Le dinamiche della comunicazione

Brunetta

Utente di lunga data
Te ne accorgi anche qui dentro dove giocoforza è pressochè tutto verbale e istintivamente, almeno io, devo interpretare e aggiungere gli altri livelli che mancano, e spesso si creano fraintendimenti colossali perchè non si capiscono l'ironia, la serietà ecc ecc
Nel web che ha diffuso la comunicazione tra estranei, fuori dalle lettere ufficiali e commerciali o amorose/amicali, sono state inventate subito le “faccine” forse ricordiamo quando si doveva digitare ;-)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il non voler parlare, da parte di uno dei due, di un certo argomento, rimandandolo a un "dopo" non meglio precisato, mentre l'altro, preoccupato perché lo vede stare male, vorrebbe sapere. In totale buona fede, magari anche solo per essere partecipe.
Questo avviene perché tanti hanno bevuto con il latte materno comunicazione responsabilizzante o colpevolizzante. La conseguenza è l’evitamento. Chi vuole sentirsi in tribunale?! Soprattutto se sa o pensa di non avere il potere di cambiare la situazione? È noto che è facile essere capaci con le situazioni degli altri. (Ho volutamente evitato il proverbio omofobico.)
E ci cadiamo tutti, soprattutto quando percepiamo che davvero i problemi sono grossi, perché ci piacerebbe essere “i risolutori“.
 
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Andromeda4

Utente di lunga data
Questo avviene perché tanti hanno bevuto con il latte materno comunicazione responsabilizzante o colpevolizzante. La conseguenza è l’evitamento. Chi vuole sentirsi in tribunale?! Soprattutto se sa o pensa di non avere il potere di cambiare la situazione? È noto che è facile essere capaci con le situazioni degli altri. (Ho volutamente evitato il proverbio omofobico.)
E ci cadiamo tutti, soprattutto quando percepiamo che davvero i problemi sono grossi, perché ci piacerebbe essere “i risolutori“.
Ma io non ho velleità risolutive. Al massimo posso provare a dare elementi di riflessione e, se mi si chiede, qualche spunto pratico. Ma in quel momento mi preme più il fatto di vedere l'altra persona star male, la preoccupazione e mi dispiace essere tenuta fuori dalla condivisione. Soprattutto se mi si dice "con te riesco a parlare". Però, in quel momento, percepisco l'opposto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma io non ho velleità risolutive. Al massimo posso provare a dare elementi di riflessione e, se mi si chiede, qualche spunto pratico. Ma in quel momento mi preme più il fatto di vedere l'altra persona star male, la preoccupazione e mi dispiace essere tenuta fuori dalla condivisione. Soprattutto se mi si dice "con te riesco a parlare". Però, in quel momento, percepisco l'opposto.
Però qui torniamo alla metafora dei bagagli.
Se uno pensa che il “pacchetto“ da aprire contenga qualcosa che lui considera svalutante per sé, non lo vuole aprire.
Un esempio che credo che sia comprensibile a tutte le donne sono i capelli.
Chiunque ci proponga un cambio di taglio o di colore prevalentemente ci fa infuriare. Perché? Perché per le donne i capelli sono una parte simbolica della femminilità. Sopportiamo meglio il consiglio di una crema idratante.
 

iosolo

Utente di lunga data
Due impulsivi, di pancia e non di testa, nella coppia dopo un po', avevo capito solo io che era un metodo comunicativo disfunzionale tra di noi e, sbagliando, pur di non avere discussioni era sempre dire di SI, per evitare che il chiarimento sfociasse in litigata. Ovviamente niente di più sbagliato, quando sono esploso la relazione è finita
La negazione dei conflitti è stato nella mia coppia il problema principale.
Evitare di parlare chiaramente per evitare la litigata, la discussione o per evitare di ferire l'altro, ma di fatto quindi negare la vera comunicazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Due impulsivi, di pancia e non di testa, nella coppia dopo un po', avevo capito solo io che era un metodo comunicativo disfunzionale tra di noi e, sbagliando, pur di non avere discussioni era sempre dire di SI, per evitare che il chiarimento sfociasse in litigata. Ovviamente niente di più sbagliato, quando sono esploso la relazione è finita
L’esplosione è sempre negativa per tutti.
Ma, come giustamente riconosci, è il risultato di una comunicazione disfunzionale.
Credi che dipendesse dal bisogno di abbandonare i filtri?
Come chi si mette in pigiama, appena arrivato a casa?
 

