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drusilla

Drama Queen

Brunetta

Utente di lunga data

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Drama Queen
riguardo ad attori "impegnati" non porno che fanno sesso reale c'è un'altro film sempre inglese "Nine songs"...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ahi Ahi sì anche perché nel film evidentemente lei vuole proteggersi da una possibile gravidanza (ha già un bambino delizioso che l'adora e cerca di capirla guardandola recitare) mentre lui ha un passato di tossicodipendenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
[h=1]LA RELAZIONE DI COPPIA E L'INTIMITA'[/h]
A cura della Dott.ssa E. Maino
In questi ultimi anni si registra una sempre maggior consapevolezza dell'importanza dei legami sociali per la vita umana e, soprattutto, emerge, con sempre più chiarezza, il desiderio crescente delle persone di soddisfare il bisogno di entrare con gli altri in "relazioni intime", cioè relazioni strette, prolungate nel tempo, implicanti vicinanza emotiva, capaci di promuovere il legame e di garantire rispetto, sostegno e comprensione. Ma quali sono i fattori che consentono alle persone di sperimentare legami intimi e duraturi? L'intimità può essere incrementata e migliorata?
In questo articolo viene presentato il modello a spirale dell'intimità , sviluppato dal Prof. Cusinato , Docente all'Università di Padova e dal Prof. D'Abate , psicologo americano.
Premessa
L'uomo per sua natura, è un animale sociale, ha bisogno di confrontarsi con gli altri, di sentirsi parte di un gruppo e di entrare in relazione, seppur a livelli diversi, con le altre persone.
Se pensiamo alla nostra storia personale, ci possiamo facilmente rendere conto del fatto che siamo nati in un mondo di "relazioni significative", siamo cresciuti confrontandoci con chi ci stava vicino, abbiamo imparato dal riflesso che le nostre azioni avevano sugli altri, ci siamo definiti riconoscendoci in alcuni aspetti uguali e in altri diversi dalle persone, soprattutto quelle per noi significative, che ci hanno circondato.
Anche la letteratura scientifica ha registrato ultimamente una presa di consapevolezza dell'importanza dei legami sociali per la vita evidenziando come ci sia un desiderio crescente delle persone di soddisfare il bisogno di entrare con gli altri in relazioni intime, cioè strette, prolungate nel tempo, implicanti vicinanza emotiva, capaci di promuovere il legame e di garantire rispetto, sostegno, comprensione.Si tratta di un desiderio che investe tutte le nostre relazioni significative.
Una ricerca condotta da Sternberg e Grajek nel 1984, "The Nature of Love ", ha messo in luce come la struttura dell'intimità in amore non sembra differire da una relazione affettiva all'altra, anzi, sembrerebbe che l'intimità sia un terreno comune non solo per la relazione di coppia, ma anche per le relazioni familiari in senso lato e per le relazioni amicali.
Tuttavia, benché sia assodato che tutti abbiamo bisogno e cerchiamo il contatto e il confronto con gli altri, da più parti emerge come vada diminuendo la capacità di instaurare relazioni intime. In effetti, spesso si assiste ad un'ambivalenza tra il desiderio e il timore nei confronti di questa esperienza.
Hatfield (1987) ha messo a fuoco alcune ragioni per cui le persone talvolta rifuggono dalle relazioni intime: si tratta del timore di fidarsi, di essere abbandonate, di essere attaccate nelle proprie fragilità, di perdere la propria individualità .
L'intimità in una relazione dipende quindi dal modo di percepirsi: saldi nella nostra identità o fragili e non ben definiti. Infatti, la condizione essenziale per entrare in relazioni intime, superando i timori, è "percepirsi provvisti di un'identità personale solida e ben definita ", fattore che ci consente di entrare in relazione con l'altro senza perdersi, senza avere l'impressione di vedere dissolversi nell'altro le proprie caratteristiche, la propria individualità e originalità. In questo senso, autonomia individuale e capacità di amare sono associate e quindi, tanto più una persona ha raggiunto la propria autonomia ed è consapevole di se stessa, tanto più è capace di entrare in intimità con l'altro rispettandone l'unicità.
Tutto questo è estremamente importante nell'ambito della relazione di coppia, dove, per poter sperimentare intimità, è essenziale favorire l'identità personale e l'unità di coppia, che in altri termini significa favorire la capacità di ciascuno di sperimentarsi come separato e diverso dall'altro all'interno di un rapporto, di un'alleanza basata sulla capacità di essere presenti a sé e all'altro.
Il modello "a spirale" dell'intimità
A partire da questi presupposti, Cusinato e L'Abate (1992) hanno messo a punto un modello teorico a spirale dell'intimità che comprende sei fattori tra loro interdipendenti che formano un circolo dinamico, una spirale ricorsiva, così che ciascuno di essi alimenta il successivo ed è dagli altri alimentato .
Uno degli aspetti pregevoli e importanti del modello è dato dal fatto che considera l'intimità in termini molto concreti e operativi: non viene infatti considerata semplicemente come un fattore intrapsichico, ma è vista principalmente come un qualcosa che può tradursi in comportamenti concreti, e quindi come un qualcosa che può essere arricchito e migliorato.In questo senso l'intimità non è considerata come un qualcosa di scontato, dato una volta per tutte sulla base del fatto che ci si vuole bene, ma viene considerata come un aspetto della relazione di coppia che, per essere mantenuto, richiede impegno e riflessione e soprattutto, come aspetto della relazione che può essere migliorato .
Ma vediamo nello specifico quali sono i fattori di questo modello.

