L'esclusività ... ci rende liberi?

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sienne

lucida-confusa
Io non vedo questa contraddizione.
L'amore e la dedizione al compagno ci sono all'interno di quel patto di alleanza per la coppia e la famiglia, fuori no.
Non dico che si possa spegnere ogni sentimento premendo un pulsante ma penso che sia sano riuscire a farlo, se i fatti hanno evidenziato la rottura di quella alleanza per la famiglia (è chiaro che non parlo di un semplice tradimento sessuale ma di vera rottura dell'alleanza).

Ciao

se così fosse stato ... non sarebbero passati due anni (che sono tanti) e
commesso proprio la stessa cosa ... tradire ...

non sto dicendo, che non sia giusto ... solo, che secondo me,
i termini non corrispondono ...

il concetto è bellissimo ... ma ...

forse io intendo un'altra cosa ... forse uso i termini differentemente ...

sienne
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao

se così fosse stato ... non sarebbero passati due anni (che sono tanti) e
commesso proprio la stessa cosa ... tradire ...

non sto dicendo, che non sia giusto ... solo, che secondo me,
i termini non corrispondono ...

il concetto è bellissimo ... ma ...

forse io intendo un'altra cosa ... forse uso i termini differentemente ...

sienne
Forse deve spiegare Harley :D
 

sienne

lucida-confusa
... penso che la libertà, in senso relativo ed assoluto, sia una delle poche cose che nessuno ci possa dare o togliere.
La libertà è uno stato d'animo, non uno stato oggettivo.
Fino a quando non tradiamo noi stessi e non consegnamo la nostra essenza, i nostri valori, le nostre speranze in cambio di qualcosa, siamo liberi.

Ciao

ehhhh questa è "Hohe Schule"! ... scuola ad alti livelli ...

chi lo è ... in forma totale? pochi ... pochissimi ...

sienne
 

Spider

Escluso
Temo che nei rapporti si possa parlare di esclusività ("amorosa") solo nelle relazioni uomo/donna.

Pensaci bene, nemmeno con i figli attuiamo un simile meccanismo. Anzi, ci rendiamo conto che con loro l'esclusività non è possibile. Tanto che il rispetto sano dei ruoli in quel tipo di rapporto prevede che i figli seguano la loro strada anche quando questa non corrisponde alle nostre aspettative.

Quindi iniziamo col dire che l'esclusività non è amore, non è cosi legata ad esso come pensiamo o vorremo credere.

Il bisogno di esclusività è timore, è paura. Non che ci sia qualcosa di male in questo, in realtà, se vogliamo, nasconde in se un fine buono e buoni propositi. Ma rappresenta paura quando, con l'illusione che l'esclusività sia possibile, intendiamo esorcizzare il male che può colpirci quando in coppia ci apprestiamo a prenderci delle responsabilità presenti e future che vanno amministrate insieme.

E hai detto bene, "il mondo è cosi, ma io ripongo tutto in te". Cioè, il mondo va cosi, abbiamo coscienza della nostra fallibilità, eppure ci basta la "certezza" che qualcuno sia esclusivamente nostro. Per fare cosa? Per delegare qualcuno o qualcosa a far si che questo mondo vada come dovrebbe che vada? Che francamente dove vada questo mondo non lo sapremo mai. E si, il tradimento inganna l'esclusività. Perché, per quanto ci riguarda, noi ci inganniamo da soli con le nostre credenze.

Invece questo mondo è "perfetto" e funziona ancora alla perfezione. Altrimenti non saremmo qui.
L'esclusività, mentre noi non sappiamo bene a cosa serve, lei invece sa bene quali siano i suoi scopi.

Però tu parli di sentirsi esclusivi, non della pretesa di esclusività. Per cui, nel senso in cui vuoi intenderla tu, io ci vedo libertà e gioia di donarsi. Questa sarebbe la mia risposta alla tua domanda, ovvero il contrario della schiavitù. Perché io stesso mi sono reso esclusivo a suo tempo senza che pretendessi esclusività.

Ma con te preferisco andare al punto cruciale della questione. Ovvero cosa fare quando l'esclusività si pensa sia ormai compromessa. Hai qualche idea?

