Mi associoCiao Diletta, hanno già detto tutto gli altri e non aggiungerò nulla.... dico solo che seguirti su questa strada è una sofferenza ....
buona vita
Mi associoCiao Diletta, hanno già detto tutto gli altri e non aggiungerò nulla.... dico solo che seguirti su questa strada è una sofferenza ....
buona vita
vero e mi spiace moltissimo.Ciao Diletta, hanno già detto tutto gli altri e non aggiungerò nulla.... dico solo che seguirti su questa strada è una sofferenza ....
buona vita
Spiace a tuttivero e mi spiace moltissimo.
No, lei legge e prosegue.Spiace a tutti
Spiace anche che non si renda conto che tutti le stiamo dicendo le medesime cose. Ma lei non legge e prosegue per la sua strada
Io credo che diletta dovrebbe capire che c'è troppa distanza fra quello che lei è e quello che crede di essere,deve prendere atto di quello che può fare e di quello che non può fare.No, lei legge e prosegue.![]()
E qui si arriva al nocciolo della questione secondo me.Che lui l'abbia tradita o meno ormai non è neanche il punto fondamentale. Se io(generico) cerco delle prove è perché ho dei sospetti e non credo a quello che mio marito(ribadisco marito, quello con cui ho fatto dei figli, ho passato una vita insieme, mi addormento e mi sveglio la mattina) mi dice. Fondamentalmente lui non ha nessuna credibilità ai miei occhi ed io passo dei momenti terribili cercando di svelare il suo presunto vero essere.Vorrei non fosse così ma non riesco a credergli, non lo accetto proprio e continuo a cercare di smascherarlo.Ma che vita faccio? Inoltre quando mi vede che sto male mi risponde nel peggior modo possibile buttando olio sul fuoco e dimostrandomi una totale mancanza di rispetto ed empatia. Finisco per sentirmi incompresa, umiliata e a volte mi sembra di impazzire. Mi calmo per un po' per non rompere troppo le palle rischiando di perderlo e poi, nei momenti di apparente tranquillità il tarlo del tradimento ritorna e ricomincio daccapo. Risultato : sto in un matrimonio con un uomo di cui non mi fido assolutamente,che mi manca di rispetto, che non riesco ad accettare, che vorrei diverso e con il quale i momenti di amarezza e sofferenza sono forse di più rispetto a quelli di serenità. Il peggio che può capitare in un matrimonio non sono le corna, il peggio è l'aver perso la fiducia a un tale livello da sospettare continuamente l'altro tanto da starci male e voler vederlo stare male.al solito non ho seguito benissimo la questione , ma che lui l'abbia tradita veramente durante il matrimonio lo diamo per certo per quali motivi?
Quoto.E qui si arriva al nocciolo della questione secondo me.Che lui l'abbia tradita o meno ormai non è neanche il punto fondamentale. Se io(generico) cerco delle prove è perché ho dei sospetti e non credo a quello che mio marito(ribadisco marito, quello con cui ho fatto dei figli, ho passato una vita insieme, mi addormento e mi sveglio la mattina) mi dice. Fondamentalmente lui non ha nessuna credibilità ai miei occhi ed io passo dei momenti terribili cercando di svelare il suo presunto vero essere.Vorrei non fosse così ma non riesco a credergli, non lo accetto proprio e continuo a cercare di smascherarlo.Ma che vita faccio? Inoltre quando mi vede che sto male mi risponde nel peggior modo possibile buttando olio sul fuoco e dimostrandomi una totale mancanza di rispetto ed empatia. Finisco per sentirmi incompresa, umiliata e a volte mi sembra di impazzire. Mi calmo per un po' per non rompere troppo le palle rischiando di perderlo e poi, nei momenti di apparente tranquillità il tarlo del tradimento ritorna e ricomincio daccapo. Risultato : sto in un matrimonio con un uomo di cui non mi fido assolutamente,che mi manca di rispetto, che non riesco ad accettare, che vorrei diverso e con il quale i momenti di amarezza e sofferenza sono forse di più rispetto a quelli di serenità. Il peggio che può capitare in un matrimonio non sono le corna, il peggio è l'aver perso la fiducia a un tale livello da sospettare continuamente l'altro tanto da starci male e voler vederlo stare male.
