danny
Utente di lunga data
Quando sono una comunità non più.lo sono, lo sono. La mentalità non cambia per questi qua
Quando sono una comunità non più.lo sono, lo sono. La mentalità non cambia per questi qua
Chi? Celentano o i moldavi?lo sono, lo sono. La mentalità non cambia per questi qua
quelli dell'est, moldavi, rumeni et similia...possono stare in Italia pure 20 anni, ma restano sempre gli stessiChi? Celentano o i moldavi?
E cosa ti fa pensare che sia meglio o peggio avere una famiglia pugliese?
Tutti ugualiquelli dell'est, moldavi, rumeni et similia...possono stare in Italia pure 20 anni, ma restano sempre gli stessi
Niente, solo il fatto che la mia amica pugliese è orgogliosa di esserlo come la mia amica campana.Chi? Celentano o i moldavi?
E cosa ti fa pensare che sia meglio o peggio avere una famiglia pugliese?
Appunto.Niente, solo il fatto che la mia amica pugliese è orgogliosa di esserlo come la mia amica campana.
Come la compagna ucraina di mio padre.
Come la nostra amica brasiliana.
Te lo ripetono ogni due per tre. E hanno pure ragione di essere orgogliosi delle loro origini e a me piace quando mi raccontano delle differenze.
Solo noi milanesi non ne siamo stati capaci.
Manco a Bergamo hanno rinnegato così tanto le origini. Pota.
Ma manco a New York.
Rompono, rompono.Appunto.
Solo i pugliesi sono convinti di sapere cucinare solo loro e che riso-patate- cozze sia una meraviglia.
Magari quelli dell’est non rompono con la zuppa.
I genitori lo sono, sono nati e cresciuti in Moldavia. Guarda che non è che dire la nazionalità equivale ad essere razzisti.Solo tu non tieni conto che non sono più moldavi proprio come Danzi, Celentano, Gaber, Jannacci e Abatantuono ecc sono considerati milanesi.
Ma io non penso a uguaglianza, ma ad arricchimento reciproco.I genitori lo sono, sono nati e cresciuti in Moldavia. Guarda che non è che dire la nazionalità equivale ad essere razzisti.
Poi se la questione è il razzismo ne abbia già discusso, e ti ho scritto che puoi considerarmi pure razzista.
Adesso ti scrivo una cosa che ti farà ancora più inorridire. Noi siamo creature viventi come lo sono le piante e i fiori.
Ci sono piante e fiori che si adattano ad ogni ambiente, forti. Alcune crescono ovunque, sono quelle chiamate erbacce.
Ma se ti parlo di una caratteristica di un fiore, di una pianta, di un albero ti parlerò del terreno su cui cresce, dei suoi nutrienti, delle caratteristiche del suo habitat. Se non mi credi fattelo spiegare da @spleen.
Questo per dirti che tutti noi, come le piante, siamo legati alle nostre radici, abbiamo un legame con il terreno dove nasciamo.
Fare tabula rasa di questo, in nome di una ipotetica uguaglianza, è insensato.
I genitori lo sono, sono nati e cresciuti in Moldavia. Guarda che non è che dire la nazionalità equivale ad essere razzisti.
Poi se la questione è il razzismo ne abbia già discusso, e ti ho scritto che puoi considerarmi pure razzista.
Adesso ti scrivo una cosa che ti farà ancora più inorridire. Noi siamo creature viventi come lo sono le piante e i fiori.
Ci sono piante e fiori che si adattano ad ogni ambiente, forti. Alcune crescono ovunque, sono quelle chiamate erbacce.
Ma se ti parlo di una caratteristica di un fiore, di una pianta, di un albero ti parlerò del terreno su cui cresce, dei suoi nutrienti, delle caratteristiche del suo habitat. Se non mi credi fattelo spiegare da @spleen.
Questo per dirti che tutti noi, come le piante, siamo legati alle nostre radici, abbiamo un legame con il terreno dove nasciamo.
Fare tabula rasa di questo, in nome di una ipotetica uguaglianza, è insensato.
