albatros
Spero no me ne vorrai. Ma ammettere come tu stesso fai, che quando sei innamorato sei fragile, folle ed irrazionale e nello stesso tempo ammettere che sei stato veramente sempre innamorato di tua moglie , é un paradosso .
Vuol dire che durante tutto il tuo matrimonio, che tu stesso dici di non rinnegare, ma di ricordare con gioia per i momenti felici che ti ha dato, per anni hai vissuto preda dell'irrazionalità. Come hai amato tua moglie in questo stato? Fragile ed insicuro ? in preda ad una dimensione che non era la tua?
Hai poco da rimpiangere del tuo matrimonio.perchè, se così fosse, solo con la fine di questo hai ritrovato la tua vera identità.
Sembra tutto poco convincente. E soprattutto non sembri il tipo da accettare di vivere per anni simili contraddizioni.
C'è qualcosa che non torna...Se hai trovato la tua vera forza interiore, solo dopo aver smesso di amare (lasciamo perdere l'innamoramento che è uno stato giustamente folle e passeggero), vuol dire che il tuo amore era malato, ed in qualche modo si nutriva di sofferenza, forse non solo tua, ma anche della tua donna.
Quanto é reale la tua ritrovata serenità, o quanto sia il frutto di un tuo fortissimo convincimento.
A me pare che Morto/ Albatros/ Stefano in realtà non sia mai cambiato, dall'inizio alla fine di questa vicenda, ma che in realtà sia comunque preda della sua forte passionalità, imbrigliata prima nel sacro vincolo del matrimonio, poi nell'amore di una nuova donna, adesso nell'amore per le figlie.
Per carità, se così fosse niente di male. Ma come si fa a vivere così? Quale autocontrollo occorre esercitare su se stessi?
Spero di non aver offeso la tua sensibilità. Libero di non rispondere a chi quasi certamente ha equivocato e non si permette asolutamente di avanzare critiche
Iris
Non sembri il tipo.