L’amica geniale. Contiene spoiler

Brunetta

Utente di lunga data
Vabbè si è scopata il padre di Nino, però ti ricordo che lui è un adulto e ha sempre fatto il rattuso, la baciò in bocca nella prima serie.
All'epoca Lenù era una ragazzina.
L’aveva anche masturbata.
Ma non era una bambina.
Tutte abbiamo avuto sedici anni, mica ci è venuto in mente di fare sesso per la prima volta con il padre del ragazzo di cui eravamo innamorate.
E poi pure a Firenze ne ha fatte.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
L’aveva anche masturbata.
Ma non era una bambina.
Tutte abbiamo avuto sedici anni, mica ci è venuto in mente di fare sesso per la prima volta con il padre del ragazzo di cui eravamo innamorate.
E poi pure a Firenze ne ha fatte.
Si, l'ha anche masturbata. Lei è rimasta inerme, passiva totalmente.
Quando invece hanno scopato ci ha provato lei, aveva fatto un po' di esperienza di petting con Antonio.
La vedo sempre come una povera cretina.
Fa cose senza senso.
 

Nicky

Utente di lunga data
Piuttosto, come raccontato nella fiction, è insensata la sua partecipazione a riunioni femministe.
Va bene che “siamo piene di contraddizioni“, ma lei si sarebbe spellata.
Ma sai che questo lo trovo realistico? Quando leggo i resoconti degli anni settanta, leggo sempre che le donne andavano a tutte queste riunioni, poi appena andavano con gli uomini nei gruppi politici venivano trattate come segretarie.
È che la Ferrante ha la fissa delle donne che si autodistruggono per amore.
 

Nicky

Utente di lunga data
Vabbè si è scopata il padre di Nino, però ti ricordo che lui è un adulto e ha sempre fatto il rattuso, la baciò in bocca nella prima serie.
All'epoca Lenù era una ragazzina.
Questo episodio nel libro è raccontato bene, si capisce tutta l'ambiguità. Il padre di Nino è disgustoso, proprio perché lei non è disgustata, si coglie ancora di più il senso dell'abuso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma sai che questo lo trovo realistico? Quando leggo i resoconti degli anni settanta, leggo sempre che le donne andavano a tutte queste riunioni, poi appena andavano con gli uomini nei gruppi politici venivano trattate come segretarie.
È che la Ferrante ha la fissa delle donne che si autodistruggono per amore.
Confondi gli angeli del ciclostile che è una fase precedente a autocoscienza.
E gli angeli del ciclostile indicava un ruolo all’interno dei movimenti politici, non aveva nulla a che fare con i rapporti sentimentali e sessuali.
Autocoscienza riguardava il rapporto con gli uomini e le altre donne. Questo diventava poi politico: “il personale è politico.”
 

Kitsune

Utente di lunga data
Non ho letto i libri, credo lo farò perché, come dice Etta, di solito sono meglio dei film. 🙂

Riguardo a Lenù, è proprio un caso perso... Caxxo avete visto l'episodio trasmesso ieri, scorda i pannolini della figlia e se ne fotte della madre per stare dietro a Nino, una 💩 assoluta.


Non lo so.
Secondo me lo idealizzava e non voleva vedere tante cose. Piena dipendenza affettiva.
La vera ossessione di Lenù è Lila: nella prima stagione, ti ricordi cosa disse la bimba bionda alla sua amichetta durante la scena delle bambole buttate?
"Quello che fai tu, lo faccio anche io!"

Non hai letto i libri ma ti posso assicurare che Elena parla continuamente di Lila, la descrive sia fisicamente che psicologicamente, in confronto Nino ha un ruolo quasi marginale.

Sì, ha una dipendenza affettiva, è succube di Nino ma la sua vera ossessione è la sua amica, perché la medesima è sempre stata la migliore di tutti sin dalle elementari, tant'è vero che la Maestra Oliviero chiama la madre di Lila per mostrarle le straordinarie capacità della bambina rispetto ai suoi compagni e coetanei.

La scena in cui la Maestra Oliviero incontra Lila con Gennarino dentro al passeggino mi mette ancora i brividi: "Maestra, mi sono sposata, ho avuto un figlio" "Ed allora? Questo lo sanno fare tutti! Tu eri destinata a grandi cose!"
Che capolavoro!
 

Kitsune

Utente di lunga data
È che la Ferrante ha la fissa delle donne che si autodistruggono per amore.
Vero. Ho visto sia "L'amore molesto" che ricordo poco, sia "I giorni dell'abbandono" con Margherita Buy e mi era strapiaciuto.
Purtroppo non ho letto i libri.
Tu sì?
 

