Labirinti

Brunetta

Utente di lunga data




L’avventura del labirinto ha un significato di morte simbolica, un viaggio nel mondo degli inferi, un viaggio nell’aldilà. La via verso l’interno simboleggia al tempo stesso anche la via verso il basso e l’uscita vittoriosa dal labirinto può essere paragonata al riemergere dalla superficie del mare. Teseo penetra da solo nel labirinto, sostiene la lotta col Minotauro, riesce anche a uscire dal labirinto mediante l’astuzia e la prudenza (filo di Arianna); superata questa prova diventa re e fondatore di città.









Nel labirinto si nota una materializzazione pressoché perfetta del processo di iniziazione. Al centro del labirinto, l’ iniziando è solo con la sua realtà interiore, vi incontra se stesso, un principio divino, un Minotauro o qualsiasi altra cosa possa essere rappresentata da un “centro”. In ogni caso con il centro si intendono anche il luogo e la possibilità di una conoscenza così fondamentale da richiedere un mutamento di direzione radicale. Chi vuole tornare fuori dal labirinto, deve fare dietrofront e ripercorrere i suoi passi. Un mutamento di direzione significa il massimo allontanamento possibile dal proprio passato. L’inversione del moto al centro non significa perciò solo la rinuncia all’esistenza passata, ma anche un nuovo inizio. Chi esce dal labirinto, ne esce non come il vecchio, ma come rinato in una nuova fase o piano dell’esistenza. Al centro hanno luogo la morte e la rinascita. La via verso il centro del labirinto simboleggia la via verso il mondo sotterraneo, dove il ritorno alla madre Terra è connesso con la speranza di una rinascita. Il dedalo sembra assumere la forma di uno scambio simbolico in cui la morte e la vita sono lo sdoppiamento di una stessa realtà.









Il gioco del labirinto ha un significato rituale: serve a scongiurare – rappresentandola – la paura della morte, l’angoscia dell’uomo di fronte alla nullificazione di tutte le cose. E’ un percorso in due tempi: l’entrata nel labirinto e il faccia a faccia col mistero costituiscono la prima parte, in cui gli attori del gioco sperimentano la perdita di sé. Il ritorno alla luce rappresenta una nuova nascita, attesta la continuità della vita, che di generazione in generazione rinnova se stessa. Il “cuore” del labirinto assomiglia a un utero materno e il filo di Arianna ad un cordone ombelicale. Il Minotauro è un embrione, un germoglio nel ventre della madre: ombra inquietante di possibilità inespresse, con cui, ciascuno è chiamato a confrontarsi.











Nella mitologia dunque ritroviamo il toro in veste di Minotauro, al centro del labirinto: il Minotauro è la versione negativa del toro, suggestiva rappresentazione del male da sconfiggere per superare la prova, per raggiungere uno status superiore, per procedere all’iniziazione. Il toro è al centro del dedalo e viene sacrificato: con il suo sangue genera vita e prosperità e scaccia via il negativo temuto tanto nel passato quanto nel presente. Il toro rappresenta, forse, la nostra stessa immagine al negativo, l’alter ego malefico di ciascuno di noi. Jung parla del Minotauro come dell’archetipo dell’immagine materna divorante e del percorso dell’anima verso l’equilibrio del proprio sé: esso è nella maggior parte dei casi espressione della brutalità, dell’istintualità irrazionale che non conosce morale , della violenza al di là del bene e del male. Il labirinto permette, attraverso la nostra guida, Arianna, di ritornare a tale componente di noi stessi, di prenderne atto, di rielaborarla per giungere ad un nuovo equilibrio. Noi stessi siamo artefici, cause efficienti della costruzione del dedalo al fine di isolare in un serrato ambito le nostre soverchianti angosce. Il Minotauro sostituisce allora l’angoscia libera originaria e allorchè la situazione diviene costrittiva, claustrale e il soggetto non ha possibilità di fuga, la conseguenza può essere il panico. Infatti, per coloro che soffrono di attacchi di panico è fondamentale avere nel loro percorso, fuori da casa , dei punti di riferimento familiari che creano come un filo conduttore rassicurante rispetto al perdersi nel mondo.