Iniziamo col dire che in un rapporto l'esclusività non è il fine primario. Cioè, io non credo proprio di essere a questo mondo per arrivare alla morte felice e beato del fatto che abbia ricevuto e offerto pura esclusività.
Per me esiste solo la continuità. Un rapporto non è fatto solo di idillio, ma come ben sai è controbilanciato anche da crisi, e pesanti anche. L'unica speranza che puoi coltivare, che avrebbe un senso almeno a differenza della fedeltà integralista, è quella di avere al tuo fianco una persona intelligente, che la pensi come te, ma che, come te, è anche fallibile. In ogni caso il fine ultimo è ben altro, ed una persona equilibrata modifica ed adatta anche le sue credenze.

Se cade l'ultima diga ti sembrerà che tutto è perduto. Ma se dici "sei sempre tu" allora penso che la pensi come me.
E non rompermi le scatole.:sonar:
Jon, dire che sei "interessante"... è compromettersi?
sai quanto mi piace cazzeggiare filosofando?...un mondo.

l'esclusività nel figli, come nei genitori non può essere messa in discussione neanche da un tradimento, da un ripudio.
l'esclusività in questi casi è confermata dalla stessa genetica e anche trovandosi in completo disaccordo sulla vita in generale, c'è sempre qualcosa che ti dirà che quello ...è tuo figlio...e quella tua madre.
Se avviciniamo in effetti il concetto di esclusività al possesso e al dominio, al potere che potresti avere sull'altro sono pienamente d'accordo con te.
sterile, anche chi pensa di avere avuto e ricevere pura esclusività, nella vita.

sentirsi esclusivi è diverso.
potrebbe essere che in un mondo di simili, tu per me "sei diverso", e questo potrebbe bastare.
ma sei esclusivo non solo per te ma anche per l'altro.
perchè l'altro ripone in te cose e frasi e ricordi ed emozioni che in un altro non riporebbe.
L'altro allora alimenta la tua esclusività ma al contempo nutre la sua.
l'esclusività ti differenzia, anche se sei il più simile dei simili.
l'esclusività allora diventa una forza da cui entrambi si nutrono.
e nel tradimento anche l'altro perde la sua esclusività,
la sua farlocca unicità.
l'esclusività allora è necessaria perchè ti rende immaginariamente libero e non schiavo.
libero perchè ti ho scelto, tra mille esclusività.

si è vero, sei sempre tu, e io sono sempre io...
quello che ora ci manca è la nostra esclusività.
cioè la nostra libertà.
ora siamo simili tra i simili.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Jon, dire che sei "interessante"... è compromettersi?
sai quanto mi piace cazzeggiare filosofando?...un mondo.

l'esclusività nel figli, come nei genitori non può essere messa in discussione neanche da un tradimento, da un ripudio.
l'esclusività in questi casi è confermata dalla stessa genetica e anche trovandosi in completo disaccordo sulla vita in generale, c'è sempre qualcosa che ti dirà che quello ...è tuo figlio...e quella tua madre.
Se avviciniamo in effetti il concetto di esclusività al possesso e al dominio, al potere che potresti avere sull'altro sono pienamente d'accordo con te.
sterile, anche chi pensa di avere avuto e ricevere pura esclusività, nella vita.

sentirsi esclusivi è diverso.
potrebbe essere che in un mondo di simili, tu per me "sei diverso", e questo potrebbe bastare.
ma sei esclusivo non solo per te ma anche per l'altro.
perchè l'altro ripone in te cose e frasi e ricordi ed emozioni che in un altro non riporebbe.
L'altro allora alimenta la tua esclusività ma al contempo nutre la sua.
l'esclusività ti differenzia, anche se sei il più simile dei simili.
l'esclusività allora diventa una forza da cui entrambi si nutrono.
e nel tradimento anche l'altro perde la sua esclusività,
la sua farlocca unicità.
l'esclusività allora è necessaria perchè ti rende immaginariamente libero e non schiavo.
libero perchè ti ho scelto, tra mille esclusività.

si è vero, sei sempre tu, e io sono sempre io...
quello che ora ci manca è la nostra esclusività.
cioè la nostra libertà.
ora siamo simili tra i simili.
:angelo:
 

Sbriciolata

Escluso
Ciao

ehhhh questa è "Hohe Schule"! ... scuola ad alti livelli ...

chi lo è ... in forma totale? pochi ... pochissimi ...

