Libertà e tecnologia

Gaia

Utente di lunga data
Voi lo ricordate quel tempo in cui, usciti da casa, si era irraggiungibili finché non si trovava un telefono fisso? Magari appunto a lavoro.
Vi ricordate quel tempo in cui non ricevevate messaggi istantanei, perfino vocali lunghi una quaresima, e la gente aveva la buona educazione di non telefonare a tutte le ore?
Io li ricordo bene.
ricordo ad esempio che il telefono non era il prolungamento del braccio, ricordo che per parlare ci si doveva vedere. Ricordo che uscita da casa i miei perdevano le mie tracce per tutto il tempo dell’uscita e si allarmavano solo se tardavo sul coprifuoco imposto.
Ricordo che se non andavo a scuola e invece andavo in spiaggia a pomiciare con un ragazzo mia madre se ne poteva accorgere solo da un succhiotto.
Poi non so cosa sia successo. Abbiamo deciso che il telefono e la tecnologia fosse uno strumento per la sicurezza e dentro ci abbiamo messo tutta la nostra vita rendendola in relata meno sicura perché alla mercé di chiunque.
 

danny

Utente di lunga data
Ci sarebbe tanto da dire.
Evidentemente la cosa è anche conveniente.
Oggi possiamo anche conoscere e comunicare quando vogliamo e con persone lontane, e questo può essere prezioso.
L'altra faccia della medaglia è che ciò che è vicino, se richiede un certo sforzo, ci interessa meno.
Ho vissuto da solo e ricordo benissimo che per avere un minimo di contatti umani dovevo chiamare qualcuno per telefono e uscire.
Oggi puoi anche scrivere qui, chattare su Wa, o leggere i social e ti sembra di essere comunque visto.
Io sono mesi che provo a condividere le mie canzoni su Fb e Instagram, ma le ascoltano in pochissimi.
Magari sarebbe lo stesso se organizzassi un concerto, magari verrebbe poca gente, ma indubbiamente vedrei almeno le loro facce, sentirei meno la sensazione di aver fatto un lavoro inutile.
Io ricevo le notifiche del lavoro invece comunque e ovunque... Effettivamente non si stacca più. Sì è collegati, ma soli, non lavorando più tutti insieme in ufficio.
Ecco, questo secondo me è una parte del problema, che ovviamente può anche essere un'opportunità.
 

Delfi1999

Utente di lunga data
Ci abbiamo messo tutta la nostra vita perchè di fatto ci hanno costretto, altrimenti saremmo tagliati fuori da tutto. Alcune cose sono comode, ma poi ti accorgi che hanno trasferito parte del lavoro su di te. Alla fine, tutta questa tecnologia e digitalizzazione non mi ha migliorato la qualità di vita. Se poi hai a che fare con i malfunzionamenti , la qualità di vita ti peggiora.
 

Nicky

Utente di lunga data
Penso che abbiamo tutti un rapporto ambivalente con la tecnologia, ma siamo troppo abituati per farne a meno.
A me capita raramente di sentirmi dominata dal mezzo, prevale ancora di più il senso di vantaggio, di maggiore connessione, rispetto al distacco.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Alla fine, tutta questa tecnologia e digitalizzazione non mi ha migliorato la qualità di vita. Se poi hai a che fare con i malfunzionamenti , la qualità di vita ti peggiora.
A me si. Tantissimo.
A livello lavorativo proprio.
Io sono felicissima e grata di questo progresso e amo l'intelligenza artificiale, molto comoda ad accorciare i tempi.
Banale esempio, ti fa una traduzione in 10 secondi, molto accurata, che poi si corregge di qualche errore, ma sono minimi.
 

Gaia

Utente di lunga data
Io non uso l’ai. In genere almeno per il mio mestiere scrive cose insensate e fa rimandi a giurisprudenza inesistente.
Talvolta la uso per rimodellare una frase se sono molto stanca e quindi ho perso le parole.
Chiaramente tolgo tutti i dati personali che possono essere in quella frase.
A che ai tempi del solo Internet non ho mai preso una massima per incollarla se prima non mi ero letta tutta la sentenza.
Chi fa il mio lavoro sa che le massime spesso sembra ti diano ragione e invece se vai a vedere la sentenza per intero non ti danno ragione per niente.
Con il telefono ho un rapporto di odio e amore.
Mentre lavoro spesso lo metto in modalità aereo salvo quando sono cose noiose e allora posso farne due o tre allo stesso tempo.
Da qualche tempo però ho iniziato a fare una cosa per volta. Metto un timer così mi rendo conto e mi distraggo di meno.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Io ricevo le notifiche del lavoro invece comunque e ovunque... Effettivamente non si stacca più. Sì è collegati, ma soli, non lavorando più tutti insieme in ufficio.
🤬🤬🤬
 

Pincopallino

Utente di lunga data
A me si, ha migliorato la qualità della vita.
Poter andare sul sito del CUP della regione Lombardia e prenotare un esame dal mio divano anche di notte mi è di grande aiuto, come anche scaricare dal fascicolo sanitario gli esiti degli esami che il mio medico ad esempio ha già letto, oppure farmi caricare lì le ricette senza andare da lui.
Tutto da telefono, senza code, senza permessi presi dal lavoro, senza niente di niente.
Poter predisporre pagamenti mentre viaggio senza andare in banca, spedire raccomandate digitali o vedere il mio cud, tutto da una scatoletta.
Non ci si illuda che usandola il meno possibile si sia liberi.
 