Esattamente.Spero che Diletta se ne renda conto...Quoto.
E' un legame in cui l'interesse perseguito è il malessere. Mascherato dall'attesa del benessere.
Un paradiso finale che dovrebbe risarcire di tutto il vissuto, attraverso una vendetta purificatrice.
Una parabola al contrario.
Mi spiace molto.
E se la devo dir tutta, mi spiace per entrambi. Una Vita è una sola. Viverla tanto male è veramente uno spreco.
Le scopate, vere o presunte che siano, di fronte a questo, sono veramente quisquilie.
Già...glielo auguro....mica siamo eterni...e il tempo a disposizione è pochissimo, in realtà, per vivere bene...Esattamente.Spero che Diletta se ne renda conto...
Hai detto cose che penso anche ioE qui si arriva al nocciolo della questione secondo me.Che lui l'abbia tradita o meno ormai non è neanche il punto fondamentale. Se io(generico) cerco delle prove è perché ho dei sospetti e non credo a quello che mio marito(ribadisco marito, quello con cui ho fatto dei figli, ho passato una vita insieme, mi addormento e mi sveglio la mattina) mi dice. Fondamentalmente lui non ha nessuna credibilità ai miei occhi ed io passo dei momenti terribili cercando di svelare il suo presunto vero essere.Vorrei non fosse così ma non riesco a credergli, non lo accetto proprio e continuo a cercare di smascherarlo.Ma che vita faccio? Inoltre quando mi vede che sto male mi risponde nel peggior modo possibile buttando olio sul fuoco e dimostrandomi una totale mancanza di rispetto ed empatia. Finisco per sentirmi incompresa, umiliata e a volte mi sembra di impazzire. Mi calmo per un po' per non rompere troppo le palle rischiando di perderlo e poi, nei momenti di apparente tranquillità il tarlo del tradimento ritorna e ricomincio daccapo. Risultato : sto in un matrimonio con un uomo di cui non mi fido assolutamente,che mi manca di rispetto, che non riesco ad accettare, che vorrei diverso e con il quale i momenti di amarezza e sofferenza sono forse di più rispetto a quelli di serenità. Il peggio che può capitare in un matrimonio non sono le corna, il peggio è l'aver perso la fiducia a un tale livello da sospettare continuamente l'altro tanto da starci male e voler vederlo stare male.
E qui si arriva al nocciolo della questione secondo me.Che lui l'abbia tradita o meno ormai non è neanche il punto fondamentale. Se io(generico) cerco delle prove è perché ho dei sospetti e non credo a quello che mio marito(ribadisco marito, quello con cui ho fatto dei figli, ho passato una vita insieme, mi addormento e mi sveglio la mattina) mi dice. Fondamentalmente lui non ha nessuna credibilità ai miei occhi ed io passo dei momenti terribili cercando di svelare il suo presunto vero essere.Vorrei non fosse così ma non riesco a credergli, non lo accetto proprio e continuo a cercare di smascherarlo.Ma che vita faccio? Inoltre quando mi vede che sto male mi risponde nel peggior modo possibile buttando olio sul fuoco e dimostrandomi una totale mancanza di rispetto ed empatia. Finisco per sentirmi incompresa, umiliata e a volte mi sembra di impazzire. Mi calmo per un po' per non rompere troppo le palle rischiando di perderlo e poi, nei momenti di apparente tranquillità il tarlo del tradimento ritorna e ricomincio daccapo. Risultato : sto in un matrimonio con un uomo di cui non mi fido assolutamente,che mi manca di rispetto, che non riesco ad accettare, che vorrei diverso e con il quale i momenti di amarezza e sofferenza sono forse di più rispetto a quelli di serenità. Il peggio che può capitare in un matrimonio non sono le corna, il peggio è l'aver perso la fiducia a un tale livello da sospettare continuamente l'altro tanto da starci male e voler vederlo stare male.