sienne
secondo me riesci a fare tuo questo concetto quando appunto qualcuno ci ha provato, a toglierti la libertà.
Come per un sacco di cose che sottovalutiamo o delle quali non capiamo il valore e l'essenza... fino a quando non rischiamo di perderle o fino a quando qualcuno non cerca di togliercele.
A me questa cosa l'ha spiegata bene una persona che era tornata da un gran brutto posto.
Mi ha spiegato che anche nella situazione più disperata c'è modo di operare consapevolmente una scelta, quindi di esercitare la nostra libertà.
E quello è davvero 'Uscire dagli schemi', senza rifugiarsi nell'ipocrisia delle scusanti.
Altrimenti accetti di aver mollato, di avere consegnato la tua libertà in cambio di... ma nessuno te l'ha tolta davvero.
Per questo quando sento parlare di essere imprigionati da una relazione o dalla paura di una conseguenza, o da ... mi girano un pochino le balle(pardon).
Io in questo momento non sono libera, ma SO di essere solo io la causa di questa situazione, non il contesto.
 
Ultima modifica:

Sole

Escluso
Ciao Sole,

qualcosa mi sfugge ... o mi mancano dei passaggi ...

parli di un amore verso l'uomo che si sceglie ... senza confini ...
di un investimento immenso ... di qualcuno che ci prende interamente ecc.
che sta al primo posto ... presente ... ecc.

"e so che lui ha bisogno di me, io metto da parte me stessa e tutto il resto per aiutarlo ed essergli accanto.
E la fiducia è totale. Non potrei amare se non fosse così: o tutto o niente" (Sole)


e poi poni un confine ... il tradimento ... una cosa così umana infondo,
anche se spregevole ... e quell'amore di sapore eterno, di un abbraccio all'universo ...
si dissolve ... sparisce ... come è possibile? ...

Quell'amore ... non dovrebbe dare quella forza, per porgere la mano?
Dovrebbe proprio spingere verso di lui ... che si è perso ... (mi sembra che è così
nella tua storia) e aiutarlo e starli vicino ...?

sienne
Il tradimento è un confine che si può superare o meno a seconda dei casi. Io penso che in certi casi, per quanto male faccia, possa essere assimilato e superato.

Gli amori spesso finiscono però, indipendentemente dai tradimenti. Questo è un fatto.
Vogliamo sminuire questo sentimento e limitare il suo valore alla sua durata nel tempo?

Io lo ritengo un errore. Proprio perché frutto di una scelta, e non di un legame prestabilito e necessario, il rapporto d'amore si basa su alcuni presupposti, quelli che ciascuno di noi reputa importanti. Non si tratta di un legame incondizionato, perché non è predeterminato. Ma poggia su una scelta che si rinnova ogni giorno.

In questa libertà trovo stiano la bellezza e l'unicità di questo sentimento che, se riesce a durare tutta una vita, ha in sé qualcosa di commovente.

Recentemente mi è capitato di assistere al funerale di un signore anziano e di osservare la sua vedova, sorretta dai figli. Nelle sue lacrime, nella sua ultima carezza alla bara che passava davanti a lei, ho visto una solitudine, un vuoto, che mi hanno toccata profondamente. Il dolore era di tutti in quella chiesa, figli, parenti, amici... ma la persona davvero sola, quella che sembrava essere stata privata di un pezzo di sé, alla fine era quella vecchia signora. E questo mi ha fatto tanto riflettere.

Vabbè, Sienne, non voglio intristirti. Cosa devo dirti, io credo nel vero amore, ci credo sul serio. Il che è bizzarro se ripenso alla mia storia. Ma sono fatta così, è più forte di me!
 
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sienne

lucida-confusa
Ciao

non mi devi dire niente ...
la mia, è solo una riflessione ... concettuale e sui termini.

se ti senti ... criticata, la chiudiamo qua.

sienne
 

Sole

Escluso
Ciao

non mi devi dire niente ...
la mia, è solo una riflessione ... concettuale e sui termini.

se ti senti ... criticata, la chiudiamo qua.

sienne
:confused: Criticata? Ma figurati, non mi sento criticata affatto! Anzi, ho trovato le tue riflessioni stimolanti, come sempre!