Delfi1999

Utente di lunga data
Io sono mesi che provo a condividere le mie canzoni su Fb e Instagram, ma le ascoltano in pochissimi.
Sicuramente le tue canzoni sono brani di qualità ed è per questo che pochi le ascoltano. Purtroppo è così. Mi hanno spiegato (ma sicuramente lo sai anche tu) che su qualsiasi piattaforma, che sia Youtube che sia Spotify, i brani devono essere strutturati in modo particolare,devono essere brevi (max 3 min) e devono iniziare con un motivetto accattivante, perchè adesso i ragazzi ascoltano solo i primi 10 secondi di ogni brano e se non piace passano oltre. Questo è il modo moderno di ascoltare la musica, purtroppo. 😪
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Voi lo ricordate quel tempo in cui, usciti da casa, si era irraggiungibili finché non si trovava un telefono fisso? Magari appunto a lavoro.
Vi ricordate quel tempo in cui non ricevevate messaggi istantanei, perfino vocali lunghi una quaresima, e la gente aveva la buona educazione di non telefonare a tutte le ore?
Io li ricordo bene.
ricordo ad esempio che il telefono non era il prolungamento del braccio, ricordo che per parlare ci si doveva vedere. Ricordo che uscita da casa i miei perdevano le mie tracce per tutto il tempo dell’uscita e si allarmavano solo se tardavo sul coprifuoco imposto.
Ricordo che se non andavo a scuola e invece andavo in spiaggia a pomiciare con un ragazzo mia madre se ne poteva accorgere solo da un succhiotto.
Poi non so cosa sia successo. Abbiamo deciso che il telefono e la tecnologia fosse uno strumento per la sicurezza e dentro ci abbiamo messo tutta la nostra vita rendendola in relata meno sicura perché alla mercé di chiunque.
me lo ricordo benissimo, e sinceramente mi mancano quei tempi.
Io patisco veramente molto l'essere sempre raggiungibile, è una cosa che non sopporto.
L'altro giorno ho chiamato il 112 per segnalare un oggetto in mezzo di strada che era pericoloso, l'operatrice sapeva esattamente in che punto ero...mi ha disturbato la cosa, non capisco perché ma è fra le cose che non digerisco...ho subito tolto la geolocalizzazione che avevo lasciato dal giorno prima per usare il navigatore...che balle...
Qualche volta faccio finta di lasciare il telefono a casa per sbaglio ma lo lascio in macchina di proposito per non averlo dietro... non posso farlo spesso per paura di essere cercata da mia mamma o dalle mie figlie per qualcosa di urgente...ormai siamo incatenati a questi cosi.
 

