Sul sopportare...
Il mio matrimonio era uno schifo, ma ovviamente non lo volevo vedere.
Quando mio marito ha scoperto che l'avevo tradito, mi sono messa d'impegno per aiutarlo a superare. Almeno, questo è quello di cui sono convinta, lui vi direbbe che non ho fatto un cazzo, sicuramente.
Ascoltavo, sorbivo insulti, mi umiliavo, ho smesso di frequentare le mie amiche ed uscire, accondiscendevo a tutto quello che mi diceva, cercavo di coccolarlo etc etc.
Mi sono stufata.
Perchè non ne valeva la pena. Perchè vedevo che lui non avrebbe mai e poi mai sporto un dito di aiuto verso di me. Perchè mi chiedeva il perchè, ma non voleva ascoltare, non poteva accettare che io avessi motivi di disagio forti.
E capivo... capivo che dopo un colpo del genere mica ci si può mettere subito in discussione, ma speravo che dopo un pò, vedendo la mia disponibilità, si aprisse anche lui.
Ma vedevo che quello che mi "proponeva" lui era, in effetti, una vita passata perennemente in debito verso di lui. E basta. Non c'era amore da parte sua, solo desiderio di possesso.
E questo no, non ne valeva la pena.
Avrei sopportato quello e altro se ci fosse stato amore ad aspettarmi da qualche parte nel suo cuore.
Si sopporta quando c'è qualcosa da salvare, quando c'è un obiettivo da raggiungere. Si sopporta una operazione senza anestesia quando c'è qualche cosa da salvare. Ma le sofferenze fini a se stesse sono torture.