Capacità dei partner di comunicarsi reciprocamente i propri valori personali
La comunicazione è essenziale alla vita di relazione e assume qualità specifiche a seconda che sia a servizio della negoziazione e quindi del fare e dell'avere, dove si comunica in vista del raggiungimento di obiettivi comuni, o dell'intimità e quindi dell'essere, dove il parlare si fa confidenza e l'ascoltare diventa disponibilità esplicita alla persona del partner .Risulta essenziale, perché si verifichi questo tipo di comunicazione, il fatto che all'interno della relazione di coppia ci sia un clima di libertà e non di costrizione o controllo, la percezione di una uguale importanza di sé e dell'altro e la consapevolezza che questa condivisione non potrà mai essere totale: ognuno ha una propria individualità e non può "fondersi" o "confondersi" con l'altro.
Capacità di rispettare i sentimenti personali dell'altro
Il nucleo centrale di ogni individualità è rappresentata dal fatto che ciascuno ha una propria storia, familiare e sociale, dei propri sentimenti, gusti, preferenze, memorie, sensibilità, bisogni aspettative, ecc. Da questo punto di vista, amarsi, entrare in intimità con l'altro non significa sentire allo stesso modo, ma significa poter potenziare e dispiegare le proprie capacità individuali per arricchire la relazione di due differenti sensibilità. In altre parole, intimità e condivisione sono raggiungibili accettando e rispettando se stessi e l'unicità dell'altro.
Accettazione reciproca dei limiti personali
Tutti noi siamo fallibili e abbiamo dei limiti: la convivenza e la solidarietà umana si basano proprio su questi assunti. Se questo è valido per ogni relazione tra persone è particolarmente tangibile per due coniugi che hanno scelto di condividere la propria esistenza.In questo senso essere intimi significa:

  • lasciare che l'altro ci veda per quello che siamo , evitando di cadere nella tentazione di voler sempre apparire adeguati o perfetti e sopportando di sentirci vulnerabili ed esposti alla possibilità di un rifiuto;
  • accettare l'altro nei suoi limiti , alcuni dei quali conosciuti e altri che si scopriranno nella vita insieme;
  • essere solidali l'un l'altro, aiutandosi reciprocamente, per quanto possibile, ad andare oltre i limiti stessi.
Valorizzazione reciproca delle rispettive potenzialità
Fortunatamente le persone non hanno solo limiti, ma possiedono anche delle potenzialità che vanno valorizzate.Si tratta di un processo per cui ciascun partner favorisce la crescita personale dell'altro, stimolandone le risorse nascoste e apprezzandone i comportamenti e gli atteggiamenti positivi. E' essenziale, perché questo processo porti all'intimità che:

