

Ma sono entrata in un altro contesto.
In cui appunto valuto, e poi decido se a me va bene lo stesso oppure no.

Ma non è più offerta libera (non spontanea), che discende direttamente da me e dal mio esprimermi all'altro.
Sono nella negoziazione.

Il punto è che io offro quel che ho desiderio di offrire (e quel che ho, se sono presente a me.)

Quello è quanto io metto sul piatto. E non negozio sui miei desideri.

Per quanto mi riguarda se io alla grigliata parrocchiale offro di fare la grigliata, quello desidero fare.
E quello desidero dare della mia disponibilità di me.

A prescindere che altre cose, di ripiego, mi possano o meno piacere o dispiacere.

Se poi per motivi contingenti accetto il ripiego, sono cazzi miei.
Scelta mia.

Non è che poi, come sottolineava @Skorpio borbotto delle cazzo di grigliate della merda che mi tocca starci tutto il giorno.

E pensa che in effetti, come hai sottolineato, passo spesso per stronza.
Perchè non sempre il risvolto sociale, il politically correct ha un peso sufficiente a farmi spostare da quel che offro.

Lo faccio sul lavoro. Comunque dirigendo verso quel che mi interessa.
Ma il lavoro mi serve per campare.
Lo faccio dove mi serve. Per ottenere un obiettivo che mi sono prefissata.

Non lo faccio per farmi accettare in un gruppo, per esempio.
O per mantenere amicizie (tanto che se io non ho voglia, manco rispondo al cel. Rispondo solo se ho voglia. Chi mi conosce sa che o mi prende così o arrivederci e grazie).

Nel resto degli ambiti di vita, valuto, per l'appunto.

Nel sesso non lo faccio.
Negoziare intendo. Salvo io stia vivendo una relazione mercenaria in cui ad essere in gioco ci sono giochi leggeri.
E allora posso discutere del fatto che io ho voglia di farti un pompino ma tu preferisci mettermelo in culo e allora io ragiono se in quel momento ho voglia pure io oppure no.

E spesso, se te la devo dire tutta, ho lasciato maschi con il loro rilancio in mano, perchè non ne avevo voglia.
O meglio, pur avendo accettato il rilancio perchè in quel momento mi sembrava di volerlo, probabilmente qualcosa dentro di me era scattato e quindi interrompevo il tutto. Senza farmi la minima remora.

La questione è il proprio desiderare. E i compromessi rispetto al proprio desiderare.

Certo è che se il desiderio non è chiaro, non si sa quello che si vuole precisamente, allora la cosa diventa piuttosto indistinta e fondamentalmente una cosa vale un po' l'altra.

Quindi visto che mi interessa partecipare alla grigliata dell'oratorio, grigliare o fare la babysitter non mi cambia il mondo. Ma allora, in quel caso, non offro il grigliare, offro una generica disponibilità specificando i paletti.

Cosa che faccio per esempio con persone "conoscenti". A cui di solito dico "mi va bene praticamente tutto, ma questo, questo e quest'altro non stare neanche a propormelo perchè ti becchi un no. :)"

Uno dei motivi per cui mi fido di G., il principale, forse, è che mi ha detto un botto di no. Quando era no, era no.
E in quei no io ho trovato accoglienza, stabilità e stima per lui.

Anche se da fuori può sembrare rigidità.

A me, se devo essere sincera, non fa molta fiducia chi gli va bene un po' tutto senza mai esprimere una posizione chiara. La sua.

Che non significa poi imporla agli altri. Ma neanche lasciare che gli altri impongano la loro.

Mi spiego?
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
i dialoghi fra ipazia e skorpio sul sesso per me sono come leggere un trattato di astrofisica in giapponese.
già da genovese "offrire" è un verbo spregiudicato, figurati

:rotfl::rotfl:...avete una avarizia tutta particolare in effetti. E la si vede bene nei palazzi del centro...da fuori sembrano semplici palazzi, belli...ma poi quando si entra...si apre un mondo. Ma è solo per chi entra. (ossia solo per chi ha ricevuto l'offerta di essere accolto). :rolleyes:


In realtà stiamo parlando dello stesso principio per cui in chiesa (EDIT: ci ho pensato, in chiesa spirituale, non in quella umana), sia che offri 1 centesimo sia che offri 100.000 euro, quello che conta è l'autenticità della tua offerta. E che non sia vincolata ad altro se non al desiderio profondo di dare di sè. :)

Però il sesso, in effetti, tira sempre (e se non lo si considera mero esercizio ginnico, è una rappresentazione di una sacralità) ;):D
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Chi sbaglia regalo parla molto di sé e della propria incapacità di attenzione.
Pensa che questo tipo di giudizio è uno dei motivi per cui ho smesso di fare regali per davvero alla gente. :)

voglio dire, se vuoi quello che vuoi, allora non facciamo tutte 'ste cerimonie, me lo chiedi e se ho voglia te lo compro. Se non ho voglia, amen.

Solo a qualcuno faccio regali per davvero.
E sono quelle persone che sanno accogliere il regalo e sanno guardarci dentro partendo dalla piattaforma della curiosità e della scoperta e non da quelle delle aspettative.
Con gli altri manipolo un po', indago qui e là e poi prendo quello che so gli va bene e la chiudo senza farmi troppe menate. (fondamentalmente so che quello che interessa è il regalo, quindi...non trovo motivo per chiedere cambiamenti di un assetto tanto profondo).

Fatti a me i regali non piacciono praticamente mai. Forse una o due persone ci prendono, con me.
Ma non è mica responsabilità loro. Sono io che decido da chi farmi vedere per davvero e da chi no.

Quindi mi diverte, e mi incuriosisce, tantissimo vedere come mi vedono attraverso il regalo che mi fanno.

Un regalo sbagliato invece non l'ho mai ricevuto. :)

Ma penso siano prospettive.
 
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:rotfl::rotfl:...avete una avarizia tutta particolare in effetti. E la si vede bene nei palazzi del centro...da fuori sembrano semplici palazzi, belli...ma poi quando si entra...si apre un mondo. Ma è solo per chi entra. (ossia solo per chi ha ricevuto l'offerta di essere accolto). :rolleyes:


In realtà stiamo parlando dello stesso principio per cui in chiesa (EDIT: ci ho pensato, in chiesa spirituale, non in quella umana), sia che offri 1 centesimo sia che offri 100.000 euro, quello che conta è l'autenticità della tua offerta. E che non sia vincolata ad altro se non al desiderio profondo di dare di sè. :)

Però il sesso, in effetti, tira sempre (e se non lo si considera mero esercizio ginnico, è una rappresentazione di una sacralità) ;):D
hai partecipato ai rolli?
molto vero
 

Cuore2018

Utente di lunga data
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