sienne
lucida-confusa
Ciao,
mi trovo già da un po’ su un filo stretto e lungo senza fine.
Proseguo, e quest’arte del funambolismo la inizio a prestigiare.
Ma il mio equilibrio, è un equilibrio instabile, che riesco solo a tenere,
se non abbasso la guardia, solo se rimango tesa, solo se la
concentrazione rimane fissa sulla corda.
Questa corda, così stretta, è l’unico percorso che io possa fare
per stare tra voi … per stare nella vostra realtà.
Quello che vedo e provo, non mi piace tanto, anzi, fa male.
È un incubo anche qui. Mi sembra di stare in guerra.
Gente in guerra con se stessi, tra loro e con ciò che li circonda.
Come se un domani per i nostri figli non esistesse …
Tutto è dovuto solo ora ed adesso e anche più.
Ipocrisia, che fa salire solo l’acido …
Parole piene di speranze e amore … non taccono gli animi.
Una parte di me si è rassegnata. Non c’è posto per me.
Non mi ci trovo. È sempre stato così … già da piccola.
Non sono in grado di capire le cose, la gente … non capisco.
Più mi sforzo e meno capisco. Devo accettare, che ho molte
mancanze … Ho sempre provato di farne una forza.
Di integrare tutti questi frammenti in un'unica cosa.
Ma io spazio tra il nulla e il tutto … tenendomi stretta
a quel filo di ragione che mi è rimasto per tenermi in equilibrio
su questa corda … su questo spazio così stretto di realtà.
Mi sfiora a volte il pensiero di lasciarmi cadere.
Di permettere alla follia di risucchiarmi completamente.
Tanto, che differenza fa?
Combatto solo contro i mulini a vento!
Ho voglia di piangere. Ho tanta voglia che qualcuno riesca a
raggiungermi, per un attimo di compagnia in questa follia.
Per poter appoggiare la testa, prendere una boccata d’aria.
Ma forse è meglio di no. Non so, se sono in grado di sopportare
tanta vicinanza. Già adesso, spesso è insopportabile …
ho un vulcano di sensazioni dentro me … sta sempre in eruzione …
Non ho filtri … tutto entra e penetra senza pietà in ogni fibra.
Sto proprio male. Sono stanca, molto stanca. Vorrei andarmene …
No, vorrei riposare … ma non con farmaci, non è un riposare.
Vorrei poter riposare consapevolmente. Proprio per dare aria
ai miei sensi … alla mia testa … ai miei arti … al mio essere.
Quello che mi rimane è un po’ di speranza …
Non so bene per cosa …
Ma intanto, spero …
Che tutto sia solo un brutto sogno …
Per fortuna, mi voglio bene …
sono solo nata un po’ storta …
sienne
mi trovo già da un po’ su un filo stretto e lungo senza fine.
Proseguo, e quest’arte del funambolismo la inizio a prestigiare.
Ma il mio equilibrio, è un equilibrio instabile, che riesco solo a tenere,
se non abbasso la guardia, solo se rimango tesa, solo se la
concentrazione rimane fissa sulla corda.
Questa corda, così stretta, è l’unico percorso che io possa fare
per stare tra voi … per stare nella vostra realtà.
Quello che vedo e provo, non mi piace tanto, anzi, fa male.
È un incubo anche qui. Mi sembra di stare in guerra.
Gente in guerra con se stessi, tra loro e con ciò che li circonda.
Come se un domani per i nostri figli non esistesse …
Tutto è dovuto solo ora ed adesso e anche più.
Ipocrisia, che fa salire solo l’acido …
Parole piene di speranze e amore … non taccono gli animi.
Una parte di me si è rassegnata. Non c’è posto per me.
Non mi ci trovo. È sempre stato così … già da piccola.
Non sono in grado di capire le cose, la gente … non capisco.
Più mi sforzo e meno capisco. Devo accettare, che ho molte
mancanze … Ho sempre provato di farne una forza.
Di integrare tutti questi frammenti in un'unica cosa.
Ma io spazio tra il nulla e il tutto … tenendomi stretta
a quel filo di ragione che mi è rimasto per tenermi in equilibrio
su questa corda … su questo spazio così stretto di realtà.
Mi sfiora a volte il pensiero di lasciarmi cadere.
Di permettere alla follia di risucchiarmi completamente.
Tanto, che differenza fa?
Combatto solo contro i mulini a vento!
Ho voglia di piangere. Ho tanta voglia che qualcuno riesca a
raggiungermi, per un attimo di compagnia in questa follia.
Per poter appoggiare la testa, prendere una boccata d’aria.
Ma forse è meglio di no. Non so, se sono in grado di sopportare
tanta vicinanza. Già adesso, spesso è insopportabile …
ho un vulcano di sensazioni dentro me … sta sempre in eruzione …
Non ho filtri … tutto entra e penetra senza pietà in ogni fibra.
Sto proprio male. Sono stanca, molto stanca. Vorrei andarmene …
No, vorrei riposare … ma non con farmaci, non è un riposare.
Vorrei poter riposare consapevolmente. Proprio per dare aria
ai miei sensi … alla mia testa … ai miei arti … al mio essere.
Quello che mi rimane è un po’ di speranza …
Non so bene per cosa …
Ma intanto, spero …
Che tutto sia solo un brutto sogno …
Per fortuna, mi voglio bene …
sono solo nata un po’ storta …
sienne