Fino a cinquant'anni fa le figure problematiche finivano nei manicomi; da Basaglia in poi l'assistenza statale si è specializzata nella gestione di tali figure ,che un tempo vivevano assieme all'interno di strutture che non andavano tanto per il sottile coi malcapitati che li dentroo finivano. Paradossalmente oggi, dopo decenni in cui si è voluto dare dignità al malato, al disagiato , ai figli senza famiglia ,o con genitori non giudicati responsabili o peggio, ci troviamo di fronte a situazioni ,marginali nel complesso, in cui le aberrazioni originate dalla protervia ,dalla cupidigia e comunque da una prepotenza incompatibile coi protocolli e con l'etica umana e professionale,producono casi di una gravità anacronistica ed impensabile al giorno d'oggi.
La vera domanda è , come sia possibile una connivenza tale tra , politica, mondo accademico scientifico ed anche l'omissione da parte del mondo dell'informazione; oggi le cose si conoscono in tempo reale , e la censura non è quella del ventennio ,così come gli strumenti di divulgazione.
Mia zia lavorò dagli anni trenta fino ai settanta all'interno di un famoso "manicomio" del nord, e certe situazioni, seppur gestite con la massima umanità dal personale che si prendeva cura del "paziente" (c'era gente sana che passava la vita in manicomio per vari motivi) erano all'ordine del giorno, come l'elettroshock , allora legale ; mia zia era una sostenitrice di questa pratica ,in quanto aveva rilevato che in molto casi "funzionava"!
Ma oggi, nel terzo millennio, come è possibile che uno stato ,nella propria emanazione che dovrebbe avere un approccio umano con una umanità in difficoltà ,sia così pervasivo , imperioso ed autoritario, che nemmeno nell'URSS di settant'anni addietro .....Seppure nelle percentuali minime che oggi conosciamo. Il problema sta sempre in chi applica le leggi, anche buone ; per esempio : un giudice onorario non può mai decidere sull'assegnazione di un minore (ma i giudici sono oberati, e allora....) . Un bimbo in casa famiglia costa allo stato 400 euro al giorno! Perché non darne 100 alla famiglia di origine, se il problema è la povertà e solo quello (conosco dei casi). Perché una famiglia deve temere l'assistente sociale quando è in difficoltà? Abbiamo perso di vista l'obiettivo di uno stato che deve aiutare i propri cittadini ,anziché minacciarli....Tanto , per quanto si controlli, ci sarà sempre il padre degenere ,non rinosciuto tale , che si farà i selfie in autostrada sotto cocaina e che ucciderà così i figli ; ma forse lui era parente di qualche pezzo grosso che ha consentito che i figli potessero essergli assegnati nella separazione condivisa .Funziona purtroppo molto spesso così! E situazioni impensabili vengono a galla solo dopo casi eclatanti; però ,tutti prima sapevano....