danny

Utente di lunga data
Sicuramente le tue canzoni sono brani di qualità ed è per questo che pochi le ascoltano. Purtroppo è così. Mi hanno spiegato (ma sicuramente lo sai anche tu) che su qualsiasi piattaforma, che sia Youtube che sia Spotify, i brani devono essere strutturati in modo particolare,devono essere brevi (max 3 min) e devono iniziare con un motivetto accattivante, perchè adesso i ragazzi ascoltano solo i primi 10 secondi di ogni brano e se non piace passano oltre. Questo è il modo moderno di ascoltare la musica, purtroppo. 😪
Su facebook i ragazzi non ci sono e la musica inedita non ha spazio.
Me lo avevano detto.
Su Spotify se non sei in una playlist buona finisci nel nulla.
Sì, puoi fare molto, oggi, ma insieme agli altri diventi solo un numero tra tanti.
Devi pagare per fare promozione e non bastano dieci euro.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Voi lo ricordate quel tempo in cui, usciti da casa, si era irraggiungibili finché non si trovava un telefono fisso? Magari appunto a lavoro.
Vi ricordate quel tempo in cui non ricevevate messaggi istantanei, perfino vocali lunghi una quaresima, e la gente aveva la buona educazione di non telefonare a tutte le ore?
Io li ricordo bene.
ricordo ad esempio che il telefono non era il prolungamento del braccio, ricordo che per parlare ci si doveva vedere. Ricordo che uscita da casa i miei perdevano le mie tracce per tutto il tempo dell’uscita e si allarmavano solo se tardavo sul coprifuoco imposto.
Ricordo che se non andavo a scuola e invece andavo in spiaggia a pomiciare con un ragazzo mia madre se ne poteva accorgere solo da un succhiotto.
Poi non so cosa sia successo. Abbiamo deciso che il telefono e la tecnologia fosse uno strumento per la sicurezza e dentro ci abbiamo messo tutta la nostra vita rendendola in relata meno sicura perché alla mercé di chiunque.
Ma certo che ricordo. Ricordo e rimpiango tutto.
Non si è riusciti, o forse non lo si è voluto fare, a tracciare il limite tra l'utilità/comodità e l'invadenza.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Io non uso l’ai. In genere almeno per il mio mestiere scrive cose insensate e fa rimandi a giurisprudenza inesistente.
Talvolta la uso per rimodellare una frase se sono molto stanca e quindi ho perso le parole.
Chiaramente tolgo tutti i dati personali che possono essere in quella frase.
A che ai tempi del solo Internet non ho mai preso una massima per incollarla se prima non mi ero letta tutta la sentenza.
Chi fa il mio lavoro sa che le massime spesso sembra ti diano ragione e invece se vai a vedere la sentenza per intero non ti danno ragione per niente.
Con il telefono ho un rapporto di odio e amore.
Mentre lavoro spesso lo metto in modalità aereo salvo quando sono cose noiose e allora posso farne due o tre allo stesso tempo.
Da qualche tempo però ho iniziato a fare una cosa per volta. Metto un timer così mi rendo conto e mi distraggo di meno.
Io seguo una ragazza che studia latino al liceo e cerco quanto più mi è possibile di preparare i compiti da correggerle in modo tradizionale. Penna, matita, costruzione della versione e Calonghi sempre là affianco. Mi scarico, prima, la traduzione da Splash latino, controllandola alla fine. Se sono stanca, faccio come te, perché il latino richiede freschezza ed energie.
Ma non ne posso più di sentirmi dire "fai in due secondi se usi l'AI".
 

Martina Bianchi

Utente di lunga data
Io invece uso l'IA per studiare. Perchè prima quando cercavo le informazioni erano troppo specifiche e google non andava bene per la ricerca. Invece chat gpt pesca le informazioni anche su pubmed, spiegando con una coerenza molto buona. La uso più che altro epr farmi spiegare in maniera più approfondita alcuni passaggi o per vecchie nozioni di altre materie da rivedere in poco tempo. Oltre al fatto che mi crea tabelle comparative valide per memorizzare prima.
 

Brunetta

Utente di lunga data
me lo ricordo benissimo, e sinceramente mi mancano quei tempi.
Io patisco veramente molto l'essere sempre raggiungibile, è una cosa che non sopporto.
L'altro giorno ho chiamato il 112 per segnalare un oggetto in mezzo di strada che era pericoloso, l'operatrice sapeva esattamente in che punto ero...mi ha disturbato la cosa, non capisco perché ma è fra le cose che non digerisco...ho subito tolto la geolocalizzazione che avevo lasciato dal giorno prima per usare il navigatore...che balle...
Qualche volta faccio finta di lasciare il telefono a casa per sbaglio ma lo lascio in macchina di proposito per non averlo dietro... non posso farlo spesso per paura di essere cercata da mia mamma o dalle mie figlie per qualcosa di urgente...ormai siamo incatenati a questi cosi.
Se finissi fuori strada pregheresti di avere la geolocalizzazione.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Su facebook i ragazzi non ci sono e la musica inedita non ha spazio.
Me lo avevano detto.
Su Spotify se non sei in una playlist buona finisci nel nulla.
Sì, puoi fare molto, oggi, ma insieme agli altri diventi solo un numero tra tanti.
Devi pagare per fare promozione e non bastano dieci euro.
Hai cercato il mio amico?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
me lo ricordo benissimo, e sinceramente mi mancano quei tempi.
Io patisco veramente molto l'essere sempre raggiungibile, è una cosa che non sopporto.
L'altro giorno ho chiamato il 112 per segnalare un oggetto in mezzo di strada che era pericoloso, l'operatrice sapeva esattamente in che punto ero...mi ha disturbato la cosa, non capisco perché ma è fra le cose che non digerisco...ho subito tolto la geolocalizzazione che avevo lasciato dal giorno prima per usare il navigatore...che balle...
Qualche volta faccio finta di lasciare il telefono a casa per sbaglio ma lo lascio in macchina di proposito per non averlo dietro... non posso farlo spesso per paura di essere cercata da mia mamma o dalle mie figlie per qualcosa di urgente...ormai siamo incatenati a questi cosi.
Guarda, quando correvo uscivo spesso di notte, nel buio, solo con lo Smart Watch per le pulsazioni.
Poi mi sono fatto male.
Ma non stavo correndo, facevo altro, ma ero comunque solo.
E meno male che avevo il telefono.
Se no il Pinco lo avrebbero trovato la stagione successiva allo scongelamento della neve.
Tra gli irrinunciabili di quando esco, quindi ora abbiamo:
telefono
oki
fazzoletto di cotone
occhiali di scorta
preservativi non più perché non mi servono
 
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