Homer

Utente con ittero
L’esplosione è sempre negativa per tutti.
Ma, come giustamente riconosci, è il risultato di una comunicazione disfunzionale.
Credi che dipendesse dal bisogno di abbandonare i filtri?
Come chi si mette in pigiama, appena arrivato a casa?
Te ne parlerò un giorno.....uno a caso :LOL:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guardando i film, ho sempre osservato che raramente gli attori si toccano durante la comunicazione. A parte per gli abbracci di contenimento quando qualcuno piange a cui intanto dicono “va tutto bene“.
Ma soprattutto piangono molto meno di ciò che accade nella mia esperienza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Te ne parlerò un giorno.....a caso :LOL:
Però volevo sfruttarti per analizzare la comunicazione.
Perché la teoria la conosciamo, è la pratica che ci frega 🙄
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Prendendo spunto da una evoluzione nel thread di Rosetta, mi è venuta voglia di cercare di capire come funziona la comunicazione.
Scrive Rotolina

Già, funziona così. Si va avanti con continui “rimanerci male”.
La nostra comunicazione è spesso ambigua e ambivalente, a volte anche con contrasto tra parole e mimica e gesti.
La fatica dei comunicatori è avere chiaro il punto di vista dell’altro e avere sotto controllo la propria comunicazione in tutti gli aspetti.
Questo perché se dici a uno dei tuoi figli “allora se non hai voglia di studiare…” con l’idea che a lui venga voglia, sbagli comunicazione. E se poi ci resti male perché non studia, sbagli tu.
Ovviamente il tuo è solo un esempio e la questione è come si può agire e parlare per ottenere una cosa e vedere accadere l’opposto.
Esistono libri in proposito, sia in forma alta, sia come manuali per genitori, venditori, comunicatori ecc.
Ovviamente contano le parole, ma anche il tono e le espressioni, oltre alla postura ecc.
Ne sapete qualcosa?
Mi pare poco. I frequenti battibecchi qui lo dimostrano.
Le terapie di coppia, per quanto ho visto nei film e mi è stato riferito, consistono in una mediazione attraverso la quale un soggetto terzo, il terapeuta, non fa da sponda, come quando si triangola, ma chiarisce la comunicazione reciproca che non funziona.
La psicologia inversa non sempre funziona.
A me non piace nemmeno.
Mi rendo conto che, ancora oggi, anche se meno, rispondevo con "Allora fai come ti pare."
Figlia: "Mamma posso dormire a casa di Alessia?"
Io: "No, domani abbiamo un impegno, meglio tu venga a dormire a casa"
Figlia: "Ma dai, mamma, torno domani mattina presto bla bla bla..."
Io: "Allora, fai come ti pare!
Nella mia testa: (Cazzo chiedi? Ma pensa te)
Figlia: mugugni indecifrabili, per fortuna.
Tornava a casa a dormire.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La psicologia inversa non sempre funziona.
A me non piace nemmeno.
Mi rendo conto che, ancora oggi, anche se meno, rispondevo con "Allora fai come ti pare."
Figlia: "Mamma posso dormire a casa di Alessia?"
Io: "No, domani abbiamo un impegno, meglio tu venga a dormire a casa"
Figlia: "Ma dai, mamma, torno domani mattina presto bla bla bla..."
Io: "Allora, fai come ti pare!
Nella mia testa: (Cazzo chiedi? Ma pensa te)
Figlia: mugugni indecifrabili, per fortuna.
Tornava a casa a dormire.
Non ho capito la “psicologia inversa”.
Hai esemplificato proprio una comunicazione disfunzionale che fa sentire tutti “perdenti”.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Nel web che ha diffuso la comunicazione tra estranei, fuori dalle lettere ufficiali e commerciali o amorose/amicali, sono state inventate subito le “faccine” forse ricordiamo quando si doveva digitare ;-)
Ho sviluppato avversione per le "faccine", forse perché la lingua italiana ne ha fatto a meno per 8 secoli, penso che possa continuare a farne a meno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
La negazione dei conflitti è stato nella mia coppia il problema principale.
Evitare di parlare chiaramente per evitare la litigata, la discussione o per evitare di ferire l'altro, ma di fatto quindi negare la vera comunicazione.
Così è stato anche nel mio caso, prima o poi purtroppo arriva il conto, con gli interessi
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Non ho capito la “psicologia inversa”.
Hai esemplificato proprio una comunicazione disfunzionale che fa sentire tutti “perdenti”.
"Allora se non vuoi studiare, non farlo" è psicologia inversa.
Non so se il mio modo di rispondere faccia sentire "perdenti". Non sono una psicologa. Mi veniva spontaneo. Se mi chiedi se puoi fare una determinata cosa e nonostante ti dica di no esponendo le motivazioni tu continui a pressarmi, mi domando perché chiedere.
Alla fine, come tutte le cose, crescendo, ha capito e ci ride su.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho sviluppato avversione per le "faccine", forse perché la lingua italiana ne ha fatto a meno per 8 secoli, penso che possa continuare a farne a meno.
Si può farne a meno tra parlanti, comunicanti (🤔 orrendo) in confidenza o molto abili con la scrittura.
A volte possono aiutare a capirsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
"Allora se non vuoi studiare, non farlo" è psicologia inversa.
Non so se il mio modo di rispondere faccia sentire "perdenti". Non sono una psicologa. Mi veniva spontaneo. Se mi chiedi se puoi fare una determinata cosa e nonostante ti dica di no esponendo le motivazioni tu continui a pressarmi, mi domando perché chiedere.
Alla fine, come tutte le cose, crescendo, ha capito e ci ride su.
Capisco cosa intendi.
Ma io direi più comunicazione ambigua o deresponsabilizzante per il genitore.
Se dico “no, però fai come ti pare” è dire che il no non è irremovibile, nego la mia responsabilità di adulto e scarico la responsabilità delle conseguenze, accennate da chi ha esperienza e ruolo, su chi nemmeno le aveva considerate, per immaturità e inesperienza.
È una modalità diffusa.
 