Nicky

Utente di lunga data
Vero. Ho visto sia "L'amore molesto" che ricordo poco, sia "I giorni dell'abbandono" con Margherita Buy e mi era strapiaciuto.
Purtroppo non ho letto i libri.
Tu sì?
Anche se non hai letto la quadrilogia, hai colto molto bene l'essenza del rapporto tra Lila e Lenu.
Anche io avevo visto i film, in quel caso non ho letto i libri l, ma ricordo che i giorni dell'abbandono non mi era piaciuto proprio perché mi sembrava "esagerato", le due figlie erano praticamente lasciate sole, mia mamma era inorridita. Chissà, ora forse sarei più comprensiva perché sono un po' più lontana dalla severità di mia mamma.
Non so se leggerò altra Ferrante, perché mi piace, ma al tempo stesso non mi trovo del tutyo
 

Nicky

Utente di lunga data
Confondi gli angeli del ciclostile che è una fase precedente a autocoscienza.
E gli angeli del ciclostile indicava un ruolo all’interno dei movimenti politici, non aveva nulla a che fare con i rapporti sentimentali e sessuali.
Autocoscienza riguardava il rapporto con gli uomini e le altre donne. Questo diventava poi politico: “il personale è politico.”
So che erano movimenti diversi e non del tutto coevi, però credo che, in così poco tempo, per quanto cercassero di sviscerare queste cose, fosse difficile assimilare.
Oltre al fatto che forse può capitare a tutti di avere ossessioni amorose, che impediscono di vedere la realtà.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Anche se non hai letto la quadrilogia, hai colto molto bene l'essenza del rapporto tra Lila e Lenu.
Anche io avevo visto i film, in quel caso non ho letto i libri l, ma ricordo che i giorni dell'abbandono non mi era piaciuto proprio perché mi sembrava "esagerato", le due figlie erano praticamente lasciate sole, mia mamma era inorridita. Chissà, ora forse sarei più comprensiva perché sono un po' più lontana dalla severità di mia mamma.
Non so se leggerò altra Ferrante, perché mi piace, ma al tempo stesso non mi trovo del tutyo
A me era strapiaciuto in quanto Margherita Buy era proprio ossessionata dalla giovane amante del marito.
È palese che la Ferrante abbia un feticcio per le ossessioni, le sbatte in faccia al lettore e le trasposizione cinematografiche devono essere fedele alle parole della scrittrice, altrimenti tutto perde di significato.

Anche a te è capitato di leggere la quadrilogia con la voce di Alba?
A me viene in automatico, praticamente ho sempre i brividi mentre ho in mano i suoi libri.
Questo racconto ha decisamente fatto breccia nel mio cuore.
 

Nicky

Utente di lunga data
A me era strapiaciuto in quanto Margherita Buy era proprio ossessionata dalla giovane amante del marito.
È palese che la Ferrante abbia un feticcio per le ossessioni, le sbatte in faccia al lettore e le trasposizione cinematografiche devono essere fedele alle parole della scrittrice, altrimenti tutto perde di significato.

Anche a te è capitato di leggere la quadrilogia con la voce di Alba?
A me viene in automatico, praticamente ho sempre i brividi mentre ho in mano i suoi libri.
Questo racconto ha decisamente fatto breccia nel mio cuore.
Vedi, dovrei proprio rivedere quel film! Me lo ricordo troppo poco.
Parte della quadrilogia l'ho ascoltata in audiolibro, è letta da Anna Bonaiuto e, quindi, nel mio caso è la sua voce che ricordo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche se non hai letto la quadrilogia, hai colto molto bene l'essenza del rapporto tra Lila e Lenu.
Anche io avevo visto i film, in quel caso non ho letto i libri l, ma ricordo che i giorni dell'abbandono non mi era piaciuto proprio perché mi sembrava "esagerato", le due figlie erano praticamente lasciate sole, mia mamma era inorridita. Chissà, ora forse sarei più comprensiva perché sono un po' più lontana dalla severità di mia mamma.
Non so se leggerò altra Ferrante, perché mi piace, ma al tempo stesso non mi trovo del tutyo
I giorni dell’abbandono è esagerato. Descrive una dipendenza.