'Cosa devo dirti' è un'espressione che io uso spesso quando parlo con qualcuno, è un modo di dire e non va preso alla lettera... è come dire 'Insomma' :)

E poi io non voglio chiuderla qua: quando si tratta di parlare di amore e sentimenti potrei continuare all'infinito (per la gioia dei lettori di Tradi :D)

Sienne, mi sa che hai frainteso completamente: il fatto che abbiamo due visioni diverse dell'amore e del rapporto di coppia è normale ed è giusto che sia così. Ma trovo sia utile e bello confrontarsi, finchè alla base del confronto c'è la stima reciproca. E per quanto mi riguarda, la stima nei tuoi confronti c'è, eccome :)
 

sienne

lucida-confusa
:confused: Criticata? Ma figurati, non mi sento criticata affatto! Anzi, ho trovato le tue riflessioni stimolanti, come sempre!

'Cosa devo dirti' è un'espressione che io uso spesso quando parlo con qualcuno, è un modo di dire e non va preso alla lettera... è come dire 'Insomma' :)

E poi io non voglio chiuderla qua: quando si tratta di parlare di amore e sentimenti potrei continuare all'infinito (per la gioia dei lettori di Tradi :D)

Sienne, mi sa che hai frainteso completamente: il fatto che abbiamo due visioni diverse dell'amore e del rapporto di coppia è normale ed è giusto che sia così. Ma trovo sia utile e bello confrontarsi, finchè alla base del confronto c'è la stima reciproca. E per quanto mi riguarda, la stima nei tuoi confronti c'è, eccome :)
Ciao

mira guapa ...
non ho problemi ... ho proprio mal inteso quel "che vuoi che ti dica" ...

ora sto in viaggio ... e su questo piccolo coso, scrivere è una piaga ...
ti farò un disegnino ... forse così, s'intende meglio cosa intendo ... :mrgreen:
sto riflettendo molto sui termini a momenti ... solo così ...

sono un po' schematica ... i know, i know ...
a dopo ... tutto ok ... figurati!

sienne
 

Sole

Escluso
Ciao

mira guapa ...
non ho problemi ... ho proprio mal inteso quel "che vuoi che ti dica" ...

ora sto in viaggio ... e su questo piccolo coso, scrivere è una piaga ...
ti farò un disegnino ... forse così, s'intende meglio cosa intendo ... :mrgreen:
sto riflettendo molto sui termini a momenti ... solo così ...

sono un po' schematica ... i know, i know ...
a dopo ... tutto ok ... figurati!

sienne
:smile:
 

Lui

U SFRUCULIATURI
E poi io non voglio chiuderla qua: quando si tratta di parlare di amore e sentimenti potrei continuare all'infinito (per la gioia dei lettori di Tradi :D)
dopo tanti anni non hai capito una mazza dei lettori di Tradi, come lo chiami tu. Vogliamo, mi pare di parlare a nome di tutti i maschi del forum, sentire disquisire su altro.

non specifico. :rolleyes:
 

Sole

Escluso
dopo tanti anni non hai capito una mazza dei lettori di Tradi, come lo chiami tu. Vogliamo, mi pare di parlare a nome di tutti i maschi del forum, sentire disquisire su altro.

non specifico. :rolleyes:
Lo so, lo so. Infatti ero ironica :D

Io adoro scrivere pipponi filosofico-sentimentali, ma sono ferrata anche su molte altre cose. Non specifico neanch'io :rolleyes:
 

Brunetta

Utente di lunga data
dopo tanti anni non hai capito una mazza dei lettori di Tradi, come lo chiami tu. Vogliamo, mi pare di parlare a nome di tutti i maschi del forum, sentire disquisire su altro.

non specifico. :rolleyes:
Bugiardo
 

sienne

lucida-confusa
secondo me riesci a fare tuo questo concetto quando appunto qualcuno ci ha provato, a toglierti la libertà.
Come per un sacco di cose che sottovalutiamo o delle quali non capiamo il valore e l'essenza... fino a quando non rischiamo di perderle o fino a quando qualcuno non cerca di togliercele.
A me questa cosa l'ha spiegata bene una persona che era tornata da un gran brutto posto.
Mi ha spiegato che anche nella situazione più disperata c'è modo di operare consapevolmente una scelta, quindi di esercitare la nostra libertà.
E quello è davvero 'Uscire dagli schemi', senza rifugiarsi nell'ipocrisia delle scusanti.
Altrimenti accetti di aver mollato, di avere consegnato la tua libertà in cambio di... ma nessuno te l'ha tolta davvero.
Per questo quando sento parlare di essere imprigionati da una relazione o dalla paura di una conseguenza, o da ... mi girano un pochino le balle(pardon).
Io in questo momento non sono libera, ma SO di essere solo io la causa di questa situazione, non il contesto.
Ciao Sbri,

non sono la persona adatta per questo tipo di discorso.