  • sia reciproco e veda entrambi lavorare per la realizzazione di ciascuno : se così non fosse, non si sperimenterebbe intimità e collaborazione, ma competizione ed egoismo;
  • renda possibile riconoscere a se stessi e all'altro che la propria realizzazione passa anche attraverso l'aiuto e la vicinanza del partner.
Capacità dei partner di condividere i dolori e il timore di essere feriti
E' il fattore chiave per raggiungere e mantenere l'intimità e racchiude due aspetti:

  • il potersi mostrare all'altro senza maschere con tutta la propria fragilità e vulnerabilità chiedendo e ottenendo dall'altro la sua presenza, il suo esserci;
  • il tollerare che quanto più un legame è stretto, tanto più alta è la possibilità di ferire ed essere feriti.
In effetti, non veniamo feriti dagli estranei, il potere di ferire solitamente è riservato a poche persone: quelle per noi importanti, alle quali siamo legati da vincoli di attaccamento e di amore.
Capacità di perdonare e tollerare gli sbagli dell'altro

  • si cerchi di capire le ragioni che hanno portato allo sbaglio
  • si sappia differenziare ciò che è importante da ciò che non è di primaria importanza nella relazione
  • si permetta e si aiuti l'altro a riparare
 

Apollonia

Utente di lunga data
LA RELAZIONE DI COPPIA E L'INTIMITA'
A cura della Dott.ssa E. Maino
In questi ultimi anni si registra una sempre maggior consapevolezza dell'importanza dei legami sociali per la vita umana e, soprattutto, emerge, con sempre più chiarezza, il desiderio crescente delle persone di soddisfare il bisogno di entrare con gli altri in "relazioni intime", cioè relazioni strette, prolungate nel tempo, implicanti vicinanza emotiva, capaci di promuovere il legame e di garantire rispetto, sostegno e comprensione. Ma quali sono i fattori che consentono alle persone di sperimentare legami intimi e duraturi? L'intimità può essere incrementata e migliorata?
In questo articolo viene presentato il modello a spirale dell'intimità , sviluppato dal Prof. Cusinato , Docente all'Università di Padova e dal Prof. D'Abate , psicologo americano.
Premessa
L'uomo per sua natura, è un animale sociale, ha bisogno di confrontarsi con gli altri, di sentirsi parte di un gruppo e di entrare in relazione, seppur a livelli diversi, con le altre persone.
Se pensiamo alla nostra storia personale, ci possiamo facilmente rendere conto del fatto che siamo nati in un mondo di "relazioni significative", siamo cresciuti confrontandoci con chi ci stava vicino, abbiamo imparato dal riflesso che le nostre azioni avevano sugli altri, ci siamo definiti riconoscendoci in alcuni aspetti uguali e in altri diversi dalle persone, soprattutto quelle per noi significative, che ci hanno circondato.
Anche la letteratura scientifica ha registrato ultimamente una presa di consapevolezza dell'importanza dei legami sociali per la vita evidenziando come ci sia un desiderio crescente delle persone di soddisfare il bisogno di entrare con gli altri in relazioni intime, cioè strette, prolungate nel tempo, implicanti vicinanza emotiva, capaci di promuovere il legame e di garantire rispetto, sostegno, comprensione.Si tratta di un desiderio che investe tutte le nostre relazioni significative.
Una ricerca condotta da Sternberg e Grajek nel 1984, "The Nature of Love ", ha messo in luce come la struttura dell'intimità in amore non sembra differire da una relazione affettiva all'altra, anzi, sembrerebbe che l'intimità sia un terreno comune non solo per la relazione di coppia, ma anche per le relazioni familiari in senso lato e per le relazioni amicali.
Tuttavia, benché sia assodato che tutti abbiamo bisogno e cerchiamo il contatto e il confronto con gli altri, da più parti emerge come vada diminuendo la capacità di instaurare relazioni intime. In effetti, spesso si assiste ad un'ambivalenza tra il desiderio e il timore nei confronti di questa esperienza.
Hatfield (1987) ha messo a fuoco alcune ragioni per cui le persone talvolta rifuggono dalle relazioni intime: si tratta del timore di fidarsi, di essere abbandonate, di essere attaccate nelle proprie fragilità, di perdere la propria individualità .
L'intimità in una relazione dipende quindi dal modo di percepirsi: saldi nella nostra identità o fragili e non ben definiti. Infatti, la condizione essenziale per entrare in relazioni intime, superando i timori, è "percepirsi provvisti di un'identità personale solida e ben definita ", fattore che ci consente di entrare in relazione con l'altro senza perdersi, senza avere l'impressione di vedere dissolversi nell'altro le proprie caratteristiche, la propria individualità e originalità. In questo senso, autonomia individuale e capacità di amare sono associate e quindi, tanto più una persona ha raggiunto la propria autonomia ed è consapevole di se stessa, tanto più è capace di entrare in intimità con l'altro rispettandone l'unicità.
Tutto questo è estremamente importante nell'ambito della relazione di coppia, dove, per poter sperimentare intimità, è essenziale favorire l'identità personale e l'unità di coppia, che in altri termini significa favorire la capacità di ciascuno di sperimentarsi come separato e diverso dall'altro all'interno di un rapporto, di un'alleanza basata sulla capacità di essere presenti a sé e all'altro.
Il modello "a spirale" dell'intimità
A partire da questi presupposti, Cusinato e L'Abate (1992) hanno messo a punto un modello teorico a spirale dell'intimità che comprende sei fattori tra loro interdipendenti che formano un circolo dinamico, una spirale ricorsiva, così che ciascuno di essi alimenta il successivo ed è dagli altri alimentato .
Uno degli aspetti pregevoli e importanti del modello è dato dal fatto che considera l'intimità in termini molto concreti e operativi: non viene infatti considerata semplicemente come un fattore intrapsichico, ma è vista principalmente come un qualcosa che può tradursi in comportamenti concreti, e quindi come un qualcosa che può essere arricchito e migliorato.In questo senso l'intimità non è considerata come un qualcosa di scontato, dato una volta per tutte sulla base del fatto che ci si vuole bene, ma viene considerata come un aspetto della relazione di coppia che, per essere mantenuto, richiede impegno e riflessione e soprattutto, come aspetto della relazione che può essere migliorato .
Ma vediamo nello specifico quali sono i fattori di questo modello.

