Ho visto siti e video pornografici come chiunque altro, ma non riesco a superare l’idea che guardare un porno equivalga, in un certo senso, ad andare con una prostituta o a pagare per fare sesso.
Per questo motivo li evito.
Diverso è il discorso dell’erotismo, nella fotografia o nel cinema: lì entrano in gioco estetica, raffinatezza e soprattutto narrazione, in un rapporto uomo-donna paritario.
Ciò che però non mi sfugge, nel porno, è la costante mercificazione del corpo femminile: la donna viene quasi sempre rappresentata come un oggetto sessuale.
Il danno più grave, soprattutto nei confronti dei minori, è proporre loro un’immagine della donna sessualmente sottomessa e oggettificata.
È questa la visione che, da adulti, tenderanno a considerare "normale".
E molti casi di cronaca nera, purtroppo, ne sono la conseguenza.