Il labirinto può essere interpretato anche come il tentativo, vano, da parte di Minosse di mascherare le proprie incoerenze, ipocrisie: il Minotauro è la rappresentazione antinomica del lato umano di Minosse, mistificato da quello politico. Dentro il labirinto vive, metaforicamente, lo stesso Minosse, che non vuole rinunciare al sé alienato della sua vita privata, nonché alla finzione di una vita pubblica irreprensibile. Il mito del Minotauro è il tentativo di celare il fallimento della politica scissa dall’etica, e quindi è di fatto un mito istituzionalizzato. E’ la rappresentazione simbolica del definitivo passaggio da una forma sociale comunitaria-primitiva a una chiaramente schiavistica. Minosse si rifiuta di sacrificarlo perché antepone al sé collettivo il sé privato.L’uccisione del Minotauro non è che l’espressione di una impossibilità, quella di poter continuare a celare ai cittadini del regno la dicotomia tra leggi giuste e società ingiusta. E’ la presa di coscienza della debolezza intrinseca del potere, un colpo inferto alla sua apparente legalità e stabilità. Nell’intreccio del mito Minosse non avrebbe mai potuto uccidere il Minotauro, perché sarebbe stato come uccidere se stesso, cioè la coscienza alienata. Il Minotauro cerca di fuggire dal labirinto ma non può, perché il labirinto è diventata la sua seconda casa, in cui può vivere la sua seconda natura.










Nel labirinto, nel rito iniziatico, non c’è puro amore e mera fratellanza, bensì alleanza e violenza. C’è sostanzialmente una struttura negativa da cui tutto discende. L’amore è il frutto proibito, al centro del dedalo, un episodio all’interno di una complessiva impalcatura che comunica violenza. L’amore è la rosa tanto agognata dall’uomo, l’irraggiungibile bellezza a cui il genere umano mira per riscattarsi. Così Arianna rappresenta molto di più di un’aiutante che dona un mezzo fatato (il filo) a Teseo, per condurlo sano e salvo all’uscita del labirinto. Arianna è la rosa del labirinto, l’amore stesso. L’uomo, immerso nella violenza, sempre la cerca, la vuole. Arianna è l’eterno segreto della vita, fonte indispensabile che allontana i fantasmi e le paure.











Una linea dunque unisce vari aspetti del labirinto e su di essa viaggiano i frammenti principali della concettualizzazione sul dedalo: il rito e il culto, la danza rituale, il sacrificio e l’iniziazione, l’amore e l’uscita dal labirinto. In tutte le civiltà il labirinto sta a rappresentare in una guisa contorta e confusa il mondo della coscienza patriarcale; esso può essere penetrato solo da coloro che siano preparati a ricevere una speciale iniziazione al mondo misterioso dell’inconscio collettivo. In particolare, la via della conoscenza interiore proposta dal simbolo del labirinto ha rappresentato lo spostamento di Creta dalla cultura matrilineare a quella patriarcale.










Dopo aver superato questa prova rischiosa, Teseo porta in salvo Arianna, una fanciulla in pericolo. Questo salvataggio simboleggia la liberazione della figura dell’Anima dall’aspetto divorante dell’immagine materna. Finché essa non si è realizzata l’uomo è incapace di entrare positivamente in rapporto con le altre donne.



L’esperienza del labirinto ci propone un processo di iniziazione che ci conduce verso il Centro, dove siamo soli di fronte alla nostra realtà interiore per prenderne coscienza. Qui ci possiamo perdere , perché il labirinto è luogo di mascheramenti e d’intransitabili nostalgie. Dove la maschera è l’ennesimo, inesorabile, travestimento dello stesso nulla, dello stesso vuoto, insondabile presenza e lontananza del mistero.


http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2015/04/mito-di-arianna-il-labirinto-e-il-suo.html?spref=fb
 

Brunetta

Utente di lunga data
Molti spunti interessanti.

Penso che chi viene tradito si senta precipitare dentro un labirinto senza via di uscita.

Disperatamente spera che il traditore sia Arianna che gli fornisce il filo per uscire.

Ma spesso anche il traditore è dentro un labirinto già da tempo e ha intravisto nell'amante la persona che avrebbe potuto fornirgli il filo.

Infatti vedo spesso traditi e traditori fornirsi a vicenda fili che legano e trascinano ognuno nel labirinto dell'altro.

