Tebe
Egocentrica non in incognito
Mentre tornavo a casa dal lavoro sono stata posseduta dalla voglia di caffeina.
Mi sono fermata al primo bar e mentre imploravo un caffè mi sono vista nello specchio dietro il bancone.
E mi è venuto un colpo.
Ho sentito davvero il cuore perdere un colpo e poi balzarmi in gola.
Impossibile ho pensato togliendo lo sguardo.
Però poi ho riguardato.
E si. A quella distanza. Con le bottiglie a nascondere un pò la mia faccia. Lo specchio leggermente deformante.
Ho visto mia madre. In me.
Una roba da sbocco a fiotto proprio, con tanto di chiodi e peli animali.
Gli occhi. Gli stessi. Lo stesso modo di truccarli. Anche se lei fissata con l'azzurro io con il nero totale alla Dolcenera di qualche anno fa.
I capelli. Chiari i suoi. I miei scuri. Ma entrambe con un sacco di merdosi boccoli.
Il naso vagamente greco. E si. Uguale.
Ho bevuto il mio caffè senza nemmeno metterci lo zucchero.
Preso anche le sigarette. Pagato. Uscita. Rientrata in macchina. Aperto il cassetto porta documenti. Cominciato a cercare chiavetta musica incazzata. (usb a forma di teschio). Trovata. Silverstein a palla.
Non parlo di lei con i miei fratelli. Che due volte all'anno la sentono. Non so davvero niente se non che è viva.
Non so come procede la sua vita nell'eterno incazzamento che la contraddistingue.
Non sò se sta ancora con quel povero cristo del fidanzato o lui è riuscito a liberarsene.
Se ha sempre bisogno di sentirsi amata. Amata fino alla nausea. Fino ad arrivare allo stalking affettivo.
Se ancora oggi tutto è un problema insormontabile alla Fukushima compreso il distributore sotto casa chiuso. O la vicina che le fotte il settimanale.
Non credo di mancarle. E credo di non mancare a lei.
Non c'è mai stato un rapporto fra noi particolarmente affettuoso e, con la mia crescita, le distanze sono diventate siderali.
Fino a smettere di toccarla.
In un rifiuto totale. Sia mentale che fisico.
Suona triste.
Suona triste che ad un certo punto della vita una figlia smetta di toccare colei che l'ha messa al mondo.
Non credo ci sarà mai un riavvicinamento.
Nessuna delle due lo cerca, anche se con motivazioni diverse:mrgreen:
Ma non ha importanza. Io sto meglio così. E anche lei.
Che strano però.
Dicono che il richiamo del sangue sia invincibile.
Ma per il Tebe plasma forse c'è un eccezione:diavoletto:
Mi sono fermata al primo bar e mentre imploravo un caffè mi sono vista nello specchio dietro il bancone.
E mi è venuto un colpo.
Ho sentito davvero il cuore perdere un colpo e poi balzarmi in gola.
Impossibile ho pensato togliendo lo sguardo.
Però poi ho riguardato.
E si. A quella distanza. Con le bottiglie a nascondere un pò la mia faccia. Lo specchio leggermente deformante.
Ho visto mia madre. In me.
Una roba da sbocco a fiotto proprio, con tanto di chiodi e peli animali.
Gli occhi. Gli stessi. Lo stesso modo di truccarli. Anche se lei fissata con l'azzurro io con il nero totale alla Dolcenera di qualche anno fa.
I capelli. Chiari i suoi. I miei scuri. Ma entrambe con un sacco di merdosi boccoli.
Il naso vagamente greco. E si. Uguale.
Ho bevuto il mio caffè senza nemmeno metterci lo zucchero.
Preso anche le sigarette. Pagato. Uscita. Rientrata in macchina. Aperto il cassetto porta documenti. Cominciato a cercare chiavetta musica incazzata. (usb a forma di teschio). Trovata. Silverstein a palla.
Non parlo di lei con i miei fratelli. Che due volte all'anno la sentono. Non so davvero niente se non che è viva.
Non so come procede la sua vita nell'eterno incazzamento che la contraddistingue.
Non sò se sta ancora con quel povero cristo del fidanzato o lui è riuscito a liberarsene.
Se ha sempre bisogno di sentirsi amata. Amata fino alla nausea. Fino ad arrivare allo stalking affettivo.
Se ancora oggi tutto è un problema insormontabile alla Fukushima compreso il distributore sotto casa chiuso. O la vicina che le fotte il settimanale.
Non credo di mancarle. E credo di non mancare a lei.
Non c'è mai stato un rapporto fra noi particolarmente affettuoso e, con la mia crescita, le distanze sono diventate siderali.
Fino a smettere di toccarla.
In un rifiuto totale. Sia mentale che fisico.
Suona triste.
Suona triste che ad un certo punto della vita una figlia smetta di toccare colei che l'ha messa al mondo.
Non credo ci sarà mai un riavvicinamento.
Nessuna delle due lo cerca, anche se con motivazioni diverse:mrgreen:
Ma non ha importanza. Io sto meglio così. E anche lei.
Che strano però.
Dicono che il richiamo del sangue sia invincibile.
Ma per il Tebe plasma forse c'è un eccezione:diavoletto: