Latino

Brunetta

Utente di lunga data
Va beh hai sempre ragione tu 🤣🤣
Mi piaci anche per questo
Oh ho riconosciuto il tuo disagio, vissuto anche da me.
Ma se quelli sono di lingua madre tedesca, come quegli altri di lingua calabrese, bisogna accettarlo.
Anche se sarebbe meglio se tutti parlassero italiano e non scendessero il cane.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh, magari fossero ignoranti i giovani o solo i giovani, quelli preoccupanti sono i miei coetanei. Non è tanto sapere qualcosa, ma è che non sanno, spesso, esprimersi o leggere un testo.
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Tu sei giovane!
Sei figlia di boomer.
Nella storia della tua famiglia puoi pure essere figlia di notai e nipote di marchesi.
Ma non è così per la maggior parte dei tuoi coetanei.
 

ventodelnord

Utente di lunga data
Io l'ho fatto solo al Liceo, in teoria sarei favorevole, perchè aiuta tantissimo alla comprensione del testo che nei giovani odierni è drammaticamente carente.
Inserita però in un contesto dove già al Liceo fanno le versioni con Chatgpt o splashlatino, la vedo inutile.
Quella di ChatGPT a scuola è una scusa per professori incapaci e svogliati. Prendi lo studente, lo metti davanti alla lavagna con due frasi da tradurre e vedi subito cosa sa fare, stesso discorso per i problemi di matematica o altro. Se poi a casa si fanno fare le traduzioni da Chat GPT, o dal vicino o dal cuggino, sono problemi loro.
 

Nicky

Utente di lunga data
Voi da ragazzi in casa avevate una o più librerie?
Non mi pare fosse un mobile molto presente nelle case italiane negli anni 60-70.
Io sì, i miei avevano tanti libri e dischi, però non era frequente. I miei genitori amavano leggere; hanno preso la tv quando eravamo bambine per noi, per non farci mancare i cartoni animati. Poi non potendo più uscire la sera a causa nostra hanno iniziato a guardarla anche loro.
 

ventodelnord

Utente di lunga data
In generale si dovrebbe smettere di considerare la scuola un posto dove ti insegnano delle nozioni, ed invece considerarlo un posto dove ti insegnano a pensare e ragionare.
Qualsiasi cosa imparerai a scuola , se non la dimentichi subito, sarà comunque presto superata, la capacità di ragionare, pensare e apprendere nuovi concetti è invece un'abilità che ti serve per tutta la vita.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Voi da ragazzi in casa avevate una o più librerie?
Non mi pare fosse un mobile molto presente nelle case italiane negli anni 60-70.
in casa mia ci sono sempre stati molti libri, a mia mamma è sempre piaciuto molto leggere, sia io che mio fratello abbiamo letto molto, anche nelle nostre case ci sono un sacco di libri, mio marito è come me e le mie figlie leggono un sacco come anche mio nipote...effettivamente l'ambiente dà un'impronta, in casa mia per dire la televisione e il telefono a tavola sono banditi perché la cena è il momento in cui possiamo stare tranquilli a parlare, i libri spesso sostituiscono telefono e computer nei momenti di relax, è sempre stato così.
 

Barebow

Utente di lunga data
Io sì, i miei avevano tanti libri e dischi, però non era frequente. I miei genitori amavano leggere; hanno preso la tv quando eravamo bambine per noi, per non farci mancare i cartoni animati. Poi non potendo più uscire la sera a causa nostra hanno iniziato a guardarla anche loro.
In casa mia non c'era, fortunatamente a Piacenza c'era una libreria che affittava i libri per pochi spicci.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quella di ChatGPT a scuola è una scusa per professori incapaci e svogliati. Prendi lo studente, lo metti davanti alla lavagna con due frasi da tradurre e vedi subito cosa sa fare, stesso discorso per i problemi di matematica o altro. Se poi a casa si fanno fare le traduzioni da Chat GPT, o dal vicino o dal cuggino, sono problemi loro.
Ehi io ho ancora tutta la serie completa di tutti i Bignami del mondo mondiale anni '80, con quelli andavi che era una meraviglia. Avrebbero dovuto fare il Cav. Bignami come minimo senatore a vita o Presidente della Repubblica
 