Il tradimento è del resto l'esperienza della morte di un progetto a cui entrambi credevano.
Elaborare questo lutto facendo emergere la verità è l'unico modo per uscirne.
A volte ho proprio la sensazione che sia Teseo (che è IL TRADITORE) sia Arianna (che è LA TRADITA perché ha tradito lei stessa la famiglia investendo tutto in questa relazione) simbolizzino tutti i traditori e tutti i traditi impegnati a restare nel labirinto per non prendere atto di quel che è avvenuto.
 
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ologramma

Utente di lunga data
Molti spunti interessanti.

Penso che chi viene tradito si senta precipitare dentro un labirinto senza via di uscita.

Disperatamente spera che il traditore sia Arianna che gli fornisce il filo per uscire.

Ma spesso anche il traditore è dentro un labirinto già da tempo e ha intravisto nell'amante la persona che avrebbe potuto fornirgli il filo.

Infatti vedo spesso traditi e traditori fornirsi a vicenda fili che legano e trascinano ognuno nel labirinto dell'altro.

Il tradimento è del resto l'esperienza della morte di un progetto a cui entrambi credevano.
Elaborare questo lutto facendo emergere la verità è l'unico modo per uscirne.
A volte ho proprio la sensazione che sia Teseo (che è IL TRADITORE) sia Arianna (che è LA TRADITA perché ha tradito lei stessa la famiglia investendo tutto in questa relazione) simbolizzino tutti i traditori e tutti i traditi impegnati a restare nel labirinto per non prendere atto di quel che è avvenuto.
forse leggerò tutto con calma ,ma solo il titolo mi ha fatto ripensare alla visita al palazzo di Minosse nell'isola di Creta bellissima esperienza , per precisare io della mia amante tutto chiedevo fuorché il filo :p
Sempre metaforicamente pensavo:sonar:
 

trilobita

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forse leggerò tutto con calma ,ma solo il titolo mi ha fatto ripensare alla visita al palazzo di Minosse nell'isola di Creta bellissima esperienza , per precisare io della mia amante tutto chiedevo fuorché il filo :p
Sempre metaforicamente pensavo:sonar:
Chissà la madre del signor Mino Tauro,trombando con un toro vero,che ruolo va ad assumere metà forica mente....
 

Diletta

Utente di lunga data
Molti spunti interessanti.

Penso che chi viene tradito si senta precipitare dentro un labirinto senza via di uscita.

Disperatamente spera che il traditore sia Arianna che gli fornisce il filo per uscire.

Ma spesso anche il traditore è dentro un labirinto già da tempo e ha intravisto nell'amante la persona che avrebbe potuto fornirgli il filo.

Infatti vedo spesso traditi e traditori fornirsi a vicenda fili che legano e trascinano ognuno nel labirinto dell'altro.

Il tradimento è del resto l'esperienza della morte di un progetto a cui entrambi credevano.
Elaborare questo lutto facendo emergere la verità è l'unico modo per uscirne.
A volte ho proprio la sensazione che sia Teseo (che è IL TRADITORE) sia Arianna (che è LA TRADITA perché ha tradito lei stessa la famiglia investendo tutto in questa relazione) simbolizzino tutti i traditori e tutti i traditi impegnati a restare nel labirinto per non prendere atto di quel che è avvenuto.

Ma Arianna, che simboleggia LA TRADITA, non vuole che Teseo resti in quel labirinto e lei stessa se ne guarda bene dall'entrarvi.
Infatti, con l'astuzia di cui è dotata, permette a Teseo di uscire. E' un aiuto che dà a lui, ma che serve anche a se stessa, anzi, forse in primis a se stessa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
forse leggerò tutto con calma ,ma solo il titolo mi ha fatto ripensare alla visita al palazzo di Minosse nell'isola di Creta bellissima esperienza , per precisare io della mia amante tutto chiedevo fuorché il filo :p
Sempre metaforicamente pensavo:sonar:
Se ti scopre invece del filo tua moglie ti dà la corda :cool::carneval:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma Arianna, che simboleggia LA TRADITA, non vuole che Teseo resti in quel labirinto e lei stessa se ne guarda bene dall'entrarvi.
Infatti, con l'astuzia di cui è dotata, permette a Teseo di uscire. E' un aiuto che dà a lui, ma che serve anche a se stessa, anzi, forse in primis a se stessa.
Ma in quella fase lei è traditrice della sua famiglia per crearne una nuova e libera il futuro traditore dai suoi problemi
 
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