Le conseguenze devastanti del mio tradimento.

Brunetta

Utente di lunga data
Ma nemmeno perfetta suppongo, specialmente se inquadrata all'interno di un matrimonio abbastanza lungo e con due figli.
Quindi non cambieresti assolutamente nulla di ciò che hai fatto dall'inizio alla fine del legame?
Sarei stata fiduciosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Cioè davvero tu equipari ste due cose?
Io credo che esistano tradimenti e tradimenti.
ci sono quelli fatti quando resti per dovere. Ma li la coppia e’ già finita da un pezzo.
Poi ci sono quelli in cui cerchi una leggerezza che in quel momento non hai.
E quello pare il modo meno doloroso di portare problemi in casa. Li scarichi fuori e torni leggero.
Poi immagino ne esistano altri, e magari sono tutti frutto di un racconto che si fa a se stessi. Ma alla fine l’unico giudizio che conta è solo quello che si da’ a se stessi.
Io non ti sto condannando.
Sei tu che hai detto che non ci si può pentire di una cosa fatta consapevolmente.
Sono d’accordo.
Semmai chiedi a Valentina.
Ho provato a farti intuire come ci si possa pentire di una cosa fatta per il proprio piacere, per gli effetti sgraditi che si pensava che non sarebbero avvenuti.
Magari a te non fregherebbe nulla di veder piangere tuo marito e veder finire tutto. Che ne so?
Vuoi la rissa?
Io no. Che mi frega?
 

Gaia

Utente di lunga data
Io non ti sto condannando.
Sei tu che hai detto che non ci si può pentire di una cosa fatta consapevolmente.
Sono d’accordo.
Semmai chiedi a Valentina.
Ho provato a farti intuire come ci si possa pentire di una cosa fatta per il proprio piacere, per gli effetti sgraditi che si pensava che non sarebbero avvenuti.
Magari a te non fregherebbe nulla di veder piangere tuo marito e veder finire tutto. Che ne so?
Vuoi la rissa?
Io no. Che mi frega?
Ma se erconsapevole allora hai messo in conto anche tutte le eventuali conseguenze.
Se non lo hai fatto per motivi che non contesto, di cosa ti penti poi?
e non mi sento condannata. Se pensassi che il mondo è un tribunale e mi importasse della sua sentenza farei e avrei fatto un terzo delle cose che ho fatto.
Le volte che ho fatto cose che altri disapprovavano sono state innumerevoli e altre ce ne saranno ancora.
ma sai cosa c’è. Contano sempre i risultati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se erconsapevole allora hai messo in conto anche tutte le eventuali conseguenze.
Se non lo hai fatto per motivi che non contesto, di cosa ti penti poi?
e non mi sento condannata. Se pensassi che il mondo è un tribunale e mi importasse della sua sentenza farei e avrei fatto un terzo delle cose che ho fatto.
Le volte che ho fatto cose che altri disapprovavano sono state innumerevoli e altre ce ne saranno ancora.
ma sai cosa c’è. Contano sempre i risultati.
Se non temi le conseguenze, rivela a tuo marito la relazione deludente con parentesi.
Non lo fai perché temi le conseguenze.
Capisco che tu pensi “non metterti con me, sono un avvocato!” Ma questo è un argomento che hai tirato in ballo tu.
Ribadisco, contesta Valentina e Rosa.
 

Gaia

Utente di lunga data
Se non temi le conseguenze, rivela a tuo marito la relazione deludente con parentesi.
Non lo fai perché temi le conseguenze.
Capisco che tu pensi “non metterti con me, sono un avvocato!” Ma questo è un argomento che hai tirato in ballo tu.
Ribadisco, contesta Valentina e Rosa.
No, non lo faccio perché ho calcolato tutto prima di fare le cose. E ora davvero assai sciocco tirarmi la zappa sui piedi.
e io sono tante cose, ma non sono sciocca.
 

Etta

Utente di lunga data

Delfi1999

Utente di lunga data
No, non lo faccio perché ho calcolato tutto prima di fare le cose. E ora davvero assai sciocco tirarmi la zappa sui piedi.
e io sono tante cose, ma non sono sciocca.
Quindi hai paura delle conseguenze. Se tuo marito ti avesse scoperta e ti avesse lasciata, non ti saresti pentita di averlo perso per qualche scopata fatta bene ? Anch'io da giovane ho fatto qualche cazzata, intenzionalmente, pensando di non pagare mai le conseguenze, che però sono arrivate e quindi DOPO mi sono pentito di averle fatte quelle cazzate.
 

Gaia

Utente di lunga data
Quindi hai paura delle conseguenze. Se tuo marito ti avesse scoperta e ti avesse lasciata, non ti saresti pentita di averlo perso per qualche scopata fatta bene ? Anch'io da giovane ho fatto qualche cazzata, intenzionalmente, pensando di non pagare mai le conseguenze, che però sono arrivate e quindi DOPO mi sono pentito di averle fatte quelle cazzate.
Mi sarebbe dispiaciuto certo.
Ma no, non rinnego ciò che è stato. E’ stato perché doveva essere così in quel momento.
 

ologramma

Utente di lunga data
Io quelli che si pentono non li capisco.
Pentito no ,ma sarebbe stato meglio non farlo , perché dopo si analizza la situazione con più raziocinio
 

