Diciamo che tra un meccanismo di e-learning di una ai e la capacità di apprendimento di un cervello umano passi rispettivamente la differenza che c'è tra acquisire e interiorizzare.Infatti, se vai a vedere l'elenco degli ospiti collegati, noterai alcuni "robot" di Google o Bing. Se poi qui compaiono frasi , che ho letto, più o meno del tipo : "chi tradisce è un bastardo","i traditori li odio, li ammazzerei tutti" etc. etc, allora l'algoritmo assimila anche questo.
È una differenza che al momento è destinata a restare tale, ma le cose sono già cambiate. La possibilità che una ai approdasse ad una risposta inadeguata era molto alta, questo è ancora vero per ai come quelle che hai citato. È stato già implementato un meccanismo per cui una volta trovate le risposte possibili tra queste viene scelta quella più plausibile o verosimile.
In fondo è quello che fa il nostro cervello quando deve trovare una risposta tra le conoscenze in nostro possesso ma senza calcolare tutto quello che difatti ignoriamo.
Metti in conto anche che le versioni attuali di ai che conosciamo probabilmente non rappresentano il livello effettivo cui è giunta la ricerca, tuttavia chatgpt nella sua versione completa disponibile è già qualcosa di impressionante e può assolvere molto bene se non meglio compiti di vario genere.
Quello che ci distingue ancora è la nostra istintualità. Il punto però è: cosa dovrebbe farsene una macchina dell' istintualità?