A me Milano sta sul cazzo perchè non è Milano.Ma io non penso a uguaglianza, ma ad arricchimento reciproco.
Del resto non è ancora chiaro se la cotoletta milanese sia copiata dalla viennese o viceversa.
Eppure a non tutti i milanesi piacevano gli austriaci, ma l’arricchimento culturale c’è stato lo stesso.
Io stessa sono nata in un piccolo crogiuolo…
Adoro Milano come pochi e mi commuovo ogni volta che, venendo dal sud, dopo Bologna l’autostrada diventa a quattro corsie e si legge MILANO sull’asfalto. Mi piace la nebbia in un modo profondo. Adoro perfino la pianura e le fabbrichètte. Ma quando mangio i muscoli mi sento a casa, il profumo della Sardegna mi inebria…
Tutto si somma e si moltiplica e crea realtà nuove.
Per forza, sei andato nell’hinterland.A me Milano sta sul cazzo perchè non è Milano.
Non ha più un'identità sua, è una macedonia di roba messa insieme a caso che si pensa stia bene insieme per questo.
E' la città del sushi e della cotoletta per turisti, dei monopattini e dei "figli di" con la casa sui Navigli affittata dal papi
E' una città che un milanese vero chiamerebbe dei "bauscia", altro che dei giargiana, che manco è una parola milanese.
Si creano nuove realtà. Ma vanno gestite. Se speri che un prato inglese si mantenga da solo vivi utopia.Ma io non penso a uguaglianza, ma ad arricchimento reciproco.
Del resto non è ancora chiaro se la cotoletta milanese sia copiata dalla viennese o viceversa.
Eppure a non tutti i milanesi piacevano gli austriaci, ma l’arricchimento culturale c’è stato lo stesso.
Io stessa sono nata in un piccolo crogiuolo…
Adoro Milano come pochi e mi commuovo ogni volta che, venendo dal sud, dopo Bologna l’autostrada diventa a quattro corsie e si legge MILANO sull’asfalto. Mi piace la nebbia in un modo profondo. Adoro perfino la pianura e le fabbrichètte. Ma quando mangio i muscoli mi sento a casa, il profumo della Sardegna mi inebria…
Tutto si somma e si moltiplica e crea realtà nuove.
A Miano ci lavoro e ci passo, ci studia mia figlia, la conosco, non c'erano milanesi manco quando ci vivevo e studiavoPer forza, sei andato nell’hinterland.
Infatti io ho dato il mio contributo.Si creano nuove realtà. Ma vanno gestite. Se speri che un prato inglese si mantenga da solo vivi utopia.
La scuola è senza alcun dubbio fondamentale.Infatti io ho dato il mio contributo.
Ma nella idea d’epoca erano per sempre.La scuola è senza alcun dubbio fondamentale.
PS: ma ste enciclopedie quanto costavano? 3.000.000 Lire? Può essere? Io ho un ricordo vago di cifre alte.
Eh già, adesso non valgono niente.Ma nella idea d’epoca erano per sempre.
Dall'80 al 90, anni Top, sotto tutti i punti di vista. I decenni prima ero troppo piccolo per ricordarmelo, ma comunque erano anni d'oro per l'Italia, chi aveva voglia e un po' di gnegnero ha fatto fortuna.Hai la possibilità di avere di nuovo quindici anni per una sorta di miracolo cosmico.
Puoi scegliere in che epoca vivere
Tra gli anni '60, '70, '80, '90 cosa sceglieresti e perché?
Ma soprattutto come li vivresti e cosa vorresti fare.
Non valgono risposte del tipo 'non vorrei più avere 15 anni'. Non c'è possibilità di scelta sull'età.
15anni ? Direi a cavallo degli anni 80.Hai la possibilità di avere di nuovo quindici anni per una sorta di miracolo cosmico.
Puoi scegliere in che epoca vivere
Tra gli anni '60, '70, '80, '90 cosa sceglieresti e perché?
Ma soprattutto come li vivresti e cosa vorresti fare.