spleen

utente ?
Voi da ragazzi in casa avevate una o più librerie?
Non mi pare fosse un mobile molto presente nelle case italiane negli anni 60-70.
I libri a casa mia erano l'unica cosa che non mancava. Poi c'era per chi voleva la biblioteca scolastica, quella comunale e i prestiti dai prof e dagli amici.
Poi c'era la maggioranza che preferiva cacciare uccelli con la fionda ma questo è un'altra faccenda che dipendeva strettamente da come i genitori vedevano la cultura.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Voi da ragazzi in casa avevate una o più librerie?
Non mi pare fosse un mobile molto presente nelle case italiane negli anni 60-70.
Nelle prove invalsi alla fine ci sono domande personali per correlare i risultati con le condizioni familiari. Tra le domande vi è il numero di libri presenti in casa. C’è chi crocetta sul numero più basso, mi pare da 0 a 15.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In generale si dovrebbe smettere di considerare la scuola un posto dove ti insegnano delle nozioni, ed invece considerarlo un posto dove ti insegnano a pensare e ragionare.
Qualsiasi cosa imparerai a scuola , se non la dimentichi subito, sarà comunque presto superata, la capacità di ragionare, pensare e apprendere nuovi concetti è invece un'abilità che ti serve per tutta la vita.
È la premessa di tutte le indicazioni nazionali.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
È la premessa di tutte le indicazioni nazionali.
Io ho sempre detto alle mie figlie che la scuola non è tanto importante per i voti da portare a casa quanto per tenere in esercizio il cervello e per riempirlo di cose che faranno loro comodo nella vita futura...diciamo che ho sempre presentato loro la scuola come una coccola per loro anziché come un dovere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho sempre detto alle mie figlie che la scuola non è tanto importante per i voti da portare a casa quanto per tenere in esercizio il cervello e per riempirlo di cose che faranno loro comodo nella vita futura...diciamo che ho sempre presentato loro la scuola come una coccola per loro anziché come un dovere.
Mi hai fatto venire in mente una alunna che mi chiese fino a quando era obbligata ad andare a scuola.
Poiché lei veniva volentieri e si impegnava, perché piena di curiosità intellettuale (anche se ogni tanto faceva domande strampalate) mi stupii di questa domanda e le chiesi perché.
Mi rispose che erano stati i genitori a dirle che LEI non era in grado di studiare.
Mi arrabbiai sinceramente e le dissi che lei era in grado di fare tutto.
Sono contenta che è diventata sous chef in un ristorante importante. Adesso è a casa perché ha avuto una bambina.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Mi hai fatto venire in mente una alunna che mi chiese fino a quando era obbligata ad andare a scuola.
Poiché lei veniva volentieri e si impegnava, perché piena di curiosità intellettuale (anche se ogni tanto faceva domande strampalate) mi stupii di questa domanda e le chiesi perché.
Mi rispose che erano stati i genitori a dirle che LEI non era in grado di studiare.
Mi arrabbiai sinceramente e le dissi che lei era in grado di fare tutto.
Sono contenta che è diventata sous chef in un ristorante importante. Adesso è a casa perché ha avuto una bambina.
Comunque la mamma degli imbecilli è sempre incinta 😒
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io ho sempre detto alle mie figlie che la scuola non è tanto importante per i voti da portare a casa quanto per tenere in esercizio il cervello e per riempirlo di cose che faranno loro comodo nella vita futura...diciamo che ho sempre presentato loro la scuola come una coccola per loro anziché come un dovere.
E ti rivolgono ancora la parola?
 
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