So che erano movimenti diversi e non del tutto coevi, però credo che, in così poco tempo, per quanto cercassero di sviscerare queste cose, fosse difficile assimilare.
Oltre al fatto che forse può capitare a tutti di avere ossessioni amorose, che impediscono di vedere la realtà.
Il femminismo con autocoscienza è stato un fenomeno marginale, oserei dire di élite.
Ma lì viene rappresentato quel femminismo lì. Oltre quello di massa. Ma erano fenomeni diversi.
Le manifestazioni di massa delle donne (davvero di massa) erano per l’aborto ed erano di massa perché sostenute dal PCI e il PSI.
Autocoscienza era anche culturalmente per poche, oltre che psicologicamente.
È durato poco perché richiedeva di mettersi in gioco. Molte la facevano contemporaneamente a psicoterapia.
Era una generazione di mezzo che veniva da famiglie con mamme casalinghe, padri che avevano fatto la guerra e non si sognavano di lavarsi un bicchiere.
Cercavano di vivere una sessualità libera con coetanei che venivano anche loro da quelle famiglie lì. Erano ben contenti di fare sesso, ma poi “cucini tu?”

Se Lenù avesse fatto autocoscienza avrebbe messo in discussione il matrimonio, ma ancora di più il rapporto con Nino.
 

Nicky

Utente di lunga data
Se Lenù avesse fatto autocoscienza avrebbe messo in discussione il matrimonio, ma ancora di più il rapporto con Nino.
Mi sa che non l'ho colto nel libro. In effetti anche il rapporto con il marito aveva degli aspetti problematici.
Nono però ne esce proprio male perchè anche come intellettuale è deludente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sa che non l'ho colto nel libro. In effetti anche il rapporto con il marito aveva degli aspetti problematici.
Nono però ne esce proprio male perchè anche come intellettuale è deludente.
Quando, nell’ultima puntata di lunedì, è a cena con l’editore e Nino pontifica, lei non dice una parola. È l’editore che la sollecita a scrivere un altro libro.
Ma Lenù non era quella che da ragazzina teneva testa a tutti a scuola e a casa della professoressa?
Dove è finita quella persona?
 

Kitsune

Utente di lunga data
Vedi, dovrei proprio rivedere quel film! Me lo ricordo troppo poco.
Parte della quadrilogia l'ho ascoltata in audiolibro, è letta da Anna Bonaiuto e, quindi, nel mio caso è la sua voce che ricordo.
Noooo, sacrilegio, ecco non mi piacciono gli audiolibri!
Ad ogni modo la serie, benché abbia cambiato regia durante le stagioni, è incredibilmente fedele ai libri; il primo esempio che mi viene in mente è quando Lenù descrive le espressioni di Lila con i suoi occhi a fessura che, spesso, precedono le sue parole.
Entrambe le attrici stringono spesso gli occhi ed è un dettaglio che mi fa impazzire, poi vabbè, amo follemente i piccoli particolari che la maggior parte delle persone non noterebbe poiché distratte e/o non danno loro il giusto significato.

È incredibile come la Ferrante mi abbia rapita, per colpa sua ho trascurato Cormac McCarthy!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sa che non l'ho colto nel libro. In effetti anche il rapporto con il marito aveva degli aspetti problematici.
Nono però ne esce proprio male perchè anche come intellettuale è deludente.
Non ho letto i libri.
Parlo della serie tv.
Anche i libri sono prodotti e devono vendere. Gli editor devono tagliare e togliere le parti che rendono il libro meno vendibile.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Mi sa che non l'ho colto nel libro. In effetti anche il rapporto con il marito aveva degli aspetti problematici.
Nono però ne esce proprio male perchè anche come intellettuale è deludente.
@Nono

A parte gli scherzi, se ben ricordi, nei libri Lenù, parlando di sé stessa sin dall'infanzia, descrive sempre stati confusionali, anche un po' depressivi; il suo unico obiettivo è fuggire dal rione, essere distante dall'ignoranza, dalla miseria, da sua madre e dalla sua gamba zoppicante, fugge persino da Lila, che ama ed odia da sempre.

Il matrimonio con Pietro inizia a traballare sin dal giorno delle nozze e, con la nascita di Dede, tutto crolla inesorabilmente.

Nino ha sempre odiato suo padre ma alla fine si dimostra persino peggio di lui, non riesce assolutamente a tenerlo dentro le mutande e quando Elena è rientrata a casa con i pannolini, ero convinta che lui stesse facendo sesso con Lila, nel momento in cui Lenù ha aperto la porta del bagno, a me è caduta la mascella ed ho faticato a rimetterla correttamente in sede.
Sono alla fine terzo volume, pertanto il mio sgomento è stato ed è tuttora molto alto.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Kitsune

Utente di lunga data
La storia è bella.
Ma questa quarta stagione non mi ha convinta.
Non è all'altezza delle precedenti, tuttavia questa puntata mi ha alquanto devastata. Ho avuto il battito accelerato per tutto il tempo.
Sono a pezzi, letteralmente a pezzi!
Spero che la Ferrante continui questa storia meravigliosa , non posso stare senza Lila e Lenù!
 
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