Rosa rifiorita

Utente di lunga data
Ho provato a farti intuire come ci si possa pentire di una cosa fatta per il proprio piacere, per gli effetti sgraditi che si pensava che non sarebbero avvenuti.
Nel mio caso è così infatti.
Sapevo di fare una cosa sbagliata, era una mia scelta del resto, in quel periodo pensavo si alle possibili conseguenze, ma credevo che se fossi stata scoperta lui mi avrebbe perdonata.
Quando dopo la scoperta sono tornata con i piedi per terra e mi è stato presentato il conto, in quel momento ho capito che il giro di giostra non valeva ciò che avevo perso.
Poi dipende da persona a persona, c'è chi si pente e chi no. Non so neppure se nel contesto può entrare il discorso della serialità. Per me è stata la prima volta che ho tradito.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma se erconsapevole allora hai messo in conto anche tutte le eventuali conseguenze.
Se non lo hai fatto per motivi che non contesto, di cosa ti penti poi?
e non mi sento condannata. Se pensassi che il mondo è un tribunale e mi importasse della sua sentenza farei e avrei fatto un terzo delle cose che ho fatto.
Le volte che ho fatto cose che altri disapprovavano sono state innumerevoli e altre ce ne saranno ancora.
ma sai cosa c’è. Contano sempre i risultati.
Penso che in molti casi si mettano in conto le possibili conseguenze, ma per evitarle.
Se si verificano, può essere un po' diverso da quel che si era immaginato, anche questo dovrebbe essere messo in conto. Magari una persona pensa che una separazione non sarà una tragedia, poi invece ci resta peggio di quel che immaginava. Vale per tutti, a volte anche chi lascia perché è stato tradito può avere il dubbio di avere agito in modo troppo risoluto.
Non è questione di condannare, per me, ma di tenere presente che facciamo lescekte che possiamo, ma in fondo le vere conseguenze non sono prevedibili.
Poi io sono dell'idea che, anche se ci di pente, poi bisogna andare avanti e sfruttare al meglio le opportunità che ci sono a quel punto, non passare la vita con il cilicio a pentirsi. Si può dire ho sbagliato e volere bene a sé stessi comunque.
 
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gvl

Utente di lunga data
Penso che in molti casi si mettano in conto le possibili conseguenze, ma per evitarle.
Se si verificano, può essere un po' diverso da quel che si era immaginato, anche questo dovrebbe essere messo in conto. Magari una persona pensa che una separazione non sarà una tragedia, poi invece ci resta peggio di quel che immaginava. Vale per tutti, a volte anche chi lascia perché è stato tradito può avere il dubbio di avere agito in modo troppo risoluto.
Non è questione di condannare, per me, ma di tenere presente che facciamo lescekte che possiamo, ma in fondo le vere conseguenze non sono prevedibili.
Poi io sono dell'idea che, anche se ci di pente, poi bisogna andare avanti e sfruttare al meglio le opportunità che ci sono a quel punto, non passare la vita con il cilicio a pentirsi. Si può dire ho sbagliato e volere bene a sé stessi comunque.
Approvo ma in un senso molto generale. Le conseguenze non sono prevedibili e non è anche prevedibile l' effetto che potrebbero avere su entrambi. È un colpo che può essere assorbito e non lasciare segni evidenti e potrebbe essere un colpo che ti lascia una cicatrice permanente . Nel primo caso vale quanto hai scritto. Nel secondo caso dopo anni non farà più così male come prima e rimane l'amarezza al ricordo di cosa è avvenuto e il pensiero di quel che avrebbe potuto essere. È anche vero che talvolta il tradito possa pensare di essere stato troppo risoluto nel troncare il rapporto ma dipende anche dalle circostanze in cui è avvenuto il tradimento.
 

hammer

Utente di lunga data
Penso che in molti casi si mettano in conto le possibili conseguenze, ma per evitarle.
Se si verificano, può essere un po' diverso da quel che si era immaginato, anche questo dovrebbe essere messo in conto. Magari una persona pensa che una separazione non sarà una tragedia, poi invece ci resta peggio di quel che immaginava. Vale per tutti, a volte anche chi lascia perché è stato tradito può avere il dubbio di avere agito in modo troppo risoluto.
Non è questione di condannare, per me, ma di tenere presente che facciamo lescekte che possiamo, ma in fondo le vere conseguenze non sono prevedibili.
Poi io sono dell'idea che, anche se ci di pente, poi bisogna andare avanti e sfruttare al meglio le opportunità che ci sono a quel punto, non passare la vita con il cilicio a pentirsi. Si può dire ho sbagliato e volere bene a sé stessi comunque.
Tranne che tu non decida di perdonare, non si è mai abbastanza risoluti nel troncare il rapporto che ti lega a chi ti ha tradito.
Non si possono avere dubbi quando prendi una decisione che serve a salvarti la vita.
 

Delfi1999

Utente di lunga data
È anche vero che talvolta il tradito possa pensare di essere stato troppo risoluto nel troncare il rapporto ma dipende anche dalle circostanze in cui è avvenuto il tradimento.
Ci sono vari parametri che possono influenzare una decisione di quel tipo ed alcuni sono il quando, il quanto, il come e con chi.
 

Nicky

Utente di lunga data
Tranne che tu non decida di perdonare, non si è mai abbastanza risoluti nel troncare il rapporto che ti lega a chi ti ha tradito.
Non si possono avere dubbi quando prendi una decisione che serve a salvarti la vita.
Queste considerazioni valgono per sé.
Io conosco persone che si sono pentite di ogni genere di scelta. E non c'è niente di male ad ammettere di non essere infallibili.
 
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