Ultimo
Escluso
Io credo di aver imparato una cosa, a non stupirmi di nulla, a guardare me ogni volta che un altro sbaglia, se sbaglia. Sicuramente ho imparato che la vita le sorprese non te le risparmia e non ti manda una raccomandata per avvisarti, prendendo atto di ciò credo di prevenire degli atteggiamenti miei "esagerati". Di certo sono convinto di questo. E di certo dovrei pensare che prima avevo la mente chiusa ed adesso meno, e forse è questo lo sbaglio, credere di essersi in buona parte immunizzati alla sorpresa che potrebbe stare dietro l'angolo. La fede cristiana conta relativamente a parere mio, ne fa parte, amplifica forse.Cosa è imperdonabile?
Ci sono persone che leggiamo che hanno perdonato o hanno provato o stanno provando a perdonare.
Siamo cresciuti apparentemente tutti nella cultura del perdono cristiana eppure se penso a un utente che ha realmente perdonato, o almeno così pensa, è Tebe che non si riconosce in quella cultura.
Penso che in merito al perdono sia più significativo il carattere o l'importanza che si dà alla sincerità e soprattutto al patto che si era convinti fosse implicito nello stare insieme e via via rafforzato dalle scelte comuni.
Quindi intendo dire che è la gravità percepita che impedisce il perdono.
Conta anche il percepirsi capaci di compiere atti simili. E qui entrano in gioco i limiti che ci si pone, tipo in motel si perdona, in casa no. Con una sconosciuta sì, con la mia amica no.
Credo però che conti principalmente il dopo.
Ovvero il pensiero che ci sia una pena da scontare che può nel consistere nel non dormire più insieme, nel pareggiare con un altra relazione, in pianti, in promesse di non farlo più.
Esiste solo una pena da scontare con cui pagare il perdono?
Aprirsi ad un mondo che teoricamente è impensabile, quello del tradimento, maniere e modi del tradimento, è il cercare il pelo nell'uovo che il sentire comune discute e assimila guardando e sentendo gli altri. Nel momento in cui il tradimento ti sfiora da vicino, subentra il sentire che la società impone come luogo comune. Avvicinarsi alla realtà e non ai luoghi comuni facendo introspezione e sviscerandosi attraverso gli atteggiamenti propri, passati, anche come fantasia eh... i luoghi comuni vengono semplificati e ridimensionati.
Non ci sono pene da scontare con cui pagare il perdono, forse ci sono persone che devono fare i conti con la vita e la crudezza acquisita che la persona stessa, quindi l'uomo e la società hanno creato. Di certo la società siamo noi e noi abbiamo creato quello che viviamo.
Lo scrivo io per tutti: non c'ho capito un cazzo di quello sopra scritto.