Capacità dei partner di comunicarsi reciprocamente i propri valori personali
La comunicazione è essenziale alla vita di relazione e assume qualità specifiche a seconda che sia a servizio della negoziazione e quindi del fare e dell'avere, dove si comunica in vista del raggiungimento di obiettivi comuni, o dell'intimità e quindi dell'essere, dove il parlare si fa confidenza e l'ascoltare diventa disponibilità esplicita alla persona del partner .Risulta essenziale, perché si verifichi questo tipo di comunicazione, il fatto che all'interno della relazione di coppia ci sia un clima di libertà e non di costrizione o controllo, la percezione di una uguale importanza di sé e dell'altro e la consapevolezza che questa condivisione non potrà mai essere totale: ognuno ha una propria individualità e non può "fondersi" o "confondersi" con l'altro.
Capacità di rispettare i sentimenti personali dell'altro
Il nucleo centrale di ogni individualità è rappresentata dal fatto che ciascuno ha una propria storia, familiare e sociale, dei propri sentimenti, gusti, preferenze, memorie, sensibilità, bisogni aspettative, ecc. Da questo punto di vista, amarsi, entrare in intimità con l'altro non significa sentire allo stesso modo, ma significa poter potenziare e dispiegare le proprie capacità individuali per arricchire la relazione di due differenti sensibilità. In altre parole, intimità e condivisione sono raggiungibili accettando e rispettando se stessi e l'unicità dell'altro.
Accettazione reciproca dei limiti personali
Tutti noi siamo fallibili e abbiamo dei limiti: la convivenza e la solidarietà umana si basano proprio su questi assunti. Se questo è valido per ogni relazione tra persone è particolarmente tangibile per due coniugi che hanno scelto di condividere la propria esistenza.In questo senso essere intimi significa:

