Ma Andy, per essere cattivi con qualcuno non è necessario lasciargli dei segni addosso, fargli dei danni fisici.
Lasciandosi andare alla violenza cieca uno perde solo il controllo di sè stesso... poi quando lo riprende cosa fa? E' felice guardando le radiografie? Si sente meglio contando i punti di sutura? Io non credo...
Ma tu parli a sangue freddo. E' facile fare moralismi.
Certo, dopo uno pensa: che ho fatto! Tutti quei lividi! (ma non perchè dispiaccia, forse, ma perchè poi bussano i Carabinieri alla porta, eh?).
In quei momenti in cui si scopre, si gioca la partita a sangue caldo. E' questo che bisogna capire per comprendere certe dinamiche.
Accade sempre, in ogni contesto della società, dalle partite di calcio tra professionisti, dai parlamenti, alle litigate fra coppie.
Certo che dopo arriva l'uomo barbuto e saggio, buddista e dice di seguire la retta via, di seguire le "regole" tacite della moralità...
Ma quando stai lì e quello è incazzato ti mena, non c'è nulla da fare.
Come scopa chi tradisce "per errore" (no? Non è così?), quando si infila nella macchina dell'amico che non vede da tanto tempo, accetta di appartarsi con lui, la notte davanti la spiaggia in macchina, e in quel momento manda a puttane la sua filosofia di vita, solo perchè in quel momento la fregna sfregolava...
E poi... oddio... ho tradito mio marito... e mo che faccio? Continuo, mi piaceva.
Poi quello ti mena... ah... stronzo violento che agisci senza pensare...
Invece quello è un problema suo, non di chi le ha prese, no?