Mari'
Utente di lunga data
... che dagli Anima-li s'impara sempre qualcosa:
Esperimento in una scuola del West Midlands
Betty, la cagnolina aiuto-insegnante
La cucciola di spaniel affianca i professori e insegna agli alunni il significato del concetto di «responsabilità»
LONDRA (Gran Bretagna) - Una scuola da cani. O meglio, con il cane. Un delizioso cucciolo di spaniel è, infatti, diventato assistente del corpo insegnante della Rough Hay Primary School di Wednesbury, West Midlands, e la sua presenza in classe serve a spiegare ai 270 piccoli alunni dell’istituto il significato del concetto di «responsabilità». Con i suoi occhioni dolci e il suo musetto simpatico, Betty (una sprinter spaniel di 9 mesi) incoraggia gli allievi ad essere più premurosi verso i compagni e li aiuta a socializzare fra loro.
POTERE CALMANTE - E’ la prima volta che un’idea di questo tipo trova attuazione in Inghilterra, ma i riscontri iniziali sembrano tutti positivi, tanto che gli esperti hanno definito il progetto “eccellente”, mentre Mark Klekot, preside della scuola nonché fautore dell’iniziativa, ne spiega i dettagli al “Daily Mail” : «Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i bambini non vengono distratti dalla presenza del cagnolino in classe. Anzi, succede esattamente il contrario. Il cane ha il potere di calmarli e di tranquillizzarli, così che imparino di più e più velocemente. Betty sta in nove classi diverse e dall’esterno chiunque può capire in quale classe si trovi, perché lì regna la quiete».
AIUTO AGLI AUTISTICI - Ovviamente, la cucciolotta, per quanto tenera, non può sostituire l’insegnante, ma il suo contributo è per certi versi fondamentale: «Noi cerchiamo di essere a disposizione di tutti gli alunni – sottolinea ancora Klekot – ma succede inevitabilmente che gli insegnanti siamo impegnati a fare qualcosa e che magari qualche bambino non riesca a parlare con nessuno. Ed è a questo punto che la presenza di Betty si rivela preziosa, perché ogni nostro piccolo studente può parlare con la cagnolina e sentire che lei sta ascoltando e che presta attenzione a quanto le viene detto. Nella nostra scuola abbiamo quattro bambini autistici e Betty è di grandissimo aiuto soprattutto con loro, perché fa spesso da tramite con gli insegnanti».
L'INTERAZIONE STUDENTI-ANIMALI - Entusiasta del progetto è anche la psicologa June McNicholas, specializzata in comportamenti umani e animali: «Sono davvero felice di vedere che un preside è stato così lungimirante da riconoscere l’importanza dell’interazione di un animale da compagnia in una classe di studenti. In questo modo, infatti, i bambini riescono a relazionarsi fra loro più facilmente. Sanno che gli animali non li giudicano e che non raccontano loro storie, come invece a volte fanno gli adulti, il cui mondo risulta spesso ai loro piccoli occhi come un universo confuso e di difficile comprensione».
Simona Marchetti
corriere.it
Esperimento in una scuola del West Midlands
Betty, la cagnolina aiuto-insegnante
La cucciola di spaniel affianca i professori e insegna agli alunni il significato del concetto di «responsabilità»
LONDRA (Gran Bretagna) - Una scuola da cani. O meglio, con il cane. Un delizioso cucciolo di spaniel è, infatti, diventato assistente del corpo insegnante della Rough Hay Primary School di Wednesbury, West Midlands, e la sua presenza in classe serve a spiegare ai 270 piccoli alunni dell’istituto il significato del concetto di «responsabilità». Con i suoi occhioni dolci e il suo musetto simpatico, Betty (una sprinter spaniel di 9 mesi) incoraggia gli allievi ad essere più premurosi verso i compagni e li aiuta a socializzare fra loro.
POTERE CALMANTE - E’ la prima volta che un’idea di questo tipo trova attuazione in Inghilterra, ma i riscontri iniziali sembrano tutti positivi, tanto che gli esperti hanno definito il progetto “eccellente”, mentre Mark Klekot, preside della scuola nonché fautore dell’iniziativa, ne spiega i dettagli al “Daily Mail” : «Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i bambini non vengono distratti dalla presenza del cagnolino in classe. Anzi, succede esattamente il contrario. Il cane ha il potere di calmarli e di tranquillizzarli, così che imparino di più e più velocemente. Betty sta in nove classi diverse e dall’esterno chiunque può capire in quale classe si trovi, perché lì regna la quiete».
AIUTO AGLI AUTISTICI - Ovviamente, la cucciolotta, per quanto tenera, non può sostituire l’insegnante, ma il suo contributo è per certi versi fondamentale: «Noi cerchiamo di essere a disposizione di tutti gli alunni – sottolinea ancora Klekot – ma succede inevitabilmente che gli insegnanti siamo impegnati a fare qualcosa e che magari qualche bambino non riesca a parlare con nessuno. Ed è a questo punto che la presenza di Betty si rivela preziosa, perché ogni nostro piccolo studente può parlare con la cagnolina e sentire che lei sta ascoltando e che presta attenzione a quanto le viene detto. Nella nostra scuola abbiamo quattro bambini autistici e Betty è di grandissimo aiuto soprattutto con loro, perché fa spesso da tramite con gli insegnanti».
L'INTERAZIONE STUDENTI-ANIMALI - Entusiasta del progetto è anche la psicologa June McNicholas, specializzata in comportamenti umani e animali: «Sono davvero felice di vedere che un preside è stato così lungimirante da riconoscere l’importanza dell’interazione di un animale da compagnia in una classe di studenti. In questo modo, infatti, i bambini riescono a relazionarsi fra loro più facilmente. Sanno che gli animali non li giudicano e che non raccontano loro storie, come invece a volte fanno gli adulti, il cui mondo risulta spesso ai loro piccoli occhi come un universo confuso e di difficile comprensione».
Simona Marchetti
corriere.it