  • lasciare che l'altro ci veda per quello che siamo , evitando di cadere nella tentazione di voler sempre apparire adeguati o perfetti e sopportando di sentirci vulnerabili ed esposti alla possibilità di un rifiuto;
  • accettare l'altro nei suoi limiti , alcuni dei quali conosciuti e altri che si scopriranno nella vita insieme;
  • essere solidali l'un l'altro, aiutandosi reciprocamente, per quanto possibile, ad andare oltre i limiti stessi.
Valorizzazione reciproca delle rispettive potenzialità
Fortunatamente le persone non hanno solo limiti, ma possiedono anche delle potenzialità che vanno valorizzate.Si tratta di un processo per cui ciascun partner favorisce la crescita personale dell'altro, stimolandone le risorse nascoste e apprezzandone i comportamenti e gli atteggiamenti positivi. E' essenziale, perché questo processo porti all'intimità che:

  • sia reciproco e veda entrambi lavorare per la realizzazione di ciascuno : se così non fosse, non si sperimenterebbe intimità e collaborazione, ma competizione ed egoismo;
  • renda possibile riconoscere a se stessi e all'altro che la propria realizzazione passa anche attraverso l'aiuto e la vicinanza del partner.
Capacità dei partner di condividere i dolori e il timore di essere feriti
E' il fattore chiave per raggiungere e mantenere l'intimità e racchiude due aspetti:

  • il potersi mostrare all'altro senza maschere con tutta la propria fragilità e vulnerabilità chiedendo e ottenendo dall'altro la sua presenza, il suo esserci;
  • il tollerare che quanto più un legame è stretto, tanto più alta è la possibilità di ferire ed essere feriti.
In effetti, non veniamo feriti dagli estranei, il potere di ferire solitamente è riservato a poche persone: quelle per noi importanti, alle quali siamo legati da vincoli di attaccamento e di amore.
Capacità di perdonare e tollerare gli sbagli dell'altro

  • si cerchi di capire le ragioni che hanno portato allo sbaglio
  • si sappia differenziare ciò che è importante da ciò che non è di primaria importanza nella relazione
  • si permetta e si aiuti l'altro a riparare
Bellissimo! Stasera me lo leggo meglio!
Soprattutto da…la capacità di perdonare...:carneval:
 

