la mummia

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, certo, intendo dire che, sicuramente, per certi versi è una strada più impegnativa, che può portare a vivere periodi senza patire la solitudine, ma soffrirne, invece, all'età in cui è più difficile essere attivi nel creare rapporti sociali.
Anche se una persona ha degli amici che gli hanno fatto compagnia e l'hanno aiutato nella vita, quando ha novant'anni facilmente sono tutti morti.
È quello che diceva Alain Delon.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando è morta la mia vicina, che viveva lì da 25 anni, noi lo abbiamo saputo giorni dopo per vie traverse.
I figli non hanno manco incaricato l'agenzia di pompe funebri di appendere il solito cartello all'ingresso.
Non gliene è fregato un cazzo.
Quando è morto mio cognato, che mia moglie sentiva tutti i giorni, i figli manco hanno fatto il funerale.
Cremato, hanno disperso le ceneri, senza dir nulla a nessuno.
Il fatto è che per tanti ciò che viene dopo la morte è sostanzialmente inutile.
Le persone hanno valore solo quando servono.
C'è molta aridità in giro.
Al di là del servire o no, per me le persone contano da vive, una volta morte, sono morte.
 

Nicky

Utente di lunga data
Bisogna scegliersi amici più giovani.
Non è un caso che noi abbiamo amici oltre gli 80 anni.
Non è così semplice, non sempre ci sono interessi comuni, ma poi a un certo punto non hai la forza fisica di uscire di casa, andare, per dire, a bere un caffè al bar. Magari non ci senti o vedi bene, sono tanti i fattori per cui da anziani c'è una maggiore propensione all'isolamento.
 

Banana18

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Direi di no.
La virta ha senso solo se ha senso anche la morte.
Tutti i popoli la celebrano non per niente.
È il segno evolutivo della raggiunta umanità.
Ma la cultura cambia. Il funerale serve a chi resta, non al morto.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Non è così semplice, non sempre ci sono interessi comuni, ma poi a un certo punto non hai la forza fisica di uscire di casa, andare, per dire, a bere un caffè al bar. Magari non ci senti o vedi bene, sono tanti i fattori per cui da anziani c'è una maggiore propensione all'isolamento.
La compagnia in tarda età è fondamentale...la nonna di mio marito abitava a piano terra con la porta finestra che dava su un giardino...era il ritrovo delle vecchiette del quartiere...se andavi a trovarla c'era sempre gente...poi come hai detto piano piano molte si sono fermate e sempre meno amiche potevano andare...è morta velocemente...per lei socializzare era fondamentale, era una forza della natura, quando andiamo al cimitero e la vedo nella foto mi viene sempre da sorridere a pensare che uragano era.
 

danny

Utente di lunga data
È il segno evolutivo della raggiunta umanità.
Ma la cultura cambia. Il funerale serve a chi resta, non al morto.
Il funerale serve alla comunità umana, anzi, più che il funerale il rito relativo alla morte.
Serve a dare valore alla vita.
Se togliamo i riti funebri, anche la vita perde gran parte del suo senso.
Non dappertutto i riti funebri sono tristi: molti spesso sono conviviali o in alcuni casi addirittura feste.
Da noi gradualmente con la rarefazione dei legami della comunità, si sono persi i riti funebri.
Quando ero un bambino il corteo funebre bloccava l'intero quartiere-
E tutta la comunità era invitata al rito.
Oggi... si pensa alla viabilità.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il funerale serve alla comunità umana, anzi, più che il funerale il rito relativo alla morte.
Serve a dare valore alla vita.
Se togliamo i riti funebri, anche la vita perde gran parte del suo senso.
Non dappertutto i riti funebri sono tristi: molti spesso sono conviviali o in alcuni casi addirittura feste.
Da noi gradualmente con la rarefazione dei legami della comunità, si sono persi i riti funebri.
Quando ero un bambino il corteo funebre bloccava l'intero quartiere-
E tutta la comunità era invitata al rito.
Oggi... si pensa alla viabilità.
Per quanto mi riguarda non mi interessa. Ma anche se mi interessasse comunque non parteciperei.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
La compagnia in tarda età è fondamentale...la nonna di mio marito abitava a piano terra con la porta finestra che dava su un giardino...era il ritrovo delle vecchiette del quartiere...se andavi a trovarla c'era sempre gente...poi come hai detto piano piano molte si sono fermate e sempre meno amiche potevano andare...è morta velocemente...per lei socializzare era fondamentale, era una forza della natura, quando andiamo al cimitero e la vedo nella foto mi viene sempre da sorridere a pensare che uragano era.
Anche mia nonna aveva sempre la porta aperta. Però è stata l'ultima ad andarsene, ha perso tutti a parte noi e mia mamma; certi i vicini di casa la conoscevano perché era un palazzo piccolo e quando ha iniziato ad avere l'Alzheimer nel caso penso che l'avrebbero segnalato ai servizi sociali, ma a volte nei palazzi più grossi è difficile conoscersi.
 

Banana18

Utente di lunga data
Il funerale serve alla comunità umana, anzi, più che il funerale il rito relativo alla morte.
Serve a dare valore alla vita.
Se togliamo i riti funebri, anche la vita perde gran parte del suo senso.
D'altronde tutto ha un prezzo.
Dicevo in quanto morta non posso partecipare.
Quando muoio io finisce il mondo. Dice.
 
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