Nel senso, ho “rotto” tanto, ma non con la consapevolezza
del senso / significato profondo della libertà di scelta.
Cioè, non sono entrata a far parte di uno schema,
non ho creato neanche uno mio … perché le cose cambiavano sempre …

Non sto scherzando. È stato come una maledizione, a volte.
Se volevo il bene dei miei famigliari italiani … dovevo dare in cambio cose,
che non sentivo, che non capivo, che non ritenevo giuste … che m’imprigionavano.
Ho fatto entrare mio padre in una brutta crisi … perché non mi piegavo.
Mi sembrava, che se lo facessi … smetterei di essere …
Con il compagno la stessa cosa …

La frase che ho sottolineato … la condivido in pieno. Ma a me, non girano …
Mi rendo solo conto che … molti, non hanno spaziato con i pensieri delle possibilità.
Non hanno liberato i pensieri da giudizi propri e di altri …

Difficile Sbri … è difficili abbassare i pantaloni e guardare in faccia alle proprie
incertezze e paure …

Non tutti hanno avuto, diciamo la fortuna … di confrontarsi e immedesimarsi
con tante situazioni differenti … non tutti guardano oltre l’orlo del proprio piatto.
Anche questo … ha un suo prezzo però …

sienne
 
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sienne

lucida-confusa
Ciao Sole,

miiii ... mi sono preso un bel impegno ... ci provo ... :)


Vero amore
È unidirezionale … non chiede nulla in cambio.


  • non conosce né tempo, né spazio
  • sentimento assoluto (comprende, tutto l’arcobaleno dei sentimenti, e fa emergere il bene …)
  • Consapevolezza dell’interezza
  • Perdono (il vero amore … perdona sempre)
  • Lascia libero e lascia andare
  • Accoglie sempre …

Amore
È unidirezionale … non chiede nulla in cambio.

Verso oggetti, attività, interessi (natura ecc.) -> passione nella ricerca,
giocare, sperimentare, creare, curare, apprezzare, godere ecc.

Amore verso “l’uomo” -> Noi siamo in grado di vedere ciò che sta attorno a noi …
di cogliere l’immensità della varietà umana … di emigrare con l’anima e i sensi
in quella solitudine, che ti porta a vedere e sentire, di chi ha bisogno dell’affetto,
attenzione, amore. Il mondo ne è pieno … già solo nel nostro palazzetto.
Amare l’umanità significa riconoscere la sua genialità, ma e soprattutto il suo aspetto tenebroso …

Amore nella coppia / amare il proprio compagno. Qui il tutto è bidirezionale.
Per viverci assieme l’amore soltanto non basta.
Anzi, qui l’amore diviene solo parte di un insieme di cose. Ci vuole:

  • Amore (bidirezionale … scambio)
  • Passione
  • Amicizia
  • Fiducia
  • Sicurezza (che è un prodotto della fiducia … secondo me)
  • Razionalità (i conti, si fanno con le circostanze …)

Ora, ognuno si mescola questi ingredienti come meglio crede.
C’è la coppia con più passione, l’altra che si basa più sulla sicurezza,
l’altra ancora ha molto amore (attenzione, per me, qui … subentra il perdono!) …

Perciò, nei confronti del mio compagno, non parlo d’amore, ma di volerli molto bene.
Di tutti gli ingredienti … prendo ciò, di cui lui ed io abbiamo bisogno,
per stare bene assieme … per crescere … per fare tutto, insomma.
Ma se una cosa viene a mancare … l’equilibrio non c’è più …
e l’amore non sempre basta per perdonare. Perché c’è anche la razionalità … ecc. ecc.

Se si parla di amore vero … la mia concezione scatta sopra.
È unidirezionale e perdona.

OK … ognuno capisce il mondo a modo proprio … cercherò di capire.
È schematico ... certo, ma ho provato a "snodare" cosa intendo ...

sienne
 
Stato
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