iosolo

Utente di lunga data
Così è stato anche nel mio caso, prima o poi purtroppo arriva il conto, con gli interessi
Secondo te, voi, è un problema di relazione tra tipi diversi di persone oppure la causa è sempre da ricercare anche in noi stessi?
Nel senso se può essere visto come un problema anche individuale o solo relazionale con quella persona nello specifico.
Tu pensi che anche con gli altri hai problemi comunicativi? Io per esempio non credo
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Secondo te, voi, è un problema di relazione tra tipi diversi di persone oppure la causa è sempre da ricercare anche in noi stessi?
Nel senso se può essere visto come un problema anche individuale o solo relazionale con quella persona nello specifico.
Tu pensi che anche con gli altri hai problemi comunicativi? Io per esempio non credo
E' certamente un problema di relazione. Io prima della mia ex sono stato 13 anni con un'altra persona che era diversa, molto più assertiva, e la comunicazione era totalmente differente pur essendo io la stessa persona... ed è diversa pure ora con la mia attuale compagna
 

iosolo

Utente di lunga data
E' certamente un problema di relazione. Io prima della mia ex sono stato 13 anni con un'altra persona che era diversa, molto più assertiva, e la comunicazione era totalmente differente pur essendo io la stessa persona... ed è diversa pure ora con la mia attuale compagna
Sarebbe interessante capire, perchè con alcune persone, allora nasce questa difficoltà.
Io ho sempre dato colpa al nostro schema relazione, cominciato forse un po' troppo in giovane età, e che neanche con l'aiuto di un terapista di coppia siamo riusciti a superare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo te, voi, è un problema di relazione tra tipi diversi di persone oppure la causa è sempre da ricercare anche in noi stessi?
Nel senso se può essere visto come un problema anche individuale o solo relazionale con quella persona nello specifico.
Tu pensi che anche con gli altri hai problemi comunicativi? Io per esempio non credo
Io penso che dipenda da come ci poniamo e da come conduciamo le relazioni. Ma si vede guardando gli altri.
 
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