tullio

Utente di lunga data
E' un film che mi piacque molto a suo tempo ma di cui alcune cose mi sfuggirono. Così, approfitto per discutere qui. Una delle volte che il protagonista va nel locale ove gioca il marito di lei, viene sorpreso alle spalle da lei che lo guarda da lontano. Inizialmente sorride, immagino felice di vederlo in giro, tranne accigliarsi quando lo vede entrare nel locale. Penso allora che lei amasse realmente il tipo e desiderasse anche accrescere la sfera di incontri fuori dalla dimensione puramente sessuale: insomma, avrebbe accettato un maggiore coinvolgimento.
Ancora: perché il protagonista fa in modo che il marito abbia dei sospetti? Wikipedia sostiene che sia entrato in concorrenza, una concorrenza maschile, ma non mi convince. C'è un bambino che lei ama e il tipo ha tutto l'interesse a non spingere lei a una scelta. Vorrebbe forse una "complicità" del marito? E' chiaro che lui è attratto da uno stile di vita ricco di stimoli (il teatro...) che sono fuori dalla sua vita logora e caotica. Nei fatti è vero che diventa uno stalker...ma perché?
Infine: siamo certi che lei torni dal marito? Di questo "lieto fine"? Quel matrimonio, nel discorso in taxi, mi pare ne esca dissolto. Sbaglio io?
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' un film che mi piacque molto a suo tempo ma di cui alcune cose mi sfuggirono. Così, approfitto per discutere qui. Una delle volte che il protagonista va nel locale ove gioca il marito di lei, viene sorpreso alle spalle da lei che lo guarda da lontano. Inizialmente sorride, immagino felice di vederlo in giro, tranne accigliarsi quando lo vede entrare nel locale. Penso allora che lei amasse realmente il tipo e desiderasse anche accrescere la sfera di incontri fuori dalla dimensione puramente sessuale: insomma, avrebbe accettato un maggiore coinvolgimento.
Ancora: perché il protagonista fa in modo che il marito abbia dei sospetti? Wikipedia sostiene che sia entrato in concorrenza, una concorrenza maschile, ma non mi convince. C'è un bambino che lei ama e il tipo ha tutto l'interesse a non spingere lei a una scelta. Vorrebbe forse una "complicità" del marito? E' chiaro che lui è attratto da uno stile di vita ricco di stimoli (il teatro...) che sono fuori dalla sua vita logora e caotica. Nei fatti è vero che diventa uno stalker...ma perché?
Infine: siamo certi che lei torni dal marito? Di questo "lieto fine"? Quel matrimonio, nel discorso in taxi, mi pare ne esca dissolto. Sbaglio io?
Che ne so? Non ho mica scritto io la sceneggiatura.
Il film mi ha incuriosito per il modo in cui riesce a essere esplicito e insieme freddo, non erotico.
Sì lei si mostra contenta di incontrarlo casualmente (non sapendo che lui è lì perché l'ha seguita) ma è turbata dal fatto che lui si inserisce nella sua vita. Però anche lei lo stava seguendo.
E' carino questo gioco della spia che diventa spiato. Questo smonta l'interpretazione che lui sia uno stalker.
Infatti non lo è.
Solo cerca di comprendere lei e perché non voglia di più da lui.
Forse hai ragione tu. E' lui che introducendosi nella sua vita che rompe ogni possibilità per un loro noi.
Del resto è una buona rappresentazione del tradimento come altro dalla vita normale.
Lei è già insoddisfatta dalla vita normale e cerca altre evasioni.
Il marito che sollecita a vedere lo spettacolo sembra quasi complice e disponibile a offrire la moglie. Anzi forse offre più intimità di lei attraverso il suo ruolo di quanta intimità lei dia nel sesso.
Questo spiega anche perché il marito accetti, pur arrabbiato, il tradimento. Quello che accoglie tutto di lei è il marito.
Sì per me lei torna in famiglia.
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
riguardo ad attori "impegnati" non porno che fanno sesso reale c'è un'altro film sempre inglese "Nine songs"...
In realtà in Intimacy, a parte la fellatio, le scene non dovrebbero essere di sesso non simulato (almeno nella versione ufficiale).
Film con scene di sesso vero ce ne sono tantissimi ormai. Tempo fa aprii un thread proprio sull'argomento cinema/sesso. Nel senso che ho sempre più l'impressione che in molti film si tenda a usare ormai le sscene di sesso solo per fare qualche soldo in più ai botteghini, con inquadrature che indugiano per minuti sui due che trombano, senza che tutto ciò sia alla fine indispensabile per la storia. Mi mettevo nei panni degli eventuali partner ufficiali degli attori, silenziosi spettatori delle volontà dei registi. A me farebbe girare le palle. Ma mi rendo anche conto che a fronte di certi cachet e della bella vita che poi ne consegue, sono in tanti che alla fine sarebbero disposti a non farci molto caso ;)

Buscopann
 

Joey Blow

Escluso
Ahi Ahi sì anche perché nel film evidentemente lei vuole proteggersi da una possibile gravidanza (ha già un bambino delizioso che l'adora e cerca di capirla guardandola recitare) mentre lui ha un passato di tossicodipendenza.
Vabbè, ma lei non lo sa che comunque con una fellatio è dura rimanere incinte?
 

sienne

lucida-confusa
Ma lei, a differenza della tizia con cui si appartò Becker, il bambino mica lo vuole.

Non è un parallelismo. Solo che con acrobazie ...
anche tramite fellatio tutto può essere ...
Na fesseria insomma ...
 
Stato
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