Boh... cominciare a mettere il suo benessere al centro della sua esistenza non sarebbe male. Sarebbe già un inizio se non cercasse di soddisfare tutti e non cercasse di autogiustificare i suoi comportamenti e malumori. Non sarebbe menefreghismo ma istinto di sopravvivenza.Tutto giusto ma quello che ha vissuto benissimo fino a pochi anni fa e' lui, inoltre come puoi fidarti di uno che ti ha tradita fin dall'inizio e che invece di pentirsi si giustifica dicendo che così fan tutti?
Davvero non vedo molte alternative per Diletta, convivere separati in casa la vedo dura, lei non ha mai voluto guardare altrove, non resta molto da scegliere.
Menefreghista ci devi nascere, difficile diventarlo. Suo marito lo e'.
sono contenta che hai scritto perchè lei si paragona sempre a te e non capisce che siete ai poli oppostiTutto giusto ma quello che ha vissuto benissimo fino a pochi anni fa e' lui, inoltre come puoi fidarti di uno che ti ha tradita fin dall'inizio e che invece di pentirsi si giustifica dicendo che così fan tutti?
Davvero non vedo molte alternative per Diletta, convivere separati in casa la vedo dura, lei non ha mai voluto guardare altrove, non resta molto da scegliere.
Menefreghista ci devi nascere, difficile diventarlo. Suo marito lo e'.
Boh... cominciare a mettere il suo benessere al centro della sua esistenza non sarebbe male. Sarebbe già un inizio se non cercasse di soddisfare tutti e non cercasse di autogiustificare i suoi comportamenti e malumori. Non sarebbe menefreghismo ma istinto di sopravvivenza.
E invece non è scontato per niente anche se la speranza ci fosse. Che poi mica una casalinga deve stare dalla mattina alla sera in una casa... Si esce, si fa una passeggiata, si prende un caffè, ci si iscrive in palestra, in un corso di ballo ancora meglio. Se si cerca svago lo si trova. È che il pensiero di Diletta è uno solo per cui allo svago non ci pensa proprio....Quello lo davo per scontato a questo punto, ma e' riuscire a conviverci con lei casalinga che e' dura.
Almeno lavorasse, oltre ad essere autonoma passerebbe ore preziose fuori casa e conoscerebbe altra gente con varie possibilita' di svago.
Non è semplice venirne fuori, non quando hai superato i 50 anni e credevi di avere certezze ed affetto in famiglia.
sono contenta che hai scritto perchè lei si paragona sempre a te e non capisce che siete ai poli opposti
SEcondo me già solo dall'atteggiamento che hanno avuto i vostri mariti è lampante come siano situazioni diverseCome ogni tradimento ha punti in comune e una situazione completamente diversa.
Dopo la scoperta ed il primo anno di 'assestamento', uno deve scegliere come restare o, come liberarsene.
Io ho scelto, anche per cause di forza maggiore, come restare.
Pero' non dipendevo prima, e meno ancora adesso, da mio marito.
Sicuramente il marito di Diletta riempiva e riempie ancora la sua vita, nel bene e nel male.
Non so cosa la freni. Vista da fuori sembra sempre molto piu' facile.
Certo, rileggendola ha scritto tante volte che era ad una svolta ed invece e' sempre ferma, ma capisco pure quello.
Forse le sarebbe utile scrollarsi da pregiudizi e devozioni e pensare a star bene lei a qualsiasi costo e condizione.
Non ha davvero senso restare fedele al nulla assoluto.
SEcondo me già solo dall'atteggiamento che hanno avuto i vostri mariti è lampante come siano situazioni diverse