Perché resterebbero facilmente insoddisfatte. Ti ricordo che il libro parlava di persone i cui rapporti erano, come dire, autoreferenziali. Pensare di incentrare altre esistenze intorno alla propria, ai propri bisogni e aspettative è forse il più certo dei fallimenti.E perché devono rimanere sole nei sentimenti? Se una relazione continua, perché ritornano alla loro chiusura anche se la compagna è ancora al loro fianco?
Ciò non toglie che nutrire delle aspettative sia una cosa in fondo positiva. Insomma che campiamo a fare sennò.
Tra i passi che hai estratto dall'altro thread però c'era quello che parlava di donarsi senza aspettarsi una contropartita. L'ho scritta io, ma non hai colto il senso, perché se riassumi quel passo relegandolo a quel concetto, te lo confermo io, è una cazzata. Qualche aspettativa dobbiamo pure vederla soddisfatta, altrimenti il tutto non ha senso.
Il punto è che io parlavo d'amore, quello che quando lo provi ti fa essere un po' più di "manica larga", quello che quando c'è non è che ti fa stare li a vedere se la contropartita è ben bilanciata. E' quello che semplicemente ed istintivamente ti porta ad agire, a voler dare piuttosto che pensare a quello che ricevi. Che ti devo dire, è quello che chiamano amore, naturalmente con molte altre sfaccettature.
Per dire:
hai una moglie disponibile ma ti rende insoddisfatto....perché non l'ami,
hai avuto un amante che ti ha abbandonato ma alla quale ti daresti con tutto te stesso se fosse disponibile....perché l'ami.
Dov'è il senso della contropartita li se non consideri l'amore? E' per questo che molti paragonano l'amore ad una droga della quale non farebbero mai a meno. Pare sia capace di dare un senso dove addirittura un senso non c'è. E qui ci sarebbe molto da dire, perché ti chiederei se ti piacesse di più vivere inebetito e contento o lucido e presente.
Tu non sei ne l'uno ne l'altro, ecco perché sei un caso a parte. Nel primo caso perché non sei innamorato e sei un deluso d'amore, nel secondo caso perché la tua solitudine ti sta apportando sofferenza piuttosto che lucida riflessione sul proprio io.
Intanto accetta la solitudine, trova in essa il tuo essere. Poi verifica le tue reali potenzialità per quanto riguarderebbe un eventuale amore e rapporto con una donna. Per dire che, per accettare la solitudine e farne una virtù o quantomeno non una condizione dall'accezione negativa, la tua autostima è fondamentale. Sarebbe quella che ti rende autonomo e al tempo stesso apprezzabile dall'esterno.
Forse sbagli a voler quantificare l'amore o a volerlo materializzare, perché si tratta di una condizione particolare che al momento non ti compete. E' per questo che i conti non ti tornano.
PS: ma non sei in Italia? 'Ndo stai? Se posso permettermi.
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