E' normale. La cosa che ho amato di Milano, ad esempio, è proprio la scarsa estensione territoriale, e, per uno come me abituato a muoversi con mezzi pubblici e metropolitane varie, sembrava il paradiso. In 20 minuti di metropolitana attraversi la città. A Roma, che in quanto estensione territoriale Milano in confronto è lo sgabuzzino delle scope di un appartamento, è un incubo che i Romani vivono quotidianamente.
C'è un detto che dice che, anche se devi arrivare a Pechino in macchina, una volta fuori dal raccordo sei a metà del viaggio.
Vivendoci sono tantissime le cose che ho rivalutato di Milano e ad essere onesti non posso dire che sono stato male, tutt'altro. Però, per tutto il tempo mi sono sempre sentito straniero in terra straniera. Roma invece è una gran puttana. Puoi essere Torinese, Palermitano o Pescarese. A Roma ti sentirai fuori posto solo se lo vuoi tu. Perché in genere per il Romano, dopo pochi mesi che vivi a Roma, sei Romano. Anche se hai natali Asburgici.